Non giocarti il cuore

Non giocarti il cuore “Se il tuo progetto vale per un anno, pianta del riso; se vale per dieci anni, pianta degli alberi;e se vale per
100 anni, istruisci degli uomini”.Kuan Tze

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13/12/2022

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16/04/2021

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Contributo dello Stato a tutte li scuole per dotarsi di Defibrillatore, Manutenzione e Assistenza di quelli già in posse...
16/04/2021

Contributo dello Stato a tutte li scuole per dotarsi di Defibrillatore, Manutenzione e Assistenza di quelli già in possesso e, infine, possibiltà di utilizzarlo per corsi BLS-D ( Utilizzo Dae ).

23/08/2020
06/03/2020
Qualche chiarimento..!
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Attacchi di cuore e malattie cardiache: ecco perché sono comuni negli esseri umani

È colpa di un gene perduto dai nostri antenati 2-3 milioni di anni fa. l'assenza della molecola che produce uno zucchero presente anche nella carne rossa spiegherebbe perché questi disturbi sono così comuni nell'uomo e così rari in tutti gli altri animali

È un gene perduto dai nostri antenati 2-3 milioni di anni fa all'origine degli attacchi di cuore e delle malattie cardiovascolari negli esseri umani: infatti l'assenza della molecola che produce uno zucchero presente anche nella carne rossa spiegherebbe perché questi disturbi sono così comuni nell'uomo e così rari in tutti gli altri animali. Lo affermano sulla rivista dell'Accademia Nazionale delle Scienze americana, Pnas, ricercatori dell'Università della California a San Diego, che hanno testato la loro ipotesi in topi modificati.

Gli infarti causati dall'occlusione delle arterie con depositi di grasso sono praticamente inesistenti negli altri mammiferi, inclusi quelli strettamente imparentati con gli esseri umani come gli scimpanzé, che in cattività presentano gli stessi fattori di rischio: alti livelli di grassi nel sangue, ipertensione, scarsa attività fisica. Per capirne la causa, i ricercatori hanno modificato dei topi inattivando il gene CMAH, responsabile della produzione di uno zucchero chiamato acido N-Glicolneuraminico (Neu5Gc): gli animali con questa modifica hanno mostrato un raddoppio nel rischio di attacco cardiaco.

Chi consuma carne rossa è ripetutamente esposto a questo zucchero, che secondo i ricercatori causa una risposta immunitaria e un'infiammazione cronica. "Ma il nostro studio", commentano i ricercatori, "spiega perché anche i vegetariani, che non presentano particolari fattori di rischio, sono comunque molto suscettibili alle malattie cardiovascolari". La perdita del gene nei nostri antenati, tuttavia, sembra aver prodotto anche altri importanti cambiamenti nella fisiologia umana, inclusi una diminuzione della fertilità e una maggiore capacità di correre per lunghe distanze.

Fonte: TISCALINEWS

27/01/2019
10/05/2018

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“Se il tuo progetto vale per un anno, pianta del riso; se vale per dieci anni, pianta degli alberi; e se vale per 100 anni, istruisci degli uomini”.

Kuan Tze