Dott.ssa Francesca Vinciullo - Psicoterapeuta

Dott.ssa Francesca Vinciullo - Psicoterapeuta Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, iscritta all'Albo degli Psicologi della Lombardi Svolgo attività libero-professionale come psicologa.

Nel 2012 ho conseguito la Laurea Specialistica con Lode presso l'Università degli Studi di Pavia. Ho conseguito l'abilitazione di primo livello di terapeuta EMDR (come trattamento per la cura del trauma).

Stasera alle 18 le mie colleghe di Psi.Co  vi aspettano in diretta sulla pagina Facebook per discutere e confrontarsi su...
15/01/2021

Stasera alle 18 le mie colleghe di Psi.Co vi aspettano in diretta sulla pagina Facebook per discutere e confrontarsi sui temi che più vi interessano quando si parla di "Psicologia"! Stay tuned 😎

Psi.Co stasera in diretta per parlare di quali argomenti della psicologia interessano di più! Alle 18.30 su FB Annalisa Corbo ed Elisa Cardani .care illustreranno i risultati di un questionario diffuso in zona Cornaredo sulla visione dello psicologo e della psicologia e degli argomenti psicologici che risultano più interessanti.

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=194017725672040&id=107912280949252Da leggere! 🙂
29/10/2020

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=194017725672040&id=107912280949252
Da leggere! 🙂

LA “TERRA DI NESSUNO” TRA SALUTE E MALATTIA:
LE GRAVI IMPLICAZIONI DI UNA REALTA' NEGATA

di David Lazzari, Presidente Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, Docente a c. Univ. Torino e L'Aquila, Past President Società Italiana PsicoNeuroEndocrinoImmunologia.
Foto di Engin Akyurt/Unsplash

La crisi sanitaria ha prodotto una condizione ben studiata nella letteratura scientifica, che a livello internazionale va sotto il nome di “psychological distress”, reso in italiano come “disagio psicologico”. Oggi, secondo le ricerche condotte in tutto il mondo, questo disagio è la condizione, più o meno accentuata, di circa la metà della popolazione. Abbiamo arruolato medici, infermieri ed altri operatori per la pandemia, ma quasi nessuno Psicologo. Dobbiamo aspettare, come ci mostrano gli studi sulle grandi crisi (terremoti, uragani, altre pandemie), che tante persone sviluppino una malattia mentale o fisica per ve**re presi in considerazione dai nostri schemi mentali e dai relativi capitoli di bilancio?

💊💊💊

Gli studi sul funzionamento della mente ci hanno mostrato che essere “sapiens sapiens” non vuol dire avere una “oggettiva” conoscenza e controllo della realtà. Noi tendiamo a classificare il mondo in categorie che risentono molto della cultura nella quale siamo immersi (familiare, della comunità di appartenenza, sociale). Di ciò abbiamo livelli di auto consapevolezza che variano in relazione al nostro sviluppo psicologico: una psiche equilibrata e armonica è più “accesa” su ciò che accade dentro e fuori di noi. La pandemia ha reso evidenti, tra le altre cose, sia il potere di questi meccanismi che di alcuni grandi schemi culturali che ci portiamo dietro e che limitano la lettura condivisa della realtà.

Nel primo caso è emerso con chiarezza quanto il “filtro psicologico” con cui leggiamo la realtà determini quello che proviamo (emozioni, livelli di paura) e quello che facciamo (i nostri comportamenti). E come questo “filtro” può essere condizionato da fattori sociali, come i messaggi istituzionali, i media, i social, il clima collettivo e così via.

Infatti tutti gli studi psicologici sulle emergenze (ivi comprese le pandemie) hanno messo in luce l’importanza di questi aspetti e le strategie per promuovere letture e comportamenti funzionali e cooperativi e limitare lo stress legato a queste situazioni.

L’altro aspetto è legato agli “schemi culturali” sociali. Si tratta delle “lenti culturali” con cui viene influenzata la lettura della realtà, che possono essere più o meno evidenti e coerenti le une con le altre.

In questa fase è importante evidenziarne una soprattutto, per l’impatto che sta avendo sul modo di gestire la pandemia e gli aspetti psicologici. Mi riferisco al concetto di “salute” che, nella sostanza, dal punto di vista biomedico, risulta corrispondente ad una condizione di non malattia. Questo può sembrare molto vero in tempo di pandemia, dove tutto lo sforzo è legato a capire se le persone sono “infette” o meno e trovare cure efficaci.

Ma, se ci soffermiamo un attimo, vediamo che la realtà è più complessa: si può essere “infetti” senza essere malati e si può risentire in modo più o meno accentuato del virus in relazione alle condizioni di salute generali preesistenti. Non c’è una lettura in “bianco e nero” ma diverse gradazioni. Bisognerebbe aggiungere che molte persone “stanno male” in relazione alla pandemia senza essere “malate” di Covid, perché la sofferenza psicologica può essere moto pervasiva e debilitante. Appare allora chiaro che salute e malattia vanno viste non in astratto, se si vuol capire, ma contestualizzate nelle persone: sono le persone ad essere in salute ed in malattia e sempre in modo relativo, nel senso che non si tratta di dimensioni alternative bensì coesistenti.

Diventa allora importante evidenziare come gli studi sulla salute abbiano messo in luce due elementi: che non si tratta di un aspetto statico ma dinamico, che integra il buon funzionamento dei processi del corpo con gli equilibri psicologici e adattativi della persona (Huber 2011).

Quindi la salute non è assenza/presenza ma equilibrio, e quindi è sempre legata al rapporto tra la persona ed il contesto in cui è immersa. Da questo derivano due fatti importanti, cioè che clima psicosociale e salute sono legati e che esistono situazioni che non sono più salute ma non ancora malattia in senso stretto.

La crisi sanitaria ha prodotto una condizione ben studiata nella letteratura scientifica, che a livello internazionale va sotto il nome di “psychological distress”, reso in italiano come “disagio psicologico”: un mix di sintomatologia che varia in base alle caratteristiche individuali ma che ha come ingredienti ricorrenti ansia, umore oscillante ma tendente al depresso, irritabilità, tensione, apatia, disturbi del sonno, malesseri fisici. Se vai dal medico e fai le analisi di routine al 90% non rientri in nessuna malattia ma migliaia di ricerche ci dicono che questa condizione ha alterato il nostro funzionamento biologico, relazionale e sociale, la nostra perfomance nella vita e compromesso la nostra salute.

Dal “benessere bio-psicosociale” siamo nel “malessere bio-psicosociale”, una condizione in grado di compromettere molti aspetti di chi la vive: basti pensare come esempio che, se protratta, aumenta il rischio di una malattia cardiovascolare o immunitaria del 100% o la mortalità in generale del 40% (vedi Lazzari, “La Psiche tra Salute e Malattia. Evidenze ed epidemiologia, EDRA 2020).

Un disagio contagioso, che cambia il clima nelle famiglie, nelle comunità o nell’intera società. Oggi, secondo le ricerche condotte in tutto il mondo, questo disagio è la condizione, più o meno accentuata, di circa la metà della popolazione. Che, in virtù di questi schemi culturali ed operativi, non si sente bene ma ha – giustamente – paura di considerarsi malata o debole caratterialmente. Una enorme sofferenza che viene negata o relegata al privato delle famiglie. E questo nonostante che le scienze psicologiche abbiano mostrato l’importanza e l’efficacia (ma anche il valore costo-benefici in termini economici) di strategie diffuse di prevenzione, di promozione della resilienza, di ascolto e sostegno.

Dall’inizio della pandemia non solo è stata trascurato l’impatto della comunicazione sul clima psicosociale, e il ruolo delle Istituzioni nel favorire la cooperazione attraverso l’autorevolezza e l’affidabilità, ma anche questo diffuso disagio, che è rimasto praticamente senza risposte. Nonostante ci siano collegamenti importanti tra questi aspetti e la disponibilità delle persone, i livelli di rabbia, la comparsa di forme di ribellione e di disgregazione del tessuto sociale stanno emergendo.

Di fatto, i nessi messi in luce dalla letteratura psicologica, tra vissuti individuali e politiche collettive, non sono stati sinora preso in considerazione. Farlo in questa fase della pandemia può essere molto importante per gli sviluppi futuri.

Peraltro, quella del “disagio psicologico” è una categoria ben presente già prima della pandemia nelle nostre leggi, si pensi ai LEA che prevedono interventi psicologici pubblici per queste situazioni. Ma ogni volta che si prendono provvedimenti e si fanno stanziamenti, questi aspetti rimangono fuori dalla porta. Abbiamo giustamente arruolato migliaia di medici, infermieri ed altri operatori per la pandemia, ma quasi nessuno Psicologo.

Dobbiamo aspettare, come ci mostrano gli studi sulle grandi crisi (terremoti, uragani, altre pandemie), che tante persone sviluppino una malattia mentale o fisica per ve**re presi in considerazione dai nostri schemi mentali e dai relativi capitoli di bilancio?

BIBLIOGRAFIA

BendauA. et al., Associations between COVID‑19 related media consumptionand symptoms of anxiety, depression and COVID‑19 related fearin the general population in Germany; European Archives of Psychiatry and Clinical Neuroscience,20July 2020, https://doi.org/10.1007/s00406-020-01171-6

Benedetti F, Ansia e depressione post Covid-19, https://www.hsr.it/news/2020/agosto/ansia-depressione-post-covid

Gao J, Zheng P, Jia Y, Chen H, MaoY, Chen S, et al. (2020) Mental health problems andsocial media exposure during COVID-19 outbreak.PLoS ONE 15(4): e0231924.

Huber M. et al. How should we define health?. British Medical Journal 2011;343:d4163

Inchausti F. et al. , Psychological Intervention and COVID‑19: What We Know So Farand What We Can Do, Journal of Contemporary Psychotherapy, Publ. online 27 May 2020

Lazzari D, “La Psiche tra salute e malattia. Evidenze ed epidemiologia”, 2° ristampa agg. Pandemia. Settembre 2020. Edra.

Lazzari D., Bottaccioli MG, Bottaccioli F., Letter to the Editor: Kim, S.-W., Su, K.-P. (2020) Using psychoneuroimmunity against COVID-19, Brain, Behavior, and Immunity 87 (2020) 170–171

Lazzari D, Bottaccioli AG, Bottaccioli F, Promuovere la resilienza della popolazione italiana contro SARS-CoV-2, Pneireview n.1:6-25, 2020

Legrenzi P. (2019) A tu per tu con le nostre paure, Bologna: il Mulino

Lunn P. et al.; Using Behavioural Science to Help Fight the Coronavirus: ARapid, Narrative Review, Journal of Behavioral Public Administration Vol 3(1), 2020

Pfefferbaum B., North CS, Mental Health and the Covid-19 Pademic, The New England Journal of Medicine, April 13, 2020.

Rumiati R. (2016) Decidere in pratica, Il Mulino

Taylor S. (2019) The Psychology of Pandemics, Cambridge Scholars Publishing.

Thaler R.H. (2014) Nudge. La spinta gentile. La nuova strategia per migliorare le nostre decisioni su denaro, salute, felicità, Feltrinelli.

Van Bavel JJ. Et al. , Using social and behavioural science to supportCOVID-19 pandemic response, Nature Human Beaviour Perspective, 30 April 2020.

Intervisione online con le mie colleghe di Psi.Co 🤓L'intervisione è uno spazio di ascolto importantissimo nella nostra p...
27/05/2020

Intervisione online con le mie colleghe di Psi.Co 🤓
L'intervisione è uno spazio di ascolto importantissimo nella nostra professione che ci permette di confrontarci e dare spazio ai nostri casi personali, attingendo così alle esperienze e alle competenze di ciascuno di noi.

La condivisione è importante!

Intervisione delle psicologhe di Psi.Co in corso!
L'intervisione psicologica è un incontro di gruppo tra professionisti e professioniste della psicologia che discutono insieme uno o più casi appartenenti all'esperienza dei partecipanti e si confrontano sul metodo di intervento adottato. La sua importanza si può misurare sulla dimensione della professionalità e del sostegno: con l'intervisione si conoscono diverse metodologie e tecniche maturate durante l'esperienza clinica dei partecipanti in una modalità di sostegno tra pari, fondamentale nella cura di chi cura.

Quali curiosità, o tematiche, vi piacerebbe approfondire? 🤓Io e le mie colleghe di Psi.Co vi invitiamo a partecipare a q...
14/05/2020

Quali curiosità, o tematiche, vi piacerebbe approfondire? 🤓

Io e le mie colleghe di Psi.Co vi invitiamo a partecipare a questo sondaggio per farci avere la vostra preziosa opinione e capire i vostri interessi.

Se vi va, compilatelo!🙂

Buongiorno a voi! vi invitiamo a partecipare al nostro questionario: brevi domande che vogliono coinvolgere proprio voi in prima persona, per permettervi di esprimere il vostro interesse e per raccogliere le vostre osservazioni sugli argomenti di psicologia che desiderate approfondire e conoscere.

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeIMk1MN7DZQbtCus3hUvB0AOBdnaoUHxq-K_0zjJi9i2tzng/viewform?usp=sf_link

Ci vorranno pochissimi minuti e vi ringraziamo sin da ora per il tempo che ci dedicherete!

Il contributo di ciascuno di voi resterà completamente ANONIMO e le risposte raccolte ci aiuteranno a meglio indirizzare i nostri contenuti seguendo davvero i vostri interessi. Sentitevi liberi di rispondere sinceramente.

Il vostro contributo e il vostro sentire sono per noi molto preziosi! Grazie a ciascuno di voi per la partecipazione!

Condivido pienamente le riflessioni dell'Ordine degli Psicologi e del Servizio per la diagnosi e terapia del Trauma sull...
14/05/2020

Condivido pienamente le riflessioni dell'Ordine degli Psicologi e del Servizio per la diagnosi e terapia del Trauma sulla vicenda che coinvolge Silvia Romano.
Vi consiglio di leggerle per comprendere quanto sia necessario la cautela, e il rispetto, di fronte ad una situazione così COMPLESSA che non si può, e non si deve, minimizzare in modo semplicistico.
Rispetto per Silvia, e per qualunque persona abbia subìto un trauma di qualunque genere esso sia.

[RIFLESSIONI 💭]

𝗜𝗹 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 – dal Servizio Diagnosi e Terapia del Trauma Psicologico

In accordo con il comunicato dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia, come Servizio Diagnosi e Terapia del Trauma Psicologico ci sembra importante sottolineare che la prigionia rientra a tutti gli effetti in ciò che chiamiamo un trauma estremo: un evento le cui caratteristiche di violenza, fisica, psicologica, emotiva – prolungate e reiterate nel tempo – soverchiano le capacità di risposta di qualunque essere umano. Riuscire a sopravvivere senza perdere il controllo sulla propria mente, sul proprio corpo e sulle proprie emozioni coincide spesso con il trovare uno scopo, un brandello di progetto e di fiducia che riescono a tenerci attaccati alla vita: si chiama 𝗿𝗲𝘀𝗶𝗹𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮. Questo è tutto quello che sappiamo di . E questa resilienza merita 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼. E 𝘀𝗶𝗹𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼.
L’elaborazione di tutto ciò che è accaduto è un fatto privato e, soprattutto, richiede la ricostruzione di un senso di sicurezza perduto. E anche questo richiede tempo, spazio e accoglienza.
Non possiamo emettere diagnosi e prognosi, semplicemente perché non sappiamo nulla di Silvia, di ciò che le è realmente accaduto e di come è riuscita a sopravvivere. L’unica cosa a cui possiamo contribuire è la ricostruzione del suo senso di sicurezza, attraverso il farci da parte, sospendendo qualsiasi giudizio più o meno clinico, che peraltro non si può basare su impressioni, opinioni e analisi sommarie delle immagini. Tutto ciò che va oltre il rispetto è solo ri-traumatizzante.

12/05/2020

ECCOCI!
Insieme alle colleghe Alessia Silvani Psicologa e Tania Barbieri - Psicologa - Pavia per presentarvi lo sportello psicologico del CLAP-Centro Laboratorio per l'Apprendimento per i ragazzi e le loro famiglie.
Per qualunque informazioni contattateci!
📧 info@centroclap.it o 📞+39 497978685

NB. La salute mentale è importante!
29/04/2020

NB. La salute mentale è importante!

Amiche e amici, il Ministero della Salute ha implementato un numero verde di supporto psicologico. Credo sia un grande supporto ai cittadini e speriamo sia un segno di apertura nei confronti del benessere psicologico come diritto per tutti.

https://www.ilpost.it/2020/04/11/sogni-incubi-coronavirus/Un articolo interessante se siete curiosi di sapere di più sui...
29/04/2020

https://www.ilpost.it/2020/04/11/sogni-incubi-coronavirus/
Un articolo interessante se siete curiosi di sapere di più sui sogni che facciamo in questo periodo di quarantena.
Buona lettura 🤓

Su internet qualcuno sta raccogliendo storie di sogni bizzarri, angoscianti e che ricordiamo di più: gli psicologi stanno studiando il perché

Il Centro Clap offre uno sportello di sostegno psicologico in modalità online (videochiamata, skype) per le famiglie (ge...
28/04/2020

Il Centro Clap offre uno sportello di sostegno psicologico in modalità online (videochiamata, skype) per le famiglie (genitori e ragazzi) che necessitano di uno spazio di ascolto. I primi due colloqui sono gratuiti.
Info & contatti nel volantino.

Il centro Clap offre sostegno psicologico a distanza per le famiglie che si trovano in difficoltà in questa fase emergenziale.
I primi due colloqui sono gratuiti.

Eccoci! 🤓
07/04/2020

Eccoci! 🤓

Da oggi il Centro CLAP metterà a disposizione un nuovo servizio di SPORTELLO PSICOLOGICO per sostenere le famiglie nella gestione delle emozioni e dei problemi che sono insorti in seguito all'emergenza Covid-19.
Sarà possibile usufruire dello sportello
– per avere uno spazio personale di ascolto;
- per avete suggerimenti pratici al fine gestire al meglio le dinamiche familiari;
- per capire insieme come gestire gli aspetti emotivi di grandi, piccoli e adolescenti.
Risponderanno
Dott.ssa Francesca Vinciullo Psicoterapeuta esperta dell’età evolutiva
Dott.ssa Alessia Silvani
Psicologa esperta in diagnosi e trattamento DSA
Dott.ssa Tania Barbieri
Psicologa dell’emergenza iscritta al SIPEM SOS Lombardia

La mia casa non è sicura.Ci tengo a fare una riflessione rispetto al post precedente.Non per tutti la casa è un posto si...
03/04/2020

La mia casa non è sicura.

Ci tengo a fare una riflessione rispetto al post precedente.
Non per tutti la casa è un posto sicuro, il più sicuro. Per alcuni è un posto pericoloso. Penso alle donne, ai bambini, agli uomini vittime di violenza domestica, di aggressioni fisiche o verbali.
Per loro questo momento è ancora più sofferente, difficile, angosciante del solito.
Non siete strani, non siete "diversi" da nessuno e non siete soli.
Ricordatevi che chiedere un aiuto è possibile anche in questo momento di reclusione. Ci sono associazioni, centri, strutture che possono accogliere la vostra richiesta attraverso una telefonata o un videoconsulto.
Ci sono psicologi e psicoterapeuti che offrono consulenze gratuite. Se vuoi qualche consiglio scrivimi!

Ognuno ha la propria storia, la propria realtà e ognuno di noi merita di essere ascoltato.
💙🙏

Indirizzo

Via Carlo Tenca 15
Milan
20123

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