Nutrizionista Tonani Milano

Nutrizionista Tonani Milano Nutrizionista Milano. I miei programmi alimentari si basano sulla dieta mediterranea, considerata una delle migliori diete tra le centinaia in circolazione

I miei programmi alimentari si basano sulla dieta mediterranea, da anni considerata una delle migliori diete tra le centinaia in circolazione. Infatti, è risaputo che la dieta mediterranea, intesa come stile di vita riduce i rischi di sviluppare certe malattie come arteriosclerosi, cardiopatie, diabete e tumori. In un recente studio, pubblicato sul British Medical Journal, un gruppo di ricercatori statunitensi ha dimostrato che la dieta mediterranea allunga la vita agendo direttamente sui telomeri, le estremità dei cromosomi noti per essere associati alla longevità. Nelle persone sane i telomeri si accorciano progressivamente per tutta a vita e quindi telomeri più corti sono associati ad una aspettativa di vita inferiore e ad un maggiore rischio di malattie legate all'età. Stress ossidativo e infiammazione accelerano l’accorciamento dei telomeri. Il gruppo di ricercatori statunitensi ha analizzato oltre 4000 donne di mezza età in buona salute che hanno compilato questionari su stile di vita e alimentazione. Dai dati è emerso che le donne che basano la loro alimentazione sulla dieta mediterranea avevano telomeri più lunghi; non per altro, frutta, verdura e noci, componenti chiave della dieta mediterranea, sono anti-ossidanti e anti-infiammatori naturali. Nel corso della prima visita, che dura dall'ora all’ora e mezza, dipendentemente dalle problematiche, ho un colloquio conoscitivo con la persona per apprendere tutta la sua storia; chiedo sempre, infatti, di presentarsi con delle analisi del sangue, importanti per avere un quadro completo e con ogni documentazione clinica che potrebbe essere utile. Si eseguono le misurazioni di peso, altezza e analisi della composizione corporea con uno strumento chiamato impedenziometro (vedi sezione specifica) che fornisce dati fondamentali quali massa grassa, massa magra, metabolismo basale, idratazione, ritenzione idrica. Ascolto le abitudini alimentari della persona, il suo stile di vita, proprio per capire come dovrà essere il programma che dovrò preparare specificatamente per quella persona; infatti, i miei programmi sono programmi personalizzati. Nel corso dei controlli, che durano circa trenta minuti e che in genere sono mensili, ma comunque decisi insieme, viene valutata la perdita di peso (se ovviamente si tratta di una persona che deve perdere peso), si approfondiscono eventuali dubbi o altro. Nel corso di ogni controllo, consegno alla persona schede, che illustro e spiego durante il controllo stesso e che aiutano a cambiare modi di comportarsi nei confronti del cibo che possono essere scorretti. L’ideale, infatti, per raggiungere il risultato è sempre seguire un sano programma alimentare, fare attività fisica e cambiare il proprio atteggiamento mentale nei confronti del cibo. Per ottenere il risultato non viene dato alcun farmaco o sostanza simile.

09/03/2020

CORONAVIRUS (COVID-19)

In questo periodo assai critico per la situazione che stiamo vivendo quotidianamente a causa del coronavirus, mi sento di scrivere qualcosa di come una corretta alimentazione ci possa aiutare. Non starò quindi a scrivere tutte le norme che dobbiamo mettere in atto per cercare di evitare il contatto con esso, poiché voglio sperare che già le sappiate molto bene.
Quello che dobbiamo cercare di fare è rinforzare il più possibile il nostro sistema immunitario.
La funzione del sistema immunitario è quella di identificare, combattere ed eliminare ciò che è estraneo al nostro organismo, quindi cercare di eliminare anche i virus che vi possono penetrare. Tale sistema immunitario può svolgere al meglio il suo compito se esistono determinate condizioni. Innanzitutto dovremmo cercare di mantenere uno stile di vita il più sano possibile e visto il periodo che stiamo vivendo cercare di non farci prendere da un eccessivo stato di ansia, poichè questa scatenerebbe a lungo andare una produzione dell’ormone cortisolo, il quale non ci aiuterebbe a mantenere al “top” il nostro sistema immunitario. Fondamentale, poi, seguire più che mai la dieta mediterranea, non facendoci mancare la frutta ed abbondanti porzioni di verdura: due categorie alimentari molto ricche di vitamine, minerali e antiossidanti . Ovviamente non esiste un alimento completo ed è quindi indispensabile seguire una dieta varia; nel caso specifico di frutta e verdura, categorie che come ho detto sono fondamentali più che mai in questo periodo, bisogna sapere che per uno stesso frutto, cambiare varietà, significa cambiare anche in parte le proprietà. Ad esempio, l’arancia tipo “tarocco” ha un più alto contenuto di vitamina C, utile per rafforzare le difese immunitarie, rispetto alla varietà “sanguinello” più utile a prevenire l’aterosclerosi grazie al contenuto di cianidin-3-glucoside o ad esempio alla varietà “moro” più utile a ridurre i trigliceridi. Stesso ragionamento per la verdura: cambiare varietà per un tipo di verdura ci consente di assumere sostanze diverse con diverse proprietà utili a rafforzare il nostro sistema immunitario.
In tale contesto occorre parlare anche di probiotici perché anche essi possono darci una mano. I probiotici sono microorganismi vivi che somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite. Infatti, il nostro intestino è popolato da vari tipi di ceppi batterici e funghi che nell’insieme chiamiamo microbiota umano.
I probiotici possono essere assunti con l’alimentazione poiché sono naturalmente contenuti in certe preparazioni alimentari ( yogurt e altre preparazioni fermentate)). Tra le varie funzioni i probiotici supportano il sistema immunitario sia per combattere un banale raffreddore che per far fronte a patologie più importanti.
Per concludere, sappiamo che in commercio esistono integratori alimentari e probiotici adatti a tutte le esigenze, ma teniamo ben presente che una molecola chimica non ci dà l’equivalente di una molecola naturale che appunto possiamo assumere tramite gli alimenti.
L’alimentazione, varia ed equilibrata resta quindi un’arma tra le più efficaci per aiutarci a combattere COVID-19!

30/05/2019

Tumore del colon-retto: una speranza dal miele di corbezzolo
Tumore del colon-retto: una speranza dal miele di corbezzolo
Il corbezzolo, che viene chiamato anche albatro, è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Ericaceae; è diffuso nei paesi del Mediterraneo occidentale e sulle coste meridionali dell’Irlanda. I frutti vengono chiamati corbezzole o anche albatre, sono edibili e molto gustosi.

Ebbene, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Functional Foods, il miele di corbezzolo potrebbe aiutare nella lotta contro il cancro al colon.

Infatti, da analisi di laboratorio si è potuto rilevare che le cellule tumorali del colon smettono di crescere e diffondersi dopo che è stato aggiunto questo tipo di miele. Tutto questo, per ora, “in vitro” e quindi serviranno altri studi “in vivo”, ma sicuramente il risultato ottenuto è un passo avanti che apre a nuove speranze sul fronte della cura e prevenzione oncologica.

30/07/2018
21/05/2018

Nina Silvestri ha condiviso una foto.
2 h ·
Professionista VERA! Ma anche pronta a capire quando lo stomaco vince sulla ragione.
Io sono dimagrita mangiando
Grazie

23/04/2018

Diventerà un appuntamento annuale

PROGRAMMA ALIMENTARE PERSONALIZZATOEccoci, siamo in autunno, la stagione fredda è alle porte, la luce solare è diminuita...
05/11/2017

PROGRAMMA ALIMENTARE PERSONALIZZATO

Eccoci, siamo in autunno, la stagione fredda è alle porte, la luce solare è diminuita, si è più depressi ed in più ci sono sempre quei chili di troppo che non se ne vogliono andare.
Si sa che per fare un programma alimentare personalizzato non occorrono solo peso e altezza, ma è indispensabile fare l’analisi della composizione corporea con uno strumento (bioimpedenziometro) che utilizzo nel mio studio.
Con l’analisi della composizione corporea posso sapere la percentuale di massa grassa, massa magra, posso sapere se una persona è correttamente idratata o se al contrario è disidratata e quindi che presenta la possibilità di sviluppare veri e propri stati patologici di sofferenza; la disidratazione è intimamente legata anche alla minore efficienza nella eliminazione dei grassi.
E’ così possibile con un’alimentazione mirata correggere errori alimentari e controllare nel tempo la variazione della composizione corporea.
(www.nutrizionistatonani.com)
Allego qualche notizia in più riguardante il bioimpedenziometro.

30/05/2017

Alcune volte mi è stato chiesto quale fosse la dieta migliore da seguire e io ho risposto dicendo che occorre avere un’alimentazione in cui siano presenti carboidrati, proteine, grassi, vitamine e minerali; ognuna di queste categorie non può mancare.
I carboidrati assicurano alle cellule un rifornimento di glucosio e quindi di energia e inoltre vengono assorbiti ed utilizzati dall’organismo facilmente e senza produrre scorie metaboliche. I carboidrati da preferire sono pane, pasta e riso integrali che hanno un maggior contenuto di fibra, utile anche per mantenere regolari le funzioni intestinali; i carboidrati da ridurre sono invece gli zuccheri semplici : il saccarosio che si ottiene dalla barbabietola o dalla canna da zucchero, il glucosio e il fruttosio contenuti nella frutta e nel miele e il lattosio contenuto nel latte.
Le proteine forniscono materiale per la crescita e la rigenerazione del corpo: hanno cioè una funzione plastica, ma anche di controllo genetico, immunitario, di bioregolazione e di trasporto. Si trovano nei legumi (proteine vegetali) e in carne, pesce, uova e latticini (proteine animali).
Per stare bene è necessario introdurre con l’alimentazione anche una certa quantità di grassi, ma senza eccedere, poiché forniscono energia in maniera concentrata: 9 Kcal/g , ovvero più del doppio rispetto a proteine e carboidrati.
Tutti i grassi sono uguali per quanto riguarda l’apporto di energia, ma il loro impatto sulla salute è molto diverso dipendentemente dalla categoria a cui appartengono.
I grassi da preferire sono quelli definiti insaturi, il cui rappresentante più noto è l’olio di oliva.
Per quanto riguarda i grassi saturi contenuti nella carne, nel b***o, nei formaggi, nei salumi, non si dovrebbe superare il 10% delle calorie totali; negli ultimi anni hanno fatto la comparsa sul mercato anche “ insaccati magri” che sicuramente si distinguono per una maggiore salubrità.
Sulla nostra tavola non devono mancare ortaggi e frutta che apportando una rilevante quantità di vitamine e minerali , ci proteggono dalla comparsa di numerose malattie molto diffuse nei paesi sviluppati, in particolare diverse forme di tumore e malattie cardiovascolari. Inoltre occorre considerare che il potere saziante di questi alimenti è particolarmente elevato.
E’ quindi salutare evitare tutte le diete che eliminano anche solo una delle categorie sopracitate, perché gli effetti negativi sulla salute si potrebbero rivelare, se non subito, anche a lungo termine.

20/02/2017

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19/02/2017

Seguire una dieta senza glutine può aumentare il rischio di esposizione ai metalli tossici come mercurio e arsenico.

23/11/2016

Il problema dell'abusivismo nel campo della dietologia è presente in Italia da molti anni e contribuisce alla grande confusione che c'è in materia tra la popolazione. Alcune figure che si spacciano per nutrizionisti si presentano nei modi più disparati: naturopati, etologi alimentari, consulenti nutrizionali, personal trainer, iridologi e l'ultima che ho letto è il terapista nutrizionale.
Fate attenzione quando decidete a chi volete affidare la vostra salute, perchè tutte queste figure non possono e non devono prescrivere diete.
Fortunatamente nel 2016 è stata resa ufficiale la lotta all'abusivismo della professione di nutrizionista ed i Nas sono già intervenuti in caso di abuso professionale affinchè la salute dei cittadini venga salvaguardata! Le uniche due figure che possono prescrivere diete in totale autonomia sono il medico dietologo ed il biologo nutrizionista.

06/07/2016

Tante volte ci si lamenta della facilità con cui, dopo una periodo di dieta, si riacquistino i chili persi; oggi una ricerca dello University Hospital Schleswig Holstein di Kiel spiega la responsabilità dei batteri intestinali in questo processo.
IL RUOLO DELLA FLORA INTESTINALE
Sembra infatti che durante la dieta dimagrante, la varietà di questi batteri della flora intestinali migliori, per poi tornare allo stato precedente nella fase detta di “mantenimento”, un cruciale momento in cui c’è il rischio di riguadagnare i chili persi.
A confermare questo un test che ha coinvolto 18 adulti obesi che hanno dovuto seguire per tre mesi una dieta per un totale di 800 calorie al giorno. In seguito a questo periodo sono stati sottoposti a un regime alimentare di mantenimento per altri tre mesi. In entrambe le fasi sono stati monitorati: l’attività e la diversità dei batteri intestinali e la sensibilità all’insulina.
I risultati comparati con quelli di un gruppo di altri tredici adulti in forma e con un gruppo di controllo con altri 13 obesi non sottoposti al mantenimento, hanno chiarito che alla fine di un regime dietetico la flora batterica è risultata più diversificata, ma questa varietà non è stata conservata da questi soggetti nella fase della dieta di mantenimento del peso, vanificando in breve tempo gli sforzi di dimagrimento.
I ricercatori quindi vogliono comprendere perché la flora intestinale tenda a mantenere questa resistenza in fase di dieta di mantenimento e come poter indurne un cambiamento qualitativo a lungo termine.

ECCO LA MIA OPINIONE:

La varietà dei batteri della flora intestinale (microbiota) è decisamente influenzata dall’alimentazione, addirittura già nel periodo di allattamento dipendentemente se si farà l’allattamento al seno o artificiale. Quando ci si mette a dieta la flora batterica intestinale cambierà migliorando o peggiorando in base al tipo di dieta.
Se si farà un programma alimentare equilibrato per quanto riguarda l’introduzione dei macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) e di minerali e vitamine con un apporto calorico adeguato e specifico per il soggetto che deve perdere peso, il microbiota potrà solo migliorare e quindi svolgere le sue funzioni al meglio: ad esempio, renderà disponibili per essere utilizzate dalle cellule alcune molecole fondamentali per il nostro metabolismo come le vitamine, oppure contribuirà a produrre calore e cioè sufficiente energia che brucia calorie.
Al contrario, se la dieta che si fa non è una dieta equilibrata o magari è una dieta che apporta un numero di Kcalorie decisamente scarso (800 Kcal) il microbiota sarà decisamente modificato in peggio e non sarà più in grado di assorbire correttamente tutti i nutrienti e quindi aumenterà anche la sensazione di fame ed ecco perchè in questo caso la perdita di peso non potrà essere mantenuta.

16/06/2016

Le persone che vogliono perdere peso, ma non solo queste, manifestano molte volte, un disturbo: il gonfiore addominale.
Questo può essere attribuito a varie cause: ad esempio, anche semplicemente ad un’alimentazione non equilibrata per quanto riguarda l’introduzione di carboidrati, proteine e grassi. Infatti, avere un’alimentazione particolarmente ricca in zuccheri semplici tipo il classico zucchero che si mette nel caffè, dolciumi vari ed anche la frutta, causa sicuramente fermentazioni che daranno luogo ad un bel gonfiore addominale.
Un’ altra possibilità potrebbe essere data da un’eccessiva introduzione di verdure (i classici minestroni) o di legumi (fagioli, piselli, lenticchie,etc)
Se si escludono, però, tutte queste possibili cause si può valutare la presenza di un’intolleranza alimentare e cioè una reazione che si manifesta non immediatamente quando si assume un alimento, ma a distanza di tempo, fino a 72 ore dopo.
I principali alimenti che tendono a causare un’ intolleranza sono sicuramente il grano, il lievito e il latte, ma anche uova e solanacee (pomodori, peperoni, melanzane e patate).
Come valutare tutto questo? A quali esami affidarsi?
Ci sono molti test disponibili sul mercato; personalmente ho avuto degli ottimi risultati quando ho consigliato ai miei pazienti di valutare l’eventuale intolleranza con il metodo chiamato Cytotest o test citotossico che viene effettuato tramite il prelievo di sangue.
Con tale test i risultati vengono quantificati su una scala che va da 1 a 4, a seconda della gravità della reazione. Gli alimenti che hanno mostrato una positività verranno esclusi per un periodo variabile a seconda del grado di reazione per poi essere gradualmente reinseriti.
Nel caso di intolleranze potrebbe essere utile inserire nella dieta i probiotici in modo da ristabilire l’equilibrio della flora batterica. I probiotici sono oligosaccaridi non digeribili che, presenti negli alimenti o venduti sotto forma di integratori, influenzano positivamente la crescita e l’attività di batteri benefici presenti nel colon.
E’ consigliabile scegliere un probiotico polivalente e cioè che contenga ceppi batterici differenti in modo tale da avere la certezza di integrare i microrganismi mancanti.
Vanno assunti a stomaco vuoto, in modo che il pH dello stomaco incida il meno possibile; andrebbero assunti per almeno un mese cambiandoli ogni 15 giorni.
Occorre tenere presente, però, che in alcuni soggetti i probiotici possono peggiorare il gonfiore, soprattutto quando i probiotici contengono lattosio.
Quindi, il trattamento va sempre valutato in funzione delle caratteristiche del soggetto.

Indirizzo

Via Marco Bruto, 9
Milan
20138

Orario di apertura

Lunedì 08:30 - 19:00
Martedì 08:30 - 19:00
Mercoledì 08:30 - 19:00
Giovedì 08:30 - 19:00
Venerdì 08:30 - 19:00

Telefono

+393385658305

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