09/12/2025
Il corpo non reagisce in modo casuale.
Quando lo stress diventa prolungato, il sistema nervoso attiva schemi di protezione che coinvolgono postura, tono muscolare e respiro. Non è simbolismo psicologico: è fisiologia. Le risposte di allarme del sistema nervoso autonomo si consolidano nella memoria implicita e creano tensioni che possono diventare croniche.
La mascella si attiva quando il carico cognitivo e di controllo è elevato. Il collo aumenta il tono nei periodi di ipervigilanza. Il diaframma si irrigidisce quando la respirazione resta alta e rapida. La zona lombare risente di condizioni in cui il corpo deve sostenere stabilità sotto pressione. Anche e ginocchia riflettono il livello di sicurezza percepita. Sono pattern adattivi, non difetti.
La psiconeuroimmunologia mostra che lo stress continuo modifica il tono muscolare, la postura, la regolazione ormonale e i processi infiammatori. Il corpo registra ciò che non ha ancora potuto elaborare.
La psicoterapia, soprattutto quando integra la regolazione del sistema nervoso e il lavoro sulle memorie implicite, non “scioglie” i muscoli dall’esterno. Riduce l’attivazione interna che li mantiene contratti.
La distensione arriva quando il corpo percepisce sicurezza, non quando la imponiamo.
La calma non è un atto di volontà: è la conseguenza di un sistema che non deve più difendersi.
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