17/05/2021
Dare ascolto, rispetto e spazio ad ogni parte al nostro interno crea armonia e benessere con noi stessi e con gli altri ed è per questo che desidero dare visibilità alla ricorrenza di oggi, la giornata dell’orgoglio bisessuale, affinchè si conosca e si prenda sempre più confidenza con questo Sentire.
Se essere bisessuale non riguarda te direttamente può essere invece il Sentire di qualcuno nella tua cerchia di amici e anche se così non fosse questo può essere il pretesto per ricordarti che ognuno di noi ha delle parti in ombra che faticano ad essere viste dalla società e da noi stessi verso noi stessi in primis, iniziare a conoscerle è il primo passo per prendersene cura.
Ti saluto con delle riflessioni che ho fatto guardando il film Netflix “l’altra metà”!
🎥📽🎥📽
Il punto velatamente centrale della vita di Ellie è capire "dove e come trovare un coetaneo che ti capisca."
Il sentirsi capiti è una condizione che anche un'altra ragazza cerca in questa storia: il suo nome è Aster.
Ellie non crede in Dio, Aster sì ma entrambe sono infelici di vivere in questo modo. Non si sentono capite e provano solitudine.
Aster cerca di essere conquistata da tanti ragazzi ma senza successo autentico infatti lei vive il tutto in modo abbastanza passivo. Il solo gesto che Aster fa attivamente e con reale interesse è invitare impulsivamente Ellie a fare un giro. Questo primo passo è colmo di intuito e genuinità, sente che possono avere degli interessi in comune. Aster la porta nel suo posto segreto, cioè in quel luogo sia fisico che emotivo intimo, personale, delicato e fragile. Porta solamente lei e nessun'altra/o personaggio del film. Si fida di Ellie perché sente che c'è una qualche risonanza che ancora non comprende pienamente. Questo è avere coraggio di seguire l'intuito.
"In questo luogo non ci sono gli alberi che trovavi in città. È tutto al contrario qui. Gli alberi muoiono d'estate e sono verdi d'inverno." Informa Aster.
Infatti in questo spazio segreto in cui l'ha portata si sente libera di poter essere se stessa con Ellie, di far uscire un lato nuovo di sé stessa, un lato appunto "contrario" a tutto ciò che conosceva di essere.
"È in città che sei cresciuta?" chiede Ellie ad Aster.
"Nata lì, trasferita qui. La storia della mia vita." Solitamente ci si trasferisce nel posto in cui senti di appartenere, evadi e vai a alla ricerca di cosa ti fa stare bene per poi dimorarci stanziabilmente.. Per questo credo che sia una metafora stupenda da far dire alla ragazza in questa scena perchè il dire "trasferita qui" intende anche simboleggiare il: sono qui, nel luogo emotivo e mentale in cui mi trovo ora con te, in questa radura dove tutto è al contrario mi sento a casa.
"I cellulari non prendono, nessuno può raggiungerci." Prosegue Aster..
Superficialmente sembra solo una informazione tecnica o un messaggio sessualmente allusivo ma secondo me significa anche che nessuno può raggiungerle perché dove sono ora è un luogo del cuore che solo loro, tra tutti gli abitanti di quel paese, hanno raggiunto e stanno scoprendo.
Aster si sta mettendo molto in gioco, scopre l'ignoto e ne è affascinata. Scopre un mondo che non sapeva potesse esistere, quello di chi non crede in Dio e quello in cui l'amore non è solo tra un uomo e una donna.. Inizia a sentire da vicino tutto questo.
Parlando di Dio Aster esorta dicendo "vorrei sapere in cosa credere" e secondo me qui non si parla solo di fede ma anche di quale direzione seguire, a quale parte dare ascolto dentro di noi. E a questo punto il regista fa dire una battuta decisiva ad Ellie:
"Mia madre diceva che ogni film, canzone, libro ha sempre una parte migliore."
Ascoltando la canzone (cioè la melodia del cuore che sta vibrando in questo istante) Aster chiede:
"È questa la parte migliore di questa canzone?"
Ellie: "È una domanda o una affermazione?" Qui il gioco si fa ancora più sottile.. Stanno parlando in realtà dei loro sentimenti. Vivere ciò che stanno vivendo qui ora insieme è la parte più bella delle sua vita? Oppure già sa che è così?
Ancora Aster non sa in cosa credere.. allora si mette in ascolto. Ascolta in silenzio e si lascia andare alle percezioni che sente affermando: "è questa."
"Si" risponde Ellie.
E si godono il loro momento di meraviglioso ritrovamento, ora sanno di parlare la stessa lingua. Adoro la scena in cui Aster indossa una delle magliette che aveva portato Ellie. Sono così in simbiosi da vivere quella esperienza all'unisono e il regista lo raffigura così: una negli indumenti dell'altra.
L’aspetto della bisessualità è sono uno dei tanti temi trattati perché ci sono molti altri spunti che il film tratta come: l'essere sinceri, il sentirsi capiti e il prendere decisioni.
Buona visione!