05/12/2025
Un infermiere dedicato che, durante l'attesa di una visita, informa i pazienti e favorisce l'adesione gratuita allo screening per l'epatite C. È la prima fase di un percorso introdotto alla Reumatologia dell'Ospedale Niguarda di Milano, che accompagna il paziente ad una migliore consapevolezza sulla propria salute e che coinvolge diverse figure professionali.
Gli infermieri, identificati da una apposita pettorina, permetteranno di instaurare un primo contatto informativo già in sala d’attesa, fornendo spiegazioni chiare e immediate sulla patologia e sull’importanza della diagnosi precoce, ma anche proponendo direttamente il test di screening. Se gli esami dovessero risultare positivi, dopo approfondimenti, il paziente verrà preso in carico nell’Hepatitis Center di Niguarda per un percorso diagnostico terapeutico dedicato.
La diagnosi precoce è fondamentale. L’epatite C cronica è infatti un’infezione spesso silente, ma rappresenta ancora oggi una delle principali cause di cirrosi e tumore al fegato in Italia. È causata dal virus HCV, e fino al 2015 nel nostro Paese una persona moriva ogni 30 minuti a causa delle complicanze correlate al virus. Si stima che tra l’1% e l’1,5% della popolazione italiana sia affetta da HCV, con circa 150.000 casi solo in Lombardia. Molte di queste infezioni, tuttavia, non vengono diagnosticate. Negli ultimi anni lo scenario è fortemente cambiato grazie alla disponibilità di terapie: trattamenti orali di 8–12 settimane, in grado di raggiungere la guarigione in oltre il 95% dei casi e con effetti collaterali minimi.
Inoltre, l’HCV non è solo causa di epatite, ma può essere correlato ad ulteriori condizioni mediche come la steatosi epatica e il diabete e può concorrere a danneggiare i reni, il sistema cardiovascolare, il sistema nervoso. In molti casi l’infezione si manifesta anche attraverso sintomi extraepatici che rientrano nell’ambito delle malattie reumatiche. Per questo motivo l’identificazione precoce e la successiva eradicazione del virus rappresentano un passo fondamentale anche nella gestione dei pazienti con patologie reumatologiche HCV-correlate.
A supporto dell’attività del personale sanitario, nelle sale d’attesa saranno inoltre disponibili materiali informativi dedicati all’Epatite C che i pazienti potranno consultare liberamente e portare con sé. L’obiettivo è quello di favorire una maggiore comprensione non solo tra i pazienti, ma anche tra i loro caregiver, contribuendo a diffondere una cultura di prevenzione e attenzione verso l’HCV.