Ilari Michele - Psicologo Counselor

Ilari Michele - Psicologo Counselor Percorsi individuali di sostegno psicologico e counseling

Qualcosa di me: da sempre interessato alla ricerca spirituale, a insegnamenti sapienziali antichi, a tradizioni orientali ed occidentali di conoscenza ed evoluzione dell'essere umano

[𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐢 𝐟𝐚 𝐢𝐧 𝐮𝐧 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐞𝐮𝐭𝐢𝐜𝐨? 𝟕 𝐭𝐞𝐦𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐫𝐞𝐭𝐢 - 𝐏𝐚𝐫𝐭𝐞 𝟏]Molte persone faticano a immagin...
12/11/2025

[𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐢 𝐟𝐚 𝐢𝐧 𝐮𝐧 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐞𝐮𝐭𝐢𝐜𝐨? 𝟕 𝐭𝐞𝐦𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐫𝐞𝐭𝐢 - 𝐏𝐚𝐫𝐭𝐞 𝟏]

Molte persone faticano a immaginare cosa si fa nei gruppi di crescita personale e terapeutici da me condotti. Se non l’hai mai vissuto, mi rendo conto che, un percorso di gruppo - per quanto possa essere prezioso - potrebbe rischiare di apparire come qualcosa di “indefinito” o vago a cui è difficile pensare di avvicinarsi. In realtà, nei miei gruppi, lavoriamo su esperienze e situazioni molto concrete che toccano il quotidiano: comportamenti, emozioni, relazioni, scelte e tanto altro. Di seguito trovi 7 tematiche ricorrenti nei lavori personali o di gruppo. Il mio scopo è sia quello di offrirti spunti di autoesplorazione, sia aiutarti comprendere meglio il tipo di lavoro che facciamo insieme nei gruppi (online e in presenza), restando solo sulle tematiche generali senza alcun altro riferimento, per ovvi motivi di privacy.

𝟏) 𝐋𝐢𝐛𝐞𝐫𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞
Tra ruoli ereditati, aspettative e desiderio di autenticità. Con alcuni partecipanti abbiamo lavorato sul riconoscere le origini di alcuni comportamenti che conducevano a sofferenze, senso di oppressione o malessere, per poi arrivare al passaggio da “faccio come sempre” o “sono fatto così” a “scelgo la mia azione, il mio passo”, anche attraverso micro-atti di libertà (parola, postura, piccoli cambiamenti di routine).
𝐷𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑒𝑠𝑝𝑙𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒: quale piccola scelta libera posso fare oggi che ieri non mi concedevo?

𝟐) 𝐒𝐞𝐧𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐝𝐨𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐠𝐧𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨
Quando il senso del dovere è eccessivo, nel corpo possono arrivare fatica, svuotamento e comportamenti automatici che non sono frutto di riflessione e scelte deliberate. Nel gruppo ognuno ha la possibilità di imparare a riconoscere i propri segnali, le proprie sensazioni ed emozioni, a nominare i bisogni e a trasformare i “devo” in “posso” o “voglio”.
𝐷𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑒𝑠𝑝𝑙𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒: dove posso ridurre dell’1% l’iper-responsabilità, senza tradire i miei valori?

𝟑) 𝐃𝐢𝐫𝐞 “𝐧𝐨” 𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐚
Un “no” chiaro non è contro l’altro: è affermazione di sé, definisce i confini propri e della relazione. In gruppo si esplorano paura, vergogna, colpa e riparazione possibile, sviluppando un linguaggio assertivo e caldo.
𝐷𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑒𝑠𝑝𝑙𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒: a cosa dico “sì” di me stesso quando dico “no” a qualcosa o qualcuno?

𝟒) 𝐏𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐛𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐟𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐦𝐨
L’ansia da prestazione irrigidisce mente e corpo. Nel gruppo coltiviamo l’“imperfezione buona”, l’apprendimento graduale e la compassione verso se stessi. Il focus non è “fare perfetto”, ma restare in contatto con se stessi e con l’altro, con un senso di maggior benessere ed efficacia, mentre si fa del proprio meglio senza interrompersi e/o procrastinare.
𝐷𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑒𝑠𝑝𝑙𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒: quale piccolo errore mi posso concedere oggi in nome della crescita?

𝟓) 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐥𝐥𝐨 𝐞 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐚𝐧𝐝𝐚𝐫𝐞
Il controllo dà sicurezza, ma può diventare gabbia. Nei lavori in gruppo, accade spesso che ci si trova a scoprire una fiducia nel corpo prima inaccessibile (attraverso pratiche di grounding, respiro, autocompassione, sostegno reciproco). È sempre una sorpresa quando ci si accorge che mollare la presa, a volte, aiuta a regolare le emozioni e dà un nuovo respiro da cui ripartire.
𝐷𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑒𝑠𝑝𝑙𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒: in quale area della mia vita posso esercitare l’1% in meno di controllo?

𝟔) 𝐕𝐞𝐫𝐠𝐨𝐠𝐧𝐚 𝐞 𝐭𝐚𝐥𝐞𝐧𝐭𝐨
Esporre le proprie qualità e competenze può far emergere vergogna e auto-critica. Nel gruppo accade spesso di ricevere uno sguardo incoraggiante o più compassionevole e questo può dive**re un valido sostegno non all’orgoglio, ma alle proprie abilità o talenti, al servizio delle relazioni e della comunità.
𝐷𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑒𝑠𝑝𝑙𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒: quale mia competenza tengo nascosta per paura del giudizio altrui?

𝟕) 𝐋𝐮𝐭𝐭𝐨: 𝐝𝐨𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐥𝐢𝐞𝐯𝐨
Nel dolore possono coesistere lacrime e leggerezza: sofferenza che si riconosce e sollievo perché qualcosa smette di far male. Nel gruppo, entrambe le esperienze sono accolte, con rispetto dei tempi, del silenzio e del corpo.
𝐷𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑒𝑠𝑝𝑙𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒: quale gesto di cura semplice mi aiuta, oggi, ad attraversare l’assenza?

𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐢𝐚𝐦𝐨 (𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐫𝐞𝐭𝐨)
Di seguito alcuni punti che possono aiutare a comprendere.
• 𝑃𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑒 𝑐𝑜𝑟𝑝𝑜: respiro, tecniche di grounding e autoregolazione; tempi lenti e sostegno per sentire senza essere sopraffatti.
• 𝑃𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑟𝑒𝑔𝑜𝑙𝑎𝑛𝑜: domande esplorative, linguaggio gentile, feedback sinceri e riparativi o che offrono una novità che apre nuove strade.
• 𝑆𝑖𝑙𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜 𝑒 𝑖𝑚𝑚𝑎𝑔𝑖𝑛𝑖: momenti di quiete e brevi pratiche immaginative per esplorare, regolare le emozioni o integrare.
• 𝐿𝑎𝑣𝑜𝑟𝑖 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑢𝑎𝑙𝑖: possono essere dialoghi, lavori corporei, immaginali, dialoghi con le proprie parti e molto altro. Al seguente link trovi la mia formazione e gli approcci che potrei utilizzare nei vari lavori, individuali o di gruppo: https://www.micheleilaripsicologo.com/formazione/
• 𝑃𝑟𝑜𝑐𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑑𝑖 𝑔𝑟𝑢𝑝𝑝𝑜: risonanze, rispecchiamenti degli altri, feedback fenomenologici, nuovi punti di vista.

Il lavoro in gruppo è svolto nel massimo impegno del rispetto dei tempi di ciascun partecipante.

𝐕𝐮𝐨𝐢 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐫𝐞 𝐬𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐟𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐞?
Spero che questo post ti sia piaciuto e, se desideri capire se il gruppo può fare al caso tuo, puoi scrivermi in privato (a info@micheleilaripsicologo.com) o, se preferisci, fissare un breve colloquio orientativo (senza impegno).

👉 Per avere maggiori informazioni sui gruppi ora attivi (orari, giorni, costi, metodologia, ecc.) e iscriversi, puoi visitare la pagina seguente: https://www.micheleilaripsicologo.com/2025/02/20/novita-2-gruppi-di-crescita-personale-online-e-in-presenza/

Se vorresti partecipare ma non puoi il lunedì dalle 18.30 alle 20.30 (online), o il giovedì dalle 20.45 alle 22.45 (in presenza a Trodica di Morrovalle, MC), scrivimi i tuoi giorni e fasce orarie disponibili così che, qualora dovessi avere più richieste, valuterò la possibilità di avviare un nuovo gruppo.

𝑃𝑜𝑠𝑡𝑖 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑎𝑡𝑖, 𝑝𝑒𝑟 𝑡𝑢𝑡𝑒𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑒 𝑎𝑠𝑐𝑜𝑙𝑡𝑜.

"Quando si scambia la fantasia per realtà si viene tagliati fuori da quello che accade nel presente.Falsifichiamo la rea...
30/10/2025

"Quando si scambia la fantasia per realtà si viene tagliati fuori da quello che accade nel presente.

Falsifichiamo la realtà usando questo sistema e non ammettiamo le nostre fantasie.

Non osiamo parlare in modo immediato, chiamare furfante un furfante.

Ci blocchiamo con le nostre previsioni catastrofiche: se chiamiamo una persona furfante ci accadrà qualcosa di brutto.

Così passiamo per tutte le interpretazioni e invece di chiamare il furfante furfante, cambiamo soggetto.

Ma una volta che cominciamo a vedere le possibilità di fidarci del nostro intuito, facciamo una scoperta meravigliosa: quei pericoli sono, almeno per il 95% niente altro che nostre proiezioni.

Crediamo di avere finestre, in realtà abbiamo solo specchi. (...)

Interpretiamo invece di affrontare."

Fritz Perls, in Perls - Baumgardner: l'eredità di Perls. doni dal lago Cowichan, Roma,1983, p. 101

Daniel Siegel, un evento atteso da tempo.Quando si fanno 3 ore di sonno pur di riuscire ad esserci
24/10/2025

Daniel Siegel, un evento atteso da tempo.
Quando si fanno 3 ore di sonno pur di riuscire ad esserci

20/10/2025

[Funzioni della rabbia]
Nessuno può rispettare se stesso se non è capace di arrabbiarsi o non si arrabbia per un insulto o un offesa personale - A. Lowen, psicoterapeuta e psichiatra

18/10/2025

Dopo circa quattro sedute con uno psicoterapeuta , dovreste poter rispondere “sì” alle seguenti domande:

Mi sento sicuro nell’ esprimere i miei veri sentimenti?
Posso partecipargli problemi che non ho osato dire ad altri?

- Accetterà i miei sentimenti e pensieri “cattivi” senza punirmi o rifiutarmi?

- Si interessa a me?

- Mi vede come una persona reale e non come un semplice caso clinico?

- Cerca di capire come mi sento e non mi inquadra semplicemente in una categoria?

Se dopo quattro sedute, la risposta ad una qualsiasi di queste domande è “no”, andatevi a cercare un altro terapeuta.
Se la risposta a tutte è “sì” e mesi più tardi cominciate a dire “no”, questo dipende soltanto dal transfert negativo, quindi sarete pronti a esplorare questi sentimenti come parte dell’esperienza terapeutica.

- M. Schiffman - Autoterapia gestaltica

[𝐆𝐑𝐔𝐏𝐏𝐈 𝐃𝐈 𝐂𝐑𝐄𝐒𝐂𝐈𝐓𝐀 𝐏𝐄𝐑𝐒𝐎𝐍𝐀𝐋𝐄 𝐄 𝐓𝐄𝐑𝐄𝐀𝐏𝐄𝐔𝐓𝐈𝐂𝐈, 𝐎𝐍𝐋𝐈𝐍𝐄 𝐄 𝐈𝐍 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐙𝐀]𝐼𝑠𝑐𝑟𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑎𝑝𝑒𝑟𝑡𝑒 👉 𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐜𝐡𝐢 𝐡𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐭𝐨?- «L...
04/10/2025

[𝐆𝐑𝐔𝐏𝐏𝐈 𝐃𝐈 𝐂𝐑𝐄𝐒𝐂𝐈𝐓𝐀 𝐏𝐄𝐑𝐒𝐎𝐍𝐀𝐋𝐄 𝐄 𝐓𝐄𝐑𝐄𝐀𝐏𝐄𝐔𝐓𝐈𝐂𝐈, 𝐎𝐍𝐋𝐈𝐍𝐄 𝐄 𝐈𝐍 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐙𝐀]
𝐼𝑠𝑐𝑟𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑎𝑝𝑒𝑟𝑡𝑒

👉 𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐜𝐡𝐢 𝐡𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐭𝐨?
- «L’esperienza di gruppo ha ulteriormente amplificato i benefici del percorso individuale con Michele, un percorso già profondamente arricchente. Ha permesso di estendere l’orizzonte verso qualcosa di più grande, un tutto che accoglie sia me che gli altri, dove anche le sofferenze e le difficoltà si rivelano essere condivise, e dove la paura di sentirsi “sbagliati” è invece l’elemento che più ci accomuna, diventando, quando condiviso, una forza potentissima di crescita. Un grazie di cuore a Michele per la sua estrema professionalità, delicatezza e sensibilità» — Francesco Menici

- «È stato un bel percorso, intenso, una sfida personale, un percorso di auto conoscenza e trasformazione. Condividere questo con un gruppo mi ha entusiasmato e dato la possibilità di apprendere di più le necessità le attitudini dell’essere umano, condividere è stato bello, un porto sicuro.» — Federica

- «Pensavo di essere unico nel mio dolore. Condividere, in un ambiente protetto, mi ha aiutato a riconnettermi alla vita. Puoi anche solo ascoltare gli altri e vedrai che apprenderai tanto su te stessa/o. Se ma ti dovessi sentire pronto/a, avrai sempre l’opportunità di aprirti senza alcuna pressione.» — Giovanni Pagano.

- «Spunti per lavorare su di me, grazie al lavoro degli altri» — Emanuele B.

- «Ero un pochino titubante nell’intraprendere un percorso dove ci fosse un gruppo, essendo la mia prima esperienza in assoluto. Ma mi sono ricreduto già dalla prima seduta… ho visto persone simili a me aprirsi e condividere, in maniera autentica, le loro peculiarità, mostrando le loro vulnerabilità, i loro dubbi, proprio come me, e questo mi ha fatto sentire meno solo. Quest’esperienza mi ha aiutato a togliere le resistenze nel parlare di me, mi ha aiutato a lasciar respirare la mia anima togliendo quella maschera fatta sorrisi che nascondono invece spesso un dolore o trauma, mi ha aiutato a lasciarmi andare nel parlare di cose alle quali non avevo mai dato voce.» — Testimonianza anonima

👉 Clicca sul seguente link per avere tutte le informazioni (giorni, orari, costi, ecc.). Nella stessa pagina, troverai anche i link per poterti iscrivere: https://www.micheleilaripsicologo.com/2025/02/20/novita-2-gruppi-di-crescita-personale-online-e-in-presenza/

P. S. Testimonianze pubblicate con il consenso del partecipante

Gruppi di Crescita Personale Online e in presenza – Iscrizioni sempre aperte (con lista d’attesa eventuale) By Michele | Febbraio 20, 2025 2 Comments Se stai cercando un modo autentico, profondo e condiviso per lavorare su di te, voglio informarti che sono attivi due Gruppi di Crescita Personale...

18/09/2025

Quanto più impariamo a navigare i nostri stati interiori difficili, tanto più sviluppiamo la capacità di restare accanto a chi soffre senza ritirarci o peggio, rifiutarlo.
Se non li abbiamo ancora attraversati o non abbiamo la capacità per farlo, finiremo per allontanarci dall’incontro, rischiando di lasciare l’altro solo proprio nei momenti di massimo bisogno.

Domanda autoriflessiva: e tu, ci sono dei tuoi territori interiori che eviti di visitare?
_________________

E-mail: info@micheleilaripsicologo.com

[«𝑼𝒏 𝒑𝒐𝒓𝒕𝒐 𝒔𝒊𝒄𝒖𝒓𝒐» | 𝐅𝐞𝐝𝐞𝐫𝐢𝐜𝐚: 𝐆𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐂𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐏𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐨𝐧𝐥𝐢𝐧𝐞]Dopo la pausa estiva, lunedì 22 settembre riparte il ...
14/09/2025

[«𝑼𝒏 𝒑𝒐𝒓𝒕𝒐 𝒔𝒊𝒄𝒖𝒓𝒐» | 𝐅𝐞𝐝𝐞𝐫𝐢𝐜𝐚: 𝐆𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐂𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐏𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐨𝐧𝐥𝐢𝐧𝐞]
Dopo la pausa estiva, lunedì 22 settembre riparte il Gruppo di crescita personale online (il 25 riprende anche quello in presenza). 👉 Qui puoi trovare tutte le info: https://bit.ly/3Qs50Nv

Questo quanto afferma Federica nel condividere la sua esperienza nel gruppo:
«𝐸̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛 𝑏𝑒𝑙 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜, 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑠𝑜, 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑓𝑖𝑑𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒, 𝑢𝑛 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑢𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑒 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛 𝑔𝑟𝑢𝑝𝑝𝑜 𝑚𝑖 ℎ𝑎 𝑒𝑛𝑡𝑢𝑠𝑖𝑎𝑠𝑚𝑎𝑡𝑜 𝑒 𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑙𝑒 𝑛𝑒𝑐𝑒𝑠𝑠𝑖𝑡𝑎̀ 𝑙𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑡𝑢𝑑𝑖𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑚𝑎𝑛𝑜, 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑜, 𝑢𝑛 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑠𝑖𝑐𝑢𝑟𝑜».

Le parole di Federica descrivono bene il clima del gruppo: uno spazio protetto dove conoscersi, condividere e crescere per affrontare al meglio le difficoltà della vita.

Vuoi saperne di più, capire come funziona e se fa per te?
🔹 Info e dettagli: https://bit.ly/3Qs50Nv
🔹 Posti limitati: fino a esaurimento del numero massimo

Testimonianza pubblicata con il consenso della partecipante.

Caro Sergio (Mazzei), vorrei avere tante parole da dire, per condividere quanto sei stato prezioso per me, per la mia vi...
06/09/2025

Caro Sergio (Mazzei), vorrei avere tante parole da dire, per condividere quanto sei stato prezioso per me, per la mia vita e per il mio percorso, spirituale, personale e professionale. E quanto era bello e sorprendente per me, sentire che sei stato prezioso per tutte le persone che ti incontravano, per la tua capacità di riconoscere e sostenere ciò che c’era di profondo e di vero dentro ogni persona. Con grande cuore, discernimento, coraggio e anche grande capacità affermativa. Per come – metaforicamente - sapevi usare coraggiosamente la spada, ma anche la piuma e il cuore.

La tua serietà che hai sempre avuto nella spiritualità, nel sacro e per come la portavi con te, in modo quasi segreto, nella tua professione e nella tua vita. Avevi un fare decisamente unico, originale, genuino, autentico e per nulla sovracostruito. Ti ho ammirato enormemente, per il tuo coraggio, umiltà, verità, conoscenza, competenza, presenza, compassione, cuore e soprattutto per la tua umanità calda. Ricordo uno dei nostri ultimi incontri, a Cagliari, quando sapevo che stavi riducendo di molto la tua attività lavorativa e avevi deciso di vendere il tuo studio. Io, pensando con timore al giorno in cui non avrei più potuto incontrarti o sentirti, ero desideroso di assorbire da te quanto più possibile. Ogni volta che ti incontravo, mi sentivo come una spugna. Una spugna che non ce la fa ad assorbire una sostanza che è sempre fresca, sempre nuova. So che nella vita hai vissuto una quantità innumerevole di esperienze e così, con te, mi sentivo spesso con l’eccitazione di un bambino che vuole carpire il segreto di tanta meraviglia. Quella volta, te lo chiesi apertamente:

- “ma tra tutto, se dovessi lasciare un’indicazione, cosa per te è stato più prezioso per il tuo percorso?”.
- “Una spietata onestà con me stesso”, mi rispondesti. “Ed essere il più possibile presente e consapevole dei miei pensieri ed emozioni”, aggiungesti.

Questa grande onestà con te stesso, e la tua consapevolezza, le ho sempre sentite e vissute come una tua grande forza. La sensazione che avevo di fronte a te, era che tu conoscessi le miserie più profonde dell’animo umano, quelle di cui ci si vergogna profondamente. Come dicevi a volte, perché avevi visto le tue.
E poi c’era il tuo poterle e saperle toccare, guardare, con grande naturalezza e compassione. Tutto questo è stato un balsamo per me e per le persone che incontravi.

Mi sono sempre sentito strano, diverso, come ho capito si sente in fondo ogni essere umano. Quando ti conobbi, più di dieci anni fa, mi sentivo come se i miei valori profondi non potessero trovare uno spazio sicuro in questo mondo. Tu sei stato per me l’esempio che quei valori, potevano esistere e trovare pienamente il loro spazio. Costi quel che costi. L’esempio che si possono correre dei rischi, anche grandi, per ciò che è profondo, vero e sacro. Perché sarebbe più rischioso non correrli quei rischi.

Sono tantissimi gli insegnamenti che ho ricevuto e appreso dagli incontri con te, così come ti sono enormemente grato per le porte che mi hai aperto e che mi hanno permesso di fare altre esperienze che mi hanno portato ad altre conoscenze e trasformazioni.

Mi sono sentito speciale per te, pur nella mia miseria, che ho visto e sentito bene che tu vedevi e avevi ben chiara, avendo aiutato anche me a guardarla. Questa era la tua grandezza. Vedere il peggio dell’essere umano, con gli occhi del cuore e della compassione e trasmettere questa esperienza. E so quanto facevi sentire così, speciali, tutte le persone che incontravi. I tuoi allievi, i tuoi pazienti. Sei stato un enorme sostegno per tutto ciò che è vero, intimo e profondo e tutto questo voglio portarlo con me. Sento forte l'intento in me. Per me stesso innanzitutto, ma se penso che questo posso farlo anche per te, sento ancora più energia, motivazione e determinazione nel farlo, nonostante a te, era come se le scelte che gli altri facessero per le loro vite, non ti toccasse poi un granché. Perché poi, te avevi le tue di scelte, per la tua vita. Sentivo come se sapevi accogliere e stare con ogni diversità.

Ti avevo scritto 3 giorni fa, e mi avevi risposto che, al mio ritorno, saresti stato felice di condividere con me le esperienze che avevo fatto in Brasile. Non hai idea di quanto sarei stato felice io…

Quest’anno poi, con Loretta avevamo organizzato un tuo workshop per farti ve**re dalle nostre parti e “condividerti” un po’ con le persone a noi care. Tra poco più di venti giorni ci saremmo rivisti. Solo l’idea era per me una gioia grande, così come quello di ve**re a prenderti in aeroporto a Bologna e poterti accompagnare, facendo qualche ora di strada insieme a parlare con te. Un workshop sulla morte. Sarebbe stata la prima volta che avremmo partecipato da organizzatori e non da partecipanti. Mi aspettavo che sarebbe stato meno attivante, e invece, le tue risposte, sempre sorprendenti nei lavori, ci hanno sorpreso anche questa volte, facendoci lavorare ancora di più proprio sulla morte: la tua. Ci avevo già lavorato a un tuo workshop, nel 2023, sempre sul tema della morte, e proprio sulla tua morte. So che sapevi quanto sei stato prezioso per me, perché te l’ho espresso commuovendomi e questo mi solleva.

Ricordo anche quando parlammo insieme della morte di Namkhai Norbu, il tuo caro amico e maestro tibetano. Dicesti di lui: "un padre, che lascia molti orfani". Ecco, sento la stessa cosa verso di te: un padre, che lascia molti orfani.

Ora, un grande senso di vuoto che si unisce a un grande senso di pieno e gratitudine per averti conosciuto e per quello che mi hai dato e trasmesso.

Con le lacrime, posso dirti solo un infinito grazie e ti auguro tanta forza, lux e amor

Ti consideri troppo empatica/o e questo finisce per farti star male?Ti senti come una "spugna" di fronte alle sofferenze...
01/09/2025

Ti consideri troppo empatica/o e questo finisce per farti star male?
Ti senti come una "spugna" di fronte alle sofferenze altrui?

Ho scritto questo mio ultimo posto con l'intento che questo possa aiutarti: 👉 https://bit.ly/4ndLF15

Buona lettura e, se pensi possa essere di aiuto anche ai tuoi contatti, condividilo liberamente

Fai attenzione ad essere empatica/o: sii compassionevole piuttosto By Michele | Settembre 1, 2025 0 Comment Empatia e compassione non sono la stessa cosa.Per dirlo in parole semplici, l’empatia è sentire e comprendere ciò che l’altro prova senza fondersi con lui/lei. La compassione è sentire ...

19/07/2025

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