25/11/2025
Riprendo le parole di Gianluca Gotto per questa giornata dedicata alle donne e alla consapevolezza che la violenza, ancora così presente nella nostra società e cultura, sia ingiustificabile e da combattere alimentando educazione emotiva/affettiva, messaggi chiari, parole rispettose, amore sano.
"Tu sei mia" non è amore.
È ego, possesso, paura.
Ed è l'origine della violenza.
Se ti so amare solo quando sento che sei mia, che cosa succede quando sento che non lo sei più?
Si scatena l'inferno.
Ma questo non è il vero amore.
È la pretesa di essere amati.
È la forma di egoismo più profonda che ci sia.
Questo sono, coloro che giustificano la rabbia, l'odio e le atrocità commesse nascondendosi dietro al "troppo amare": persone che non hanno mai amato veramente, perché non hanno mai considerato nessuno se non se stesse.
L'atto di amore più alto e coraggioso che ci sia è l'esatto opposto di questa dolorosa pesantezza: è lasciare andare.
È riconoscere che tu non sei mia.
Tu sei tu.
E ti amo per ciò che sei.
La mia felicità non è una tua responsabilità.
È la tua felicità a rendermi felice.
Questo è il vero amore.
È prendersi cura del fiore invece di metterlo in un vaso e farlo morire lentamente.
È amare qualcuno come si ama un tramonto, il mare, un cielo stellato: con gioia, meraviglia, leggerezza, gratitudine.
È felicità semplice e condivisa.
È sorridere, apprezzando la presenza di qualcuno con la piena consapevolezza che non appartiene a nessuno.