11/05/2020
Bellissima descrizione della professione del Fisioterapista “moderno”. Da leggere!
[La fisioterapia è una cosa meravigliosa]
Ho iniziato a scrivere questo questo blog anche, ma non solo, per sostenere altre persone che come me vivono con il dolore persistente e hanno intenzione di cambiare la loro vita, iniziando un percorso di gestione affiancate da un fisioterapista.
La fisioterapia ha cambiato la mia vita, ma mi ci sono voluti anni (venticinque... quindi magari voi sfruttate la mia esperienza) per trovare il fisioterapista che meglio si adattava alla mia condizione, e il mio percorso non è ancora terminato, anche se è un percorso “fortunato”.
Come molti altri, come la maggioranza, sono stata per anni una paziente passiva: veniamo abituati così, a credere che il meglio sia questo. Nel tempo, grazie al mio percorso, ho imparato ad essere una paziente più attiva e ad assumermi la responsabilità condivisa per il mio percorso di guarigione.
È stato un viaggio lungo, ma ne è valsa la pena.
Alla mia prima seduta con Luca, mi aspettavo, come sempre, che mi sarebbe stato detto cosa fare. Anzi, che lui avrebbe fatto al posto mio. Sono arrivata nel suo studio con l'esperienza di una paziente “passiva”. Non avevo idea di cosa facesse un fisioterapista e di come potesse aiutarmi. Non avevo idea dei diversi metodi che usano i fisioterapisti e non avevo idea di cosa avessi bisogno di fare per ottenere dei risultati. Ma ero assolutamente convinta del fatto che non spettasse a me pensarci. Mi aspettavo che il mio fisioterapista prendesse il comando e di seguirlo ciecamente.
Ma Luca (e può essere Francesca, Paolo, Simone... qui è questione di scienza, non di guru) mi ha chiesto di dividerci la responsabilità. E io l'ho guardato come se fosse pazzo. Perché, mi chiedevo, io che ero evidentemente incapace di gestire il mio corpo, dovevo avere un ruolo attivo in tutta questa faccenda? Non saremmo andati da nessuna parte. Beh, semplicemente perché per ricondizionare il mio sistema nervoso mi dovevo muovere io, e pure parecchio: non poteva farlo il mio fisioterapista per me. Non solo: io contavo molto. Nel problema erano inclusi non solo aspetti biologici, ma anche psicologici e sociali che ovviamente mi riguardavano.
Attraverso la discussione e la condivisione delle nostre prospettive, delle esperienze e competenze, siamo stati in grado di migliorare insieme il mio dolore e la mia situazione. Ho imparato a capire e gestire meglio il mio dolore, e i nostri sforzi combinati hanno migliorato le mie capacità funzionali.
Pur avendo avuto a che fare con molti fisioterapisti nella mia vita, mi sono resa conto che, fino a due anni fa, non sapevo cosa facesse un fisioterapista. Non sapevo nemmeno che un fisioterapista potesse aiutarmi ad imparare a convivere meglio con la mia condizione di persona con dolore persistente, aiutandomi a capirlo e imparando a gestirlo.
È quindi importante che tu sappia non solo cosa fanno i fisioterapisti in generale, ma anche come potrebbero aiutarti con la tua condizione. Mi spiego meglio: se soffri di dolore persistente, sii certo di avere a che fare con un fisioterapista che conosca le ultime evidenze scientifiche sul dolore persistente, altrimenti non risolverai nulla, ti convincerai (e probabilmente ti convinceranno) che il dolore te lo dovrai tenere per sempre, immutabile, ma non è così. E' solo questione di “figure professionali”.
Un fisioterapista non è uno che impartisce ordini. E' un professionista della salute che ha come obiettivo quello di collaborare con te per migliorare la tua condizione. Tu hai bisogno della sua competenza, ma allo stesso modo il fisioterapista ha bisogno di sapere come ti influenza la condizione che vivi. Dovete lavorare insieme.
Utilizza qualsiasi metodo per comunicargli le tue sensazioni nel modo migliore (inclusi i disegni).
Allo stesso tempo, se non capisci qualcosa che il fisioterapista ti sta dicendo, fattelo spiegare di nuovo in modo diverso. Devi essere certo di poter ripetere a casa quello che ti è stato detto.
Lavora con il tuo fisioterapista per capire come gestire meglio il tuo problema. Discuti di come evitare i flare up, di cosa fare quando accadono, di cosa peggiora il tuo dolore, o lo migliora... Devi diventare un esperto.
Una delle cose più importanti che il mio fisioterapista mi ha aiutato a capire, è che ci sono tantissimi fattori che incidono negativamente sulla mia condizione di dolore, per esempio il clima freddo, il clima troppo caldo, l'insonnia e lo stress, la mia predilezione per i pomodori e la Nutella, ed è perfettamente normale (e scientifico) che sia così. Allo stesso tempo, grazie a lui, ho imparato che è “solo” dolore, so da dove viene e cosa posso fare. Certo, a me poi la cosa è sfuggita un poco di mano.
Insomma, un fisioterapista che conosce il dolore, è il tuo alleato più importante e se ti chiede di collaborare... è la cosa migliore che possa fare per te.