31/10/2025
Tutti credono che il ginocchio vada “rinforzato”.
Falso.
Il ginocchio non chiede forza.. chiede chiarezza.
Guarda bene quest’immagine. Due muscoli, uno dentro e uno fuori: il vasto mediale, preciso come un chirurgo; il vasto laterale, potente come un bulldozer.
Quando lavorano insieme, la rotula scivola perfetta. Quando uno dei due prende il comando, il ginocchio comincia a urlare.
Per chi non è del mestiere..
Hai mai sentito quella f***a davanti al ginocchio quando sali le scale o ti alzi dalla sedia?
Non è l’artrosi.
È la tua rotula che non sa più da chi farsi guidare.
Il muscolo interno (vasto mediale) tira con precisione, il laterale spinge con forza. Se uno accelera e l’altro frena.. la rotula va fuori pista.
Per i colleghi clinici..
Disallineamento femoro-rotuleo da iperattività del VL e pattern descritto classicamente come “deficit di VMO”, spesso in catene anteriori dominate, con tilt rotuleo laterale e dolore antero-mediale. Pattern da “quadricipite disarmonico”: il ginocchio perde la capacità di centraggio dinamico.
La soluzione non è il rinforzo selettivo, ma il retraining coordinativo e propriocettivo del sistema quadricipitale.
E quindi?
Non chiedere al ginocchio di spingere. Chiedigli di coordinarsi. Il dolore anteriore non è una punizione: è un promemoria.
Il ginocchio non ha bisogno di muscoli forti.
Ha bisogno di muscoli che si parlano.
Fai questo test ora!
Siediti, distendi la gamba e guarda la rotula.
Si muove dritta o devia leggermente di lato?
Scrivilo nei commenti!
Il ginocchio non è fragile. È solo stanco di fare da arbitro a una lite tra due fratelli: il mediale e il laterale.
Post divulgativo a scopo educativo.
Non sostituisce la valutazione fisioterapica personalizzata.
P.s. Ci rendiamo conto che è un’eccessiva semplificazione la nostra, pensata solo per rendere più immediata la lettura dell’immagine. Tutto quello che è emerso nei commenti è assolutamente corretto e prezioso: ognuno ha aggiunto un tassello importante a un tema che, in realtà, è molto più complesso e affascinante.
Invitiamo tutti a leggere i commenti con spirito critico e curiosità, perché lì dentro c’è davvero la parte più bella di questa storia: il confronto, la condivisione e la voglia di crescere insieme, professionisti sanitari e non, intorno alla meraviglia del corpo umano. 🫶