08/03/2020
Lo riscrivo anche qui.
Questo virus non è un gioco.
La chiusura delle scuole, purtroppo non abbinata alla chiusura di altri luoghi altrettanto affollati o dove comunque manca l’obbligo di entrare con mascherine e guanti, non è stata disposta per caso.
Non bastava fare scorte di cibo, non basta avere l’amuchina in tasca, non basta starnutire nel gomito.
Ci vuole coscienza e responsabilità.
Se state bene, o vi sembra di stare bene, non vuol dire che non “trasciniate” il virus altrove, dove qualcuno che si trova in una condizione meno forte di voi invece si ammalerà.
E gli ospedali sono PIENI.
Non bisogna aver paura di morire, bisogna capire che gli ospedali stanno facendo uno sforzo superiore alle possibilità e che lo sforzo che richiede agli ospedali la cura di questi malati porta anche via posti a chi magari ha un infarto, un aneurisma, un qualsiasi altro problema grave per il quale mancano sempre più le risorse (sale operatorie, posti in utic, anestesisti, respiratori).
Stare a casa, camminare all’aperto mantenendo le “distanze”, cercare di entrare uno alla volta negli uffici e nei negozi o comunque di stare a DISTANZA.
Ma che fatica vi fa?
Non si tratta di rinunciare a tutto, ma a qualcosa o di cambiare per un po’ abitudini e atteggiamenti.
Ma niente, sembra proprio impossibile.
Oggi Ti🍂Sana è molto arrabbiata e delusa.