12/11/2025
[𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐢 𝐟𝐚 𝐢𝐧 𝐮𝐧 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐞𝐮𝐭𝐢𝐜𝐨? 𝟕 𝐭𝐞𝐦𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐫𝐞𝐭𝐢 - 𝐏𝐚𝐫𝐭𝐞 𝟏]
Molte persone faticano a immaginare cosa si fa nei gruppi di crescita personale e terapeutici da me condotti. Se non l’hai mai vissuto, mi rendo conto che, un percorso di gruppo - per quanto possa essere prezioso - potrebbe rischiare di apparire come qualcosa di “indefinito” o vago a cui è difficile pensare di avvicinarsi. In realtà, nei miei gruppi, lavoriamo su esperienze e situazioni molto concrete che toccano il quotidiano: comportamenti, emozioni, relazioni, scelte e tanto altro. Di seguito trovi 7 tematiche ricorrenti nei lavori personali o di gruppo. Il mio scopo è sia quello di offrirti spunti di autoesplorazione, sia aiutarti comprendere meglio il tipo di lavoro che facciamo insieme nei gruppi (online e in presenza), restando solo sulle tematiche generali senza alcun altro riferimento, per ovvi motivi di privacy.
𝟏) 𝐋𝐢𝐛𝐞𝐫𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞
Tra ruoli ereditati, aspettative e desiderio di autenticità. Con alcuni partecipanti abbiamo lavorato sul riconoscere le origini di alcuni comportamenti che conducevano a sofferenze, senso di oppressione o malessere, per poi arrivare al passaggio da “faccio come sempre” o “sono fatto così” a “scelgo la mia azione, il mio passo”, anche attraverso micro-atti di libertà (parola, postura, piccoli cambiamenti di routine).
𝐷𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑒𝑠𝑝𝑙𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒: quale piccola scelta libera posso fare oggi che ieri non mi concedevo?
𝟐) 𝐒𝐞𝐧𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐝𝐨𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐠𝐧𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨
Quando il senso del dovere è eccessivo, nel corpo possono arrivare fatica, svuotamento e comportamenti automatici che non sono frutto di riflessione e scelte deliberate. Nel gruppo ognuno ha la possibilità di imparare a riconoscere i propri segnali, le proprie sensazioni ed emozioni, a nominare i bisogni e a trasformare i “devo” in “posso” o “voglio”.
𝐷𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑒𝑠𝑝𝑙𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒: dove posso ridurre dell’1% l’iper-responsabilità, senza tradire i miei valori?
𝟑) 𝐃𝐢𝐫𝐞 “𝐧𝐨” 𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐚
Un “no” chiaro non è contro l’altro: è affermazione di sé, definisce i confini propri e della relazione. In gruppo si esplorano paura, vergogna, colpa e riparazione possibile, sviluppando un linguaggio assertivo e caldo.
𝐷𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑒𝑠𝑝𝑙𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒: a cosa dico “sì” di me stesso quando dico “no” a qualcosa o qualcuno?
𝟒) 𝐏𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐛𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐟𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐦𝐨
L’ansia da prestazione irrigidisce mente e corpo. Nel gruppo coltiviamo l’“imperfezione buona”, l’apprendimento graduale e la compassione verso se stessi. Il focus non è “fare perfetto”, ma restare in contatto con se stessi e con l’altro, con un senso di maggior benessere ed efficacia, mentre si fa del proprio meglio senza interrompersi e/o procrastinare.
𝐷𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑒𝑠𝑝𝑙𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒: quale piccolo errore mi posso concedere oggi in nome della crescita?
𝟓) 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐥𝐥𝐨 𝐞 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐚𝐧𝐝𝐚𝐫𝐞
Il controllo dà sicurezza, ma può diventare gabbia. Nei lavori in gruppo, accade spesso che ci si trova a scoprire una fiducia nel corpo prima inaccessibile (attraverso pratiche di grounding, respiro, autocompassione, sostegno reciproco). È sempre una sorpresa quando ci si accorge che mollare la presa, a volte, aiuta a regolare le emozioni e dà un nuovo respiro da cui ripartire.
𝐷𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑒𝑠𝑝𝑙𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒: in quale area della mia vita posso esercitare l’1% in meno di controllo?
𝟔) 𝐕𝐞𝐫𝐠𝐨𝐠𝐧𝐚 𝐞 𝐭𝐚𝐥𝐞𝐧𝐭𝐨
Esporre le proprie qualità e competenze può far emergere vergogna e auto-critica. Nel gruppo accade spesso di ricevere uno sguardo incoraggiante o più compassionevole e questo può dive**re un valido sostegno non all’orgoglio, ma alle proprie abilità o talenti, al servizio delle relazioni e della comunità.
𝐷𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑒𝑠𝑝𝑙𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒: quale mia competenza tengo nascosta per paura del giudizio altrui?
𝟕) 𝐋𝐮𝐭𝐭𝐨: 𝐝𝐨𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐥𝐢𝐞𝐯𝐨
Nel dolore possono coesistere lacrime e leggerezza: sofferenza che si riconosce e sollievo perché qualcosa smette di far male. Nel gruppo, entrambe le esperienze sono accolte, con rispetto dei tempi, del silenzio e del corpo.
𝐷𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑒𝑠𝑝𝑙𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒: quale gesto di cura semplice mi aiuta, oggi, ad attraversare l’assenza?
𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐢𝐚𝐦𝐨 (𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐫𝐞𝐭𝐨)
Di seguito alcuni punti che possono aiutare a comprendere.
• 𝑃𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑒 𝑐𝑜𝑟𝑝𝑜: respiro, tecniche di grounding e autoregolazione; tempi lenti e sostegno per sentire senza essere sopraffatti.
• 𝑃𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑟𝑒𝑔𝑜𝑙𝑎𝑛𝑜: domande esplorative, linguaggio gentile, feedback sinceri e riparativi o che offrono una novità che apre nuove strade.
• 𝑆𝑖𝑙𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜 𝑒 𝑖𝑚𝑚𝑎𝑔𝑖𝑛𝑖: momenti di quiete e brevi pratiche immaginative per esplorare, regolare le emozioni o integrare.
• 𝐿𝑎𝑣𝑜𝑟𝑖 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑢𝑎𝑙𝑖: possono essere dialoghi, lavori corporei, immaginali, dialoghi con le proprie parti e molto altro. Al seguente link trovi la mia formazione e gli approcci che potrei utilizzare nei vari lavori, individuali o di gruppo: https://www.micheleilaripsicologo.com/formazione/
• 𝑃𝑟𝑜𝑐𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑑𝑖 𝑔𝑟𝑢𝑝𝑝𝑜: risonanze, rispecchiamenti degli altri, feedback fenomenologici, nuovi punti di vista.
Il lavoro in gruppo è svolto nel massimo impegno del rispetto dei tempi di ciascun partecipante.
𝐕𝐮𝐨𝐢 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐫𝐞 𝐬𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐟𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐞?
Spero che questo post ti sia piaciuto e, se desideri capire se il gruppo può fare al caso tuo, puoi scrivermi in privato (a info@micheleilaripsicologo.com) o, se preferisci, fissare un breve colloquio orientativo (senza impegno).
👉 Per avere maggiori informazioni sui gruppi ora attivi (orari, giorni, costi, metodologia, ecc.) e iscriversi, puoi visitare la pagina seguente: https://www.micheleilaripsicologo.com/2025/02/20/novita-2-gruppi-di-crescita-personale-online-e-in-presenza/
Se vorresti partecipare ma non puoi il lunedì dalle 18.30 alle 20.30 (online), o il giovedì dalle 20.45 alle 22.45 (in presenza a Trodica di Morrovalle, MC), scrivimi i tuoi giorni e fasce orarie disponibili così che, qualora dovessi avere più richieste, valuterò la possibilità di avviare un nuovo gruppo.
𝑃𝑜𝑠𝑡𝑖 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑎𝑡𝑖, 𝑝𝑒𝑟 𝑡𝑢𝑡𝑒𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑒 𝑎𝑠𝑐𝑜𝑙𝑡𝑜.