09/07/2023
Recentemente durante un incontro tra diabetici, qualcuno ha chiesto:
“Cosa faresti se per un giorno non avessi il diabete?”
Quasi tutti hanno risposto:
“Mangerei quello che vorrei senza calcoli o pensieri”
Il mio primo pensiero è stato un altro: DORMIRE.
Farmi una lunga giornata di pisolini per recuperare anche solo una piccola parte delle ore di sonno p***e in questi 10 anni. Tutte le volte che mi sono dovuta svegliare e rimanere sveglia a causa di un valore troppo alto o troppo basso.
Vorrei solo dormire senza dover pensare che da lì a poco potrei essere svegliata da un allarme, proprio com’è successo oggi. Il sensore ha suonato per ore ed ero così stanca, che non mi sono accorta di nulla. Nella mia testa quel maledetto allarme è diventato così familiare da non farci più caso. E qui il guaio.
Mi stava avvisando che la glicemia era troppo alta, nonostante le svariate correzioni. Successivamente, la scoperta del set d’infusione staccato e il letto bagnato di insulina. Quanto tempo era passato?
È successo pochissime volte in questi 6 anni con il microinfusore, ma ogni volta , la sensazione è sempre la stessa. Una sete indescrivibile, una forte nausea e forti dolori all’addome.
Così mi alzo e con la mente ancora offuscata da quel brusco risveglio, deve cominciare a ragionare.
Quanto avrà erogato realmente?
Quanta correzione devo farmi?
Che confusione quando tutto ciò succede nel cuore della notte.
Controlla
Bevi
Controlla
Inietta
Aspetta
Bevi
Controlla
A rotazione, per ore.
Senza alternativa.
“Sicuro di non voler cambiare risposta?”