05/04/2020
⚠️🦠 Cosa sappiamo davvero delle mascherine?
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Le mascherine chirurgiche sono monouso in tessuto non tessuto, 3 strati.
Le indossa il paziente con sospetta o accertata patologia trasmissibile per droplet o per via aerea e proteggono l’operatore dalla trasmissione. Hanno una capacità filtrante di almeno il 90% delle particelle sospese nell’aria e una perdita verso l’interno di circa l’80%.
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Le mascherine di classe FFP1 senza valvola assicurano un primo livello di protezione delle vie respiratorie in ambienti polverosi e che contengono particelle in sospensione.
Hanno una capacità filtrante di almeno l’80% delle particelle sospese nell’aria e una perdita verso l’interno minore del 22%. Non è idonea per la protezione da agenti patogeni che si trasmettono per via aerea.
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La mascherine FFP2 senza valvola offrono un secondo livello di protezione delle vie respiratore.
Sono in grado di proteggere le vie respiratorie da polveri, nebbie e fumi di particelle con un livello di tossicità compreso tra il basso e medio la cui concertazione arriva fino a 12 volte il valore limite previsto dalla normativa. Hanno una capacità filtrante di almeno il 94% delle particelle sospese nell’aria e una perdita verso l’interno minore del 18%.
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Le mascherine di classe FFP3 senza valvola sono un vero e proprio dispositivo di protezione delle vie aeree.
Sono in grado di proteggere le vie respiratorie da polveri, nebbie e fumi di particelle tossiche con una concentrazione fino a 50 volte il valore limite previsto dalla normativa. Hanno una capacità filtrante di almeno il 99% delle particelle sospese nell’aria e una perdita verso l’interno minore dell’5%.
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Per le stesse mascherine FFP1, FFP2 e FFP3 con la valvola, si mantiene stabile la perdita verso l’interno, ma aumentano le loro capacità filtranti, in funzione del tipo di valvola.
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Quindi, ricapitolando, sicuramente la mascherina chirurgica ci offre una prima protezione delle vie respiratorie, ma protegge principalmente la persona senza mascherina, dalla persona con la mascherina, e non il contrario.
Le mascherine ffp2 e ffp3 offrono elevate prestazioni di protezione sia verso l’interno che l’esterno, che diminuiscono se queste sono con il filtro.
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Quindi se ci troviamo in luoghi in cui tutti indossano la mascherina, va benissimo indossare la mascherina chirurgica.
Se invece stiamo a contatto con gente che non indossa la mascherina sarebbe meglio utilizzare mascherine FFP2 o FFP3 per proteggere noi stessi, e magari senza la valvola per proteggere anche ci ci sta intorno.
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Infine vi prego di non cimentarvi nella creazione di mascherine “fai da te” con slip, sciarpe, fazzoletti, panni swiffer e l’ultima trovata della carta da forno, in quanto non si tratta di proteggerci da ciò che vediamo ma da qualcosa di così piccolo (parliamo di micron).
Se volete provare a fare qualche mascherina in casa, fatelo con il tessuto- non-tessuto (TNT), almeno 3 strati e possibilmente con fibre superiori ai 3 micron. La forma della mascherina CHIRURGICA deve essere tale da poter coprire la bocca e il naso e deve garantire un minimo di “struttura” alla stessa che eviti eccessiva adesione al volto durante l’inspirazione.
La tipica mascherina ha forma rettangolare e presenta delle plissettature sul lato corto. Le plissettature devono essere orientate verso il basso per evitare l’accumulo di polvere o goccioline nelle valli delle stesse.
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Ultimo consiglio per chi porta gli occhiali e non riesce ad indossare la mascherina a causa dell’appannamento delle lenti. Ci sono 2 metodi:
il primo prevede solo qualche piega: basta piegare il quarto superiore della maschera verso il basso, sacrificando parte della dimensione della stessa ma evitando che il calore prodotto dal respiro vada a creare la condensa sulle lenti.
Il secondo metodo, invece, non sacrifica spazio ma richiede l'utilizzo di un fazzoletto di carta. Questo va inserito, piegato, sulla parte superiore della maschera e poi appoggiato sul naso. In questo modo l'alito non andrà ad annebbiare gli occhiali. ⚠️🦠