29/10/2025
Una decisione importante del Tribunale di Ivrea in tema di maltrattamenti in famiglia che sancisce - ancora una volta - un principio già fatto proprio dalla Giurisprudenza di legittimità: se i presunti maltrattamenti sono liti familiari che coinvolgono allo stesso modo i due coniugi, siamo in presenza non già del reato di maltrattamenti ma di una dinamica familiare non penalmente rilevante.
Ed invero: Le prove orali e documentali — scrive nella motivazione la presidente Stefania Cugge (giudici a latere Magda D’Amelio ed Edoardo Scanavino) — danno ragione della sussistenza di liti in famiglia e non già di maltrattamenti, secondo quella linea di demarcazione descritta dalla Suprema corte». Una giurisprudenza di legittimità richiamata in sentenza, proprio (ma non solo) sulla distinzione tra liti e maltrattamenti (pronuncia numero 21.289 del 2025).
Per i giudici non c’era uno squilibrio di forze, ma una relazione conflittuale tra i due conviventi. Esclusi i maltrattamenti, accusa riqualificata in «liti di coppia».