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AIED Milano L’Aied, associazione italiana per l’educazione demografica, è un consultorio familiare accredit

Tutto sull’amore - bell hooks Con questo libro, bell hooks – scrittrice, attivista e femminista – rimette l’amore al cen...
08/12/2025

Tutto sull’amore - bell hooks
Con questo libro, bell hooks – scrittrice, attivista e femminista – rimette l’amore al centro del dibattito pubblico, convinta che, nonostante sia il nucleo delle nostre vite, se ne parli sempre troppo poco. Troppo spazio, invece, è lasciato a emozioni e dinamiche più “rumorosi”: l’odio, la competizione, il possesso, la paura. Il punto di partenza è la definizione dello psichiatra M. Scott Peck: l’amore “come volontà di estendere il proprio sé al fine di favorire la crescita spirituale propria o di un'altra persona. L'amore è un atto di volontà, più precisamente, è al contempo un’intenzione e un’azione. La volontà implica anche una scelta. Non siamo costretti ad amare. Scegliamo di farlo”.
hooks ci invita a riconoscere che l’amore non è un sentimento che ci accade, ma una scelta consapevole, fatta di rispetto, responsabilità e libertà. Secondo l’autrice, la società capitalistica ha smesso di parlare d’amore perché l’amore – quello vero, trasformativo – metterebbe in discussione le sue logiche di dominio, efficienza e isolamento. Quello descritto nel libro è un amore che non tollera alcuna forma di controllo, prevaricazione o violenza e che non teme la fatica e la vulnerabilità: anzi, le accoglie come parti essenziali della crescita.
☑ Perché lo consigliamo?
Questo libro ci aiuta a riportare chiarezza in un momento storico in cui la parola amore viene troppo spesso accostata a fatti di cronaca segnati da possesso, gelosia e violenza. In un Paese in cui i femminicidi continuano a ricordarci quanto profondamente sia radicata l’idea distorta di un amore che controlla, sommerge, corregge, hooks ci offre una bussola preziosa: l’amore non è dipendenza, non è fusione che annulla, non è passione che divora, non è potere sull’altro. L’amore autentico è un atto di volontà che parte da sé e si estende verso l’altro senza mai togliergli spazio, voce o dignità.

Non essere cattivo - Claudio CaligariSono da poco passati 10 anni dall’uscita di questo lungometraggio, ultimo del regis...
05/12/2025

Non essere cattivo - Claudio Caligari
Sono da poco passati 10 anni dall’uscita di questo lungometraggio, ultimo del regista, in cui si parla di solitudine, violenza e dipendenze e dove le relazioni si snodano tra conforto e sofferenza.
Ambientato nella periferia della Roma degli anni ‘90, Vittorio e Cesare sono due amici con storie familiari problematiche alle spalle.
Vittorio vede in Cesare un modello di mascolinità e di forza. Cesare, a sua volta, vede in Vittorio un amico e un compagno fedele. Tuttavia, la loro amicizia è segnata da una serie di eventi violenti e autodistruttivi, tra lo spaccio di sostanze e gravose criticità familiari.
Quello che sembra fare la differenza in termini di scelte di vita e di cura è la rete e il supporto che si è creato negli anni, nonostante la fatica, la sofferenza e gli eventi di vita avversi. È difficile staccarsi l’uno dall’altro, portando avanti i progetti personali, tanto che il finale non sarà scontato per entrambi.
☑ Perché lo consigliamo?
Il film affronta temi attuali come la violenza, la dipendenza e la solitudine, offrendo una riflessione profonda sulla società contemporanea.
Lo consigliamo a chi vuole cogliere la possibilità di esplorare la fragilità e la vulnerabilità attraverso la vita di due giovani, travolti dalle circostanze e dalle loro stesse sofferenze. È un film che invita a riflettere sulla società e sulla vita.

Si parla di cogenitorialità per indicare quella collaborazione che si attiva tra genitori che condividono la responsabil...
29/11/2025

Si parla di cogenitorialità per indicare quella collaborazione che si attiva tra genitori che condividono la responsabilità genitoriale, siano essi in coppia oppure anche separati, indispensabile a garantire uno sviluppo equilibrato nel bambino. Attraverso l’accordo sui metodi educativi, una divisione quotidiana dei compiti, il supporto reciproco e una buona gestione dei conflitti, si attiva la cogenitorialità e si favorisce lo sviluppo emotivo del bambino e la sua coerenza educativa.
Si parla invece di bigenitorialità con riferimento al diritto di ogni bambino di mantenere una relazione significativa con i propri genitori, anche dopo una separazione, e di avere entrambi presenti nel proprio mondo emotivo, educativo e affettivo. Ciò garantisce ai bambini più equilibrio, autostima e capacità di gestire lo stress.
La Mediazione Familiare, attraverso il dialogo, il confronto e la gestione della conflittualità presente o delle divergenze, può aiutare le coppie di genitori a comprendere l’importanza della cogenitorialità e della bigenitorialità e rappresenta un luogo neutro in cui esercitare e migliorare le proprie competenze genitoriali.

Oggi, 25 novembre 2025, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, non vogliamo solo ric...
25/11/2025

Oggi, 25 novembre 2025, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, non vogliamo solo ricordare il problema: vogliamo parlare della soluzione.
Una soluzione che nasce tra i banchi di scuola, quando bambine e bambini imparano una parola fondamentale: NO.
A dire NO alla violenza si impara da piccoli.
Non si tratta solo di riconoscere l’abuso, ma di capire cosa sono le relazioni sane: rispetto reciproco, ascolto, empatia, libertà, consenso.
Se nessuno insegna queste basi, lo spazio viene riempito da stereotipi, gelosia vista come amore, controllo visto come protezione, legami trasformati in potere sull’altro. La violenza non nasce all’improvviso: cresce dove mancano educazione, ascolto e consapevolezza.
Per questo l’AIED porta da anni nelle scuole percorsi di educazione alla sessualità e all’effettività.
Non parliamo solo di sesso, ma di corpi, emozioni, confini, identità, consenso, parole che proteggono e responsabilità che costruiscono relazioni libere e rispettose.
Tutto inizia da un NO consapevole e da un SÌ altrettanto importante:
Sì alla libertà, al rispetto, all’ascolto, all’amore che non fa male, bisogna insegnare a tutti che il rispetto non è un optional.
Il futuro senza violenza nasce in classe, nasce quando i giovani imparano che amare non significa controllare, che nessun sentimento giustifica la prevaricazione, che “ti amo” non basta se non è accompagnato dalla libertà.
Crescere significa scegliere il rispetto. E insegnare il rispetto significa proteggere il futuro.
AIED lavora ogni giorno nelle scuole per costruire una cultura che non accetti la violenza.

Ansia, disorientamento, vergogna, rabbia, paura, apatia, irritabilità, letargia, scoppi di pianto incontrollabili. Ma co...
21/11/2025

Ansia, disorientamento, vergogna, rabbia, paura, apatia, irritabilità, letargia, scoppi di pianto incontrollabili. Ma cos’è l’adolescenza?
Il termine “adolescenza” ha origine dal latino adolescere, ovvero “crescere, svilupparsi, diventare adulto”. L’adolescenza è un periodo di transizione dall’infanzia verso l’età adulta, periodo dell’età evolutiva durante il quale i ragazzi attraversano numerosi cambiamenti nel corpo e nella mente, acquisiscono nuovi ruoli e responsabilità all’interno del contesto sociale e si trovano a dover strutturare una propria identità unica. Il passaggio da un’infanzia privilegiata all’età adulta è vissuto, infatti, con grande intensità emotiva: durante questa fase spesso i giovani incontrano difficoltà nel conquistare nitide rappresentazioni di Sé, del proprio corpo, della sua identità di genere e delle proprie scelte.
Aied mette a disposizione un servizio dedicato al supporto degli adolescenti e delle loro famiglie: lo sportello d’ascolto adolescenti. Lo sportello adolescenti è uno spazio di ascolto psicologico, protetto e riservato, pensato per ragazzi e ragazze dai 15 ai 19 anni che desiderano avere un sostegno psicologico. Lo psicologo attraverso un ascolto attento e non giudicante favorisce la riflessione sulle vicende del mondo interiore e sulle risonanze emotive, promuovendo la scoperta di risorse e qualità personali.
L’obiettivo dello sportello, quindi, è realizzare un sistema di accompagnamento per adolescenti personalizzato, al fine di prevenire la cronicizzazione del disagio e la sua manifestazione in svariate forme.
Ma è anche un servizio di orientamento psicologico rivolto alle famiglie dei giovanissimi per supportarli nell’affrontare le difficoltà che caratterizzano l’adolescenza e indirizzare chi chiede aiuto verso i servizi specialistici sanitari, educativi e ricreativi.
Per accedere o avere maggiori informazioni chiamaci allo 02 6671 4156
oppure scrivici a info@aiedmilano.com

AIED Milano è alla ricerca della seguente figura: PSICOTERAPEUTAda inserire nello staff di professionisti a partire da G...
19/11/2025

AIED Milano è alla ricerca della seguente figura: PSICOTERAPEUTA
da inserire nello staff di professionisti a partire da Gennaio 2026
Si richiede:
- flessibilità oraria
- attitudine a lavorare in equipe
- propensione e passione per la realtà consultoriale
Per inviare la candidatura vistare www.aiedmilano.com sezione "collabora con noi"

Non sempre è facile allattare, non tutti i bambini attaccati al seno iniziano a poppare immediatamente, alcuni si innerv...
19/11/2025

Non sempre è facile allattare, non tutti i bambini attaccati al seno iniziano a poppare immediatamente, alcuni si innervosiscono, altri si addormentano. Anche se all’inizio può essere un po’ complicato, una volta avviato, l’allattamento materno è più comodo di quello artificiale, niente biberon da sterilizzare, latte da preparare e scaldare in piena notte. Inoltre, studi scientifici dimostrano che le donne che allattano al seno, hanno un rischio minore di sviluppare la depressione post partum, il diabete di tipo 2, il tumore al colon, il carcinoma ovarico e quello mammario.
Se sei in difficoltà puoi contattare il consultorio, saremo felici di aiutarti.
Chiamaci allo 02 6671 4156
oppure scrivici a areasanitaria@aiedmilano.com

La psicoanalisi della relazione, come proposta dalla SIPRe (Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione), parte dal...
17/11/2025

La psicoanalisi della relazione, come proposta dalla SIPRe (Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione), parte dal presupposto che l’essere umano esista solo e che prenda forma e significato nel legame con l’altro e con il mondo che lo circonda. La sofferenza psicologica, in questa prospettiva, è spesso il segnale di una difficoltà nel mantenere un equilibrio vitale tra il proprio mondo interno e quello relazionale: un’interruzione nei processi di auto-eco-regolazione, ossia nella capacità di stare in contatto con sé e con l’altro in modo flessibile, vivo e completo.
Nel lavoro analitico, ciò che accade nella relazione tra paziente e analista diventa il campo in cui queste dinamiche possono essere esperite e comprese. Attraverso una presenza condivisa, il paziente può gradualmente ritrovare la possibilità di assumersi sé stesso, accogliendo la propria storia, i propri limiti e desideri, fino a riconoscersi come soggetto agente e desiderante nel mondo. Essere presente a sé significa allora non solo sentire il proprio mondo interno, ma anche potersi riappropriare della libertà di scegliere e di stare nella relazione in modo autentico.
Altro aspetto centrale di questa prospettiva è la meta-interazione, ossia la possibilità, dentro la relazione analitica, di riflettere su ciò che accade tra paziente e analista, nel “qui e ora” dell’incontro. È in questo livello di consapevolezza condivisa che può emergere un nuovo modo di sentire, comprendere e relazionarsi. La psicoanalisi della relazione diventa così un’esperienza trasformativa, in cui la conoscenza e l’assunzione di sé coincide con la possibilità di vivere in relazione con il mondo in maniera autentica.

Ludopazza - Davide MarchettiIl monologo, scritto da Davide Marchetti con Sabrina Marchetti e Regia di Maurizio Marchetti...
14/11/2025

Ludopazza - Davide Marchetti
Il monologo, scritto da Davide Marchetti con Sabrina Marchetti e Regia di Maurizio Marchetti, racconta con disarmante onestà la storia di Sandra, un’infermiera intrappolata nella spirale della ludopatia.
Narrata da una giovane donna la cui esistenza, invece di aprirsi al mondo, si richiude su sé stessa, Ludopazza racconta una discesa interiore che tutto travolge: famiglia, amore, amicizia, lavoro. Ogni cosa viene risucchiata in un vortice che corrode e distrugge, fino a trasformarsi in un fango di menzogne e autoinganni in cui la protagonista rimane prigioniera, intrappolata dalla propria stessa volontà di nascondersi.
La rabbia e l’euforia iniziali cedono il passo a confessioni sempre più intime, oscure, spogliate di ogni pudore. Ma l’imbarazzo ormai non ha più spazio nella sua mente: è stato cancellato da un impulso di autoannientamento, dal bisogno di punirsi e dissolversi, per rinascere nella macchina, nella slot.
Non c’è via d’uscita. Non c’è redenzione. Solo la necessità disperata di raccontarsi.
☑Perché lo consigliamo:
Sandra diventa voce di tanti, di un’umanità nascosta dietro agli sgabelli delle sale slot, fatta di solitudini che si sfiorano nel silenzio. È un mondo sporco, opprimente e tristemente reale, dove la dipendenza trasforma l’identità.
INTERVISTA ALL'ATTRICE - SABRINA MARCHETTI
🟢Come mai hai deciso di fare uno spettacolo sulla ludopatia?
“Mi sono ritrovata, poco dopo aver finito la scuola di teatro, questo testo sottomano. Dopo averlo letto la prima volta tutto di un fiato ho pensato immediatamente fosse da fare. Era fortissimo, trattava in maniera spietata e diretta un tema molto attuale e molto poco discusso.”
🟢Come descriveresti il tuo spettacolo? “Il racconto di un tormento, lo sfogo di un represso, l’ira di un calmo…che si traduce con la scelta inconsapevole della condanna della propria vita alla sofferenza e alla menzogna.”
🟢Cosa rende la ludopatia così subdola o difficile da riconoscere, sia per chi ne soffre sia per gli sta intorno? “a differenza di tutte le altre dipendenze non si vede e paradossalmente non solo per chi ti sta accanto ma anche per chi la vive.”

Incontri con l’ostetrica esperta in rieducazione del pavimento pelvico che ti aiuteranno a conoscerlo, ad averne consape...
12/11/2025

Incontri con l’ostetrica esperta in rieducazione del pavimento pelvico che ti aiuteranno a conoscerlo, ad averne consapevolezza, a prendertene cura anche in autonomia.
Il pavimento pelvico è insieme di strutture muscolari, legamentose e tendinee che:
➡️ vanno a sostenere gli organi della cavità pelvica durante tutte le fasi della vita di una donna
➡️ permettono le funzioni fisiologiche di minzione, defecazione, rapporti sessuali, gravidanza e parto
➡️ consentono il mantenimento della corretta postura e posizioni durante i movimenti giornalieri
Partendo da abitudini elementari come può essere la minzione, la respirazione o la postura corretta si previene l’insorgere di disfunzioni e vere proprie patologie e di dover in seguito intervenire con percorsi a volte molto difficili e lunghi per tornare ad un benessere generale.
In gravidanza è necessario per prepararsi al parto e ridurre al massimo il rischio di lesioni genitali gravi e per ridurre i tempi del travaglio in maniera fisiologica, senza utilizzo di farmaci
Nel post parto per riprendere le funzioni uro-ginecologiche e proctologiche e anche per prevenire danni permanenti che si potrebbero manifestare soprattutto vicino al periodo della menopausa (incontinenze, prolassi, dolori sessuali o insensibilità durante i rapporti).
Il tuo benessere parte anche da un pavimento pelvico sano.
Come accedere al servizio?
Visita il nostro sito o chiama lo 0266714156 per avere maggior informazioni sui costi e le modalità di partecipazione.

Martedì 28 ottobre abbiamo vissuto una serata intensa e piena di significato, grazie alla proiezione del documentario Il...
07/11/2025

Martedì 28 ottobre abbiamo vissuto una serata intensa e piena di significato, grazie alla proiezione del documentario Il coraggio della libertà. 70 anni di generazioni consapevoli, organizzata da AIED Milano insieme al Municipio 2 del Comune di Milano.
Un viaggio nella storia dell’AIED e, insieme, nella storia civile e sociale del nostro Paese: le battaglie per l’autodeterminazione, i diritti delle donne, la libertà di scegliere, l’educazione alla sessualità e agli affetti, la costruzione di una società più consapevole e inclusiva.
Rivedere queste tappe ci ha ricordato che ogni conquista nasce dal coraggio di chi non si accontenta, di chi decide di informarsi, di partecipare, di difendere la propria libertà e quella degli altri.
Un coraggio che continua a ispirarci anche oggi, di fronte a nuove sfide e nuove forme di disuguaglianza e pregiudizio.
Questa proiezione non è stata solo un momento di memoria, ma un invito a guardare avanti, con la stessa passione, la stessa determinazione e la stessa fiducia nel valore dell’educazione, della consapevolezza e del dialogo.
Oggi come allora, il nostro impegno continua: per diffondere conoscenza, sostenere la libertà di scelta, promuovere il rispetto, il dialogo e la crescita personale e collettiva.
Ogni generazione ha il compito di coltivare consapevolezza e responsabilità.
Ogni passo avanti è frutto del coraggio di chi sceglie di agire.
La libertà non è un traguardo, è un cammino che rinnoviamo insieme ogni giorno.

Il mediatore familiare è un professionista imparziale e neutrale, con formazione specifica nelle materie giuridiche, psi...
05/11/2025

Il mediatore familiare è un professionista imparziale e neutrale, con formazione specifica nelle materie giuridiche, psicologiche e sociali e con un proprio codice deontologico, è in grado di aiutare la famiglia a confrontarsi su diversi argomenti (economici, emotivi, educativi), ma con sguardo pratico alla collaborazione, pianificazione e organizzazione.
La mediazione familiare è un percorso (ad accesso volontario e della durata media di 10-12 incontri) che consente alla coppia di superare le difficoltà e le crisi, avvalendosi di uno spazio neutro e sotto la guida di un terzo imparziale (il mediatore) che la aiuta nella gestione della conflittualità, riallacciando il dialogo.
In questo modo gli accordi che vengono raggiunti non sono imposti da terzi, come per esempio da un Giudice in Tribunale, ma sono frutto di scelte ragionate in un’ottica collaborativa, con la finalità di preservare le relazioni familiari per un futuro più sereno.
Si può attivare un percorso di mediazione familiare tutte le volte che la coppia (sposata o convivente, con o senza figli) sta attraversando un momento di crisi e ha bisogno di un supporto per riaprire la comunicazione e fissare degli accordi; quando la coppia ha deciso di separarsi, per raggiungere accordi condivisi su aspetti patrimoniali, casa familiare, gestione dei figli, nel rispetto, in quest’ultimo caso, della genitorialità condivisa; dopo la separazione, quando la coppia ha bisogno di ridiscutere accordi precedenti.
Contattaci per avere maggior informazioni su questo servizio o per capire come avviare un percorso di mediazione familiare.

Indirizzo

Via Vitruvio, 43
Milan
20124

Orario di apertura

Lunedì 09:30 - 17:00
Martedì 09:30 - 17:00
Mercoledì 09:30 - 17:00
Giovedì 09:30 - 17:00
Venerdì 09:30 - 14:00

Telefono

+390266714156

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