Jonas Onlus Milano

Jonas Onlus Milano Sede milanese di Jonas Onlus
- centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi -

milano@jonasitalia.it

Jonas Onlus Milano consiglia:Dipartimento Clinico Unificato "Gennie Lemoine" - "Chiara Oggionni" Milano, Ancona, Verona ...
17/11/2025

Jonas Onlus Milano consiglia:

Dipartimento Clinico Unificato "Gennie Lemoine" - "Chiara Oggionni" Milano, Ancona, Verona
Anno Accademico 2026

organizzato da IRPA

Il titolo di questa edizione del Dipartimento sarà:
COSA INSEGNA LA LETTERATURA ALLA PSICOANALISI?

Il ciclo di incontri si terrà da remoto dalle ore 10:00 alle 13:00
Il Dipartimento Clinico prevede il riconoscimento dei crediti ECM
Per iscrizioni e informazioni visitare il sito
www.istitutoirpa.it

Per la rubrica settimanale di Jonas Onlus Milano, dal titolo "Una citazione a settimana", che questo mese tratta l'argom...
13/11/2025

Per la rubrica settimanale di Jonas Onlus Milano, dal titolo "Una citazione a settimana", che questo mese tratta l'argomento "La Violenza", proponiamo una citazione tratta dal libro

Ti amo, ti odio, ti ignoro
Le passioni nella clinica psicoanalitica

di: Mariela Castrillejo
Collana - Aperture
Mimesis Edizioni, 2020

Il "libro del mese" del mese di novembre introduce l'argomento che tratteremo nelle prossime citazioni: "La Violenza"UNO...
06/11/2025

Il "libro del mese" del mese di novembre introduce l'argomento che tratteremo nelle prossime citazioni: "La Violenza"

UNO DIVISO DUE
Fratelli e sorelle

Di Massimo Recalcati
Feltrinelli Editore, 2025

"Questo libro indaga innanzitutto i conflitti e i tormenti che caratterizzano il rapporto tra fratelli e sorelle. Il primo moto che orienta questo rapporto non è, infatti, quello della fratellanza o della sorellanza ma quello dell’odio e dell’inimicizia.

Con la nascita di un fratello o di una sorella la nostra vita si trova esposta al regime plurale del Due, all’impossibilità di essere un Uno indiviso. E la prima tendenza pulsionale dell’umano non è quella di accogliere il Due, ma quella di respingerlo, di negarne l’esistenza. Non può allora essere la Natura – la sostanza del sangue – a fondare un legame di fratellanza o di sorellanza.

I fratelli e le sorelle rischiano sempre il conflitto aperto, la lotta senza esclusione di colpi, l’aggressività inesausta di una rivalità invidiosa e gelosa che sembra non conoscere alcuna pacificazione possibile. Come si può allora divenire fratelli e sorelle al di là del mito della consanguineità? Come si realizza una fratellanza e una sorellanza che non siano preda dell’odio, dell’invidia o della rivendicazione aggressiva? È possibile realizzare un legame solidale discreto senza la pretesa che tutto sia condiviso, senza annullare l’esistenza separata dell’Altro, senza voler a tutti i costi costringere il reale del Due dentro il recinto chiuso dell’Uno?"

Condividiamo l'articolo di Massimo Recalcati apparso su "La Repubblica" del 2 novembre, che tratta il tema molto attuale...
03/11/2025

Condividiamo l'articolo di Massimo Recalcati apparso su "La Repubblica" del 2 novembre, che tratta il tema molto attuale dell' educazione affettiva e sessuale nelle scuole.

Buona lettura!

I miei dubbi sull’educazione affettiva e sessuale nelle scuole
la Repubblica – 2 novembre 2025

Il movimento del Sessantotto e la rivoluzione sessuale che ha generato hanno avuto il grande merito storico di infrangere le catene di una morale sessuofobica che imprigionava il nostro rapporto con il desiderio e che faceva della sessualità un vero e proprio tabù. La parola “liberazione” ha trovato nel corpo un suo teatro decisivo: liberazione dal peccato, dalla vergogna, dal silenzio, dalla discriminazione che per secoli aveva avvolto la sessualità nella spessa nebbia della colpa. Il desiderio ha potuto finalmente essere pronunciato, esplorato, vissuto fuori dalla clandestinità austera del confessionale. Un nuovo illuminismo ha dissolto l’oscurantismo moralistico della condanna nei confronti di un diritto al godimento sessuale fine a se stesso, dunque sganciato dalle finalità riproduttive dettate dall’istinto.
E, tuttavia, come spesso accade, ogni liberazione porta con sé nuove forme di cattività. Se allora il nemico era l’interdizione sessuofobica, oggi il rischio è, almeno ai miei occhi, un nuovo tipo di oscurantismo. Mi riferisco alla riduzione della sessualità a fenomeno da spiegare, classificare, amministrare. Ma anche alla sua colonizzazione da parte di ideologie diversamente identitarie che pretendono di racchiudere il suo mistero all’interno di categorie fatalmente rigide. È in questo scenario più generale che dobbiamo collocare l’attuale dibattito politico sull’educazione affettivo-sessuale nelle scuole. È una questione seria che non può essere liquidata né con un moralismo rovesciato – condannare la sessualità eterosessuale come rigidamente binaria e normativa di fronte ad altre forme di sessualità che sarebbero più libere ed espressive -, né con l’ingenuità scientista di chi crede che basti un modulo formativo per educare al mistero irriducibile del desiderio sessuale e della vita affettiva.
Il punto cruciale è che tale educazione non può essere considerata una materia di scuola tra le altre, non può ridursi a un sapere tecnico perché tocca ciò che di più intimo, inafferrabile e bizzarro c’è nella soggettività umana. L’idea che il desiderio possa essere oggetto di un sapere specialistico rivela un equivoco profondo: la sessualità non si insegna come si insegna la grammatica o la matematica. E poi chi dovrebbe insegnarla? Un biologo? Uno psicologo? Un insegnante di scienze naturali? Un tecnico appositamente formato? La sessualità non è un sapere universale da trasmettere, ma un’esperienza del tutto singolare e incomparabile che deve essere piuttosto custodita. L’educazione affettivo-sessuale dovrebbe essere un obbiettivo trasversale dell’intera vita scolastica, un suo effetto educativo essenziale più che una materia a sé stante. Ogni insegnante, ogni adulto che abita la Scuola, è già — volente o nolente —, se si vuole proprio usare questa br**ta espressione, un “educatore sessuale-affettivo”. Il modo in cui si parla, si ascolta, si guarda l’altro, il modo con il quale si riconosce pienamente la sua differenza, costituisce già una forma di educazione in atto.
Freud ci ha insegnato che la sessualità umana è, sin dalla sua origine, perversa-polimorfa. Con questa formula egli non intendeva affatto descrivere una patologia, ma l’eccedenza della sessualità umana da ogni forma di regola istintuale e di norma morale. L’animale umano è, per definizione, sregolato, non ha istinti sessuali programmati, ma desideri che devono trovare una forma di soggettivazione singolare. Come ricordava uno straordinario Giuseppe Ungaretti a Pasolini in Comizi d’amore, la sessualità ci rende tutti poeti, ovvero soggetti obbligati ad un esercizio di invenzione creativa. Da questo punto di vista l’educazione sessuale e affettiva non può che essere una educazione alla propria libertà e a quella dell’altro. Non esiste una sessualità “normale”, così come non esiste una vita affettiva armoniosamente perfetta. Esistono solo tentativi più o meno riusciti di dare una forma umana alla forza anarchica e sempre instabile del desiderio.
Essere eterosessuali, omosessuali, lesbiche, bisessuali, liquidi o altro non garantisce in alcun modo una vita sessuale e affettiva realizzata e gioiosa. L’identità sessuale, qualunque essa sia, non salva dal rischio dell’infelicità, del fallimento, del disagio e della solitudine. È un errore e una grave illusione pedagogica pensare che basti riconoscere un’etichetta per risolvere il mistero del desiderio. La psicoanalisi ci ricorda che il desiderio non è mai completamente trasparente a se stesso, che resta sempre in esso un resto opaco, un enigma irrisolvibile. Ecco perché ogni vera educazione alla sessualità dovrebbe essere, prima di tutto, un’educazione al mistero. Che cosa significa amare? Che cosa significa desiderare? Perché possiamo fare delle scelte sessuali o amorose che anziché aprire la nostra vita alla pienezza della vita, la offendono e la feriscono? Perché dovremmo sempre sottrarci a rapporti che assomigliano a delle catene e perché a volte invece li ricerchiamo morbosamente? Perché non è così facile unire e non opporre il desiderio all’amore?
Ma siamo sicuri che un programma ministeriale o un’educazione famigliare possano davvero pretendere di dare risposte a questi interrogativi così cruciali che accompagnano da sempre la vita umana? È la Scuola come comunità vivente che deve incaricarsi non tanto di rispondere a questi interrogativi ma di educare quanto meno alla libertà, al rispetto delle differenze e al mistero. Innanzitutto attraverso i poeti, la letteratura, il cinema, il teatro, insomma, attraverso la cultura che già si insegna. In secondo luogo, nel favorire nella vita scolastica di tutti i giorni la lotta contro ogni forma di discriminazione, l’accoglienza della differenza, il riconoscimento del pieno diritto di ciascuno alla propria libertà sessuale. Un dubbio: tutto questo si ottiene facendo della sessualità e dell’affettività una materia di studio?

[Cover: W. Allen, "Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (ma non avete mai osato chiedere) (1972)]

Per la rubrica "Un libro al mese" di Jonas Onlus Milano, vi suggeriamo un libro che tratta l'argomento "La Cura".LE NUOV...
30/10/2025

Per la rubrica "Un libro al mese" di Jonas Onlus Milano, vi suggeriamo un libro che tratta l'argomento "La Cura".

LE NUOVE MELANCONIE
Destini del desiderio nel tempo ipermoderno

Di Massimo Recalcati
Raffaello Cortina Editore, 2019

"Gli esseri umani preferiscono le tenebre alla luce? La schiavitù alla libertà? La vita morta alla vita viva? Dopo "L’uomo senza inconscio", Massimo Recalcati con questo libro a interroga la clinica psicoanalitica nel suo rapporto con le trasformazioni cruciali della società contemporanea e della psicologia delle masse. Al centro non è più la dimensione perversa di un godimento neo-libertino che rifiuta la Legge, ma il ritiro sociale del soggetto, la sua introversione melanconica. Il muro emerge come il simbolo inquietante del nostro tempo; è il muro della chiusura della vita nei confronti della vita; è la tendenza neo-melanconica al rifiuto della trascendenza dell’esistenza; è la pulsione securitaria che vorrebbe trasformare il confine da luogo vitale di scambio a bastione, filo spinato, porto chiuso. La sagoma perturbante della pulsione di morte, che la psicoanalisi dopo Freud avrebbe voluto ripudiare, ritorna prepotente sulla scena della vita individuale e collettiva."

- Jonas Onlus Milano consiglia -
29/10/2025

- Jonas Onlus Milano consiglia -

IRPA presenta con piacere il nuovo programma del Dipartimento Clinico Unificato "Gennie Lemoine" - "Chiara Oggionni" Milano, Ancona, Verona
Anno Accademico 2026

Il titolo di questa edizione del Dipartimento sarà:
COSA INSEGNA LA LETTERATURA ALLA PSICOANALISI?

Il ciclo di incontri si terrà da remoto dalle ore 10:00 alle 13:00
Il Dipartimento Clinico prevede il riconoscimento dei crediti ECM

Per iscrizioni e informazioni visitare il sito
www.istitutoirpa.it

Con piacere comunichiamo l'apertura delle iscrizioni al Corso di Specializzazione sulla clinica dei nuovi sintomi 2026 (...
28/10/2025

Con piacere comunichiamo l'apertura delle iscrizioni al Corso di Specializzazione sulla clinica dei nuovi sintomi 2026
(da gennaio a giugno 2026 in presenza a Milano o da remoto).

Il corso è rivolto a psicologi, psicoterapeuti, psicoanalisti, psichiatri, educatori professionali e a chiunque voglia approfondire le problematiche del disagio sociale contemporaneo. Verranno affrontate le nuove patologie della contemporaneità (anoressia, bulimia, attacchi di panico, depressione, fenomeni psicosomatici, tossicomania, disagio infantile) e include approfondimenti su interventi scolastici, nuove famiglie, clinica giuridica e pratica analitica con piccoli gruppi.

Intero corso con ECM: €670 (€370 per studenti under 30 e allievi IRPA)
Intero corso senza ECM: €610 (€310 per studenti under 30 e allievi IRPA)
Singola giornata: €125 (senza ECM né attestato).

Termine iscrizioni:
21 gennaio per il corso completo;
il giorno precedente a ciascun appuntamento per le singole lezioni.

Per informazioni e iscrizioni: https://www.jonasitalia.it/corso-di-specializzazione/

JONAS ONLUS MILANO CONSIGLIA~ La Psicoanalisi e il libro 2025 ~ciclo di presentazione di libri organizzato da IRPA in co...
21/10/2025

JONAS ONLUS MILANO CONSIGLIA

~ La Psicoanalisi e il libro 2025 ~

ciclo di presentazione di libri organizzato da IRPA in collaborazione con Società Milanese di Psicoanalisi

L'ultimo appuntamento per il 2025 sarà Venerdì 24 ottobre 2025 con la presentazione di

RIVISTA DORA N°2
IMPRONTE DELL'INCONSCIO
Castelvecchi, 2025

Discutono
VALENTINA GALEOTTI
psicoterapeuta, Società Romana di Psicoanalisi, docente IRPA
CRISTINA CAVICCHIA
psicoterapeuta, Società Genovese di Psicoanalisi
SERENA MONGELLI
psicologa, allieva IRPA
Coordina
OMBRETTA PRANDINI
psicoterapeuta, psicoanalista, Società Milanese di Psicoanalisi, docente IRPA

Per informazioni e iscrizioni visitare il sito
www.istitutoirpa.it

20/10/2025

Jonas nelle periferie

Ci sono luoghi in cui il disagio resta spesso inascoltato e dove chiedere aiuto è ancora difficile.
Jonas nelle periferie – Progetto di Psicoanalisi nelle Periferie (PPP) nasce dal desiderio di portare la parola psicoanalitica proprio lì: nei quartieri, tra le persone, nei luoghi della vita quotidiana.

Realizzato da Jonas Milano in collaborazione con il Comune di Milano – Assessorato al Welfare e alla Salute, il progetto è attivo a Corvetto, Crescenzago e Quarto Oggiaro – ed entro l’anno anche a Selinunte – dove psicologi e psicoterapeuti offrono terapie individuali e di gruppo a tariffe sociali, dalla gratuità fino a un massimo di 15 euro, insieme ad attività di prevenzione e iniziative culturali in rete con scuole, associazioni e istituzioni locali.

Un progetto che riconosce la salute mentale come bene comune e la cura come mezzo accessibile a tutti coloro che ne hanno più bisogno.

Un profondo ringraziamento a Fondazione Amplifon, Lundbeck, Samsung e Zurich Italia per aver abbracciato la mission di questo progetto e scelto di sostenerlo.

Per la rubrica settimanale di Jonas Onlus Milano, dal titolo "Una citazione a settimana", che questo mese tratta l'argom...
20/10/2025

Per la rubrica settimanale di Jonas Onlus Milano, dal titolo "Una citazione a settimana", che questo mese tratta l'argomento "La Cura", proponiamo una citazione tratta dal libro

Ritratti della nuova clinica
Psicoanalisi dei sintomi contemporanei
A cura di: Mariela Castrillejo
Collana - Jonas studi di psicoanalisi applicata
Franco Angeli Editore, 2010

- Jonas suggerisce -Dal 17 al 19 ottobre a Pesaro si terrà la IX edizione del K*M Festival, che quest'anno sará dedicato...
13/10/2025

- Jonas suggerisce -
Dal 17 al 19 ottobre a Pesaro si terrà la IX edizione del K*M Festival, che quest'anno sará dedicato al tema "Avere cura".
Di seguito il programma completo dell'edizione 2025.
Tutti gli eventi sono gratuiti con prenotazione obbligatoria online.
Info e prenotazioni nel sito ufficiale del K*M Festival
https://www.kumfestival.it

Con il progetto Jonas nelle Periferie, l’associazione porta nei quartieri più fragili supporto psicologico psicoterapeut...
11/10/2025

Con il progetto Jonas nelle Periferie, l’associazione porta nei quartieri più fragili supporto psicologico psicoterapeutico individuale e di gruppo a tariffe sociali, attività di prevenzione e iniziative culturali e sociali di confronto collettivo, in rete con scuole, associazioni e istituzioni locali. Il progetto è un esempio concreto di alleanza tra pubblico e privato: accanto al Comune di Milano, hanno scelto di impegnarsi importanti realtà quali Fondazione Amplifon, Samsung, Lundbeck e Zurich Italia, condividendo la visione di un’attenzione alla salute mentale che esce dagli studi per radicarsi nei quartieri, costruendo città più sane, solidali e umane. ©️ Mianews

(MIANEWS) Milano, 10 OTTOBRE - Con l’obiettivo di portare nei quartieri periferici supporto psicologico psicoterapeutico, individuale e di gruppo, a tariffe ...

Indirizzo

Via Alessandro Pestalozza, 12/14
Milan
20149

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00

Telefono

0255230804

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