Psicologia Infanzia e Adolescenza, Dott.ssa Laura Righetti

Psicologia Infanzia e Adolescenza, Dott.ssa Laura Righetti - Psicoterapia per adolescenti e adulti

- Corsi di Autostima ed Autoefficacia per Bambini (8-10 ann

La Dott.ssa Laura Righetti è esperta di psicologia dell'infanzia e dell'adolescenza. I servizi offerti comprendono colloqui di valutazione e sostegno psicologico a genitori, bambini e adolescenti. Da anni vengono condotti gruppi psicoeducativi per bambini e ragazzi su diversi temi, come autostima e benessere, affettività e sessualità, prevenzione bullismo e cyberbullismo. Le sedi in cui la Dott.ssa Righetti lavora si trovano a Formigine (Mo) e a Modena.

Bambini ed educazione viziante: l’importanza di non evitare frustrazioni ai bambini, ma accompagnarli nel tollerare le i...
26/09/2020

Bambini ed educazione viziante: l’importanza di non evitare frustrazioni ai bambini, ma accompagnarli nel tollerare le inevitabili fonti di frustrazione che incontreranno nella vita, favorendone il processo di crescita

...parliamo ancora di bambini!
Come ci ricorda Adler l'educazione deve innanzitutto favorire lo sviluppo del sentimento sociale, ovvero la capacità di compartecipare emotivamente al vissuto dell'altro e di cooperare, necessarie in tutti i compiti vitali.
L'educazione viziante è per questo un grosso impedimento in quanto dispensare il bambino da fatiche e ostacoli lo rende poco autonomo, incapace di tollerare le frustrazioni e progredire nella crescita, insicuro e in definitiva incapace di collaborare con gli altri trasformando i propri bisogni nella mediazione con la realtà e le esigenze altrui.
Quanto è importante tenere a mente questo obiettivo, a casa come a scuola, in questi giorni in cui il sistema educativo è messo a dura prova! Ma è proprio nei momenti di difficoltà che è possibile fare dei passaggi di crescita ed è qui che si vede il grado di preparazione alla vita.

A questo link un approfondimento sul tema:
http://www.istitutoadler.re.it/blog/scuola/approfondimenti-scuola/imparare-ad-essere-buoni

Buon inizio Scuola a tutti gli alunni, agli insegnanti e al personale scolastico intero, alle famiglie
13/09/2020

Buon inizio Scuola a tutti gli alunni, agli insegnanti e al personale scolastico intero, alle famiglie

Ci siamo. Tra poche ore riapriranno le scuole e i nostri bambini e ragazzi rientreranno nelle aule e occuperanno il loro posto in quello che per tanti mesi è stato un territorio lontano, protetto da un confine che tutelasse la loro salute e quella delle loro famiglie. Si riapriranno libri e si incroceranno di nuovo gli sguardi dei Professori senza schermi, senza filtri, faccia a faccia. Tra le cose che più di altre i mesi di isolamento hanno tolto agli studenti, ci sono le relazioni che animano la scuola e fanno sì che essa si presenti, non solo come ambito di apprendimento nozionistico, ma come campo di interazione in cui si creano legami e si esprimono parti di sé, in quel complesso processo che è l’identificazione.
In ottica adleriana, Se la scuola ha una speranza di recuperare la sua credibilità, oggi ampiamente erosa nell’opinione dei suoi stessi fruitori, questa è nella volontà di superare l’ambito della pura istruzione per lavorare, anche nell’interesse del semplice apprendimento, alla riduzione della bassa autostima, della rabbia, dei sentimenti di impotenza e abbandono, per produrre una maggiore fiducia nel proprio sé e nella relazione solidale, un sollievo al dolore e una rinnovata speranza per il futuro.
Un contributo, in tal senso, può ve**re dal paradigma psicopedagogico dell’educazione socio-affettiva centrata sull’empatia, l’incoraggiamento e l’empowerment come approccio da preferire nella promozione delle persone in
dive**re.
L’impiego dello psicologo nella scuola e l’agire educativo del docente in questa prospettiva, promuovendo autostima, fiducia, sicurezza, interesse sociale, attività proattive e cooperative tra allievi nelle situazioni sociali e di rendimento, consentono – in una chiave coerentemente adleriana – l’emergere maieutico di quelle qualità della personalità che permettono di vivere l’esperienza scolastica da protagonisti e non da sottostimate comparse.

Ecco che le relazioni entrano nei processi d’apprendimento e potenziano la loro efficacia. Il Cooperative learning, ad esempio, è una strategia educativa volta principalmente a sviluppare le naturali abilità collaborative degli individui. Esso poggia sull’assunto che sia insita nell’uomo l’esigenza della partecipazione ad attività sociali e che quindi ogni individuo cerchi di soddisfare nel gruppo gran parte delle sue esigenze sociali.
Questa tecnica fa della collaborazione di gruppo la sua forza (massima rilevanza del “come” rispetto al “cosa”), valutando che l’apprendimento collaborativo amplifichi le capacità degli allievi, sviluppi il pensiero creativo e critico e infine migliori le capacità comunicative e prosociali degli individui (solidarietà, sostegno etc.)
L’incontro e la collaborazione quindi come sviluppo del sentimento sociale nel raggiungimento di obiettivi più grandi e ambiziosi del semplice voto.
Buon inizio ai ragazzi ma anche ai Professori, al personale scolastico e ai genitori. Buon inizio alla scuola tutta, che questo sia un anno in cui sia possibile ritrovarsi e crescere insieme.

Per approfondire http://www.sipi-adler.it/rivista-di-psicologia-individuale/il-cooperative-learning-un-metodo-per-lapprendimento-disciplinare-e-per-leducazione-del-sentimento-sociale/

In ripartenza i nostri Centri: Farfaville e Alga sono pronti ad accogliervi!
25/08/2020

In ripartenza i nostri Centri: Farfaville e Alga sono pronti ad accogliervi!

Buongiorno!🌈
Dopo una breve pausa vacanziera, ieri abbiamo ripreso le attività dello Studio Farfaville. A breve ricomincia la scuola e siamo pronte per fare del nostro meglio nel sostenervi, sarà un inizio bello strano e molte sfide ci verranno poste ma noi siamo sicure che insieme riusciremo a superarle!
Noi siamo qui, ancora una volta, per crescere insieme.🌿
Chiamaci al 351 531 9290 o scrivici a studio.farfaville@gmail.com

La psicoterapia adleriana come possibilità di cambiamento e di movimento, seguendo una logica teleologica
20/08/2020

La psicoterapia adleriana come possibilità di cambiamento e di movimento, seguendo una logica teleologica

Adler non crede tanto nel determinismo quanto nel finalismo, adottando una visione teleologica: l'uomo è capace di darsi delle mete che lo orientano verso il futuro; la sua vita infatti non è il semplice frutto di condizionamenti infantili che ne determinano la traiettoria (visione deterministica).

Pur non negando la possibilità che esperienze precoci influenzino la vita presente, Adler si concentra piuttosto sulle mete dell'individuo, che guidano il suo essere nel mondo. Tali mete non sono solo quelle consapevoli e coscienti, ma anche e soprattutto quelle inconsce, che portano con sé una carica emotiva ed affettiva in grado di influenzare il vivere dell'individuo.

Citando Parenti: "Il fine ultimo è la meta prevalente verso cui si indirizza tutta la vita psichica di un individuo. Questo concetto comporta che l'orientamento interpretativo seguito dalla psicologia adleriana tenda a inquadrare le manifestazioni psichiche e comportamentali, normali e patologiche, alla luce dello scopo, conscio o inconscio, che si propongono".

Nel concreto, questo come si traduce in psicoterapia?

In terapia, comprendere lo schema interpretativo che guida l'individuo, unico e irripetibile, identificando anche gli aspetti che possono influenzare negativamente la qualità di vita della persona, è il presupposto per creare movimento ed evoluzione, co-costruendo nuovi punti di vista, che permettono di modificare e ampliare le mete a cui ciascuno di noi tende.

Non si tratta dunque di giungere alla semplice consapevolezza di quello che non funziona o dei condizionamenti del passato sul presente, su cui non si può agire, ma si tratta di costruire la possibilità del cambiamento, ampliamento, sperimentazione di alternative più sane ed equilibrate nel proprio stile di vita.

Relazioni narcisistiche lette in chiave adleriana
29/07/2020

Relazioni narcisistiche lette in chiave adleriana

La cultura occidentale contemporanea promuove uno Stile di Vita improntato al Narcisismo che si riflette sulla dimensione degli affetti, producendo una sorta di “analfabetismo affettivo”. È sempre più frequente osservare dinamiche di ossessione per il Potere (come reazione all’impotenza), per il Controllo (per la paura dell’incertezza), la Competizione (a scapito della cooperazione), la Superiorità (per timore di fallimento).
È necessario specificare che, come direbbe Alfred Adler se collocati “sul lato utile della vita” il Potere, il Controllo, la Competizione e la Superiorità non sono valori da demonizzare a priori e che al contrario la volontà di affermazione personale e il sentimento sociale possono esprimersi in armonia tra loro. Tuttavia, quando ciò non avviene nelle relazioni si assiste a condizioni di predominio squilibrato della volontà di affermazione personale a scapito del sentimento sociale, il che conduce a ciò che chiamiamo Narcisismo patologico o “amore malato” verso se stessi, quindi verso l’Altro e nelle relazioni.
Le relazioni di maltrattamento si configurano quindi come dinamiche nelle quali lo scopo ultimo è quello di controllare l’altro, di dominarlo e stabilire una relazione sbilanciata di superiorità-inferiorità.
Per evitare questi scenari è necessario investire in un processo di conoscenza di se stessi e riconoscimento dei propri bisogni fondamentali attraverso l’immersione nelle proprie profondità affettive precoci per recuperare e risanare le proprie ferite narcisistiche ancora aperte.
É questo un complesso cammino che accompagna nel prezioso passaggio dall’Io al Noi.

Per saperne di più http://www.istitutoadler.re.it/blog/istituto/approfondimenti-istituto/amori-malati

“La cooperazione tra i sessi”, concetto adleriano quanto mai attuale
22/07/2020

“La cooperazione tra i sessi”, concetto adleriano quanto mai attuale

Alfred Adler: “Per una piena collaborazione a due è necessario che ciascuno dei membri della coppia abbia più riguardi per l'altro che non per se stesso.”

Lo stile di vita e le scelte portate avanti dal fondatore della Psicologia Individuale sono strettamente interconnessi e coerenti con la sua concezione teorica. Dalle biografie sappiamo che durante il periodo universitario Adler si interessò al socialismo e, nel corso degli incontri politici, conobbe la studentessa russa Raissa Epstein, a Vienna per completare gli studi universitari non consentiti ad una donna nella Russia zarista. Alfred Adler e Raissa Epstein si sposarono il 23 dicembre 1897. Il carattere della moglie, che è stata descritta come donna intelligente, combattiva, capace di sostenere idee anticonformiste, inesperta dei lavori domestici, poco curata nel vestire e di piccola statura, influenzò la visione adleriana del femminile.

In Adler la dimensione sociale permea tutto il discorso sull'uomo ed è proprio lui tra i primi a denunciare l'influenza capitale della società, dell'ambiente, della cultura nell'elaborazione dell'identità socio-sessuale, dello stile di vita “maschile” e “femminile” che rimanda al rapporto fra i due sessi. Egli ci spiega come la divisione del lavoro, escludendo le donne da certe occupazioni e favorendo gli uomini nelle posizioni più prestigiose, ha provocato una continua tensione tra i due sessi precludendo le possibilità di un'armonia psichica e sociale. Questo ha conseguenze negative non solo per l’individuo singolo, uomo o donna che sia, ma anche per la coppia e la società in genere.

Intanto che portava avanti queste idee, allora certamente rivoluzionarie e ancora oggi non comprese del tutto, allo stesso tempo fondava la sua famiglia su una relazione cooperativa tra lui e la moglie, centrata non sulla lotta per il potere basata sulla presunta superiorità dell'uomo sulla donna, ma sulla compartecipazione emotiva, l'attenzione reciproca, l'affetto, l'intimità e la collaborazione, in un contesto paritario in cui entrambi si sentano sicuri e meritevoli.

Una madre non deve essere perfetta, ma "sufficientemente buona", Donald Winnicott
13/06/2020

Una madre non deve essere perfetta, ma "sufficientemente buona", Donald Winnicott

Donald Winnicott, pediatra e psicoanalista inglese, ci ha parlato dell'importanza di una madre "sufficientemente buona", per la crescita sana ed equilibrata del bambino.

Sufficientemente non vuole dire perfettamente. Una madre autentica e reale può vivere momenti di ansia, stanchezza, tristezza, e deve poterselo permettere, cercando di tacitare il senso di colpa nutrito da una dannosa cultura tramandata nel tempo, che pretende il femminile e il materno perfetto e senza macchia.

Laura Righetti, psicoterapeuta adleriana

Centro Alga
Farfaville Studio per l'apprendimento

Vi invito a seguire la pagina "Riflessioni Adleriane", un modo per conoscere la Psicologia Individuale Comparata di Alfr...
13/06/2020

Vi invito a seguire la pagina "Riflessioni Adleriane", un modo per conoscere la Psicologia Individuale Comparata di Alfred Adler, un impianto teorico quanto mai attuale, che descrive un individuo che si muove nel mondo con le sue caratteristiche irripetibili, ma che non può mai prescindere dal contesto socioculturale in cui è inserito.

Laura Righetti

Alfred Adler definisce nel 1911 il suo impianto teorico "Psicologia Individuale Comparata".
Il termine “individuale” è utilizzato nel senso etimologico derivato dal latino “individuus”, vale a dire indivisibile; ciò significa che il soggetto costituisce un’unità unica ed irripetibile, nei suoi aspetti somatici e psichici.
L'aggettivo “comparato” invece mette l’accento sulla necessità di porre in connessione il soggetto con altri individui in una dimensione socioculturale.

La psicologia Individuale Comparata si pone dunque come coerente e compatibile con il più recente approccio bio-psico-sociale (Engel, 1977), che attribuisce il benessere/malessere di una persona alla particolare interazione di fattori biologici, psicologici e sociali.

Ecco il dettaglio della formazione sui D.S.A.!
13/05/2020

Ecco il dettaglio della formazione sui D.S.A.!

Buongiorno a tutte/i! Insieme alle colleghe con cui collaboro, presso il Centro Alga e Farfaville Studio per l'apprendim...
06/05/2020

Buongiorno a tutte/i! Insieme alle colleghe con cui collaboro, presso il Centro Alga e Farfaville Studio per l'apprendimento, verrà proposta un'interessante iniziativa: due giornate di formazione sui D.S.A, il 19 e il 21 maggio dalle 17:00 alle 19:00. Tratteremo il tema dei D.S.A da un punto di vista teorico-pratico, offrendo spunti concreti per favorire l'apprendimento nei bambini. Vi aspettiamo numerose/i!

Per informazioni e iscrizioni mandate una mail a : formazioneonline.dsa@gmail.com

Dott.ssa Laura Righetti

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Modena

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Psicologia e Psicoterapia

Sono Laura Righetti psicologa - psicoterapeuta, mi occupo soprattutto di bambini, adolescenti e giovani adulti. I servizi offerti comprendono colloqui di valutazione, sostegno psicologico e psicoterapia a genitori, bambini, adolescenti e adulti.

Da anni conduco gruppi psicoeducativi per bambini e ragazzi su diversi temi, come autostima e benessere, affettività e sessualità, prevenzione bullismo e cyberbullismo. Conduco inoltre gruppi di sostegno alla genitorialità e gruppi di promozione del benessere per adulti.

Mi occupo di dipendenze da internet e ritiro sociale; svolgo supporto alla didattica al corso universitario “Laboratorio di psicopatologia delle dipendenze” UNIMORE, Università di Modena e Reggio Emilia.

Le sedi in cui lavoro si trovano a Formigine (Mo) e a Modena (Centro Alga); collaboro inoltre con il Centro Itaca di Pavullo (Mo).