Alimentazione Flessibile

Alimentazione Flessibile Ti guido alla scoperta del mondo dell'alimentazione per ritrovare il tuo equilibrio

10 DICEMBRE-  Nella nostra piramide alimentare, in quella dieta mediterranea che ci insegna la flessibilità, nelle linee...
10/12/2025

10 DICEMBRE-

Nella nostra piramide alimentare, in quella dieta mediterranea che ci insegna la flessibilità, nelle linee guida, ovunque, troviamo l'indicazione che muoversi è importante.

E lo so che questo post è un grande grazie al ca**o.

Ma vi spiego perchè, e oggi lo farò con un esperienza personale, che non vale nulla in quanti tale, ma tanto è anche una raccomandazione ufficiale.

Io ho avuto diverse persone molto longeve nella mia famiglia, arrivate a sfiorare i 100.

Mia nonna è morta quest'anno a 97 anni, ma per gli ultimi 15 anni della sua vita ha avuto bisogno di assistenza per tutte le attività in casa, incluse lavarsi, andare in bagno, alzarsi dalla sedia, preparare un pasto.

La mia bisnonna è vissuta anche lei a 97, e fino a un anno prima ha sempre vissuto da sola.

La prima non ha mai fatto alcun tipo di movimento, nemmeno la semplice camminata intorno all'isolato. La seconda è andata in palestra fino a 94 anni, le regalavano l'abbonamento perchè era un esempio per la comunità.

Mio nonno a 82 anni va tutti i giorni a camminare e in estate tutti i giorni a farsi un ora di nuoto libero in mare, vive da solo, guida, viaggia, in realtà lavora ancora.

Quando pensiamo all'allenamento lo vediamo sempre (o quasi) come un mezzo per dimagrire, per scolpire il nostro corpo, per bruciare calorie.

E si, il movimento fa anche questo, perchè ovviamente se siamo attivi possiamo perdere peso senza ridurre troppo dall'alimentazione.

Ma non è solo questo, l'allenamento è al giorno d'oggi, nella nostra società, un modo per recuperare l'attività che il nostro corpo è programmato per fare, e ha bisogno i fare, ma che non facciamo più.

E se consideriamo questo, capiamo anche perchè il movimento aiuta tante cose:
- il tono dell'umore
- la qualità del sonno
- i segnali di fame e sazietà
- la digestione
- il metabolismo
- le articolazioni, il sistema cardiovascolare, l'equilibrio, il mantenimento della massa muscolare

E quest'ultimo, il mantenimento della massa muscolare non ci serve per essere belli e tonici a70-80-90 anni, chi se ne frega di avere un corpo tonico a quell'età, onestamente.

Ma perchè invecchiando questo ci permette di alzarci agilmente da una sedia, giocare con i nipoti, fare la spesa, andare in bagno da soli, mantenere autonomia.

Non protegge da tutto, non ci rende immortali e invincibili, ci mancherebbe.

Ma aiuta, previene, e fa si che se abbiamo la fortuna di essere longevi, ci possiamo godere un po di più gli ultimi anni della nostra vita.

Eleonora

09/12/2025

Il panettone non si mangia per fare il piano di salute. (sono altri gli alimenti importanti per la salute.

Il panettone si mangia perché è panettone.

9°DICEMBRE   FAME EMOTIVAOggi continuiamo il nostro calendario dell'avvento con un tema diverso, meno da linee guida ris...
09/12/2025

9°DICEMBRE FAME EMOTIVA

Oggi continuiamo il nostro calendario dell'avvento con un tema diverso, meno da linee guida rispetto ai precedenti.

La fame emotiva, una fame diversa da quella fisica, una fame che non risponde solo alle scelte alimentari che facciamo ma che può essere aiutata.

Se dovessimo definirla in un modo molto basic è quella spinta a mangiare che non dipende dallo stomaco, che come sensazione non riusciamo a collocare in un punto preciso del nostro corpo.

Spesso nasce quando c'è una situazione che ci mette in difficoltà, e non è tanto la situazione in sé a comportare la fame emotiva, quanto il fatto di non sapere come gestire quella situazione e l'emozione che proviamo.

La fame emotiva è quella che ci spinge a mangiare con il pilota automatico, perchè ad un certo punto della nostra storia abbiamo imparato che quando ci sentiamo così , il cibo per un po' zittisce i pensieri, ci rilassa, ci fa stare meglio.

Sensazioni che durano fintanto che stiamo mangiando, per poi tornare, magari con una sfumatura diversa e più lieve.

Ci sono degli aspetti pratici e nutrizionali che ci aiutano?

Si, come: smettere di compensare riducendo o saltando i pasti dopo un episodio di fame emotiva, per spezzare il loop di restrizione- perdita di controllo.

Costruire pasti regolari, una routine solida, con pasti sazianti e appaganti, soprattutto in quei momenti che identifichiamo come più a rischio nella nostra settimana.

Eliminare la divisione in cibi buoni e cattivi, lavorare per imparare a gestire i fear food, quei cibi che ci fanno paura perchè abbiamo l'impressione ci portino sempre a perdere il controllo.

Inserire l'allenamento, non per bruciare calorie ma perchè aiuta a abbassare lo stress e migliora il tono dell'umore.

Ma di base è necessario anche riconoscere le emozioni che ci spingono sul cibo, che spesso vengono zittite prima di emergere e trovare degli strumenti alternativi per gestire quelle emozioni.

Interrompendo la risposta automatica delle nostra mente che, quando ci sentiamo in un certo modo, pensa alla via più facile per alleviare quello stress..."l'altra volta ci siamo sentiti meglio mangiando i biscotti, facciamolo ancora"

Ma forse l'aspetto più importante di tutti è ricordarci che a volte è normale avere anche una risposta emotiva al cibo, e non mangiare solo per fame.

Però quando notiamo che questo non avviene poche volte l'anno, ma è particolarmente frequente e particolarmente intenso, allora è segnale che c'è qualcosa che ha bisogno della nostra attenzione e di un po' più di cura.

Eleonora

8°DICEMBRE-   CARBOIDRATI non sono il problemaIl problema è che se ne mangiano troppo pochi, per poi mangiare altro. Ved...
08/12/2025

8°DICEMBRE- CARBOIDRATI non sono il problema

Il problema è che se ne mangiano troppo pochi, per poi mangiare altro.

Vedo moltissime persone fare i pasti principali a quantità di carboidrati minime per poi fare dei catini di yogurt greco con cocco, cioccolato, frutta, frutta secca a merenda, per avere l'impressione di mangiare un dolce.

Perchè sui social questo lo chiamano mangiare sano e fit.

I carboidrati vengono eliminati per perdere peso più velocemente, e questo effettivamente succede. Ma non perchè dimagriamo di più senza carboidrati.

Ma perchè togliendo i carboidrati buttiamo fuori l'acqua che sta legata alle scorte di carboidrati(glicogeno) nel nostro corpo.

E anche perché togliendo tutta la categoria, diventa più facile mangiare meno, senza chiederci come, quanto, quando.

Eppure i carboidrati farebbero così bene, e ne mangiamo troppo pochi, cosa che non è ottimale per la nostra salute a lungo termine, ma anche per il nostro rapporto con il cibo.

Chissà perchè spesso la voglia di dolce diventa molto meno frequente mangiando di più.

I carboidrati fanno ingrassare?
No, è sempre quanto mangiamo nel complesso che conta.

Quanti di noi si cucinano ogni giorno cereali in chicco? riso anche integrale, farro, orzo, quinoa, miglio, teef, oltre che pasta e pane?

Perchè si sente dire che la pasta fa ingrassare e non anche il resto dei cereali?
1- si parla di pane e pasta perchè sono quelli più consumati in ogni famiglia
2- si parla di pasta perchè di presta a condimenti che non metteremmo negli altri cereali

Quindi nonostante pasta e cereali in chicco hanno esattamente le stesse calorie, e sarebbero equivalenti, togliendo la pasta tendenzialmente non togliamo solo la pasta ma anche i suoi condimenti, che spesso sono parecchio carichi.

Dovremmo solo variare di più, riscoprire i cereali che non mangiamo quasi mai.

Magari provandone uno nuovo a settimana, e ricordandoci che possiamo metterli serenamente una volta al giorno, almeno o a pranzo o a cena.

Provando abbinamenti con verdure, legumi o altre fonti proteiche.

Hanno cottura lunga? no, ormai esistono tutte le varianti che cuociono in 10 minuti, esattamente come la pasta.

Abbiamo solo perso un po' di abitudine e di fantasia.

Non è un tema di tempo.

Eleonora

7° DICEMBRE-  FRUTTA A FINE PASTO Altra abitudine che abbiamo dimenticato, o messo da parte perchè ci dicono che non va ...
07/12/2025

7° DICEMBRE- FRUTTA A FINE PASTO

Altra abitudine che abbiamo dimenticato, o messo da parte perchè ci dicono che non va bene.

Non ho ancora ben capito qual è il nostro obiettivo, per cui tutti questi alimenti non vadano bene.

La frutta a fine pasto non fermenta nello stomaco, perchè nello stomaco non fermenta niente, al massimo ciò che mangiamo fermenta nell'intestino.

La frutta a fine pasto ci aiuta per un sacco di cose.

Prima di tutto la sazietà, perchè aumenta il volume di quello che abbiamo mangiato, ci porta acqua e fibre.

Il gusto dolce aiuta anche l'appagamento, per questo spesso vi dico, se avete voglia di dolce a fine pasto intanto rimetteteci la frutta, poi vediamo se e quanto rimane questa voglia e ce ne occupiamo.

Ma funziona anche bene come chiusura, per aiutarci a spizzicare meno gli avanzi che restano a tavola.

La frutta ci dà vitamina C che ci aiuta a assorbire il ferro presente nelle fonti vegetali che abbiamo mangiato (e che in realtà sono la maggiore fonte di ferro nella dieta)

E soprattutto frutta granulosa come mele o pere aiutano a pulire la bocca, prevenendo le carie.

Se ci sentiamo gonfi aggiungendo la frutta a fine pasto, anche qui al netto di problematiche funzionali come l'IBS, per cui alcuni frutti ci possono dare fastidio, potrebbe essere perchè mangiamo troppo in generale.

E il gonfiore, la digestione rallentata che sentiamo è più da ricollegarsi a quello.

Oppure abbiamo una flora intestinale che non è abituata, esattamente come i legumi, perchè non mangiamo abbastanza frutta e verdura e quando ne mangiamo di più abbiamo fastidi.

Quindi anche qui non si esclude, ma va riabituata gradualmente.

Ci sono frutti che ti danno più fastidio di altri? Spesso è una questione di quantità, come appunto nell'IBS per cui ci può essere una quantità che tolleri e oltre la quale non la tolleri più.

Prova con una macedonia, in cui ci metti 3-4 frutti diversi, tipo mela, banana, mandarino, mirtilli, così per porzione ogni frutto sarà poco, e puoi reinserire tutto con più facilità.

Eh ma la frutta moderna fa male perché ha molti più zuccheri della frutta antica.
E sticazzi?

Sono zuccheri preziosissimi, che sono mescolati a fibre, vitamine e minerali, per cui non sono un problema, la raccomandazione resta di circa 3 frutti al giorno (400-500g totali)

Tendi a mangiarne troppa o troppo poca? ora che è inverno e può stare fuori da frigo, pesala al mattino, mettila in un piatto e metti quel piatto dove puoi vederlo.

Cerca di mangiarla durante la giornata, quando vuoi, se non ti va a fine pasto va benissimo pure come snack.

Il punto è che ovunque la mettiamo, se mangiamo più frutta mangeremo meno di altre cose, che ci infialiamo a fine pasto o nelle merende, e complessivamente abbasseremo la densità calorica della nostra dieta.

Eleonora

6°DICEMBRE- Potevo non parlare di loro? I legumi, la proteina dimenticata, a meno che non sei toscano e ti hanno cresciu...
06/12/2025

6°DICEMBRE-

Potevo non parlare di loro?
I legumi, la proteina dimenticata, a meno che non sei toscano e ti hanno cresciuto a zuppe, o segui una dieta veg.

I legumi non sono semplicemente qualcosa che ci siamo persi per strada perchè magari non ci piacciono tanto, non li sappiamo abbinare o sono lunghi da preparare.

Sono proprio stati bullizzati.
Per gli antinutrienti, per il loro contenuto (anche) di carboidrati, perchè secondo qualcuno non sono specie specifici, e perchè ci fanno fare le puzzette e gonfiano un po'.

Intanto a meno che non abbiamo realmente una problematica intestinale, i legumi gonfiano perchè non siamo abituati a mangiarli, e basta.

Se non li mangiamo mai, quando arrivano al nostro intestino lui non sa che farsene, e così abbiamo dei fastidi.

Gli antinutrienti di cui parlano tanto sarebbero un problema se ci mangiassimo i legumi crudi, ma ormai è passato giusto qualche anno dalla scoperta del fuoco, quindi chi diamine li mangia crudi?

E sì, hanno anche un po di carboidrati oltre a essere un'ottima fonte proteica vegetale, questo è un problema?

No, come italiani siamo al di sotto della quantità raccomandata di carboidrati, e poi pensiamo davvero che siano i legumi a farci sforare i carbo? a portarci eccessi di carboidrati e calorie? seriamente?

Fanno bene per tante ragioni, ma principalmente per una. Utilizzandoli come alternativa a fonti proteiche animali ne riduciamo il consumo, mangiando più spesso legumi mangiamo meno carne.

Evviva! questo fa bene a noi, al pianeta e agli animali.

Se non li mangiamo mai iniziamo a metterli un paio di volte a settimana.
Due è il minimo, da due in su quanto vogliamo, anche tutti i giorni.

Ci gonfiano?
Iniziamo dai decorticati, che cuociono anche in fretta.

Le lenticchie sono quelli meglio tollerati, poi possiamo togliere la buccetta ai ceci, o passare i fagioli nel passaverdure, quello che si usa per propri ai bambini.

Tra i fagioli i meglio tollerati sono i cannellini e i fagioli rossi.

Mentre i piselli di solito non danno problemi, a meno che non si soffra di IBS, in quel caso potrebbero dare più fastidio.

Dove li mettiamo? Nelle zuppe frullati o interi, in un primo piatto asciutto abbinati a un cereale, come secondo con verdure e pane.

Ma pure tostati e usati come snack.

Se ce li dimentichiamo iniziamo a fare una spesa più calcolata, dove finite le altre fonti proteiche (carne/pesce/uova/formaggi) siamo costretti a tirarli fuori dalla dispensa.

Ps: vanno bene anche in scatola, ci mancherebbe, basta sciacquarli bene per eliminare eccessi di sale.

E si, io vado in macelleria e compro i legumi.
Perdoname madre por mi vida loca.

Eleonora

05/12/2025

come investiresti il tuo budget di 25g di zuccheri al giorno? 👇🏻

👀

5°DICEMBRE-  'OLIO DI OLIVAOvviamente siamo italiani e quando parliamo di olio, parliamo dell'olio extravergine di oliva...
05/12/2025

5°DICEMBRE- 'OLIO DI OLIVA

Ovviamente siamo italiani e quando parliamo di olio, parliamo dell'olio extravergine di oliva.

Serviva un post in questo calendario dell'avvento dedicato a lui?

Si serviva.

Perchè è un alimento cardine della dieta mediterranea, forse il più famoso di tutti.

Quello su cui si formano due schieramenti:

- chi ne usa qualità libere e generose perchè "l'olio fa bene quindi fa bene anche abbondare"
- chi lo evita, ne mette uno spruzzo (ma*****ia agli spray), uno punta di cucchiaino, perchè è l'alimento più calorico che esiste ed essendo liquido e poco voluminoso lo considera uno spreco di calorie.

Arrivando nel tempo a convincersi che tanto non serva, che i piatti siano ugualmente buoni, che se ne possa tranquillamente fare a meno.

FALSO: sappiamo bene come esalti i sapori e permetta di rendere i piatti più gustosi e soddisfacenti.
Ricordiamo tutti discorsi importanti sulla sazietà e la soddisfazione? Se stai togliendo l'olio per mettere il quadratino di cioccolato a fine pasto, andrebbe rivisto qualcosa.

Da ragazzina, io ero una di questi, l'olio lo aggiungevo solo se nella mia quota di grassi c'era ancora un po di spazio, ma vedevo nel cioccolato, nel b***o di arachidi, nell'avocado delle fonti più convenienti.

Ovviamente noi dobbiamo imparare a stare nel mezzo, cioè considerare l'olio un elemento importante, che non deve mancare nel piatto, ma regolandolo per evitare eccessi.

Quanto? circa 2-4 cucchiai a persona al giorno secondo le linee guida, che ci danno una quantità a cucchiai proprio perchè come per ogni cosa dobbiamo imparare a gestirne le quantità.

Perchè come per ogni alimento, i benefici che può avere quel cibo vengono annullati se ci troviamo in un eccesso calorico costante che l'olio a sentimento può facilitare.

Sappiamo perchè l'olio di oliva fa bene, grazie all'apporto di grassi insaturi e antiossidanti, ma aiuta anche il transito intestinale, e spesso ce ne dimentichiamo trovandoci ad avere grandi difficoltà con la regolarità mentre cerchiamo di risparmiare calorie.

Poi sono arrivate le diete paleo e carnivore, portando a diventare di moda grassi alternativi, come il b***o, il b***o chiarificato e l'olio di cocco.

Due tipologie di condimenti che non andrebbero sostituiti all'olio, se non sporadicamente, quindi in modo ancora più regolato, perchè più ricchi di grassi saturi (quei grassi che vanno limitati per la prevenzione cardiovascolare, diffidate da chi dice il contrario)

Quindi è una ca**ta mettere il b***o nel caffè, mangiarlo a panetti come come se fosse un Magnum nei video di TikTok, usare l'olio di cocco nelle torte pensando che siano più sane.

Va bene usarli ogni tanto per qualche ricetta in cui stanno meglio, ma non sono nutrizionalmente migliori, né un'alternativa più sana.

Anzi gli oli di semi, che hanno più grassi insaturi, sono comunque migliori di questi ultimi.

Quindi usate l'olio....responsabilmente.

Eleonora

4° DICEMBRE-  ’ARTE DEL RALLENTARE A TAVOLANe abbiamo già parlato qualche giorno fa.Dedicare un pochino di tempo in più ...
04/12/2025

4° DICEMBRE- ’ARTE DEL RALLENTARE A TAVOLA

Ne abbiamo già parlato qualche giorno fa.

Dedicare un pochino di tempo in più al momento del pasto è una delle abitudini che può fare la differenza.

- mangiare più lentamente e masticare meglio aiuta la digestione e il gonfiore, quindi diventa fondamentale in tutti quei casi in cui abbiamo fastidi legati a questi aspetti, ben prima di chiedersi se "ci sia qualche alimento che ci da fastidio". Ben più utile che spendere centinaia di euro in test per intolleranze non validati (tipo quelli delle farmacie)

- mangiare più lentamente aiuta sazietà e appagamento legato al pasto. Perchè se mangio di fretta non percepirò subito la sazietà a fine pasto e può essere che mi venga voglia di aggiungere altro.

In questo argomento di inserisce molto bene anche l'importanza di ricreare il momento del pasto, anche quando si tratta di un piccolo snack.

O quando mi rendo conto che non mangio per fame, ma per gola, per emozioni, per prendermi un momento di pausa.

Se mangio 3 biscotti in piedi davanti alla credenza della cucina la mia soddisfazione da quello snack sarà molto più bassa rispetto al sedermi 5 minuti, farmi una tazza di tè e mangiare gli stessi 3 biscotti.

Lo so che a spesso siamo sempre di corsa, che non c'è tempo, che la vita è frenetica. Può capitare che ci siano dei momenti o dei giorni cui anche i pasti vanno più di fretta.

Ma se è sempre così significa che abbiamo bisogno di ristrutturare qualcosa nell'organizzazione delle nostre giornate.

Tipo andare a letto mezz'ora prima, per alzarsi mezz'ora prima e avere il tempo di fare colazione decentemente seduti, di andare in bagno (pena perdere di regolarità), di alleggerire un pelo lo stress.

Tipo fermarsi 5 minuti dal lavoro quando sentiamo il bisogno di fare uno spuntino tra un pasto e l'altro e dedicarci a quello.

Ci sono lavori in cui questo è più difficile che in altri, ma troviamo almeno uno o due pasti nella giornata in cui possiamo esercitarci a mangiare più lentamente.

Sennò molte delle altre strategie che mettiamo in atto sono solo delle pezze che attacchiamo sul nostro comportamento alimentare.

Eleonora

03/12/2025

Mi raccomando nelle feste tutte lontane dalla scorza di arancia 🍊!

L’idea che “un cibo fa bene all’organo a cui assomiglia” è una credenza antica chiamata dottrina delle segnature.

Simpatica… ma scientificamente una cavolata.
Serviva dirlo?

L’uva non somiglia ai polmoni, i fagioli non “copiano” i reni, e le noci non funzionano perché ricordano un cervello.

Il sasso che ho trovato al mare non si chiama Filippo solo perché ha tre macchie che lo fanno sembrare una faccia sorridente.

👉 La storia è molto più semplice:

Frutta: ricca di vitamine,minerali, fibre e antiossidanti che aiutano tutto il corpo, dai polmoni alla pelle.

Legumi: proteine vegetali, fibre e minerali che sostengono la salute intestinale, cardiovascolare e metabolica.

Frutta secca: si le noci sono quelle più ricche di omega-3, utili per sistema nervoso e cuore, ma fa bene tutta.

Il resto è solo molto virale e accattivante.
Baci♥️

3° DICEMBRE-  Verdure significa di tutti i tipi, anche gli ortaggi. Anche il pomodoro che per la biologia è un frutto, m...
03/12/2025

3° DICEMBRE-

Verdure significa di tutti i tipi, anche gli ortaggi. Anche il pomodoro che per la biologia è un frutto, ma per il buonsenso non va nella macedonia.

Come ho detto nell'ultimo video le verdure sono la base di una buona alimentazione, lo sappiamo e ce lo dimentichiamo.

Perchè vanno pulite, tagliate, cucinate... così sono scomode e pensiamo che basti metterle solo in un pasto.

Poi abbiamo difficoltà a gestire la fame, cerchiamo strategie per mangiare meno senza che questo ci pesi, come il digiuno intermittente, l'ordine degli alimenti, l'indice glicemico e qualsiasi altra strategia che ci promette di mettere una pezza alla nostra salute.

Pochissimi italiani, solo il 7% (tra i 18 e i 69 anni) consuma regolarmente la quantità raccomandata (le 5 porzioni al giorno), il famoso mezzo chilo di verdura (2 porzioni al giorno) e di frutta (2-3 frutti).

Ecco, in quel video dicevo che prima di tutto dobbiamo ripartire dalla base, la base di quella piramide che abbiamo aperto nella prima casella di questo mese.

E invece di preoccuparci di cose superflue assicuriamoci di trovare un modo per rispettare questa raccomandazione.

Possiamo cucinare un po’ di verdure in anticipo per averle già pronte per qualche pasto, come spesso mi vedete fare.

Possiamo comprare verdure già pulite e tagliate al supermercato (costano di più ma vanno solo buttate in padella).

Possiamo usare le verdure surgelate, che non hanno problemi di conservazione e si cuociono in fretta, basta controllare che non siano precondite, cioè che la quantità di grassi sia sotto i 3 grammi per 100g.

E' molto più importante che mangiamo queste quantità piuttosto che preoccuparsi della provenienza o della varietà e stagionalità.

Il che significa che non importa se sono biologiche o meno, che non importa se non sono di stagione, o che ci piacciono poche cose e mangiamo sempre le stesse.

Importa che le mangiamo, nella maggior parte dei nostri pasti.

Se pranziamo spesso fuori per lavoro e le quantità che troviamo disposizione sono minime, aumentiamo a cena, magari mettendone due tipi diversi, o mangiandone semplicemente di più.

Idealmente ricoprendo metà di un piatto piano con le verdure, per darci un riferimento a occhio.

Spesso ci diciamo di aggiungere, invece di togliere componenti alla nostra dieta.

Possiamo ripartire aggiungendo proprio questo, frutta e verdura, che ci danno fibre, vitamine, minerali, idratazione e sazietà.

Cosa che spesso ci porta a ridurre un po’ del resto, per fare spazio e a ribilanciare senza che ci sbattiamo troppo per farlo.

Le verdure ti gonfiano?
- come diremo poi anche per i legumi, spesso è perché l'intestino ne è talmente poco abituato che deve allenarsi a gestirle
-non sei convinta/o? approfondisci con uno specialista, il alcuni casi è possibile che sia un problema funzionale, ma va trattato per potersi riavvicinare almeno un po' a un consumo ottimale.

Evitare non è la soluzione.

Eleonora

2° DICEMBRE-  'La possibilità di mangiare meglio, deriva anche dalla capacità di accettare piatti semplici.Piatti che ri...
02/12/2025

2° DICEMBRE- '

La possibilità di mangiare meglio, deriva anche dalla capacità di accettare piatti semplici.

Piatti che richiedono pochi ingredienti e tempi brevi di preparazione.

C'è chi avendo fatto tante diete in passato e avendo percepito tanta restrizione, sente la necessità di preparasi ad ogni pasto qualcosa che sia particolarmente gustoso e soddisfacente.

Vedi ad esempio la storia delle ricette FIT, gioca proprio su questo.

E c'è chi invece ha questa abitudine da sempre, magari per gusto personale e abitudini familiari.

Per cui qualsiasi scelta semplice, qualsiasi piatto di 3 ingredienti risulta triste e noioso.

Va bene ricercare il gusto anche quando vogliamo mangiare meno e meglio, non è che dobbiamo mangiare cose cattive, ci mancherebbe!

Ma è una fatica costruire sempre piatti elaborati, perchè richiede di dedicare un certo tempo e organizzazione a ogni pasto.

Riscoprire la semplicità significa riscoprire che è buono anche un piatto con una mozzarella o 2 uova buttate in padella, della verdura e un po' di pane.

Che ci dà soddisfazione anche una minestra di legumi riscaldata, anche se non è il nostro piatto preferito.

Perché se ogni volta che devo mangiare, accetto solo di preparami il piatto della vita, con il miglior sapore possibile, rendo tutto un po' più complicato.

Non riuscirò a mettermi in tavola un piatto bilanciato quando sono di fretta, quando non mi sono organizzato, quando sono stanco, o non ho gli ingredienti giusti.

Finendo per appoggiarmi più spesso al delivery, o spizzicando cose a caso, o correndo all'ultimo a comprare quello che mi manca per la cena, aggiungendomi fatica e carico mentale.

E' molto utile indagare un po' di più il perchè di queste sensazioni:
Cerco sempre di mangiare cose light per cui devo renderle buone in qualche modo?
C'è altro per cui abbiamo bisogno di questo appagamento dal cibo?
Che succede se quello di stasera non è il mio cibo preferito?

Possiamo accettare ogni tanto di non avere il piatto perfetto?

Eleonora

Indirizzo

Via Albricci 9
Milan

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