Ostetrica Chiara Chittoni IBCLC

Ostetrica Chiara Chittoni IBCLC Sono diventata ostetrica nel 1997 e da allora mi occupo di maternità e nascita.

Ho lavorato in diversi servizi di assistenza elle madri e ai bambini, in particolare, dal 1999 ad oggi, presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di Carpi.

Quando il primo incontro è disturbato ...UBRIACATEVI di coccole! "L'orchestra ormonale, che suona solo sotto la direzion...
19/01/2023

Quando il primo incontro è disturbato ...
UBRIACATEVI di coccole!

"L'orchestra ormonale, che suona solo sotto la direzione delle doglie e, quindi, nel parto naturale, predispone i canali biologici per un legame madre-bambino profondo, istintivo, arcaico che, a sua volta, favorisce l'instaurarsi di un attaccamento sicuro. L'accoglimento immediato del bambino e l'imprinting nelle due ore successive, sotto l'influenza dell'adrenalina fetale, sigillano tale legame e favoriscono l'allattamento e l'accudimento.
Le mamme che hanno affrontato un taglio cesareo senza travaglio, un'analgesia epidurale, un parto operativo, o che semplicemente sono state separate dal loro bambino e hanno vissuto la nascita sotto l'insegna dello stress, non sono aiutate nella stessa misura dai loro canali biologici nel consolidamento del legame e nell'avvio dell'allattamento.
Le ostetriche viennesi hanno sperimentato con successo una modalità di recupero che permette, alle mamme a e ai bambini che non hanno potuto godere a pieno del contatto pelle a pelle alla nascita, di rivivere il momento del bonding.
La mamma, possibilmente nel primo puerperio ma non è mai troppo tardi, a casa sua, in un ambiente calmo, caldo e con luci soffuse , dopo essere stata accudita, massaggiata, nutrita viene invitata a mettersi a letto nuda con un accappatoio aperto.
Accanto al letto l'ostetrica fa un bagnetto caldo al bambino e lo pone n**o, bagnato e caldo sul corpo della madre. Quindi avvolge mamma e bambino nell'accappatoio, li copre e li lascia soli.
Sembra che il contatto con il bambino bagnato richiami al cervello arcaico stimoli simili a quelli che seguono una nascita spontanea e, quindi, in risposta avvenga una cascata ormonale di prolattina, endorfine e ossitocina.
In queste mamme è stato osservato un consolidamento del legame madre bambino e dell'allattamento nei giorni successivi a questa esperienza di re-bonding"

( tratto da Verena Schmid "D&D n. 52 marzo 2006)

LE FERITE DEL PARTO E LA RESILIENZA FEMMINILE ( del corpo e delle emozioni)"Quando una madre che è stata aperta comincia...
14/01/2023

LE FERITE DEL PARTO E LA RESILIENZA FEMMINILE ( del corpo e delle emozioni)

"Quando una madre che è stata aperta comincia a sentire che il suo cesareo è stato un viaggio iniziatico e si concede di esplorare gli aspetti più profondi della guarigione, libera un'enorme quantità di energia psichica. Reprimere o negare il trauma richiede molta energia, ma una volta che l'esperienza si integra tutta l'energia che prima veniva usata per difendersi, si libera verso un'azione creativa"
Jeanine Parvati-Baker

Le ferite emotive della nascita a volte possono rimanere aperte per molti anni o non chiudersi mai.
Queste ferite ( taglio cesareo, lacerazioni perineali, episiotomia...) scrivono nel nostro corpo le paure, il dolore, la sensazione di impotenza vissute durante un parto per noi traumatico, perchè nel momento della massima apertura di tutti canali sensoriali, nel momento dell'imprinting, quello è stato il vissuto prevalente che ha influenzato l'incontro con il bambino e l'avvio della relazione.

Tuttavia le donne e le madri hanno anche una grande capacità di superare e rielaborare...
Il primo passo è quello di prendersi cura di quella speciale cicatrice che è stata la porta di ingresso del nostro bambino nella vita, guardarla con uno specchio e ringraziarla per favorirne una buona guarigione, a breve e a lungo termine.
E' fondamentale parlarne! Capire cosa e perchè è successo aiuta ad accettare e amare questa speciale strada che alcuni bambini scelgono per incontrare la propria madre.

Una donna sta partorendo …Un bambino sta nascendo…in una casa, in una sala parto, in una sala operatoria..."Eccolo …....
14/01/2023

Una donna sta partorendo …
Un bambino sta nascendo…
in una casa, in una sala parto, in una sala operatoria...

"Eccolo ….
Esce … prima la testa.
Poi le braccia, che aiutiamo a liberare, insinuando un dito sotto ogni ascella.
Così, reggendo il bambino sotto le braccia, lo issiamo, come se stessimo tirando fuori qualcuno da un pozzo.
E lo posiamo direttamente sul ventre materno.
Quale luogo più adatto per ricevere il bambino?
Il ventre della donna ha la forma, la misura esatta del bambino.
Convesso poco fa, ora concavo, sembra in attesa, come un nido.
Inoltre il suo tepore, la sua elasticità, il fatto che salga e scenda
Secondo il ritmo della respirazione, la dolcezza, il calore vivo della pelle, tutto lo rende il luogo per eccellenza dove deporre il neonato.”
F.Leboyer

LA NASCITA (non disturbata) DI GESU' "Il giorno in cui Gesù fu pronto a fare il suo ingresso nel modo, Maria ricevette u...
26/12/2022

LA NASCITA (non disturbata) DI GESU'

"Il giorno in cui Gesù fu pronto a fare il suo ingresso nel modo, Maria ricevette un messaggio non verbale di umiltà.
Si trovava in una mangiatoia, circondata da altri mammiferi...doveva affrontare lo svantaggio di essere una creatura umana e riconoscere che la vivacità intellettuale non le era di alcun aiuto in quella situazione. Avrebbe dovuto rilasciare gli stessi ormoni che rilasciano gli altri mammiferi al momento del parto, per mezzo della stessa ghiandola, ossia la parte primitiva del cervello che tutti noi abbiamo in comune.
Si preparò un ambiente perfetto per l'evento. Maria si sentiva al sicuro e pertanto il suo livello di adrenalina era al minimo... si ritrovò in posizione carponi...in quella postura, e nell'oscurità della notte, poté facilmente estraniarsi dal mondo esterno.
Appena nato, Gesù si ritrovò tra le braccia di una madre estatica, tanto istintiva quanto solo un mammifero non umano riesce ad essere...Il corpo di Maria era caldo. Istintivamente Maria coprì il bambino con un panno che aveva lì accanto. Era affascinata dallo sguardo del piccolo e non riusciva a interrompere quel prolungato contatto visivo con Gesù.
Fissarsi l'un l'altro in tal modo servì a indurre un successivo rilascio di ossitocina, che portò l'utero a contrarsi e a rimandare una piccola quantità di sangue arricchito dalla placenta lungo il cordone ombelicale verso il neonato; poco dopo la placenta fu espulsa.
Madre e figlio potevano sentirsi al sicuro... Maria si distese tenendo il piccolo accanto al cuore. Improvvisamente Gesù cominciò a girare la testa da una parte all'altra e ad aprire la bocca in una O rotonda. Guidato dal suo istinto si avvicinò a poco a poco al capezzolo, mentre Maria...capì come reggerlo e come aiutarlo a trovare il seno...
Nel giro di pochi minuti Gesù era entrato nel mondo dei microbi, si era adattato all'atmosfera , separato dalla placenta, aveva iniziato ad usare i polmoni e a respirare in modo autonomo, si era adattato alla forza di gravità e alle variazioni di temperatura. Gesù è un eroe!
Non c'erano orologi nella mangiatoia. Maria non si preoccupò di calcolare quanto il piccolo rimase attaccato al seno prima di addormentarsi.
La prima notte dopo il parto Maria ebbe solo qualche breve fase di sonno leggero; rimase vigile e protettiva, ansiosa di avvertire ogni bisogno del neonato più prezioso del mondo"

tratto da "La scientificazione dell'amore" di M. Odent

13/08/2022

𝐋𝐚 𝐜𝐚𝐩𝐚𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐢𝐦𝐦𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐢𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐧𝐨.

Il seno è un produttore a richiesta, con un piccolo deposito (piccolo rispetto alle possibilità di produzione).

La capacità di immagazzinamento del latte è proprio la grandezza di questo deposito e, fondamentalmente, ti dice 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 può probabilmente passare tra una poppata e un’altra (e non 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 latte produci).

👀 Per spiegarlo meglio, osserva questa immagine efficace di .dietitian.

I tuoi alveoli (sacche che producono e stoccano il latte) sono rappresentati dall’uva. La dimensione e il numero di acini d’uva determinano quanto latte puoi tenere (nel deposito!) tra una poppata e l’altra. Quanto si presentano pieni o “vuoti” (si fa per dire, non è mai vuoto) determina quanto latte verrà prodotto.

▪️Quando hai meno uva o uva piccola, è probabile che il tuo bambino popperà più frequentemente ed è più probabile che prenda entrambi i seni.
In questo caso, i tuoi seni non immagazzinano tanto latte tra le poppate quanto seni con un deposito più grande, ma se vengono svuotati spesso e in modo completo, nell’arco di una giornata essi produrranno tanto latte quanto ne serve al bambino.

▪️Quando hai più uva, o uva grande, è probabile che il tuo bambino popperà meno frequentemente ed è più probabile che prenda un solo seno.
Le donne con seni con una capacità di stoccaggio maggiore possono essere in grado di prolungare il tempo tra le poppate senza interferire con la loro produzione.

In altre parole, le donne con capacità di immagazzinamento minore possono aver bisogno di offrire il seno più frequentemente, poiché i loro seni si riempiono più velocemente e la produzione di latte diminuisce quando gli alveoli sono pieni.

𝗣𝗶𝘂̀ 𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗶𝗺𝗺𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗶𝗻𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗲̀ 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲, 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿 𝘀𝗮𝗿𝗮̀ 𝗶𝗹 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗮̀ 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗿𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 “𝗳𝗮𝘀𝘁𝗶𝗱𝗶” 𝘁𝗿𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗼𝗽𝗽𝗮𝘁𝗮 𝗲 𝗹’𝗮𝗹𝘁𝗿𝗮; 𝘀𝗲 𝗲̀ 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗽𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗮, 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝘀𝗮𝗿𝗮̀ “𝗺𝗶𝗻𝗼𝗿𝗲”.

(Questo è il motivo per cui l’offerta di alcune mamme non è influenzata da intervalli di poppate più lunghi rispetto a quella di altre mamme).

E ricorda…

★ Se il seno è drenato, manderà l’invio di produrre altro latte; se il seno si presenta “pieno”, per proteggerti da ingorghi, non invierà input.


𝒫𝓊ℴ𝒾 𝓁ℯℊℊℯ𝓇ℯ 𝒶𝓃𝒸𝒽ℯ:
𝐋𝐨 𝐬𝐚𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚 𝐡𝐚 𝐮𝐧 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨 𝐦𝐚𝐠𝐢𝐜𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐦𝐚𝐧𝐭𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐭𝐭𝐞?
https://www.facebook.com/share/1CCh3mhBLm/?mibextid=wwXIfr

▶️ Fonte:
✍🏻 Mᴀʀɪᴋᴀ Nᴏᴠᴀʀᴇsɪᴏ, Iʙᴄʟᴄ
https://www.facebook.com/share/1DUwjWsDjD/?mibextid=wwXIfr
✍🏻 lllitalia.org/10019-articoli-genitori/gestione-dell-allattamento/156-anatomia-di-un-seno-al-lavoro.html




📷 The Breastfeeding Dietitian

31/07/2022
Che svezzamento sarebbe senza la pizza??!
25/06/2022

Che svezzamento sarebbe senza la pizza??!

🎉 Pizza has been added to our free First Foods® database! 🎉

While pizza is often high in sodium, sharing a meal as a family can be more important than the food’s nutritional value alone. Want to share bite-size pieces with the cheese still on? Or cut less of the slice off? Rest assured that you know your child best. And remember that a high-sodium meal here or there won’t hurt your baby or toddler.

By age:

➡️ 6-8 mos: Avoid or only offer the crust. Look for pizza that has a resistive crust that won’t snap off easily in baby’s mouth and go big in size. (This works with bready crusts, not thin, cracker-like ones.) While baby won’t get much food in the belly this way, teething on pizza crust can stimulate the reflexes that let baby practice chewing. Or peel off age-appropriate toppings to share with baby, like soft, well-cooked slices of vegetables. Note that some pizza contains honey in the crust, sauce, or toppings. Honey should be avoided during the first year of life due to the risk of infant botulism.

➡️ 9-11 mos: Serve small, bite-sized pieces of the pizza slice with globs of cheese and firm toppings removed. To reduce the risk of choking further, you can remove all toppings and cheese from the pieces. You can also continue to offer just the crust, but know that at this age, many babies have the skills to bite off pieces that can get stuck to the roof of their mouth, causing some gagging and discomfort.

➡️ 12 mos+: If you feel confident in the child’s biting and tearing skills, present a slice of pizza with the tip cut off (so it’s not too floppy). Note that softer, thinner pieces of pizza can glom up in the mouth and cause some gagging. Or continue to serve small pieces with challenging-to-chew toppings removed. If a child is routinely over-stuffing their mouth, offer fewer pieces at a time.

➡️ 24 mos+: Around this age, many toddlers are able to handle a whole slice of pizza with toppings. If any toppings look too challenging, peel them off to be eaten separately.

For more foods, see our free First Foods® Database or download our free app.








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Ma chi è Easter?

Easter è l'antica dea Isthar della fertilità, della rinascita e della primavera le cui radici ancora più anticamente affondano nella dea egiziana Iside.

Happy Easter! Buona rinascita a tutti!

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