05/12/2025
🌙 Microrisvegli notturni: come riconoscerli se non ce ne accorgiamo?
I microrisvegli notturni sono brevi interruzioni del sonno, della durata di pochi secondi, che spesso non vengono percepite a livello cosciente. Nonostante la loro brevità, possono compromettere significativamente la qualità del sonno, interferendo con le fasi profonde e riducendo l’efficacia del riposo.
📌 In molti casi, chi ne soffre riferisce sintomi indiretti come:
✔ Sensazione di sonno leggero o non ristoratore
✔ Stanchezza al risveglio, anche dopo ore apparentemente sufficienti
✔ Calo di concentrazione, sbalzi d’umore o irritabilità
✔ Sonnolenza diurna, pur non avendo memoria di interruzioni notturne
🔬 I microrisvegli possono essere causati da:
– Apnee ostruttive del sonno
– Bruxismo notturno
– Disturbi motori del sonno (es. gambe senza riposo)
– Attività cerebrale aumentata legata a stress o ansia
– Stimoli esterni (rumori, luce, temperatura)
🩺 Per individuarli in modo accurato è necessario un monitoraggio strumentale.
La polisonnografia è l’esame di riferimento per rilevare anche risvegli non percepiti, analizzando l’architettura del sonno e identificando eventuali anomalie nella respirazione, nei movimenti o nell’attività cerebrale durante la notte.
📍 Presso Sonnomedica, la polisonnografia viene eseguita con strumentazione certificata anche in modalità domiciliare, e refertata da specialisti della medicina del sonno.
Dormire non significa semplicemente “restare a letto”: monitorare il sonno è il primo passo per capire se è davvero efficace.
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