YOGA Paripurna

YOGA Paripurna SPORTELLO ARANCIONE PER PRINCIPIANTI O ESPERTI: Se hai domande da fare sullo YOGA e dintorni, manda un messaggio o -email e ti risponderemo ASAP.

Formazione insegnanti Yoga con certificazione Enic
Formazione Istruttori Yoga con certificazione CSEN YOGA DELLE ORIGINI: Yoga degli ultimi 2000-2400 anni, che si potrebbe considerare uno Yoga moderno visto che sembra abbia più di 12.000 anni. In alcuni trattati si parla addirittura di trentamila. Ma atteniamoci ai 2000, lo Yoga codificato da Maharishi Patanjali e trattato negli Yoga Sutra. L’Ashtanga Yoga. La Società moderna vede lo Yoga più come una ginnastica, che consente sì di armonizzare il corpo con la mente e lo spirito, ma il più delle volte è un’attenzione focalizzata più sull’apparire che sull’Essere. Si perfezionano gli Asana oppure il Pranayama, i Kriya, e in molte scuole si propone anche “solo” la Meditazione. Magari si pretende di partire dal Samadhi, perché molti Maestri si propongono come capaci di dare l’Illuminazione, con un gesto della mano o con la sola loro presenza. Ma come un palazzo non si può cominciare a costruirlo dal tetto, ma partendo da buone e solide fondamenta, anche lo Yoga deve partire dalle fondamenta, dalle origini. In un mondo di specializzazioni è difficile vedere l’aspetto globale dello Yoga, soprattutto perché, avendo perso la conoscenza delle radici, tutto quanto viene proposto parzialmente, viene accettato come autentico e globale. E, così, anche chi conosce superficialmente gli otto stadi della codificazione di Patanjali, pretende di poter utilizzarne uno solo, escludendo gli altri. Per comprendere lo Yoga degli ultimi 2000-2400 anni si deve obbligatoriamente passare attraverso i primi 2 passi (Yama e Niyama) codificati da Patanjali, che sono la base, il mezzo, le fondamenta per un percorso yogico di correttezza, integrità e… benessere. Eppure raramente nelle scuole vengono insegnati. O, a dire il vero, vengono trattati, ma solamente come informazione superficiale, privilegiando l’espandere del terzo: Asana, che riguarda la parte fisica. Oppure, in alcuni casi, si vuole approfondire solo la parte meditativa, pensando l’Ashtanga Yoga come una scala. Ritenendo che i primi passi, siano di livello “basso”, meno nobile, e volendo arrivare velocemente all’ultimo gradino il Samadhi, specchietto per le allodole per il sadhaka frettoloso, decidono di andare direttamente al top. Perdendo così la bellezza, l’esperienza e l’autenticità del percorso. Purtroppo nello Yoga attuale, avendo perso la conoscenza delle origini, non si è in grado di determinare che cosa è consolidato e che cosa è di nuova generazione, non sperimentato a sufficienza. E pure chi si specializza in uno degli otto stadi della codificazione di Patanjali, pretende di poter escluderne gli altri. Se il saggio Patanjali ha compilato questi otto passi aveva un suo motivo, e ponderato, visto che sono codificati su un percorso di millenni in cui la scienza dello Yoga era trasmessa da Guru a discepolo verbalmente prima di essere fissata con degli scritti, ed è ovvio che sia ben sperimentata. Non è un problema sviluppare un livello visto che siamo in un’epoca di specializzazioni, ma chi vuole trasmettere un livello deve essere a conoscenza e aver sperimentato su di sé, o comunque compreso, anche gli altri. Se tutto questo non è supportato dai primi due passi non si arriva a nulla o meglio quello che risulta è solo uno pseudo yoga, corrotto e dannoso per sé e per gli altri. Ecco perché esiste la competizione fra scuole, ecco perché esistono le varie scorrettezze di allievi e guru, ecco perché c’è un proliferare di invenzioni scopiazzate qua e là. Ecco perché si usa il termine Yoga come una marca (tipo Nike) da applicare a qualsiasi cosa per renderla commercialmente più appetibile. Perché non ci sono fondamenti solidi nell’insegnamento. Immaginiamo lo Yoga come un tempio:
Yama e Niyama, i primi due passi, costituiscono le stabili fondamenta: LE RADICI. Ebbene, senza le fondamenta dove possiamo posare tutta la costruzione? E se anche si riuscisse a costruirlo senza fondamenta, senza radici, quanto tempo resisterebbe il nostro tempio? Un temporale, una piccola scossa del terreno o anche solo dei rumori, lo farebbero crollare, ed è ciò che si vede nello yoga moderno: un grande crollo di valori. Lo Yoga è uno strumento che ci consente di ottenere una necessaria consapevolezza e di prendere in mano le redini della propria Vita. E… sconfiggere la sofferenza.
È da millenni che l’uomo cerca inutilmente “l’uovo di Colombo” per superare l’afflizione della sofferenza. Ma si va a cercare una realizzazione facile che magari si possa assumere con qualche pastiglia o supposta. E intanto si ottiene il contrario di ciò che si cerca: solo sofferenza, desideri insoddisfatti, depressione da fallimento. La sofferenza (come stato d’animo) è il desiderio disatteso. Ora vediamo come Patanjali in poche parole, ma con grande abilità, descrive il modo, la via, il come, arrivare alla felicità. Molti pensano che la felicità sia soddisfare ogni desiderio, accaparrare ricchezze, possedere possedere possedere… ma è piuttosto l’annullamento del desiderio che consente di ottenere la felicità. In tutti i dieci Yama e Niyama c’è questo insegnamento. Ma tre passi, due Yama e un Niyama, descrivono, in modo geniale, proprio questo argomento e il percorso per giungere alla felicità: Asteya, Aparigraha e Samtosha. Il primo, Asteya, suggerisce di astenersi dall’impossessarsi di ciò che non ci appartiene (e non si parla solo di oggetti o persone, ma anche di idee e sentimenti) possedere cose che non ci appartengono causa sofferenza. II secondo è Aparigraha che consiglia di accontentarsi di ciò che si ha (accontentarsi non vuol dire essere inerti ma essere coscienti che, in effetti, non tutto quello che si desidera è veramente necessario. Un saggio sufi recita: “Più si possiede e più si è posseduti”). Il possedere stesso causa infelicità. Il terzo è Samtosha ovvero essere soddisfatti di quello che si ha (che sta a significare che non hai ansia di accumulare e ringrazi la Vita che ti ha elargito il necessario). Samtosha è in sintesi quello che serve per arrivare a possedere la Felicità. Essere felici di quello che si ha elimina il desiderio di possedere. Elimina il motivo della sofferenza. Se guardate gli occhi degli abitanti dei villaggi indiani o di qualsiasi villaggio nel mondo che sia ubicato a distanza di sicurezza dal turismo e dalla pubblicità che stimola il “desiderio di possedere quello che non ci si può permettere” e che ci fa sentire l’assenza di quello che nemmeno sappiamo che cos’è, ma che tutti hanno, quindi lo vogliamo anche noi, troverete la testimonianza di questa “pura Felicità”. La felicità è uno stato che non dipende da fattori esterni.
È uno “star bene nella propria pelle”. E lo Yoga Paripurna ti fa raggiungere semplicemente e stabilmente questo meraviglioso stato. Hari OM Tat Sat

FELICE DIVALI A TUTTI!!!  LA FESTA DELLA LUCE CHE SI E' DIFFUSA IN QUASI TUTTO IL MONDODivali viene festeggiata in tutta...
31/10/2024

FELICE DIVALI A TUTTI!!! LA FESTA DELLA LUCE CHE SI E' DIFFUSA IN QUASI TUTTO IL MONDO

Divali viene festeggiata in tutta l'India, E NON SOLO, ma in tutto il mondo ormai. Divali a conquistato QUASI tutto il globo.
Ovvgiamente come ci sono differenze in ogni Stato dell'India dove pure lì ci sono differenze significative nelle modalità di celebrazione e nei significati simbolici, che variano da stato a stato. Questo perché ogni regione ha le proprie tradizioni, miti associati, e modi di interpretare la festività. Ecco come cambia Divali nelle principali regioni dell'India vediamo alcune diversità dell'India dove è nata questa tradizione. Poi ognuno valuterà le differenze nel Pianeta:
VEDIAMO IN INDIA DOVE è NATA LA TRADIZIONE.

1. Nord Indi
• Mito principale: Si celebra il ritorno deI Rama ad Ayodhya dopo la sconfitta del demone Ravana, in linea con l’epica del Ramayana.
• Celebrazioni: Le case vengono illuminate con diya e candele, e si fanno preghiere in onore dI Lakshmi e di Ganesh per ricevere fortuna e prosperità. Viene dato risalto ai fuochi d'artificio e agli scambi di dolci, e molte persone organizzano elaborate decorazioni di luci.
• Giorno speciale di Divali: Il terzo giorno, chiamato appunto Divali, è la notte più luminosa e centrale per gli indiani del Nord.
2. Sud India
• Mito principale: In Tamil Nadu, Andhra Pradesh e Karnataka, si celebra la vittoria di Krishna sul demone Narakasura, un mito diverso rispetto a quello di Rama. Viene quindi chiamato Naraka Chaturdashi, che in molte zone del Sud India è il giorno principale di celebrazione.
• Celebrazioni: Le famiglie si svegliano presto per fare un bagno rituale, e le case vengono decorate. In Karnataka si compie un puja per onorare Krishna, mentre in Tamil Nadu le persone offrono dolci tradizionali e accendono lampade.
• Caratteristica: Meno enfasi sui fuochi d'artificio rispetto al Nord; il rituale del bagno, seguito dall'adorazione di Krishna, è un simbolo di purificazione.
3. Maharashtra e Stati dell'Ovest (Gujarat e Goa)
• Mito principale: Simile a quello del Nord, il ritorno di Rama viene celebrato. In Maharashtra e Gujarat, però, la celebrazione dura cinque giorni e ciascun giorno è legato a un rituale specifico.
• Celebrazioni: In Maharashtra, il primo giorno è Dhanteras, quando si acquistano nuovi oggetti di metallo, simbolo di buona fortuna. In Gujarat, Divali segna la fine dell’anno secondo il calendario tradizionale, e viene accompagnato da riti di ringraziamento per l’anno passato.
• Caratteristica: In Gujarat, il giorno successivo a Divali si celebra il Capodanno gujarati, un giorno speciale per le relazioni d’affari e famigliari.
4. Est India (Bengala Occidentale, Assam, Odisha)
• Mito principale: Qui, Divali è particolarmente associata a Kali, piuttosto che a Lakshmi. Viene quindi celebrata come Kali Puja, con devozione al simbolo dell’energia e contamporaneamente della distruzione del male.
• Celebrazioni: In Bengala Occidentale, la notte di Divali è dedicata alla preghiera a Kali, e vengono offerti sacrifici simbolici. Le case vengono decorate con diya e lampade, ma si utilizzano anche offerte di fiori e candele.
• Caratteristica: Viene posta enfasi sulla spiritualità e sulla venerazione della forza interiore, con meno attenzione alla prosperità materiale.
5. Nord-Est India (Assam, Manipur e Tripura)
• Mito principale: In alcuni Stati, come l'Assam, si adotta sia la celebrazione di Kali Puja che la venerazione di Lakshmi, fondendo in parte le due tradizioni.
• Celebrazioni: Anche qui si accendono diya, e spesso vengono offerti dolci locali. In Manipur, si usa il fuoco rituale per simboleggiare la purificazione.
• Caratteristica: Meno enfasi sui fuochi d'artificio, con una celebrazione spesso più contenuta e famigliare.
6. Punjab
• Mito principale: Tra i sikh, Divali ha un significato storico, ricordando la liberazione del sesto Guru, Hargobind Singh. Questo evento, chiamato Bandi Chhor Divas, è commemorato con lampade e preghiere al Tempio d’Oro ad Amritsar.
• Celebrazioni: Si accendono diya e si fanno preghiere nelle gurdwara (tempio sikh), e si distribuiscono cibi e dolci.
• Caratteristica: Spiritualità e senso comunitario sono centrali; è una celebrazione che si estende alle famiglie sikh in tutto il mondo.
7. Jammu e Kashmir
• Mito principale: I dogri (una comunità tradizionale di Jammu) celebrano Divali per onorare Rama. Qui, però, Divali assume spesso una dimensione più spirituale.
• Celebrazioni: Le case vengono decorate con diya, si recitano mantra e si fa una puja dedicata a Lakshmi e a Ganesha.
• Caratteristica: Il clima rende unica la celebrazione di Divali nel Kashmir, con diya che illuminano le case tra le montagne innevate.
In generale, sebbene il significato della vittoria della luce sulle tenebre sia comune a tutto il Paese, Divali viene celebrata in modi molto diversi che riflettono le ricche e variegate tradizioni culturali dell’India.

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"Mi sono sempre occupata degli altri senza mai occupare un posto nel loro cuore... o sono sbagliata io ... oppure ho sem...
30/10/2024

"Mi sono sempre occupata degli altri senza mai occupare un posto nel loro cuore... o sono sbagliata io ... oppure ho sempre conosciuto persone senza cuore..." 🙃

"I have always looked after others without ever occupying a place in their hearts... Was I wrong... or have I always know people without hearts…”🙃

27/10/2024

"Profumo Notturno... Mentre scrivo i miei pensieri, amici e compagni di molti dialoghi silenti, l'effluvio intenso di giacinti rapidamente fioriti, consueti complici delle mie ispirate notti, mi raggiunge saturando olfatto e mente.
Mi fermo e... mi lascio inondare dalla loro grazia e incantevole raffinatezza."

"Nocturnal perfume... While I am writing my thoughts -friends and companions of many silent dialogues- the intense effluvium of rapidly blooming hyacinths - the usual accomplices of my inspired nights- reaches me by saturating my sense of smell and mind.
I stop and... I let myself be inundated by their grace and enchanting refinement."

"Viviamo in un oceano d'aria e siamo connessi con tutti. La mia aria tocca te, e lo scambio fisico, mentale ed emotivo, ...
21/10/2024

"Viviamo in un oceano d'aria e siamo connessi con tutti. La mia aria tocca te, e lo scambio fisico, mentale ed emotivo, avviene automaticamente.”
Gandhi diceva pressappoco la stessa cosa: "Non posso colpirti senza ferire me stesso."
E questo vale anche per la Natura.
L'uomo non può distruggere la Natura senza distruggere se stesso!
E così per tante altre situazioni.
Se l'Umanità capisse questa semplicissima equazione, non ci sarebbero più prevaricazioni, guerre, violenze, ecc.ecc. dato che si sarebbe consci che... TUTTO TORNA. Perché….
“Ogni cosa che butti nell’oceano ritorna prima o poi alle tue rive.”

È ineluttabile…

Yoga vuol dire unione. Lo scopo finale dello Yoga è riunirsi con il principio, andare a conoscerlo, capire le nostre ori...
16/10/2024

Yoga vuol dire unione.
Lo scopo finale dello Yoga è riunirsi con il principio, andare a conoscerlo, capire le nostre origini.
Lo Yoga è un metodo per superare, per andare oltre la mente, ti dona calma, intuizione.
È uno strumento molto utile.
La radice di Yoga (yuj) vuol dire giogo, è il giogo che unisce insieme due buoi bianchi. I buoi che erano utilizzati per delimitare uno spazio sacro.
Con l’aratro tracciavano il solco che dovrebbe essere ben diritto. Per poterlo fare diritto i due buoi dovevano procedere uniti.
Gli stessi animali sapevano che se uno dei due posava la zampa diversamente dall’altro il vomero non avrebbe tracciato una riga diritta.
I due buoi dovevano procedere insieme con armonia, disciplina, determinazione e… autocontrollo.
Lo Yoga è tutte queste cose.
Nello Yoga si integrano mente, corpo e spirito come è nel termine abusato ma corretto di “olistico” da olis=tutto. Perché tutto è contenuto nel Tutto.
Ma come dico sempre... LO YOGA è TUTTO, MA.......... NON TUTTO E' YOGA.😉

LE PORTE CHIUSEA volte le persone che dicono di amare… Cercano invece di convincere gli altri ad amarle.Vogliono, preten...
14/10/2024

LE PORTE CHIUSE

A volte le persone che dicono di amare… Cercano invece di convincere gli altri ad amarle.
Vogliono, pretendono... di essere amate… a loro volta.
Esigono il ritorno di quello che hanno dato… Ti ho dato una cosa, quindi, mi deve ritornare qualcosa…
“Questo non è amore…. è businness!” diceva Satchitananda Swami in quel di Zinal.
Si mercanteggia.
L’amore deve nascere spontaneamente.
Si sviluppa schiettamente…
Si dona naturalmente.
È l’amore genuino, non obbligato…
Non si dovrebbe andare a forzare porte chiuse, serrate a ragione o a torto…
Non cercare di scassinare saracinesche sigillate e sollecitare amore a cuori insensibili o freddi!
Lasciamo che le porte si aprano da sé… solo così possiamo trovare un cuore, aperto, accogliente…
Ma … se LE PORTE rimangono chiuse… non forzatele… perché si potrebbero trovare, nascosti, cuori ancor più chiusi delle saracinesche.
Questa regola l’ho sempre fatta mia…
Non sono mai andata a forzare, scassinare delle porte chiuse!
No… non l’ho mai fatto… non lo farò mai!
Se chi ami lo vorrà… sarà lui o lei…. ad aprire la porta…
E…………. quell’istante…. dovrà essere libero… gentile… luminoso… IMMENSO…
Un istante di rispetto… CARICO DI COMPLETEZZA...............

Hari OM🙏

BUON VIAGGIO NEL MONDO DELLO YOGA COMPLETO SURYANAGARA-ASHRAMPresto il primo appuntamento della FORMAZIONE ottobre 26 e ...
14/10/2024

BUON VIAGGIO NEL MONDO DELLO YOGA COMPLETO SURYANAGARA-ASHRAM

Presto il primo appuntamento della FORMAZIONE ottobre 26 e 27 dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00 .
Una "immersione piena" in uno Yoga Completo dove si prendono in considerazione tutti i livelli di questa straordinaria disciplina.

La Scuola SURYANAGARA ( La Città del Sole) ha aperto alle LEZIONI ORDINARIE già da settembre.
Al momento abbiamo programmato le lezioni con questo orari

Lunedì 18.00 -19.30 20.30 - 22.00
Martedì 10.00 -11.30 19.00 -20 20.30-21.30
Mercoledì 9.30 - 11.45 (Astronave) 18.00 - 19.30
Giovedì 10.00 - 11.30 19.00 - 20.30 21.00 - 22.30

Sabato e Domenica (una o due volte al mese9da concordare) "Formazione Approfondita" per chi vuole immergersi nell'antica secolare disciplina.

A TUTTI.................. BENVENUTI NELL' INCANTEVOLE AFFASCINANTE VIAGGIO NELLA CULTURA PLURI-MILLENARIA DELLO YOGA COMPLETO!

(La MAESTRA conosce e pratica questa disciplina da 58 anni e ha ricevuto il titolo di Yogacharya, Pandit, Swami. trent'anni fa e, prima donna a riceverlo, pure il prestigioso titolo di Mahamandaleshwar dai 4 Swami. La Cerimonia fu celebrata nel Mausoleo di Gandhi a Delhi.)

Quando faccio lezione di Yoga all'aperto c'è sempre un gattino o un cane o uno scoiattolo o le cicale che partecipano. 💛...
12/10/2024

Quando faccio lezione di Yoga all'aperto c'è sempre un gattino o un cane o uno scoiattolo o le cicale che partecipano. 💛🧡❤️❣️

08/10/2024
Puoi essere una nuvola spinta dal ventoo il vento che spinge la nuvola...oppure... essere IL SOLE che sta al di soprae i...
29/09/2024

Puoi essere
una nuvola
spinta dal vento
o il vento
che spinge la nuvola...
oppure...
essere IL SOLE
che sta al di sopra
e illumina e scalda
sia la nuvola sia il vento!

(Emy Blesio)

Due bambini stanno tornando da scuola vedono un cagnolino in grave difficoltà. Inventano subito un modo per trarlo in sa...
13/08/2024

Due bambini stanno tornando da scuola
vedono un cagnolino in grave difficoltà.
Inventano subito un modo per trarlo in salvo.
Il Salvataggio del piccolo in un canale dell'India
è stato completato e soddisfatti continuano
il percorso verso casa.

Indirizzo

Via Teramo, 5
Milan
20142

Orario di apertura

Lunedì 10:00 - 17:00
18:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 21:00
22:00 - 23:00
Mercoledì 09:30 - 21:30
22:00 - 22:30
Giovedì 09:00 - 17:00
Sabato 09:00 - 17:00
Domenica 09:00 - 17:00
18:00 - 19:00

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