13/11/2025
Ci stiamo sempre più rendendo conto di come la bellezza sia legata al benessere,che parte dalle emozioni, che creano pensieri e appunto si manifestano sul corpo.
Riconosciamo sempre le nostre emozioni?
La mente preferisce la negazione, è più comoda.
Probabilmente è più facile per tutti "negare le emozioni" piuttosto che riconoscerle.
Probabilmente è più facile "compensare" un'emozione che non si conosce, piuttosto che riconoscerla e gestirla.
Prendiamo ad esempio la paura. E' un’emozione frequente, che subentra in tante occasioni, per svariati motivi.
Oggi voglio porre il focus su quella scaturita dal giudizio o che fa scaturire il giudizio.
Ti sembra strano? Allora ti invito a riflettere su alcuni esempi che faro'.
Prima però dobbiamo fare una distinzione fra tre concetti, su cui si fa spesso confusione: giudizio, parere e discernimento
Il giudizio: è un'affermazione inappellabile, che ha la PRETESA di essere verità assoluta. E’ sempre accompagnato da un trasporto emotivo, ma anche da pregiudizio e presunzione.
L'opinione: è un parere espresso, senza pretesa alcuna di essere verità assoluta. E' soggettivo e non si impone, nè coinvolge emotivamente.
Il discernimento: è la capicita di valutare una situazione e le sue possibili conseguenze con intelletto e cuore, e ci da la possibilità di prendere decisioni valutate per noi utili, senza condizionamenti. Il discernimento è legato ad una critica costruttiva: va bene per me, non va bene.
Facciamo un esempio concreto:
Giudizio: Gina è br**ta.
Opnione: Gina non rispecchia i miei canoni di bellezza
Discernimento: Siccome preferisco relazionarmi con persone belle, Gina non è utile al mio scopo, Gina quindi non la scelgo come compagna di vita.
Altro esempio:
Giudizio: Gina si veste malissimo (quindi condanno)
Opinione: Il modo di vestire di Gina non rispecchia il mio stile (osservo, ma non metto o tolgo valore)
Discernimento: se mi vestissi come Gina, non mi sentirei a mio agio, perchè non è il mio stile. Rispetto. Ma io continuo a vestirmi come dico io, mentre lei come preferisce.
Vivere senza giudizio è un atto d'amore per se stessi e per gli altri.
Se giudichi, inevitabilmente poi temi il giudizio, e quando qualcuno è diverso da te, lo temi e lo condanni, per avere l'illusione di illuminare te stesso.
E' veramente cosi'? Davvero ti fa stare bene il giudizio? Davvero ti senti illuminato?
Puoi continuare ad avere un parere, senza sentirti nè migliore nè peggiore. Semplicemente diverso. E scegliere senza condizionamenti..
In verità è così comune il Giudizio.
Nonostante ripeta a mia figlia ogni giorno, da quando è nata, che deve fare le cose come le sente, senza condizionamenti, e di fregarsene del giudzio, e nonostante le dica di essere sempre gentile, anche quando qualcuno si comporta diversamente da come vorrebbe lei, io stessa mi sono accorta di essere "schiava" del giudizio: ho temuto il giudizio e, aimè, ho giudicato.
E siccome sono umana, ogni tanto ancora mi capita, ma almeno ora sono consapevole e posso rettificare, perchè preferisco essere gentile, accogliente e amorevole sempre, anche con chi è diverso da me.
Ci lavoro ogni giorno, perchè ci guadagno anch'io: la leggerezza, il rispetto, l’amore, la libertà, l’accettazione, la soddisfazione, la gioia … e poi posso concentrami sul produrre e costruire, anzichè lamentarmi e lasciarmi condizionare.
Siamo venuti su in un contesto, soprattutto noi calabresi e specie quelli cresciuti nei paesini, dove il giudizio è all’ordine del giorno:
- hai sentito che cosa orripilante ha fatto Gina, ha lasciato il marito
- sono modi di vestirsi a 40 anni
- con quella non avere niente a che fare che è una poco di buono
- hai visto quello, si è comprato il macchinone per pavoneggiare
- non fare quello 'ca pare bruttu' e poi che dicono in paese
Potrei andare avanti all'infinito....
E di te, invece, che cosa dicono? Di quante cose ti privi per assecondare le aspettative sociali, proprio per non essere giudicato male? Dov'è la libertà in tutto questo?
Quindi per paura di non piacere... per paura di non essere accettati... per paura di non essere benvisti e riconosciuto e, in sintesi, per paura della solitudine e di non essere amati - ecco la paura - ci lasciamo violentare dal giudizio.
E poi il giudizio, che è parte integrante della nostra vita, entra anche sulle nostre tavole, sul nostro corpo, allo specchio...
.per cui giudichiamo crudelmente noi stessi, specie quando il comportamento non è socialmente accetabile.
Che fare allora?
Ora che hai un'idea più chiara di quale sia la differenza tra giudizio, opinione e discernimento (e ti invito ad approfondire), chiediti ogni volta se il modo in cui ti esprimi, verso un fatto o una situazione o una persona, è con giudizio, parere o discernimento.
Allontanando il giudizio dagli altri, allontanerai il timore di essere giudicato e smetterai di giudicarti.
E con il tuo corpo, con lo specchio e con il cibo stesso avrai una relazione diversa, migliore, senza giudzio... a tuo vantaggio.
Preoccupiamoci della nostra coscienza, che dipende da noi, piuttosto che della nostra reputazione, che dipende dagli altri!
Buona serata 🥰
Gina