Alimentazione Flessibile

Alimentazione Flessibile Ti guido alla scoperta del mondo dell'alimentazione per ritrovare il tuo equilibrio

17/11/2025

Nel post di oggi volevo dare un po di spazio al messaggio che ho ricevuto da una di voi.

"mi capita spesso di vedere video in cui si parla solo di come NON AVERE FAME, e sentir parlare solo di questo mi fa incazzare. Io ora posso dirlo che non mangiavo per fame, ora so cosa vuol dire il senso di sazietà, ma prima mangiavo perchè era l'orario a comandare, la socialità, la rabbia. Chi l'ha mai guardato il senso di fame, se l'avessi fatto non avrei preso i chili che ho preso."

le ho detto che avrei preso spunto dalla sua considerazione perchè credo che non sia l'unica a pensarlo, che quello che dice sia molto importante.

Sono sicura che non sia l'unica a provare rabbia, o inadeguatezza per questi messaggi, perchè non vede riconosciute le difficoltà che ha vissuto.

E' pieno di contenuti che parlando di tutte le possibili strategie per non avere meno fame, a partire da quei video in cui si consigliano sostituzioni tra un cibo e l'altro.

E spesso viene fatto per aiutare a ribaltare l'idea che mangiare bene o seguire una dieta significhi fare la fame.

Ma è chiaro che così stiamo minimizzando la ragione per cui mangiamo.

Non si mette peso solo perchè si mangiano alimenti poco sazianti e troppo calorici.

Non mangiamo solo per fame fisica e spesso queste sensazioni abbiamo proprio disimparato a ascoltarle.

Perchè nel tempo questi segnali che chiamiamo interni, vengono sostituiti da segnali esterni, finire il piatto, mangiare perchè è l'ora della merenda, per rendere contento qualcuno, per stare insieme agli altri.

Perchè abbiamo imparato a un certo punto che mangiare ci calma, ci consola, ci tira su di morale.

Così per quanto la sazietà sia uno dei temi, a mio avviso quello più semplice di cui parlare, non è tutto.

E potresti anche non sentire fame, ma quando sei legato alle regole che influenzano da sempre le tue scelte, quando non sai ascoltarti, quando non hai strategie alternative per rispondere a un'emozione, come dice giustamente lei della sazietà te ne fai ben poco.

Non se ne parla abbastanza di tutti i significati che ha il cibo, riducendo tutto a un problema di scelte e di strategie.

Parlare dei segnali fame e sazietà è importante, ma anche ricordarsi che recuperarli richiede un lavoro impegnativo e graduale.

Spesso con una figura PSI che accompagna un percorso nutrizionale.

Perchè ci sono tante persone che non sentono queste sensazioni, che nel tempo hanno imparato che non sono importanti o che sono anni che non le utilizzano più come driver.

E non basterà sostituire il riso con le patate per risolvere il problema.

Non sentitevi sbagliat* per questo, non sentitevi rott* perchè le vostre spie luminose non si accendono o lampeggiano in modo casuale.

Si parla in modo troppo semplicistico di alimentazione, in modo poco inclusivo verso quelle che sono le difficoltà concrete.

Il cibo è molto più che solo nutrimento, e trovare un equilibrio tra tutti i significati che gli diamo è complesso, non passa solo dal scegliere cosa mangiare.

Eleonora

Le linee guida non sono superate, non sono poco aggiornate.Non c’è alcun complotto, interesse di parteÈ solo tutto poco ...
16/11/2025

Le linee guida non sono superate, non sono poco aggiornate.
Non c’è alcun complotto, interesse di parte

È solo tutto poco accattivante e troppo semplice💔

14/11/2025

Certo, fare pasti bilanciati è importante, ma se ogni tanto non ci riusciamo sticazzi, va bene lo stesso, è la vita.

Pasti più completi ci aiutano a sentirci sazi più a lungo e a raggiungere più facilmente gli apporti di nutrienti senza troppi calcoli.

🚂Ma è sufficiente avere un pasto bilanciato senza fare il trenino degli alimenti.

I picchi glicemici non c’entrano nulla.

Perché questi picchi sono fisiologici dopo aver mangiato, e fisiologici significa che il nostro corpo se siamo sani li sa gestire senza difficoltà.

È normalità.

I problemi arrivano quando mangiamo frequentemente più di quanto ci serve, indipendentemente da questi picchi.

Preoccuparsi dei picchi glicemici significa giocare a fare i malati quando siamo perfettamente sani.

E essere anche un po’ irrispettosi verso chi una patologia come il diabete ce l’ha davvero e la deve gestire.

Quando va così un primo semplice o una pasta in bianco non hanno mai ucciso nessuno, mangerai più verdure la prossima volta 😉

⛓️ Mangiare bene non deve essere una gabbia, ma qui sopra sembra che ogni giorno stringiamo un po’ di più i paletti

Non so bene cosa scrivere oggi, se non che stiamo trovando sempre più abusivi nel campo della nutrizione.Ma non solo, st...
14/11/2025

Non so bene cosa scrivere oggi, se non che stiamo trovando sempre più abusivi nel campo della nutrizione.

Ma non solo, stiamo trovando anche sempre più professionisti, regolarmente abilitati che propongono metodi antiscientifici.

Dico "stiamo" perchè con altri professionisti abbiamo instituito una sorta di Compagnia dell'Anello per fare un po' di pulizia contro la disinformazione sui social.

Vinceremo questa battaglia? mha, probabilmente no.
Continuerà a sembrare che in nutrizione ci siamo due schieramenti, che si combattono a colpi di video e di like.

Noi quelli poco aggiornati, quelli obsoleti che credono nelle Linee Guida, nei grandi Istituti scientifici e nelle calorie (come se si debba credere in un'unità di misura)

Chiederò all'architetto se crede ancora nel metro quando mi darà il progetto di casa nuova.

E gli altri, quelli moderni, quelli anticonformisti, quelli che ti dicono i segreti che la medicina ti tiene nascosti.

- come il digiuno intermittente che ti permette di non invecchiare mai, di detossificare, di perdere peso resettando il metabolismo, e non perchè in qualche modo ti fa mangiare meno
- l'ordine degli alimenti, perchè dalla paura verso gli zuccheri, siamo passati a quella dei carboidrati tutti, e poi dei picchi glicemici, come se lo avessimo scoperto quest'anno che esistono.

- il biohacking (almeno a loro devo concedere che hanno trovano un nome molto figo)

- le diete funzionali, anche se non si è capito bene funzionali a cosa

- le diete low carb, carnivore, ricche di grassi saturi perchè dicono "l'evidenza scientifica si sia sbagliata e che facciano bene" nonostante una delle poche relazioni causali che abbiamo in nutrizione sia proprio il legame tra grassi saturi e rischio cardiovascolare

La cosa più triste non è l'abusivismo, sono professionisti regolarmente abilitati che portano avanti questi metodi.

Perchè una volta in quel camice bianco ci potevi credere, ti ci potevi affidare con serenità.

Io non mi sento più serena perchè questa divisione di schieramenti assurda, che non dovrebbe esistere, fa cadere tutta la credibilità della professione.

E avete ragione, enormemente ragione quando dite che non si sa più a chi credere.

Come darvi torto.

Oggi i social hanno fatto si che vinca chi recita meglio, chi mette in scena la storia più convincente, chi buca lo schermo con frasi acchiappa like.

Non siamo più professionisti, siamo attori di teatro, tutti noi.

Perchè anche per combattere la disinformazione dobbiamo trovare strategie divertenti per catturare la soglia di attenzione della gente, per insegnare strappando un sorriso, altrimenti si crederà a chi sa farlo meglio, non importa cosa dica.

E la competenza oggi si misura in follower.

12/11/2025

L’altro giorno ero di fretta e ho comprato una confezione di broccoli bolliti al super, 4 euro per 300 g di broccoli. 🥦

Comodo e pratico, almeno ho messo delle verdure nel mio pranzo, ma non è sostenibile pensare che la gente possa nutrirsi spendendo 15 euro a pasto ogni giorno. Più uno snack che magari ci costa 4-5 euro (la piccola macedonia)

Stimiamo 20 euro al giorno, anche solo considerando pranzo e snack, sono 140 euro a settimana per singola persona, e non abbiamo fatto nemmeno tutti i pasti.

560 euro al mese di piatti pronti, immagina di moltiplicare questa cosa per una famiglia di 4 persone.

Non è mancanza di disponibilità di cibo, è mancanza di disponibilità economica, che unito alla mancanza di tempo può comportare più difficoltà a costruire pasti completi e bilanciati.

Torniamo con i piedi per terra.

Meglio i prodotti light o quelli normali? Senza che ci giriamo troppo attorno è ovvio che i prodotti light permetto di m...
12/11/2025

Meglio i prodotti light o quelli normali?

Senza che ci giriamo troppo attorno è ovvio che i prodotti light permetto di mangiare lo stesso alimento assumendo meno calorie, a volte ne hanno proprio la metà.

E che se ci facciamo i calcoletti precisi precisi è più facile far rientrare un prodotto light all'interno di una dieta quando vogliamo ridurre le calorie, mangiando porzioni soddisfacenti.

Ma, (e quello che dirò ora deriva da semplice esperienza nel campo) dal mio punto di vista la scelta del light o del suo equivalente tradizionale, dipende dal percorso che serve a quella persona.

E non intendo in termini di chili da mettere o da perdere ma di approccio al cibo e rapporto con il cibo.

- potremmo scegliere il light se quel prodotto è stato totalmente escluso da diverso tempo dalla dieta, è diventato un Fear Food, e introdurlo in versione light è più semplice come primo impatto, è un po meno fuori dalla zona di comfort, lo si affronta con meno ansia.

- potrei assolutamente vietare il light in un percorso in cui stiamo lavorando per l'uscita dalla abbuffate, dato che nei pasti dobbiamo ricercare più possibile l'appagamento e lasciare alle spalle le restrizioni.

- potrei consigliare di scegliere i prodotti in versione light o normale a seconda di quanto si percepisce una differenza di gusto, dicendo di prendere come light solo quello che non ci fa una grande differenza (es: gli spalmabili).

- potrei consigliare il light se ci permette di mangiare di più, aiutando la sazietà nel calo di peso, ricordando però che quando ogni tanto mi va la versione normale posso mangiarla, per non sentirla come una cosa vietata.

Il tema è che i prodotti normali (ad esempio latticini) anche se più grassi non devono apparire una cosa vietata, qualcosa che fa sicuramente ingrassare, o qualcosa che non ci possiamo permettere.

Ma capire che a volte possono essere una scelta vantaggiosa, se non diventano una gabbia che ci porta ad aver paura del resto.

Nelle scelte alimentari dobbiamo sempre capire perchè facciamo una determinata scelta e che funzione ha.

Esempio, è chiaro che una persona in recovery da anoressia avrebbe bisogno del prodotto normale, ma se non riesce a affrontarlo è meglio il light.

E' chiaro che una persona con obesità beneficerebbe di una riduzione calorica data dal light, ma se ci sono abbuffate, abbiamo bisogno del prodotto normale.

Non è sempre tutto bianco o nero nell'alimentazione

Eleonora

Perchè fondamentalmente io in cucina faccio pena e se non ci fossero queste cosette, ciò che cucino saprebbe di cartone ...
11/11/2025

Perchè fondamentalmente io in cucina faccio pena e se non ci fossero queste cosette, ciò che cucino saprebbe di cartone 😂

Altre idee? scrivetecele qui sotto 👇🏻😍

Più abbiamo una dieta varia e più stiamo bene, più aiutiamo il nostro intestino a mantenersi in equilibrio e con una flo...
11/11/2025

Più abbiamo una dieta varia e più stiamo bene, più aiutiamo il nostro intestino a mantenersi in equilibrio e con una flora batterica diversificata.

Si anche quando ci sembra di stare meglio evitando alcuni alimenti, a lungo andare impoveriamo i batteri del nostro intestino e potremmo stare peggio.

Per questo l'obiettivo è sempre quello di mantenere un'alimentazione con più scelte alimentari possibile.

Ma come si fa quando degli alimenti sembrano darci particolarmente fastidio e gonfiore?

Posto che questa cosa andrebbe indagata un po’ meglio (perchè a volte si vanno a escludere cose che non sono il problema) possiamo comunque tenere quegli alimenti in quantità più piccole, insieme a altro.

Perchè spesso è una questione di quantità e fino a una certa quantità non abbiamo fastidi.

Esempio: se la mela ti gonfia (anche se sembra l'alimento più neutro del mondo), prova a includerla all'interno di una macedonia, con altri frutti che tolleri bene, come banana, mirtilli, spicchi di mandarino, pezzetti di melone.

Per porzione ne mangerai una quantità piccola, senza ridurre varietà e hai pure pronta la frutta per un paio di giorni (così magari ci ricordiamo anche di mangiarla)

Stessa cosa per le verdure, l'inverno è la stagione dei cavoli/broccoli e simili, se ti gonfiano invece di evitarli puoi preparare una teglia o una pentolata di verdure mix, con carote, zucchine, finocchi, verdure che solitamente tolleri bene.

E mangiarli così in quantità più piccola abbinati a altro.

Questo "altro" che ci mettiamo insieme serve semplicemente a permetterti di raggiungere una porzione adeguata di frutta o di verdura.

E se metto più cose insieme ho comunque varietà, anche se quel mix che ho preparato lo mangio per 4 volte consecutive (alla fine ho comunque mangiato 4 verdure o frutti diversi).

L'obiettivo, che sia una dieta per perdere peso o per aiutare un certo tipo di problematica (aiutare=non curare, il cibo non cura) è sempre quello di mantenere un'alimentazione il più diversificata possibile.

O di raggiungere questa cosa se non l'abbiamo.

Eleonora

Probabilmente questo post sarà inutile, dato che la stragrande maggioranza delle persone qui sono più che rispettose.E c...
10/11/2025

Probabilmente questo post sarà inutile, dato che la stragrande maggioranza delle persone qui sono più che rispettose.

E che alcuni tipi di commenti arrivano solo quando i miei post bucano la solita bolla.

Ma, ogni tanto mi capita di eliminare dei commenti o bloccare delle persone.

Potrei anche non farlo certo, lo faccio per scelta e per mantenere un ambiente pulito.

Tutti i commenti contrari a ciò che viene espresso in un video o un post vengono mantenuti, anche perchè stimolano il dibattito finché:

- non ci sono insulti verso di me o verso altri utenti
- non ci sono minacce verso di me o altri utenti
- non ci sono commenti che sostengono posizioni totalmente antiscientifiche che possono essere un trigger su argomenti sensibili, dato che spesso parliamo di DCA o rapporto con il cibo (qui elimino più spesso del solito).

A quel punto prima elimino, poi se vi arrabbiate perchè ho eliminato e continuate allora blocco.

Se a qualcuno ciò non sta bene non è un problema mio.

So che i social sono il luogo in cui sfogare la proprie frustrazioni quotidiane, dove insultare le persone ha un peso diverso che nella vita reale, ma anche se questo spazio dell'etere ci sembra poco concreto, tutto ciò che accade qui è estremamente reale.

E insulti o minacce anche sui social se uno ne avesse voglia sono passibili di denuncia, io non ne ho voglia ma qualcun altro che passa di qui potrebbe averne.
Quindi in realtà il punto 1 e 2 sono una forma di protezione che metto in atto.

Tutto questo è una grande rottura di scatole, mi porta via tempo e soprattutto va contro il motivo stresso per cui faccio contenuti, cioè discutere un'informazione.

(infatti se vedete critico sempre l'informazione, mai la persona che l'ha data, non è un me contro te, è divulgazione)

E se blocco qualcuno, quel qualcuno non ha più l'opportunità di avere accesso alle fonti (articoli o altro) che linko nei post.

Che metto li proprio perchè uno possa leggere le cose e farsi in autonomia un pensiero critico indipendente, senza dover credere per forza a me o a un altra persona.

Quindi vi chiedo (anche se so che per chi leggerà questo probabilmente non ce n'è bisogno) di essere sempre rispettosi, con me e con gli altri.

E quando la pensate diversamente di esternare le vostri ragioni in modo educato e se vi va con qualche riferimento scientifico, che è sempre ben accetto.

Baci
Eleonora

09/11/2025

Perché hanno abbassato i livelli di colesterolo negli anni?!

“Le aziendeh cattiveh vogliono che prendiamo più medicine 🙄”

No, perché grazie a Dio la scienza negli anni va avanti (o ci attaccheremmo ancora con le sanguisughe sulla schiena quando abbiamo la febbre) e abbiamo capito che anche livelli “solo un po’ alti” aumentano il rischio cardiovascolare.

Più ricerche = soglie più precise = maggiore prevenzione ❤️‍🩹

Per proteggerci prima che arrivi il problema.

Ormai dovreste sapere che non amo le semplificazioni.Gli alimenti ultraprocessati non fanno male in quanto tali, il prob...
07/11/2025

Ormai dovreste sapere che non amo le semplificazioni.

Gli alimenti ultraprocessati non fanno male in quanto tali, il problema non sono gli additivi come i coloranti o aromi che ci fanno pensare ad una cosa chimica che non esiste in natura.

Non hanno della malvagità intrinseca.

Se il problema per la salute fossero le "sostanze" nell'elenco ingredienti, queste sostanze sarebbero vietate e quel cibo non arriverebbe sulle nostre tavole.

Si tratta di sicurezza alimentare di base, e i prodotti che mangiamo sono tutti sicuri.

Le aziende del food non ci vogliono grassi e malati, vogliono solo renderci dei consumatori affezionati.

Anzi, sarebbe nel loro interesse averci sempre magri e in salute, così che nessuno possa puntare il dito contro i loro prodotti.

L'obiettivo delle aziende è creare dei prodotti che ci piacciano tanto, e per farlo formulano i prodotti in modo da garantire quello che viene chiamato Bliss Point.

La perfetta combinazione tra zucchero, grassi e sale che crea una festa sulle nostre papille gustative e rilascio di dopamina nel cervello.

(ma anche la torta di nonna o le lasagne lo fanno)

Quindi già qui ci possiamo dire che non è (o non solo) lo zucchero il problema, se una cosa fosse eccessivamente dolce sarebbe nauseante.

Se avessimo solo voglia di zucchero non cercheremmo i biscotti, ma prenderemmo delle belle cucchiaiate di zucchero dal barattolo.

Lo facciamo? No

Il problema non sta nell'alimento in se, non è una porzione di biscotti, una porzione di patatine o di würstel che causa malattia e aumento di peso.

E' il fatto che queste sono particolarmente buone (si, più buone di qualsiasi alimento "naturale" semplice)

Che siano cibi in cui le calorie sono molto concentrate, perchè hanno poche fibre e poca acqua.

E questo li rende poco sazianti.

Così siamo spinti a mangiare di più, a assumere facilmente più calorie di quelle che ci servono.

Per questo diete (diete intese come abitudini alimentari) che ne includono tanti (modello Americano -Western Diet) portano gli effetti a cui pensiamo, si mangia più del necessario.

Il problema come sempre è che nell'ambiente in cui visiamo, con lo stie di vita più sedentario, il cibo facilmente disponibile a basso costo e lo stress è difficile trovare la moderazione.

Se volete approfondire ho parlato meglio in questo episodio del mio podcast di qualche mese fa: https://open.spotify.com/episode/4hgqLTCzI3qBXj9lhCi2F9?si=dbGqIukKRlmBfydFOr5M4A

Eleonora

L'altro lato del piatto · Episode

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Via Albricci 9
Milan

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