9 novembre 2021
INTRODUZIONE AL CONSIGLIO COMUNALE DI MIRANDOLA DEL 9/11/2021
Buonasera a tutti i consiglieri, ai dirigenti ausl, ai cittadini della bassa presenti in sala ea coloro che ci seguono in streaming
Perché siamo arrivati alla petizione per chiedere espressamente la Revisione del PAL e il distacco da Carpi? Il nostro territorio della Bassa era dotato di una rete ospedaliera che comprendeva un ospedale ogni 10 km circa; Finale Emilia, S. Felice S.P., Mirandola, Concordia, negli anni novanta i cittadini della Bassa hanno saputo rinunciare praticamente a tre ospedali con l’impegno dell’USL15 distrettuale e della Regione a realizzare il POLICLINICO DELLA BASSA A MIRANDOLA. Bianca non è MAI stato completato ed è rimasto al primo stralcio di 4 piani sui 7 previsti, inoltre è stato soggetto a tagli e privazioni culminate con il PAL 2011, applicato brutalmente durante il terremoto di maggio 2012 che lo ha relegato ad ospedale di Prossimità tendente a Poliambulatorio, dependance povera e mal sopportata del Ramazzini di Carpi, Ospedale di Area o Primo Livello. Nel novembre 2012 preoccupati dei danni arrecati dal terremoto al S.M.Bianca, ci siamo costituiti come Comitato Salviamo l’Ospedale della Bassa, raccogliendo 6850 adesioni in soli 4 mesi. Il Ramazzini di Carpi già fatiscente aveva subito anch’esso danni e fu naturale aderire al progetto prospettato da Provincia e Regione di un Ospedale Unico Baricentrico fra Terre d’Argine e UCMAN, intorno al quale si costituì anche un comitato cittadino carpigiano. Il Sindaco di Mirandola Assessore alla Sanità UCMAN, nel 2014 impostò la propria campagna elettorale sull’Ospedale Unico Baricentrico, assieme al consiglio UCMAN, senza che mai venisse chiesto alla Regione lo studio di fattibilità di tale progetto, sino ad ottobre 2018, quando noi presentammo una petizione in tal senso che fece emergere chiaramente la contrarietà della Amministrazione del Comune di Carpi a spostare fuori le mura in direzione Cavezzo il nuovo ospedale Unico, ma non” Baricentrico”, poiché per i carpigiani la viabilità non lo permetteva…. A questo punto per evitare una votazione sulla nostra richiesta di studio di fattibilità del nuovo ospedale Baricentrico UCMAN-TDA indirizzato alla Regione, in fretta e furia fu steso e approvato quel documento Dotti-Benatti-Bellelli, che prevedeva rimanessero i due ospedali di Carpi e Mirandola, con il medesimo livello operativo…..; tutto questo veniva teoricamente sancito anche dal CTSS 13 marzo 2019
Arriviamo alla primavera del 2021, con la presentazione del progetto del Nuovo Ramazzini, che si avvicina a Correggio anziché a Cavezzo, con una previsione di ampliamento tale da poter passare dai 260 posti-letto attuali ai circa 430 previsti secondo gli organi di stampa nel progetto lievitato, presentato al min. Dove taglieranno posti-letto per dotare il nuovo Ramazzini di cotanta abbondanza……? Il dubbio che subito ci ha assaliti, ci ha spinti ad eseguire una ricerca nelle delibere del comune di Carpi inerenti l’ospedale cittadino e alla fine si è scoperto che il progetto di fattibilità elaborato dall’AUSL, non prevede assolutamente i due ospedali di Carpi e Mirandola di pari livello o dignità, ma specifica che il Ramazzini continuerà ad essere l’ospedale di riferimento per l’Area Nord, cioè L’UCMAN, perché il territorio del distretto di Carpi, non si chiama Area Nord, ma Terre D’Argine. E’ previsto a chiare lettere nel progetto di fattibilità che il nuovo Ramazzini possa anche diventare ospedale interprovinciale Modena-Reggio! E’ previsto anche di aumentare le sue già dieci sale operatorie, quando noi a Mirandola siamo ancora fermi a 2-3 delle quattro esistenti sino al terremoto. Possiamo anzi dobbiamo staccarci da Carpi e pretendere da Bologna e Modena, ciò che i politici si erano impegnati a fare per il S.M.Bianca, perché la la posizione geografica, la mancanza di collegamenti con mezzi pubblici verso Carpi specialmente, ma anche verso Modena e Baggiovara, ci dà il diritto di chiedere il ritorno del S.M. Bianca al livello che aveva sino al 2010 come Ospedale di Zona. Inoltre non scordiamoci di quell’accordo tra comuni ed Unione dell’Area Nord di Modena e Comuni e Consorzio dell’Oltrepo Mantovano, magari cominciando a metterci qualche contenuto. QUESTA SITUAZIONE DEVE FINIRE, LA REVISIONE DEL PAL 2011 E’ FONDAMENTALE PER TENTARE DI SALVARE IL NOSTRO ULTIMO OSPEDALE DELLA BASSA! Noi abbiamo gli stessi problemi del Frignano e la coordinatrice del Comitato Salviamo l’ospedale di Pavullo, Maria Cristina Bettini parlerà di questo, insieme a luglio abbiamo presentato le petizioni per la richiesta di revisione del PAL, mantenendo due soli punti fermi, Policlinico e Baggiovara, rimettendo in discussione le mission di tutti gli altri, specialmente ora che l’ospedale di Sassuolo è tornato completamente pubblico. Se i nove sindaci dell’UCMAN e i dieci del Consorzio del Frignano si accordano e chiedono insieme la REVISIONE DEL PAL, anche se non raggiungono la maggioranza in CTSS, sarà difficile, anzi impossibile per provincia e regione ignorare la loro richiesta! Dopo aver distrutto la nostra rete ospedaliera della Bassa, la cosiddetta RETE OSPEDALIERA dell’AUSL modenese, funziona così: dalla Bassa ci mandano nel Frignano e viceversa! Questo ci lascia intendere che la Sanità della provincia più lunga di tutta l'Emilia Romagna, 140 km da S.Martino Spino a S.Anna Pelago è gestita da persone che hanno scarsa o nulla conoscenza della geografia del territorio e dei trasporti pubblici della Bassa e del Frignano, nella migliore delle ipotesi....! Anche l’AUSER che si occupa del trasporto delle persone non autosufficienti alle visite mediche, si trova in grave difficoltà per il gran numero di trasporti da un capo all’altro della nostra lunghissima provincia
Mirandola 9/11/2021
Com. Salviamo l’Ospedale Della Bassa
Associazione La Nostra Mirandola ODV
1 gennaio 2021 -
CI SONO ISTITUZIONI NATE ESPRESSAMENTE PER GARANTIRE EQUITÀ DI TRATTAMENTO AI CITTADINI, come il parlamento, la magistratura, le regioni, le provincie e i comuni, inoltre dopo le riforme sanitarie a partire dagli anni novanta, anche le AUSL sono tra queste
La provincia deve garantire eque possibilità (viabilità-infrastrutture) dal primo all’ultimo comune del suo territorio e quindi a tutti i cittadini
• La Provincia di MO ha saputo realizzare giustamente una ottima viabilità per la montagna; per Sassuolo fino all’inverosimile! Altrettanto per Carpi con la deviazione dell’A22 che doveva passare da Mirandola. NULLA ha fatto per noi mirandolesi, né la Cispadana, nemmeno ha richiesto all’ANAS le tangenziali di S.Prospero, Sorbara e Bastiglia e tantomeno il raddrizzamento delle curve della SS12, almeno nei tratti di aperta campagna. L’AUSL provinciale deve garantire parità di servizi sanitari a tutti i cittadini della provincia, parità di accessibilità a questi servizi sanitari, equa distribuzione dei sacrifici nel momento in cui si è costretti a tagliare sugli investimenti. Pubblica Sanità dovrebbe far rima con accessibilità, quindi con viabilità verso Modena, invece per noi della Bassa da quando nel 1995 è nata l’AUSL provinciale, ha significato solamente falsità: in questo territorio essa non ha MAI RISPETTATO NESSUN IMPEGNO PRESO; anzi prendeva a noi della Bassa per portare a Carpi Baggiovara e Sassuolo.
• Cominciamo a parlare dell’ospedale Unico della Bassa che nel 1994 prevedeva 7 piani, parliamo del 5° piano, ho letto tutto ciò che ha promesso l’AUSL, a cominciare dal ‘95 quando pochi mesi dopo che era subentrata alla USL 15 che aveva chiesto e ottenuto 5 miliardi di lire per il quinto piano (Nefrologia e Dialisi), li pretese in “prestito” dal comune di Mirandola, per portarli a Baggiovara e Sassuolo; ma si era impegnata a restituirli dopo due o tre anni, giusto il tempo di terminare il progetto esecutivo del quinto piano......!
• Parliamo dei letti ter. comprati da Pinelli USL 15 e anche delle donazioni dei cittadini Mirandolesi, portati a Carpi, ciò ha costretto IN SEGUITO i donatori a specificare che le donazioni sono destinate al S.M. Bianca, altrimenti l’AUSL le delocalizza, come di recente era accaduto all’EBUS!
• Vogliamo parlare di ASPO? prima attivata nel 2004 grazie alle donazioni della F.C.R., chiusa dopo meno di due anni e attivata la terapia semintensiva nel 2006 su progetto della dott.ssa Guidi, a sua volta chiusa nel 2012 approfittando del terremoto.
• Parliamo del PAL 2011? col relativo declassamento del S.M.Bianca e del distretto di Mirandola e Finale, a tutto favore di Sassuolo e Carpi (tanto si doveva costruire l’ospedale unico con Mirandola…), senza nemmeno rispettare MAI gli impegni già riduttivi dei posti letto che erano 221 di Mir. + 46 di Fin. =273 tot., ridotti ai 198 sottoscritti in esso…. E MAI MESSI IN ESSERE
• Vogliamo affrontare il discorso del bieco tentativo di approfittare del terremoto per depotenziare il S.M. Bianca come ospedale e trasformarlo nei fatti in poliambulatorio? vedi i 130 posti letto mantenuti quando la L. Monti-2011, prevedeva che a meno di 140 P.L. un ospedale non poteva più essere considerato tale, vedi il colpo di mano della riduzione a 122 P.L. del luglio 2017, quando la L.Lorenzin prevedeva lo stesso obiettivo a 120 P.L. ! Qual’è un altro paese al mondo dove si è agito tanto vigliaccamente contro una popolazione già duramente colpita dal terremoto?
• Dopo tutto questo va ribadito con forza che la Bassa ed il Frignano devono pretendere la REVISIONE DEL PAL mantenendo due soli punti fermi; Policlinico e Baggiovara, rimettendo in discussione tutte le mission degli altri ospedali, perché non è concepibile che esista l’ospedale di AREA a Sassuolo sul confine con Reggio a soli 8-10km da Baggiovara! Non è possibile avere ancora un ospedale di AREA a Carpi a soli 15 km dal Policlinico e sempre sul confine con Reggio, quel ruolo va dato a Mirandola cuore della Bassa o Area Nord anche in deroga alla L. Lorenzin 2015, riferendosi alle aree vaste e alla scarsa accessibilità ai servizi sanitari dei cittadini della Bassa e altrettanto dicasi del Frignano. Alla luce degli investimenti sanitari di provincia e AUSL una domanda sorge spontanea, ma questi amministratori a cominciare anche dalla R.E.R. hanno mai guardato la cartina geografica di Modena, lunghissima 132 km, dalla Lombardia alla Toscana e strettissima, soli 30 km sulla via Emilia; la logica avrebbe dovuto portare a considerare Carpi Sassuolo e Vignola, come prima periferia modenese ed avrebbe dovuto portare ad investire a Pavullo, cuore del Frignano e a Mirandola cuore della Bassa, dove addirittura si erano già chiusi tre ospedali sui quattro esistenti per avere il Policlinico della Bassa (COSI’ CI ERA STATO PROMESSO). Sembra invece che nessuno si sia accorto che il vecchio Ducato MO-RE è morto nel 1850 e questi poco informati amministratori hanno concentrato gli investimenti sanitari modenesi, proprio sulla linea di confine con Reggio che da parte sua non è certamente sguarnita, impoverendo sempre più la Bassa ed il Frignano. Sorge un dubbio, ma l’Associazione La Nostra Mirandola che da quasi vent’anni sta prodigandosi con continue donazioni al S.M.Bianca viene vista dall’AUSL come un valore aggiunto o viene mal sopportata, poiché queste donazioni la costringono a mantenere attivi ambulatori e reparti sul territorio? Le associazioni di volontariato che operano nell’ambito ospedaliero – assistenziale non vengono sfruttate dall’AUSL per NON ASSUMERE personale sanitario (SIA SUL TERRITORIO CHE OSPEDALIERO)? Questo almeno era stato denunciato anche dalle organizzazioni sindacali di categoria. Fino a quando pensate di illuderci dopo 8 anni in cui parlate di potenziamenti del nostro ospedale tagliando continuamente su personale e reparti? State lavorando dopo 8 anni sulle case della salute di Finale e Mirandola(MIRANDOLA GIA’ PROMESSA DAL DOTT. VENTURI NEL 2015 E FORSE TERMINATA NEL SETTEMBRE 2022) e avete detto che l’OSCO di Mirandola non lo farete più all’interno dell’ospedale così da lasciare possibilità di potenziamento dei reparti dell’ospedale: ma non avete detto quando lo farete E SOPRATTUTTO DOVE LO FARETE. Da due anni oramai sentiamo parlare di Ospedale Unico Carpi-Mirandola su due sedi di pari dignità e pari livello, ma ancora nessuno sa quali contenuti riporterete a Mirandola, per es. la cardiologia tornerà o ci darete una riabilitazione cardiologica, che non è proprio la stessa cosa…; quante sale operatorie manterrete a Carpi e quante ne avrà Mirandola? Con 10 sale a Carpi e 2 a Mirandola non si vede la pari dignità! Se parliamo di pari dignità bisogna tornare al PAL 2010, con gli Ospedali di Zona di Carpi e Mirandola. Se parliamo di pari dignità, perché non cominciare appena finita l’emergenza covid a dotare Mirandola di quei reparti che qui mancano, riportando i posti letto SPARITI, durante il terremoto? La paura che ci assale è che la pari dignità sia una frase scritta sulla carta per tenerci buoni o sia funzionale alle esigenze AUSL, giusto il tempo di portare a termine il nuovo Ramazzini e poi rinnegare ogni impegno verso Mirandola, come dalla sua nascita nel 1995 l’AUSL ha saputo fare verso questo territorio. Se questa è l’intenzione, allora meglio, molto meglio riparlare di Ospedale Unico Carpi Mirandola, corredato da un serio studio di accessibilità sia per le TDA che per l’UCMAN individuando una locazione logica, (NON COSTRUIAMO IN UNA BUCA CHE AD OGNI TEMPORALE POI SI ALLAGA), magari con un buon ponte ad arcata unica sul Secchia, come quelli autostradali, che garantisca un accesso sicuro per tutti ANCHE QUANDO PIOVE. FACCIAMO PRESENTE CHE QUANDO PIOVE SI ALLAGA IL PS DI MIRANDOLA INSIEME ALLA RADIOLOGIA. Alla luce di tutto quanto soprascritto L’AUSL e la Provincia di Modena pensano di potersi riconoscere come enti istituzionali capaci di garantire pari accessibilità ai servizi sanitari e pari sacrifici ai cittadini del loro territorio? ASSOCIAZIONE LA NOSTRA MIRANDOLA e COMITATO SALVIAMO L’OSPEDALE DELLA BASSA
7 ottobre 2020
Otto anni fa il 27 novembre 2012 con il terremoto che ancora ci scuoteva, preoccupati per le scelte penalizzanti che il PAL 2011 imponeva al S.Maria Bianca, con il declassamento ad ospedale di prossimità, nasceva il Com. Salviamo l’Ospedale Della Bassa. La prima richiesta di questo comitato fu quella di chiedere la REVISIONE del PAL, a supporto di questa richiesta presentò una petizione sottoscritta da 6.850 cittadini di Mirandola e dell’UCMAN
Il PAL 2011 era già penalizzante per il territorio UCMAN, ma Regione e Provincia approfittarono del terremoto per tagliare ben oltre quel documento facendo mancare al S.M.Bianca ben 78 posti letto e quindi anche medici e personale sanitario, imponendo brutalmente le aree omogenee ed i primari a scavalco. Lunedì 5 ottobre 2020, il consiglio comunale di Mirandola ha deciso all’unanimità di votare un documento comune di maggioranza e opposizione che chiede il potenziamento dell’ospedale e la REVISIONE DEL PAL 2011. Un sentito grazie a tutti i consiglieri del comune di Mirandola a nome dei 6850 cittadini firmatari di quella richiesta, un grazie anche a La Nostra Mirandola e a quei comitati spontanei che ci aiutarono nell’impresa. Speriamo che anche gli altri comuni UCMAN facciano altrettanto! Il Com. SODB
Valter Merighi, Sergio Penitenti, Ubaldo Chiarotti