01/11/2025
COME L’ATTIVITÀ FISICA “PARLA” AL SISTEMA IMMUNITARIO: il microbiota che aiuta a comba***re il cancro
Di Rino Mastromauro
Negli ultimi anni, l’esercizio fisico si è imposto come un potente alleato non solo della salute generale, ma anche della lotta contro il cancro. Numerosi studi hanno mostrato che l’attività fisica può aumentare l’efficacia delle terapie oncologiche, in particolare degli inibitori dei checkpoint immunitari (ICI) farmaci che riattivano il sistema immunitario contro le cellule tumorali. Tuttavia, i meccanismi biologici alla base di questo effetto benefico sono rimasti, finora, poco chiari.
Un recente studio (DOI: 10.1016/j.cell. 2025.06.018) ha fatto luce su questo mistero, rivelando un protagonista inatteso: il microbiota intestinale, ovvero l’insieme dei miliardi di microrganismi che popolano il nostro intestino. I ricercatori hanno dimostrato che l’esercizio fisico modifica il metabolismo microbico intestinale, stimolando la produzione di un particolare metabolita, il formiato, che si rivela fondamentale nel potenziare la risposta immunitaria antitumorale.
Il formiato: un messaggero tra intestino, esercizio e sistema immunitario
Durante l’attività fisica, il metabolismo microbico intestinale subisce un’attivazione che porta all’aumento dei livelli di formiato, una piccola molecola derivata dal metabolismo monocarbonioso. Questo metabolita, prodotto dai batteri intestinali, non resta confinato nell’intestino: entra in circolo e potenzia la funzione delle cellule T CD8 citotossiche — le cosiddette cellule “killer” del sistema immunitario, specializzate nell’eliminare le cellule tumorali.
Gli esperimenti condotti su modelli preclinici di melanoma hanno mostrato che l’aumento del formiato indotto dall’esercizio migliora in modo significativo l’efficacia degli inibitori dei checkpoint immunitari. In altre parole, il movimento “prepara” il sistema immunitario a rispondere meglio alle terapie.
Un meccanismo mediato dal fattore Nrf2
A livello molecolare, gli studiosi hanno identificato il fattore di trascrizione Nrf2 (nuclear factor erythroid 2-related factor 2) come un elemento chiave di questo processo. Il formiato attiva Nrf2, che a sua volta regola i geni responsabili della funzione e della sopravvivenza delle cellule T CD8. L’attivazione di Nrf2 migliora la capacità di queste cellule di riconoscere e distruggere le cellule tumorali, potenziando così l’immunità antitumorale mediata dall’esercizio.
In vitro, il formiato è risultato sufficiente e necessario per indirizzare il destino delle cellule Tc1 — una sottopopolazione di linfociti T CD8 — verso una risposta più efficace contro gli antigeni tumorali. In vivo, nei modelli animali, la somministrazione di formiato o la sua produzione microbica naturale hanno determinato una riduzione significativa della crescita tumorale.
Un biomarcatore promettente per l’immunoterapia
Un risultato particolarmente interessante riguarda l’identificazione del formiato derivato dal microbiota umano come potenziale biomarcatore dell’immunità potenziata. Livelli elevati di formiato nel sangue potrebbero indicare una maggiore attivazione delle cellule T CD8 e una migliore risposta alle terapie immunitarie.
Queste scoperte aprono prospettive entusiasmanti: in futuro, la modulazione del microbiota attraverso l’esercizio fisico mirato, la dieta o interventi probiotici potrebbe diventare una strategia complementare per aumentare l’efficacia dell’immunoterapia.
Una nuova frontiera tra metabolismo, microbiota e cancro
L’idea che un metabolita prodotto dai batteri intestinali durante l’attività fisica possa potenziare l’immunità antitumorale rappresenta un cambio di paradigma. Essa unisce tre dimensioni apparentemente distanti — il microbiota, il movimento e il sistema immunitario — in un unico circuito biologico integrato.
In sintesi, muoversi non fa bene solo al corpo, fa bene anche alle nostre difese più profonde. Il microbiota, come un invisibile alleato, traduce l’attività fisica in un linguaggio molecolare che rafforza il sistema immunitario e potenzia l’efficacia dei trattamenti oncologici.
Riferimenti bibliografici
Exercise-induced microbiota metabolite enhances CD8+ T cell–mediated antitumor immunity and immunotherapy efficacy. (2025)
DOI: 10.1016/j.cell. 2025.06.018
Routy, B., et al. (2018). “Gut microbiome influences efficacy of PD-1–based immunotherapy against epithelial tumors.” Science, 359(6371), 91–97.
Pedersen, L., et al. (2016). “Exercise-induced changes in the gut microbiota and implications for immune function.” Nature Reviews Immunology, 16(9), 553–565.
Dandekar, A., & Perlman, S. (2021). “Harnessing the microbiota to enhance immunotherapy.” Nature Medicine, 27, 1674–1683.
www.rinomastromauro.it