Beatrice Sabatelli, Psicologa Psicoterapeuta

Beatrice Sabatelli, Psicologa Psicoterapeuta Psicologa psicoterapeuta cognitivo comportamentale, spec. Terapia Metacognitiva Interpersonale, EMDR

Serata piena di emozione, dopo 20 anni ho avuto il piacere e l’onore di mettere le mie conoscenze a servizio della mia c...
06/12/2025

Serata piena di emozione, dopo 20 anni ho avuto il piacere e l’onore di mettere le mie conoscenze a servizio della mia città 🤩

Grazie a Mario Contino, per aver messo a disposizione del territorio, il suo profondo sapere e averci mostrato come anch...
10/10/2025

Grazie a Mario Contino, per aver messo a disposizione del territorio, il suo profondo sapere e averci mostrato come anche le storie, i simboli e l’immaginario collettivo possano aiutarci a dare senso all’invisibile.
Un viaggio tra leggende e luoghi che ha aperto spazi interiori e sbloccato ricordi.
Grazie 🙏

🧠 Giornata Mondiale della Salute Mentale (10/10/2025)
In occasione di questa importante ricorrenza, si è svolto il tour del mistero (gratuito) nel cuore del centro storico di Monopoli.

L’evento è stato patrocinato da:

- Città di Monopoli
- ASL Bari – Dipartimento di Salute Mentale
- APS Jemh Session Monopoli

RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE HANNO PARTECIPATO.

01/10/2025

🧠 Giornata Mondiale della Salute Mentale
In occasione di questa importante ricorrenza, si terrà un tour del mistero gratuito nel cuore del centro storico di Monopoli.

📍 Partenza: Biblioteca Comunale “P. Rendella” (Piazza Giuseppe Garibaldi, 24)
🕛 Orario: dalle 12:30 alle 14:00 circa

A guidare i partecipanti in un affascinante viaggio tra storia e folklore saranno:
✨ Mario Contino (Lo Scrittore del Mistero)
✨ Prof. Cosimo Lamanna (CTG Egnatia Monopoli)

L’evento rientra nel programma delle iniziative dedicate alla Giornata Mondiale della Salute Mentale ed è patrocinato da:

- Città di Monopoli
- ASL Bari – Dipartimento di Salute Mentale
- APS Jemh Session Monopoli

🤝 Vi aspettiamo numerosi! Insieme possiamo abbattere il muro del pregiudizio e promuovere una nuova cultura della salute mentale.

25/03/2025

Chiar.ma Presidente del Tribunale dei Minori di Milano Avv. Maria Carla Gatto.......

Le scrivo perché stamane ho letto l’intervista che ha rilasciato a “La Stampa”, in cui lei afferma che la famiglia affidataria di Luca non aveva i requisiti per diventarne famiglia adottiva. Le scrivo perchè io e Lei ci siamo incontrati in occasione di convegni in cui veniva messo a fuoco il tema della protezione dei minori. Ma soprattutto, Le scrivo perché Lei è nella posizione giuridica di decidere del destino di Luca, che a 4 anni - dopo essere stato cresciuto dal primo mese di vita da due genitori affidatari - ha avallato e firmato il provvedimento di trasferimento di Luca nella sua nuova famiglia adottiva, generando ciò che per noi specialisti di età evolutiva rappresenta uno dei più gravi traumi – sul piano clinico – che si possa verificare nella vita di un bambino: il trauma abbandonico. E’ come se avesse deciso che mamma e papà di Luca morissero contemporaneamente, scomparendo per sempre dalla sua vita. In più la riassegnazione di Luca a due nuovi genitori non ha comportato alcun genere di “processo ponte” tra vecchia e nuova famiglia, procedura di importanza fondamentale per permettere alla nuova famiglia di poter usufruire di tutto quel bagaglio di conoscenza e competenza su Luca che i genitori affidatari detengono dal primo mese di vita del bambino. Lei afferma che questo “ponte” tra famiglie non è avvenuto perché i due genitori affidatari si sono dimostrati ostacolanti. Io li ho ascoltati e mi sono sembrati tutt’altro che ostacolanti. Li ho sentiti “disperati” per essersi visto strappato un bambino in 48 ore senza possibilità di stargli accanto in una separazione così terribile. E le lacrime che hanno pianto non erano solo dovute al loro dolore inevitabile. Ma alla percezione del dolore che quel bambino avrebbe provato trovandosi dopo 4 anni, all’improvviso, senza mamma e papà.
A fronte di tutto questo, l’elemento chiave della sua decisione – alla luce di quanto dichiarato al giornale – sembra essere la protezione del minore che quando sarà adolescente si troverebbe ad avere come padre e madre due persone anziane. Oggi Luca ha 4 anni e i suoi genitori affidatari rispettivamente 54 e 53. Tra 10 anni Luca avrà 14 anni e i suoi genitori affidatari 64 e 63, ovvero 3 anni in più di me che oggi cresco 4 figli, di cui una la quarta figlia ha attualmente 16 anni. Non mi sento anziano per i suoi bisogni. Ma mi sento competente. Faccio molti errori educativi con lei, ma non dipendono dalla mia età. Lei sa meglio di me, inoltre, che in base al principio della continuità affettiva, decade e non è più effettivo il principio che regola il divieto di adottare in base all’età dei genitori. Io davvero non comprendo – e lo dico prima di tutto da specialista dell’età evolutiva, ma anche da genitore – come è possibile che il luogo istituzionale che si occupa della tutela del bene maggiore dei minori, possa applicare al caso specifico di Luca ciò che viene affermato nell’intervista rilasciata a La Stampa. Se lei sa che i genitori affidatari di Luca sono stati inadeguati con questo bambino, in quanto gli hanno procurato dolori e sofferenze per incompetenza genitoriale, la sua decisione appare perfetta e l’unica che andava presa. Ma considerato che questi genitori hanno ricevuto in affido proprio dal sistema di tutela del minore, un altro bambino dopo Luca e tuttora lo stanno crescendo come affidatari, io presumo che questi due genitori siano molto competenti sul piano emotivo e affettivo. E probabilmente lo saranno, con tutti i limiti che tutti abbiamo dopo aver compiuto 60 anni, anche tra 10 anni. Due settimane fa ho chiesto se in Italia c’era un solo professionista dell’età evolutiva che fosse d’accordo con questa decisione da Lei avallata. Non ce n’è stato uno in tutta la nazione. E’ paradossale ciò che accade, perché il suo stesso Tribunale, nei processi separativi, prende decisione dopo aver raccolto perizie e pareri degli specialisti. Credo che, in questo caso, gli specialisti che si sono occupati di Luca su ordine del Tribunale e che stanno monitorando la situazione, non siano allineati con il parere competente di tutto il mondo scientifico. E questa cosa, da professionista, la ritengo gravissima, sotto ogni punto di vista, sia clinico che giuridico. Io non sono nessuno e non ho alcun potere di legge che mi consenta di cambiare la situazione di questo bambino. Ma ciò che è accaduto - sono più che certo - è causa di un trauma enorme per Luca, un trauma che poteva essere prevenuto e che va riparato il più velocemente possibile, riassegnando il bambino alla famiglia che lo ha cresciuto. So che questo genererà una enorme fatica emotiva a tutti e penso con dolore a quella famiglia adottiva che ora ha accolto Luca e che lo sta amando, consapevole della precarietà enorme che questo iter giuridico ha imposto a tutti. Però, mi lasci dire: una cosa così non può accadere mai più. Urge una legge che tuteli in tutti i modi la continuità affettiva per il minore e sono senza parole che proprio voi, che siete uomini e donne di legge, non l’abbiate ancora promulgata. Presumo che lei come me sappia che Luca ha bisogno di tornare nella sua famiglia di origine, che io – dopo averne parlato – sento una volta alla settimana. Le consiglio di chiamare questi due genitori anche lei, invece che parlarne in astratto in un’intervista ai giornali. Si renderebbe conto che si tratta di due genitori attenti e competenti, con tanta esperienza (anche professionale) di cura dei minori. Lei li ha accusati di aver reso mediatico il loro caso. Mi lasci dire che hanno fatto bene: perché se questa cosa non fosse stata mediatizzata, oggi Luca sarebbe un bambino in balia della burocrazia più cieca e di una legislazione ingiusta. Lei ha tutto il diritto di considerare il mio intervento invadente e intrusivo. Ma in questo caso, io non riesco a non fare questo intervento. E chiedo a tutto il mondo di fare rumore, di condividere questo mio messaggio e di scriverle oggi stesso affinchè cambi il destino di Luca e in futuro di tutti gli altri Luca inascoltati che potrebbero trovarsi in questa situazione. La saluto con cordialità. Alberto Pellai

11/10/2024
12/06/2024

Facebook mi chiede a cosa sto pensando …
Sto pensando che il tempo vola, che il mio “piccolo” sta affrontando gli esami di scuola media, che mi prodigo affinché si goda le esperienze senza ansia da prestazione, ma che inevitabilmente quel voto (al di là delle belle parole che spendiamo, sul non sentirsi un numero e non associare il proprio valore personale al numero) avrà il suo peso.

In realtà siamo numeri e numerati, dal giorno della nascita quando veniamo registrati in anagrafe, siamo un numero a scuola sul registro, siamo un numero in fila al supermercato, siamo un numero dal medico, per prendere il pane, per votare , siamo la nostra età, il nostro peso, il nostro voto!!

Detto ciò, non mi stancherò mai di dire che non possiamo “accettare passivamente” che le cose stanno così, Impegno, lealtà, onestà e curiosità sono i numeri migliori per affrontare questo mondo...

Mi sono imbattuta in questo scritto che qui ricopio

“Il tuo futuro non è scritto in pagella.
Forse un giorno farai un tatuaggio, sbaglierai facoltà, partirai avendo in tasca un solo biglietto, avrai il tuo bar di fiducia, i capelli blu, crederai a chi ti farà male, perché credere fa stare meglio, ti innamorerai e aspetterai, farai il pompiere o l’architetto, magari sarai magistrato o il miglior parrucchiere del quartiere, viaggerai oppure resterai, scriverai un libro, suonerai il violino, il pianoforte o la batteria, odierai la matematica e amerai la filosofia oppure prenderai un dottorato in statistica.
FARAI, SARAI e DIVENTERAI.
Il presente, quanto il futuro, è tutto tuo. È per te. Sei tu.
Ma non è scritto in pagella. Ti prego di ricordarlo. Tu non sei quel 10, o un 7, un 8 o un 5. Non sarai nemmeno il 18 all’università o il 30 o la lode. La tua vita girerà intorno a numeri. Ma tu non sei, non sarai e non vali un numero.
Credi in te stesso punto. Credi in quegli strumenti che ti sono stati dati in dono per affrontare il mondo e scuoti il cuore della gente.
Accetta la caduta e poi spicca il volo.
Tu sei nato per essere felice.”

Forza ragazzi siete la speranza per un futuro migliore 💪🏻

Aspettiamo insieme l’estate 2024 !!Evento benefico a sostegno dell’APS Jemh Session per favorire l’inclusione socio lavo...
11/06/2024

Aspettiamo insieme l’estate 2024 !!
Evento benefico a sostegno dell’APS Jemh Session per favorire l’inclusione socio lavorativa dei nostri ragazzi..
Costruiamo la nostra comunità solidale.
Ticket 20 euro.
Non mancare!!! ‎

17/04/2024

Un recente studio pubblicato su "Nature" (Schaffler et al., 2024) ha indagato lo stato di salute mentale in 502 psicoterapeuti attraverso sintomi di depressione, ansia, insonnia e stress, aprendo la strada a considerazioni sul benessere di questa categoria lavorativa

https://www.stateofmind.it/2024/04/salute-mentale-psicoterapeuti/

19/12/2023

𝗔𝗟 𝗩𝗜𝗔 𝗜𝗡 𝗟𝗢𝗠𝗕𝗔𝗥𝗗𝗜𝗔 𝗟𝗔 𝗦𝗣𝗘𝗥𝗜𝗠𝗘𝗡𝗧𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗘𝗟 𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜𝗢 𝗣𝗦𝗜𝗖𝗢-𝗣𝗘𝗗𝗔𝗚𝗢𝗚𝗜𝗖𝗢 𝗡𝗘𝗟𝗟𝗘 𝗦𝗖𝗨𝗢𝗟𝗘.

É attualmente in corso la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa '𝗦𝗰𝘂𝗼𝗹𝗮 𝗶𝗻 𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝘁𝗼' che consentirà di attivare servizi specifici negli Istituti scolastici della Regione Lombardia

I servizi psico-pedagogici avranno lo scopo di prevenire il disagio sociale, sostenere il percorso scolastico e promuovere lo sviluppo di competenze e abilità.

Il progetto coinvolgerà una popolazione di 1.200.000 studentesse e studenti sviluppandosi su 3 reti: scuole statali, scuole paritarie e gli istituti formativi professionali.

A raccontare il progetto sono presenti gli assessori regionali Guido Bertolaso , Simona Tironi, Elena Lucchini, oltre che la presidente dell'ordine degli psicologi della Lombardia Laura Parolin, Luciana Volta, direttrice generale ufficio scolastico, e Silvia Negri, vicepresidente Federazione delle Associazioni dei Pedagogisti.

A breve vi racconteremo sul nostro sito tutti i dettagli dell'iniziativa. Stay tuned!

20/10/2023
ROMPIAMO IL SILENZIO, ABBATTIAMO LO STIGMAIl Centro di Salute Mentale di Monopoli, in occasione della giornata mondiale ...
12/10/2023

ROMPIAMO IL SILENZIO, ABBATTIAMO LO STIGMA

Il Centro di Salute Mentale di Monopoli, in occasione della giornata mondiale della salute mentale, ha fatto RETE con le Ass. del territorio, CUCENDO una giornata ricca di eventi, volta a sensibilizzare, informare, parlare del BENESSERE PSICOLOGICO, attraverso INTRECCI di storie personali, racconti, poesie, laboratori esperienziali e creativi, cortometraggi, giochi, musica dal vivo, fotografia; dove operatori, utenti e cittadini si sono spogliati dei propri ruoli e si sono uniti in un’atmosfera di comprensione, scambio, confronto e empatia reciproca, per ridurre il pregiudizio e incoraggiando il prendersi cura.

Un GRAZIE sentito va alle Associazioni Jehm Session, Centro Arcobaleno, Progetto Donna, Caritas, Misericordia, Fondazione EPASSS, alle Istituzioni, al Sindaco Annese, ai Servizi Sociali, all’Istituti I.I.S.S. Luigi Russo, al regista Leonardo Ginefra e Michela Abbatista, agli attori dei cortometraggi, alla fotografa Angi Cariola, alla voce Giorgia Leoci e Donatella Pesce, alla chitarra Luca Longo, alle coriste, all’intera equipe del CSM e a tutti voi che avete partecipato attivamente a sostenere questa rete, che possiamo, insieme, continuare a tessere…

Indirizzo

Milan

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 18:00
Giovedì 09:00 - 18:00
Venerdì 09:00 - 18:00

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