Dott.ssa Dionigi Jasmine - Psicologa clinica

Dott.ssa Dionigi Jasmine - Psicologa clinica Psicologa clinica laureata a pieni voti presso l’Università di Pavia, iscritta all’Ordine degli Psicologi della Lombardia al n. 21181.

Ho frequentato IRPA, scuola quadriennale di psicoterapia a orientamento psicoanalitico Dionigi Jasmine Psicologa offre servizi di terapia e consulenza psicologica a Milano. Specializzata in terapia cognitivo-comportamentale, supporta i clienti nel trattamento di ansia, depressione e gestione dello stress. Con un approccio focalizzato sullo sviluppo personale, fornisce psicoterapia e counseling per migliorare la salute mentale e il benessere complessivo. Ideale per chi cerca un supporto psicologico professionale in città.

20/11/2025

“Questo è il nostro dovere nei confronti del bambino: gettare un raggio di luce e proseguire il nostro cammino”
M.Montessori
20 novembre, giornata mondiale dei diritti dei bambini.

28/10/2025

Durante il tempo dell’adolescenza il soggetto va incontro non solo a mutamenti fisici, ma anche psicologici e sociali. Durante l’adolescenza cambiano gli interessi, le passioni, gli ideali, cambia il modo in cui il soggetto percepisce sé stesso, in cui si relaziona al mondo, così come mutano i legami affettivi e i modelli di riferimento. Il tempo dell’adolescenza è pertanto il tempo della crisi per antonomasia, dove le certezze e le sicurezze infantili vacillano nel momento in cui entrano in tensione con l’enigmatica domanda: "Chi sono? Chi voglio diventare?”

22/09/2025

Costruire la pace e’ compito dell’educazione.
M. Montessori

15/09/2025

“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita”.
L’incipit dell’Inferno dantesco, nel suo registro poetico e allegorico, inaugura il viaggio più celebre della letteratura occidentale: un itinerario nella notte dell’anima, nel tempo del disorientamento e dello smarrimento. Tale citazione può essere assunta come metafora per indagare la condizione del soggetto nel momento in cui varca la soglia dell’epoca adolescenziale. L’adolescenza si presenta come un tempo strutturalmente segnato dallo smarrimento, dalla perdita delle coordinate simboliche dell’infanzia, e dalla messa in questione dell’identità immaginaria. Il primo grande mutamento a cui il soggetto adolescente va incontro riguarda il corpo. Infatti con l’avvento della pubertà, l’adolescente deve far i conti con l’irruzione dei caratteri sessuali che scompaginano l’assetto precedente, ponendolo nella condizione di non riuscire più a riconoscersi nell’immagine del bambino che era stato. Il corpo dell’adolescente viene sottoposto a stravolgimenti irreversibili, alcuni dei quali comuni ad entrambi i sessi, come la pelosità pubica e ascellare, altri distintivi per lo specifico sesso, l’aumento del volume del pene e dei testicoli, la comparsa del pomo d’Adamo e l'alterazione del timbro della voce nei ragazzi, lo sviluppo dei seni e la comparsa del menarca nelle ragazze. Tutto ciò genera scompiglio e disorientamento dal momento in cui l’immagine che il soggetto ha di fronte non coincide più con quella del bambino che è stato, ma si configura come un’immagine nuova ed inedita.

05/09/2025

Vorrei dedicare i prossimi post al tema dell’adolescenza. Questa stagione della vita porta con sé l’appellativo di enigma. Ma in cosa consiste davvero il suo enigma? Anzitutto nella fatica a riconoscersi, e di essere riconosciuti dall’altro, come soggetti nuovi, inediti, non più bambini. In seconda istanza nella difficoltà a tracciare un cammino proprio, o diversamente detto in termini psicoanalitici, a orientare la propria vita a partire dal suo desiderio più autentico.

09/05/2025

Come introdotto in un post precedente, i disturbi alimentari possono essere definiti patologie dell’amore. Nell’anoressia il soggetto ricorre a restrizioni, all’attività fisica estrema, all’astensione dai pasti. Tutto ciò può indurre a pensare che il problema si collochi su un piano alimentare, su un piano dei bisogni primari. Tuttavia, il cibo non è altro che un espediente mediante il quale mascherare una sofferenza che ha radici ben più profonde, e che concernono la relazione con l’altro. Non è il corpo magro il fine ultimo del soggetto anoressico, bensì essere visto dall’altro, essere riconosciuto, amato. Lacan, nello scritto "La direzione della cura e i principi del suo potere" sostiene che il soggetto anoressico mette a repentaglio la propria vita, riduce il proprio corpo a scheletro, a corpo pelle e ossa per provocare l’amore nell’altro, per riceve il segno del suo amore.
Emerge, dunque, una visione romantica dei disturbi alimentari, dove il soggetto è disposto a lasciarsi morire (di fame) per amore.

14/03/2025

“L’amore è sempre amore per un nome vincolato a un corpo”. Riprendendo il filo del discorso del post precedente, vorrei aggiungere un ulteriore aspetto che contraddistingue il discorso amoroso. La citazione qui sopra, estrapolata dal volume di Massimo Recalcati dal titolo “Jacques Lacan: Desiderio, godimento e soggettivazione”, mette in luce come l’amore non si esaurisca esclusivamente nella concettualizzazione del dare all’altro ciò che non si ha, poiché l’amore è anche amore per il singolare. Non si ama in modo generico, universale, ma si ama in modo particolare, la singola vita, si ama il soggetto in quanto essere unico e irripetibile.

28/02/2025

Lacan, noto psicoanalista francese vissuto nel 1900, definisce l’amore come dare all’altro ciò che non abbiamo. Secondo l’autore amare non significa offrire ciò che si possiede, che siano doni piuttosto che oggetti materiali, bensì donare ciò che non si possiede. L’ amore, inteso come dono della propria mancanza, può sembrare una concezione apparentemente paradossale, tuttavia assume una sua coerenza e chiarezza nella misura in cui l’espressione più pura dell’amore è racchiusa dalla domanda: ti sono mancato? Durante i giorni di distanza, durante la mia assenza, ero presente nei tuoi pensieri? Ero la causa della tua mancanza?

07/02/2025

“L’amor che move il sole e l’altre stelle”. Il verso Dantesco tratto dal Paradiso della Divina Commedia esprime pienamente ciò che orienta la vita dell’essere umano: l’amore. D’altronte, è la stessa ricerca spasmodica di amore che talvolta pone il soggetto in una condizione di sofferenza. Esempio emblematico sono i disturbi alimentari. Il soggetto affetto da anoressia attraverso il rifiuto del cibo, mira a catturare l’attenzione dell’altro affinché quest’ultimo faccia dono del proprio amore. Il soggetto anoressico ricorre a restrizioni e privazioni per ottenere dall’altro il segno del suo amore.
Nei prossimi post spiegherò cosa significa amare da un punto di vista psicoanalitico e perché i disturbi alimentari possono essere definiti metaforicamente come “patologie dell’amore”.

20/01/2025

“Con il tempo ho capito che le persone non danno un peso alle parole, e non lo sanno, ma ciò che può solo sfiorare loro, sulla mia pelle brucia fino in profondità”.Ho estrapolato questo contributo di Emanuela Esposito contenuto nel libro “Una vita sottile” di Chiara Gamberale, testo che citerò più volte perché ricco di spunti interessanti, per rivendicare nuovamente l’impatto che le parole hanno sulle persone. Spesso, ciò che per alcuni è insignificante, per altri può essere doloroso e deleterio. Le parole vanno calibrate, misurate, scelte con cura, soprattutto in quelle circostanze di confronto in cui la nostra e altrui persona sono implicate.

Un esempio emblematico è la scena del film "Palombella Rossa" di Nanni Moretti, dove il protagonista esclama:

"Ma come parla? Le parole sono importanti!"
Nel mio prossimo post affronterò una tematica diversa, ma ci tenevo a ribadire l’importanza fondamentale delle parole nella nostra vita quotidiana, essendo esse stesse il fil rouge delle esperienze emotive e relazionali.

13/01/2025

“Io mi sottraevo, tutto ciò che esce dalla bocca mi disturba. Più della bava le parole, a volte”.
Leggendo il libro “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio, ho trovato la frase sopracitata particolarmente significativa per mettere in luce un concetto fondamentale della psicoanalisi: la potenza della parola. Le parole che provengono dall’altro non solo meri messaggi che dal mittente giungono al destinatario, ma sono espressioni linguistiche cariche di significato simbolico. Le parole sono udite, ascoltate, e lasciano un segno talvolta indelebile sulla nostra persona. Le parole ci plasmano e ci definiscono, le parole ci supportano e, talvolta, ci distruggono. È per questo che risulta prioritario in un percorso di cura accogliere la parola del paziente cercando di svelarne il significato soggettivo, questo poiché una stessa parola (significante) assume un significato diverso a seconda di chi la pronuncia, a seconda del vissuto personale.

Indirizzo

Piazza Sicilia 7
Milan
20146

Orario di apertura

08:00 - 20:00

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