24/11/2025
Di fronte alla follia perversa che ci sta portando allo sfascio e alla distruzione della civiltà possiamo fare solo una cosa. Noi singoli individui. Non siamo del tutto disarmati, anzi. Abbiamo un'arma poderosa nelle nostre mani, lenta ma alla fine vincente. LA STRATEGIA DEL NO.
La Strategia del NO nasce da tre pilastri:
Resistenza passiva
Non collaborare con ciò che corrompe, non alimentare ciò che manipola.
Restare fermi, impermeabili, impenetrabili.
Disobbedienza civile non violenta
Rifiutare l’obbedienza quando l’obbedienza diventa complicità.
Non alzare la mano, ma togliere il consenso.
Integrità personale come arma
Il potere moderno non teme la forza, teme chi non può comprare, intimidire o sedurre.
Il NO non è opposizione: è sottrazione.
E la sottrazione disarma ogni sistema totalizzante.
Io l'ho formulato così:
la libertà non si conquista attaccando, ma sottraendosi.
Il NO è la forza dell’uomo che non ha bisogno di essere accolto.
Questa sytrategia è la versione etica contemporanea di Gandhi, Solženicyn, Capitini e della non-cooperazione.
Non è protesta.
È separazione morale.
E in un'epoca di divisioni procurate e premeditate, separarsi moralmente da tutto ciò, respingendo il canto delle sirene di questa società che ci vuole comprare con le comodità, coi gadget e col fatuo inconsistente del virtuale, la separazione morale è facile, priva di costi, portatrice di economie funzionali e consolidamento personale.