11/08/2022
#2. L'UNGHIA INCARNITA (ONICOCRIPTOSI )
L'unghia incarnita si può definire come una patologia acuta dovuta ad una porzione di unghia che penetra nel solco ungueale dando luogo ad una risposta infiammatoria con presenti i seguenti segni: dolore,gonfiore,rossore,infezione e nei casi peggiori si ha la comparsa di un granuloma.Non sempre sono presenti tutti i segni che la contraddistinguono.
Nella gran parte dei casi la fascia di età più colpita è quella che va dai zero ai venti anni,seguono per predisposizione, le donne in gravidanza e post gravidanza,infine gli anziani.
La causa principale è dovuta al taglio errato della lamina ungueale,per cui una piccola porzione di unghia,oppure una irregolarità creata su con uno strumento su quest'ultima ,scatena il problema.
Altre cause sono i traumi,per cui si crea una irregolarità sulla lamina uguale,che non viene riconosciuta dal sistema immunitario e da il via alla risposta infiammatoria. Ultima,ma non meno importante ,la causa dovuta a disordini posturali,anzi molto volte l'unghia incarnita ne è un biglietto da visita. Più precisamente l'unghia incarnita è spesso causata da più fattori, quindi un problema a 360°, ma i più importanti sono l'iperidrosi ( e l'umidità in generale, quindi non abusare di doccie calde per un tempo prolungato), e le iperpressioni ( calzature strette, corte, schiacciate in punta,sovraccarichi plantari sugli alluci e compressioni laterali sulle dita da anomalie strutturali,piede piatto etc). La terapia può essere di tipo conservativo ( podologo ) o di tipo chirurgico ( chirurgo ). Il podologo provvederà alla rimozione del frammento ungueale tramite strumenti specifici (sgorbie e tronchesi di dimensioni idonee ) e alla identificazione dei fattori predisponenti, e dove lo si riterrà opportuno alla realizzazione di ortesi (ausili ) personalizzate
(separatori in silicone e plantari ), inoltre la terapia potrà essere supportata da linee guida sul taglio dell'unghia,sull'uso di calzature adeguate etc. Per quanto riguarda la chirurgia, va praticata ai soggetti che presentano recidive, vanno scelte tecniche chirurgiche definitive e possibilmente fatte da operatori esperti con tali metodiche (personalmente consiglio la onicectomia laterale o bilaterale con fenolizzazione della matrice ) Certo è difficile spiegare tutto in poche righe, ma spero di essere riuscito a dare delle risposte esaustive. Grazie.