Dott. Maurizio Nava

Dott. Maurizio Nava Dott. Maurizio Bruno Nava. Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva e Estetica.

15/11/2025

Quali esami pre-operatori servono davvero prima di una chirurgia del seno?

Buongiorno a tutte
Ilaria mi chiede quali esami pre-operatori considero davvero indispensabili prima di un intervento al seno e come valuto il rischio di reazioni all’anestesia.

In questo video parlo di imaging mirato (mammografia o ecografia), esami del sangue, valutazione anestesiologica a ridosso dell’intervento; sopra i 45 anni: RX torace e visita cardiologica; sotto i 45: ECG.

Premessa importante: nella mia esperienza, le reazioni allergiche all’anestesia generale sono molto rare; la visita con l’anestesista serve proprio a controllare gli esami e approfondire se necessario.

Grazie.
A presto.
Ep. 275

Ci sono viaggi che non si misurano in chilometri ma in incontri.In Uzbekistan ho riscoperto il senso più profondo dell’u...
01/11/2025

Ci sono viaggi che non si misurano in chilometri ma in incontri.

In Uzbekistan ho riscoperto il senso più profondo dell’umanità: quello che nasce dal confronto, dal desiderio reciproco di imparare e di condividere.

Ogni dialogo, ogni sguardo curioso, mi ha ricordato che la conoscenza non appartiene a nessuno, vive solo quando si scambia.

In luoghi dove la storia parla ancora, tra le cupole di Samarcanda e le vie di Bukhara e Kiva, ho ritrovato la stessa idea che accompagna il mio lavoro da molti anni: quella dell’ascolto, del rispetto e dell’umanità che rende la cura universale.

Un viaggio di condivisione, ascolto e gratitudine.

27/10/2025

Le simulazioni 3D possono aiutare a orientarsi, ma non sono una promessa del risultato.

Molti sistemi partono da 3–5 foto e mostrano la forma in base alla protesi scelta; alcuni dettagli dei tessuti (come la pienezza del polo superiore) non sempre sono riprodotti in modo fedele.

In studio preferisco affiancare una prova allo specchio con un dispositivo esterno concavo: non è la foto del domani, ma aiuta a percepire volumi e proporzioni con più concretezza.

Dubbi o domande sul caso? Potete scrivere nei commenti (senza dati sensibili) o inviare la propria domanda con .

Grazie.
A presto.



Nota finale
Ep. 274

14/10/2025

Dopo una biopsia può comparire una rientranza vicino all’ar**la. Senza visita e documentazione non posso dare un parere sul singolo caso. Nella pratica, una retrazione può essere un esito cicatriziale della procedura: per chiarire, il passo più semplice è tornare dal senologo/radiologo che ha eseguito la biopsia e fare una ecografia (e, se serve, una mammografia).

Sulla familiarità: un solo caso in famiglia (mamma a 54 anni) non basta, da solo, per parlare di mutazione genetica. Serve una valutazione specialistica del quadro familiare.

Dubbi o domande sul caso? Potete scrivere nei commenti (senza dati sensibili) o inviare la propria domanda con



- Ep.273

“Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo.Un’opera che da più di un secolo dopo, continua a parlarci di dignità, di cammino ...
11/10/2025

“Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo.

Un’opera che da più di un secolo dopo, continua a parlarci di dignità, di cammino e di fiducia nel futuro.

Un’immagine che non si ferma alla protesta, ma diventa cammino.

Rappresenta la forza silenziosa di chi sceglie di muoversi, insieme, verso un orizzonte condiviso.

Oggi più che mai, ricordarci che il progresso nasce dal camminare accanto agli altri è un gesto di speranza e responsabilità.

A presto.
Buon fine settimana.

20/09/2025

Buongiorno a tutte
Dopo un tumore al seno i tessuti possono cambiare. Ma “più fragili” non significa “destinati alla complicanza”.

Valuto sempre la storia clinica, l’imaging (anche lo spessore dermo-ghiandolare) e pianifico le incisioni rispettando i vasi perforanti. La differenza la fa il come: una ricostruzione ben pianificata riduce rischi e fastidi post-operatori.

È vero: in termini generali la ricostruzione può avere una percentuale di complicanze più alta rispetto alla chirurgia estetica, perché lavora su tessuti talvolta cicatriziali o irradiati. Ma con un lavoro accurato prima, durante e dopo l’intervento, il rischio si può abbassare molto e in modo concreto.

Ogni decisione è personalizzata e condivisa.

Grazie.
A presto.


- Ep. 272

26/08/2025

Buonasera a tutte
Maria mi chiede: «Sento parlare spesso di chirurgia conservativa per i tumori al seno: in cosa consiste davvero?». Rispondo volentieri, con chiarezza. Conservare il seno è possibile in molti casi, ma la scelta dipende da fattori clinici ben precisi e si condivide sempre con la paziente.

Chirurgia conservativa: cosa significa davvero.

Per chirurgia conservativa intendiamo l’asportazione mirata del tumore con un margine di sicurezza, preservando il resto della mammella. Nella pratica può chiamarsi nodulectomia, ampia resezione o quadrantectomia, a seconda di dimensioni e sede della lesione.
La decisione non è mai “automatica”: valutiamo dimensioni e caratteristiche del tumore, rapporto tra tumore e quadrante interessato, forma e dimensione della mammella. Sono i “decision driver” che guidano un intervento su misura.

Quando si rimuove una parte del seno, è giusto informare con trasparenza: l’esito estetico dipende proprio da quel rapporto tra tumore, volume e sede; in alcune situazioni può non essere pienamente soddisfacente. Per questo condividiamo le alternative (compresa la ricostruzione parziale o altre soluzioni oncoplastiche) prima di decidere insieme.

“Mastectomia conservativa”: perché la chiamiamo così.

Per distinguere la moderna mastectomia da quella “di una volta” (quando si rimuoveva anche molta cute con incisioni estese), nel 2009 — all’epoca in Istituto, con la Fondazione G.Re.T.A. — abbiamo adottato e diffuso il termine mastectomia conservativa.
L’obiettivo è preservare il più possibile la cute e, quando clinicamente indicato, ar**la e capezzolo. In altri casi, per ottenere il miglior risultato ricostruttivo, utilizziamo la tecnica skin-reducing con cicatrici a T invertita. In ogni caso, la ghiandola viene rimossa radicalmente: è una chirurgia oncologicamente completa, progettata però per favorire una ricostruzione di qualità.

Come si decide il percorso.

La scelta tra chirurgia conservativa e mastectomia conservativa nasce da una valutazione clinica attenta e condivisa: caratteristiche biologiche e dimensionali del tumore, volume e forma della mammella, possibilità di trattamenti complementari. Il mio compito è spiegare con parole semplici vantaggi, limiti e aspettative realistiche, così da prendere insieme la decisione più sensata per quel singolo caso.

Conservare il seno è spesso possibile, ma dev’essere sicuro e proporzionato al quadro clinico. Il linguaggio può essere tecnico; la scelta no: dev’essere chiara e condivisa. Spero di essere stato utile.

Grazie.
A presto.

Buona estate a tutte!Vi auguro giornate leggere, momenti sereni e tempo per voi. Anche il riposo è parte del prendersi c...
14/08/2025

Buona estate a tutte!
Vi auguro giornate leggere, momenti sereni e tempo per voi. Anche il riposo è parte del prendersi cura di sé.

Se avete domande o dubbi, potete continuare a scrivermi anche in queste settimane e a settembre torneremo con nuove risposte per la nostra rubrica , storie e contenuti pensati per tutte voi.

Un caro saluto e...a presto!

Due giorni fa ricordavamo la strage di Bologna: 85 vite spezzate da una bomba, il 2 agosto 1980, alle 10:25.Un attentato...
04/08/2025

Due giorni fa ricordavamo la strage di Bologna: 85 vite spezzate da una bomba, il 2 agosto 1980, alle 10:25.
Un attentato di matrice neofascista, parte di un disegno eversivo che ha attraversato gli anni più bui della nostra Repubblica.

Ma non è solo una storia d’Italia.
Oggi, nel 2025, vediamo gli stessi “ismi”, fascismi, razzismi, estremismi, negazionismi, tornare a circolare come se nulla fosse.

Li vediamo nei cortei e nei parlamenti, nelle parole travestite da opinione, negli algoritmi che amplificano rabbia e menzogna.

In ogni parte del mondo, le ideologie che dividono e alimentano odio trovano nuove forme.
Ma lo schema è sempre lo stesso: un nemico da colpire, una verità da negare, un passato da riscrivere.

Ricordare Bologna non è solo commemorazione.
È un dovere civile.
È un antidoto contro l’indifferenza, la semplificazione, la propaganda.

Perché prima di colpire l’odio si nutre di silenzi.

30/07/2025

Effetti collaterali delle terapie oncologiche: come affrontarli e cosa funziona davvero.
– Episodio 270

💬 “Come posso affrontare la perdita di capelli, la nausea e la stanchezza durante le terapie oncologiche?”
È una delle domande che ricevo più spesso. In questo video della rubrica rispondo in modo diretto, spiegando cosa può aiutare davvero: dai caschetti refrigeranti agli antiemetici, fino al supporto psicologico in Breast Unit.

Non ci sono soluzioni magiche, ma percorsi costruiti con attenzione, ascolto e strategia.

🎥 Guardate il video completo e condividetelo se pensate possa essere utile.

Grazie.
A presto.

21/07/2025

AskMBN - 269: Rotonde o anatomiche? La verità sulle protesi mammarie.

Rotonde o anatomiche? La verità sulle protesi mammarie
Quando una paziente mi chiede quale forma di protesi scegliere, la risposta non si limita mai a “una è meglio dell’altra”.

La forma del seno che desideriamo – naturale, armonica, adatta al proprio corpo – dipende da molti fattori: struttura fisica, volume di partenza, obiettivo estetico. Le protesi a goccia (anatomiche) riproducono una forma più vicina a quella naturale, mentre le rotonde sono più adatte a seni già ben rappresentati.

Ma c’è molto di più: la scelta si basa su misure precise, prese insieme durante la visita, con un approccio condiviso e su misura.

Ne parlo in questo nuovo video per
Grazie.
A presto.

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Telefono

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Dott. Maurizio Bruno Nava

Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva e Estetica. Chirurgia generale - Oncologia. Professore a Contratto - Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica - Università degli Studi di Milano.

Svolge la propria attività presso La Casa di Cura La Madonnina a Milano.

Casa di Cura La Madonnina

Via Quadronno 29-31, 20122 Milano