09/11/2023
Santissime parole!
𝐂𝐚𝐫𝐨 𝐨𝐬𝐭𝐞𝐨𝐩𝐚𝐭𝐚 𝐭𝐢 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐨, 𝐜𝐨𝐬𝐢̀ 𝐦𝐢 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢 𝐮𝐧 𝐩𝐨'.
Premessa: le basi su cui si fonda l'osteopatia non sono scientifiche. Non sono dimostrabili. Non sono riproducibili.
I pochi studi che vengono utilizzati per avvalorarne la presunta efficacia sono mal condotti su campioni esigui di pazienti (generalmente qualche decina), pubblicati su riviste tutt'altro che autorevoli e non sottoposti a revisione paritaria. O non pubblicati affatto.
E no, 𝒏𝒐𝒏 𝒆̀ 𝒗𝒆𝒓𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒍'𝒐𝒔𝒕𝒆𝒐𝒑𝒂𝒕𝒊𝒂 𝒆̀ 𝒖𝒏𝒂 𝑷𝒓𝒐𝒇𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝑺𝒂𝒏𝒊𝒕𝒂𝒓𝒊𝒂; il DPR del 7/07/21 n. 131 ne stabilisce i requisiti: laurea triennale e iscrizione all'albo professionale relativo. Ad oggi, nessuna delle due cose è stata fatta (Fonte n. 1).
Vi immaginate di disquisire di 𝑟𝑒𝑠𝑝𝑖𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑟𝑎𝑛𝑖𝑐𝑎 in un'aula universitaria?
Già mi immagino, nella mia amata Padova, Bruno da Longobucco (medico fondatore dell'Università patavina) rivoltarsi nella tomba.
Ma dubito succederà.
Non succederà, vero?
Al momento in Italia per diventare osteopata e poter mettere le mani sui pazienti (azzardando diagnosi bizzarre: diagnosi che, sì, sarebbero un atto medico, vedi poi) 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒊 𝒅𝒆𝒗𝒆 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒎𝒆𝒅𝒊𝒄𝒊, 𝒆 𝒏𝒆𝒎𝒎𝒆𝒏𝒐 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒊𝒔𝒕𝒊 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒂𝒍𝒖𝒕𝒆 𝒊𝒏 𝒈𝒆𝒏𝒆𝒓𝒂𝒍𝒆 (intendendo come Professionista della Salute un laureato con diploma di laurea triennale presso l'università di Medicina e Chirurgia, tipo il fisioterapista, per fare un esempio non casuale).
I corsi di osteopatia sono aperti a tutti, belli e brutti, proprio così. 𝑄𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑒𝑟𝑖 𝑒𝑟𝑎 𝑖𝑙 𝑡𝑢𝑜 𝑚𝑒𝑐𝑐𝑎𝑛𝑖𝑐𝑜, 𝑑𝑜𝑚𝑎𝑛𝑖 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑡𝑢𝑜 𝑜𝑠𝑡𝑒𝑜𝑝𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑓𝑖𝑑𝑢𝑐𝑖𝑎 (fatto peraltro realmente accaduto, vedi Fonte n. 2).
Se in Italia lasciamo spazio, fin troppo, a chi professa pseudoscienze ed ha la possibilità di farlo persino in convenzione col Servizio Sanitario Regionale (vedi ad esempio l'omeopatia in Toscana e la "medicina complementare" in Alto Adige, Fonti 3 e 4), a me va tutto abbastanza bene se, chi si affida a certi "professionisti", lo fa 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒂𝒑𝒆𝒗𝒐𝒍𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒆 𝒔𝒖 𝒔𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒐, sebbene provi non poco dispiacere per quel tipo di impiego del denaro pubblico.
Chi ci crede, a certi "professionisti", è libero di andarci, come 𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒇𝒆𝒅𝒆. Come chi va dal cartomante o dalla veggente.
Ma non portateci i bambini, da certi "professionisti". Non se vengono usati per un tornaconto tristemente economico. Non se non hanno alcun problema dell'apparato locomotore e, in questo caso, assicuratevi di metterli nelle mani di un vero Professionista che, per me, non può che essere un fisioterapista.
L'ultimo stupefacente aneddoto che mi è stato raccontato risale a pochi giorni fa, nel mio ambulatorio: lattante di 2 mesi, in perfetta salute, che mi viene portato in visita per un controllo generale e per chiarire alcuni dubbi.
𝐈 𝐠𝐞𝐧𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐨𝐜𝐜𝐮𝐩𝐚𝐭𝐢.
Il bambino è bellissimo, curioso, già sorride e controlla sorprendentemente il capo nonostante la sua tenera età.
Osservo il bambino, poi guardo i genitori e di nuovo il bambino.
𝑁𝑜𝑛 𝑑𝑜𝑟𝑚𝑒 𝑎𝑏𝑏𝑎𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎! Mi dicono. Sebbene, di notte, faccia già 7 ore filate nonostante l'allattamento al seno.
𝐹𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑑𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑓𝑎𝑟𝑙𝑜 𝑑𝑜𝑟𝑚𝑖𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑑𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜, 𝑚𝑎 𝑛𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒! 𝐶𝑜𝑠𝑎 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑓𝑎𝑟𝑒?
Guardo di nuovo il bambino. Sempre sereno e sorridente.
Inizio la visita.
Passo in rassegna il capo, clavicole, torace con polmoni e cuore, poi l'addome.
𝑳𝒂 𝒑𝒂𝒏𝒄𝒊𝒂 𝒆̀ 𝒃𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒎𝒐𝒓𝒃𝒊𝒅𝒂, "𝒕𝒓𝒂𝒕𝒕𝒂𝒃𝒊𝒍𝒆" 𝒅𝒊𝒄𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒏𝒐𝒊, 𝒑𝒆𝒓 𝒏𝒖𝒍𝒍𝒂 𝒅𝒊𝒔𝒕𝒆𝒔𝒂. 𝑼𝒏 𝒃𝒆𝒏𝒆, 𝒔𝒊𝒈𝒏𝒊𝒇𝒊𝒄𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒉𝒂 𝒂𝒓𝒊𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒂 𝒊𝒏𝒇𝒂𝒔𝒕𝒊𝒅𝒊𝒓𝒍𝒐, dico io.
𝐸ℎ 𝑛𝑜, fanno loro, 𝑒̀ 𝑝𝑖𝑒𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑓𝑒𝑐𝑖!
Nonostante si scarichi ogni giorno senza fatica. Sono perplesso.
Poi passo alla valutazione neurologica.
Sorprendente, come dicevo, il suo controllo del capo.
𝑯𝒂 𝒖𝒏 𝒐𝒕𝒕𝒊𝒎𝒐 𝒕𝒐𝒏𝒐 𝒄𝒆𝒓𝒗𝒊𝒄𝒐-𝒂𝒔𝒔𝒊𝒂𝒍𝒆, 𝒏𝒐𝒏 𝒆̀ 𝒇𝒓𝒆𝒒𝒖𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒂 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒆𝒕𝒂̀! faccio io.
𝑀𝑎 𝑒̀ 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑜𝑙𝑝𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑏𝑙𝑜𝑐𝑐𝑜!, ribattono loro.
𝑰𝒍 𝒃𝒍𝒐𝒄𝒄𝒐?
𝑆𝑖̀, 𝑞𝑢𝑖 𝑑𝑖𝑒𝑡𝑟𝑜, mi dicono, indicando la regione posteriore del collo del bambino.
Il 𝐁𝐋𝐎𝐂𝐂𝐎, ma certo! Ora è tutto chiaro.
"Blocco" sta ad osteopata come "Tachipirina e vigile attesa" sta a complottista no-vax!
Ve la faccio breve. Questo lattante, a detta del “professionista”, fin dalla nascita aveva delle problematiche di salute che giustificavano il fatto che dormisse meno delle 16-18 ore che mediamente dorme un lattante di questa età.
E quali queste problematiche? Il 𝒃𝒍𝒐𝒄𝒄𝒐 𝒄𝒆𝒓𝒗𝒊𝒄𝒂𝒍𝒆 e il 𝒓𝒊𝒔𝒕𝒂𝒈𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒇𝒆𝒄𝒊 𝒊𝒏 𝒑𝒂𝒏𝒄𝒊𝒂. Ristagno di feci rilevato con la palpazione dell’addome. Feci che, a questa età, sono così cremose che manco il mago Houdini sarebbe in grado di rilevarle dall’esterno, con l’imposizione delle mani.
Questo lattante, perfettamente sano, era stato così "agganciato" per le sedute successive, che sarebbero dovute servire a risolvere questi problemi consentendo un migliore riposo diurno al bambino. Che già dormiva quanto ne avesse bisogno, come tutti i lattanti del mondo che, avrà notato chi ha figli, non possono essere costretti a dormire quanto decidiamo noi.
Ho quindi spiegato che loro figlio, come è giusto che sia per qualunque lattante di 2 mesi, deve necessariamente essere l'emblema della salute, e infatti lo è, e che trovo inqualificabile ciò che gli è stato fatto credere da quel “professionista della salute”.
So per certo che, nella mia Pordenone, le future mamme già si informano per individuare un bravo osteopata che potrà risolvere ai loro figli le conseguenze del "trauma da parto", che potrebbe manifestarsi con le peggiori patologie neonatali: dalle coliche gassose ai risvegli notturni, passando per la distorsione della clavicola (che non esiste) o quella dell'anca (che nemmeno esiste). Se il neonato non ha alcun disturbo, basta inventarne uno, e il pacchetto sedute è presto venduto!
Mi è stato riferito che, alcune ostetriche della mia zona e dipendenti del SSN, sponsorizzano questo o quel bravo osteopata alle mamme ancora durante il ricovero neonatale, in un momento di estrema vulnerabilità. Che poi ovviamente ci vanno.
Mi è stato riferito anche che una osteopata di Conegliano (TV) è addirittura in grado di diagnosticare l'infestazione da ossiuri facendo...sputare il bambino in un bicchiere d'acqua. Se la saliva galleggia, la diagnosi è fatta.
E poi, che si fa? Terapia omeopatica, ovviamente.
2 abusi di professione in un colpo solo.
(L'omeopata, per quanto creda a teorie impossibili da dimostrare, deve essere necessariamente medico).
Per concludere, care mamme e cari papà, i vostri neonati fino a prova contraria non hanno bisogno di alcuna terapia, né farmacologica e né manuale.
Credete davvero che la natura sia così sprovveduta da "partorire" dei neonati malati?
I cambiamenti che fa un neonato/lattante sono spesso vistosi e repentini, e indipendenti da qualunque fattore esterno.
Le coliche gassose, faccio un esempio, passeranno certamente in 5-10 sedute a cadenza settimanale dall’osteopata perchè, generalmente, si risolvono in 1-2 mesi, in ogni caso.
P.S. Fatevi lasciare sempre una bella relazione scritta, con timbro, data e firma, a fine seduta.
Credo sia doveroso da parte di un Professionista della Salute che si rispetti.
Non credete?
E tu, che esperienza hai vissuto, positiva o negativa?
EDIT: è stata ufficialmente istituita la prima laurea triennale d'Italia in una professione sanitaria pseudoscientifica, l'osteopatia.
Grazie a studi scientifici inequivocabili?
Grazie al parere unanime di scienziati di fama mondiale?
Grazie agli incontrovertibili effetti benefici delle loro sedute?
Nossignori: semplicemente tramite decreto.
Ben fatto!
https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/decreto-interministeriale-n-1563-dell1-12-2023
Buona notte,
Dott. Giorgio Cuffaro
Fonti:
1. https://www.quotidianosanita.it/m/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=98599
2. http://www.medbunker.it/2020/06/osteopatia-portami-via.html?m=1
3. https://www.ars.toscana.it/aree-dintervento/cure-e-assistenza/medicine-complementari.html
4. https://home.sabes.it/it/ospedali/merano/2102.asp
Foto: https://www.isico.it/osteopatia-10-cose-da-sapere/
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