METRONOM

02/12/2025

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📌 “Un Manifesto senza Dimensioni”
Cesare Fullone, Cesare Pietroiusti
19 settembre 2025 - 14 dicembre 2025
METRONOM, via Carteria 10, Modena
Ingresso libero durante gli orari di apertura.

Image: © “Un Manifesto senza Dimensioni”, 2025, installation view at Metronom, photo credit Bruno Cattani.

29/11/2025

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Il collettivo artistico Obvious è formato da tre artisti francesi che utilizzano l’intelligenza artificiale per generare immagini e concetti visivi. La loro ricerca si fonda sull’idea che arte e tecnologia non siano ambiti separati, ma dimensioni profondamente interconnesse: algoritmi, reti neurali e modelli di IA diventano materiali creativi al pari di pennelli e pigmenti. Nella loro visione, lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie digitali non rappresenta una rottura, bensì la naturale prosecuzione delle innovazioni che nel corso della storia hanno trasformato il linguaggio visivo, dall’invenzione della prospettiva alla comparsa della fotografia.

L’opera fa parte di , rassegna che Generazione Critica dedica ad una selezione tematica di opere e artisti contemporanei.
🍄 Per iscriversi alla newsletter mandare una mail di richiesta a gc.redazione@gmail.com

Qui l’articolo completo: https://www.generazionecritica.it/opera-al-centro/fungal-outgrowths-obvious/

Il collettivo artistico Obvious è formato da tre artisti francesi che utilizzano l’intelligenza artificiale per generare immagini e concetti visivi. La loro ricerca si fonda sull’idea che arte e tecnologia non siano ambiti separati, ma dimensioni profondamente interconnesse: algoritmi, reti neu...

27/11/2025

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ALMANACCO: una rubrica con storie di ieri e opere di oggi.

📌 “Un Manifesto senza Dimensioni”
Cesare Fullone, Cesare Pietroiusti
19 settembre 2025 - 14 dicembre 2025
METRONOM, via Carteria 10, Modena
Ingresso libero durante gli orari di apertura.

image: © Cesare Fullone, “Senza Titolo”, 2025, installation view at Metronom.

26/11/2025

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“Vanatori” di Matei Bejenaru presenta una piccola casa gialla dai profili rossi, immersa nel silenzio sospeso della campagna rumena. A un primo sguardo la scena appare quasi fiabesca, la costruzione è però circondata da una sorta di impalcatura, un elemento che interrompe la quiete del paesaggio e introduce un senso di provvisorietà o quantomeno di trasformazione. Il titolo Vanatori, parola che in romeno significa “cacciatore” e che può rimandare anche alla figura del segugio o del cercatore, suggerisce un intento di ricerca: un’indagine sul territorio, sulle comunità che lo abitano e sul ruolo stesso dell’artista come osservatore.

È online la nuova Opera al Centro di Generazione Critica.
Qui l’articolo completo: https://www.generazionecritica.it/opera-al-centro/vanatori-matei-bejenaru/

Matei Bejenaru (1963) è un artista rumeno che esplora le dinamiche della rappresentazione visiva impiegando il linguaggio della fotografia documentaria. Attraverso tecniche analogiche, recupera la lentezza del processo fotografico trasformandola in un momento di riflessione sul vedere. Il suo lavor...

26/11/2025

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È ora disponibile su Exbibart un articolo dedicato alla mostra “Un Manifesto senza Dimensioni”. Ringraziamo Valentina Gili per il suo prezioso contributo e per lo sguardo attento con cui ha raccontato il progetto.

Qui l’articolo completo:

Le opere di Cesare Pietroiusti e Cesare Fullone in mostra nella galleria Metronom di Modena, per una riflessione sulla volatilità delle idee

25/11/2025

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Quale forma e quale significato assume il valore nel mondo dell’arte? A questa domanda invita a riflettere la mappa concettuale di Cesare Pietroiusti, che riunisce le voci di studiosi e filosofi, raccogliendo definizioni, prospettive critiche e diverse scale valoriali.

📌 “Un Manifesto senza Dimensioni”
Cesare Fullone, Cesare Pietroiusti
19 settembre 2025 - 14 dicembre 2025
METRONOM, via Carteria 10, Modena
Ingresso libero durante gli orari di apertura.

Image: © Cesare Pietroiusti, “Didascalie (Valore)”, 2022, detail, courtesy the artist and Metronom.

22/11/2025

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Vanessa Barragão ha trasformato la sua passione per il crochet e il disegno in una pratica artistica che volge l’attenzione all’ambiente naturale. La dimensione manuale del fare è per l’artista un modo per connettersi con la Natura, per tradurre in materia la memoria dei luoghi in cui è cresciuta.

L’opera fa parte di , rassegna che Generazione Critica dedica ad una selezione tematica di opere e artisti contemporanei.
🍄 Per iscriversi alla newsletter mandare una mail di richiesta a gc.redazione@gmail.com

Qui l’articolo completo: https://www.generazionecritica.it/opera-al-centro/picos-ii-vanessa-barragao/

Vanessa Barragão (1992, nata ad Albufeira, in Portogallo, dove attualmente vive e lavora) ha trasformato la sua passione per il crochet e il disegno in una pratica artistica che volge l’attenzione all’ambiente naturale. La dimensione manuale del fare è per l’artista un modo per connettersi c...

21/11/2025

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ALMANACCO: una rubrica con storie di ieri e opere di oggi.

📌 “Un Manifesto senza Dimensioni”
Cesare Fullone, Cesare Pietroiusti
19 settembre 2025 - 14 dicembre 2025
METRONOM, via Carteria 10, Modena
Ingresso libero durante gli orari di apertura.

image: © Cesare Fullone, “Occidente”, 2025, installation view at Metronom.

19/11/2025

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Kelly O’Brien intreccia nelle sue opere dimensione biografica e indagine sociale. La sua ricerca si fonda su un approccio di tipo documentaristico, orientato a rendere visibile ciò che spesso resta invisibile. L’artista dà voce a figure marginalizzate, a persone che la società tende a non ascoltare, ribaltando le gerarchie e trasformando l’immagine in strumento di denuncia e di riscatto.

È online la nuova Opera al Centro di Generazione Critica.
Qui l’articolo completo: https://www.generazionecritica.it/opera-al-centro/scrubber-kelly-obrien/

Kelly O’Brien (1985) è un’artista q***r che vive e lavora nel Regno Unito. Le sue origini si riflettono profondamente nella pratica artistica: proveniente da una famiglia irlandese immigrata e appartenente alla classe operaia, O’Brien intreccia nelle sue opere dimensione biografica e indagine...

18/11/2025

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Il pane, con il passare del tempo, marcisce, esposto agli agenti atmosferici. Allo stesso modo la conoscenza, che in esso trova il suo supporto materiale, sotto la pressione del tempo cambia: si altera, si distrugge e si ricompone. È ciò che suggerisce anche l’installazione di Cesare Fullone, che mette in scena questa lenta trasformazione della materia e del sapere.

📌 “Un Manifesto senza Dimensioni”
Cesare Fullone, Cesare Pietroiusti
19 settembre 2025 - 14 dicembre 2025
METRONOM, via Carteria 10, Modena
Ingresso libero durante gli orari di apertura.

16/11/2025

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Il materiale pesante e rigido del cemento viene impiegato da Cesare Fullone per evocare un concetto quasi opposto: la leggerezza e la fluidità della navigazione. Attraverso questo paradosso, si rivela la forza della sua ricerca, tesa a trasformare la materia in metafora, costruendo un dialogo continuo tra ciò che appare e ciò che si percepisce, tra la gravità della sostanza e la libertà del pensiero.

📌 “Un Manifesto senza Dimensioni”
Cesare Fullone, Cesare Pietroiusti
19 settembre 2025 - 14 dicembre 2025
METRONOM, via Carteria 10, Modena
Ingresso libero durante gli orari di apertura.

immagine: © “Un Manifesto senza Dimensioni”, 2025, installation view at Metronom, photo credit Bruno Cattani.

15/11/2025

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Nel cortometraggio “Mushrooms”, Liu Yujia documenta la vita delle foreste boreali dell’Asia nord-orientale. Attraverso l’uso di un obiettivo macro, l’artista penetra nel sottobosco, trasformando un universo apparentemente minimo e marginale in una vasta e complessa foresta. Il video diventa così un viaggio in cui la natura è la vera protagonista.

L’opera fa parte di , rassegna che Generazione Critica dedica ad una selezione tematica di opere e artisti contemporanei.
🍄 Per iscriversi alla newsletter mandare una mail di richiesta a gc.redazione@gmail.com

Qui l’articolo completo: https://www.generazionecritica.it/opera-al-centro/mushrooms-liu-yujia/

Liu Yujia (vive e lavora a Pechino) è un’artista visiva che fa della documentazione video il fulcro della propria ricerca. Nelle sue opere, il linguaggio filmico assume la forma di un diario di bordo, attraverso il quale l’artista esplora, con sguardo analitico e contemplativo, i territori attr...