Social Gym

Social Gym Quindi per sentirsi meno solo e confrontarsi con altre persone

Un luogo in cui ognuno di noi può raccontare la propria storia di solitudine in maniera sincera e senza essere giudicato, anche in forma anonima inviandomi un messaggio privato.

I nostri Casatielli preparati dai nostri sfizzicarielli con passione e cooperazione, e che fame!!! ❤️😊
15/03/2024

I nostri Casatielli preparati dai nostri sfizzicarielli con passione e cooperazione, e che fame!!! ❤️😊

04/02/2024

INTERVENTO DI GIANFRANCO NAPPI SULLA PROTESTA DEI TRATTORI E LA PROPOSTA DI LEGGE POPOLARE RIGENERA DI CUI STIAMO RACCOGLIENDO LE FIRME. INOLTRE VERSO LA FINE DEL VIDEO CITA ANCHE LA GASTRONOMIA SOCIALE SFIZZICARIELLO DOVE ABBIAMO UN BANCHETTO DI RACCOLTA FIRME DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ
https://fb.watch/p-4tHeD81T/

23/12/2023

Una mia poesia di qualche anno fa in cui cerco di far capire cosa prova una persona con disagio psichico in un’epoca in cui sempre di più le persone più fragili vengono messe ai margini e lasciate sole

Mi racconto ad un normodotato…
Caro normodotato, vorrei raccontarti perché mi sento diverso da te.
Ho avuto un’infanzia felice, ho festeggiato il Natale, il Carnevale e la Pasqua.
Sono andato a scuola, alcune materie andavo bene altre no, però alla fine sono riuscito a prendere il diploma e poi con difficoltà a laurearmi.
Ho avuto momenti in cui dubitavo della mia sessualità ma alla fine mi sentivo più attratto dalle donne. A volte mi andava bene altre volte “prendevo di pali”.
Mi piacevano i film di fantascienza, i cartoni animati, le serie TV e i gruppi musicali rock.
Volevo stare in una comitiva, alla fine ho fatto amicizia con pochi ragazzi ma stavo bene.
Non avevo grandi vizi, forse bevevo un po’ troppa birra e qualche volta mi son fatto le canne. Mai però ne sono stato dipendente.
La mia famiglia e alcuni amici mi vedevano parlare da solo. Rispondevo loro che ragionavo a voce alta.
Inizia a girare da solo a piedi, a volte parlando normalmente con amici che poi mi rendevo conto che gli altri non vedevano.
Sentivo gli altri dire delle cose, ma loro negavano di averle dette.
Più persone mi dicevano che ero strano e si incazzavano con me.
Un giorno inizia a prendermi a schiaffi e a gridare. Spiegai che volevo solo sfogarmi e scaricare la tensione. Ma mi fecero il TSO.
Mi obbligarono a prendere gli psicofarmaci, gli amici si allontanarono, anche parte della mia famiglia, altri mi prendevano per matto.
Stavo sempre più solo, per essere accettato facevo lo scemo. Alcuni amici e parenti ridevano di me. I farmaci mi addormentavano e quindi non li presi più.
Un altro TSO, questa volta legato. Come mai? Mi è stato insegnato che sono nato libero. Inoltre sono anche un laureato.
Sto sempre a casa a vedere la TV. I miei genitori invecchiano, i miei fratelli se ne sono andati. Non ho un lavoro, non ho una ragazza, non ho interessi, i farmaci mi addormentano. Ho paura di uscire. Meglio stare a casa.
Ogni tanto lo psichiatra mi dice “vai a farti un viaggio lontano da casa, così stai meglio”. Ma io non ho soldi. Faccio il vagabondo?
I miei genitori non ci sono più. Ho l’accompagnamento quindi mi ricoverano in un centro, meno male. Sto dentro dalla mattina alla sera, senza fare nulla. Per andare al paese ci vuole l’auto, ma non so guidare. Beh riprovo a morire, ma ho paura di farlo. Che devo fare?
Caro normodotato, che devo fare? Ah, hai anche tu dei problemi e non hai tempo. Ogni tanto dai dei soldi in beneficenza. Bravo, sei una persona nobile. Vogliamo uscire a fare una passeggiata? Ah, hai da fare, devi stare con i tuoi figli. Ma a me piacciono i bambini. Ah, dici meglio di no, vabbè. Vogliamo parlare della vita? Ah, non mi capisci e inoltre puzzo un po’. Scusami è che dove vivo sto sempre a letto e dimentico di lavarmi. Cosa dici? Devo frequentare persone come me? Che intendi? Ma neanche io mi trovo con loro, abbiamo interessi diversi. Scusami ma a te piace il calcio? Andiamo allo stadio assieme? Ah, dici meglio di no che è pericoloso. Vabbè non fa nulla. Mi vieni a trovare più spesso? Ah, se hai tempo sicuramente verrai. Comunque grazie di avermi ascoltato e scusami se ti ho dato fastidio. Salutami tutti gli altri, ma chiedono di me? Ah, devi andare. Ciao…

Carlo Falcone

10/12/2023
Manca pochissimo, sono stanco ma felice. Felice di aver girato tanto, di aver conosciuto tante persone nuove, di aver in...
01/10/2021

Manca pochissimo, sono stanco ma felice. Felice di aver girato tanto, di aver conosciuto tante persone nuove, di aver iniziato a portare un messaggio importantissimo della mia vita: una città che lascia indietro le persone non può sperare di essere sana.

Se non siamo riusciti a conoscerci dal vivo, sono Carlo Falcone, non ho mai fatto 'il politico' ma ho sempre messo la politica nella mia vita. Cambiare il modo in cui l'Amministrazione si fa carico e si prende delle difficoltà reali dei cittadini è la mia missione.

OGGI sarò a Lo Sfizzicariello dalle 16.30 per chiunque volesse parlarmi, informarsi, prendere materiale elettorale.

Lo Sfizzicariello è il modo in cui, davanti ad un disagio psichico in famiglia, ho deciso di costruire, ho lottato per avere un progetto, una continuità, una rete. Voglio farlo per la città intera.

In bocca al lupo ai miei colleghi, ai candidati sindaci e a tutti i cittadini dico: non lasciate che la politica non vi riguardi.

Buone a tutti

17/08/2021

Cammino, cammino tanto per la nostra città. Mi soffermo sulle piccole cose, e pure su quelle grandi. E penso sempre: se ognuno facesse la sua parte BENE, con , usufruiremo tutti di una città con servizi dignitosi e accessibili a tutti.
Non dico che basta poco, dico che bisogna essere in prima linea per attivare un circolo virtuoso. E io ci sono. Antonio Bassolino Antonio Bassolino - Candidato a Sindaco di Napoli 2021

29/03/2021

My family and I are mourning the loss of our beloved grandmother, Sarah Ogwel Onyango Obama, affectionately known to many as “Mama Sarah” but known to us as “Dani” or Granny. Born in the first quarter of the last century, in Nyanza Province, on the shores of Lake Victoria, she had no formal schooling, and in the ways of her tribe, she was married off to a much older man while only a teen. She would spend the rest of her life in the tiny village of Alego, in a small home built of mud-and thatch brick and without electricity or indoor plumbing. There she raised eight children, tended to her goats and chickens, grew an assortment of crops, and took what the family didn’t use to sell at the local open-air market.

Although not his birth mother, Granny would raise my father as her own, and it was in part thanks to her love and encouragement that he was able to defy the odds and do well enough in school to get a scholarship to attend an American university. When our family had difficulties, her homestead was a refuge for her children and grandchildren, and her presence was a constant, stabilizing force. When I first traveled to Kenya to learn more about my heritage and father, who had passed away by then, it was Granny who served as a bridge to the past, and it was her stories that helped fill a void in my heart.

During the course of her life, Granny would witness epochal changes taking place around the globe: world war, liberation movements, moon landings, and the advent of the computer age. She would live to fly on jets, receive visitors from around the world, and see one of her grandsons get elected to the United States presidency. And yet her essential spirit—strong, proud, hard-working, unimpressed with conventional marks of status and full of common sense and good humor—never changed.

We will miss her dearly, but celebrate with gratitude her long and remarkable life.

22/03/2021

La strada per salire non è la stessa per uomini e donne. Nel mondo aziendale, le donne non solo sono sottopagate rispetto agli uomini, ma devono anche lavorare di più per lasciare il segno e farsi strada nella scala aziendale.

Una nuova ricerca commissionata da LinkedIn, il più grande network professionale del mondo, esamina l'impatto del condizionamento sociale sulla retribuzione e la progressione di carriera delle donne in tempi di pandemia. L'obiettivo è quello di far luce sulla disparità di riconoscimento che porta le donne a sentirsi meno meritevoli degli uomini, influenzando direttamente le loro carriere. Il 44% delle intervistate in Italia crede che le donne si sentano meno legittimate a ottenere promozioni o aumenti di stipendio sul posto di lavoro.

I risultati mostrano che questo divario che separa uomini e donne sul posto di lavoro è più evidente quando si parla di aumenti di stipendio e promozioni: più di un terzo (37%) delle donne intervistate non ha mai negoziato un aumento di stipendio con il proprio capo accettando un nuovo lavoro perché non si sentiva a suo agio nel chiederlo, rispetto al 32% degli uomini. Mentre più della metà (51%) degli uomini intervistati ha chiesto un aumento di stipendio o una promozione al di fuori della loro revisione annuale, meno di 2 donne su 5 (37%) ha fatto lo stesso.

L'emergenza pandemica ha aumentato questo 'gender gap': la ricerca ha scoperto che il 45% delle donne intervistate ha concordato che la loro carriera è stata rallentata o messa in standby dall'inizio della pandemia per le maggiori responsabilità a casa.

Nell'immagine l'istallazione sulla disuguaglianza di genere, con la quale il designer giapponese Kazunori Shiina ha vinto nel 2016 il prestigioso Clio Award.

21/03/2021

La giornalista e scrittrice nel podcast «Proprio a me» (Chora Media) racconta la sua relazione sbagliata. «Era come una dipendenza: serve l’aiuto dello psicologo, non delle amiche». Sul figlio Leon: «Il rimpianto più grande è aver perso tre anni di maternità felice»

Indirizzo

Corso Vittorio Emanuele 400
Naples
80135

Orario di apertura

Lunedì 10:30 - 20:00
Martedì 10:30 - 20:00
Mercoledì 10:30 - 20:00
Giovedì 10:30 - 20:00
Venerdì 10:30 - 20:00
Sabato 10:30 - 18:00

Telefono

+393663141874

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Voglio stare meno solo

Voglio stare meno solo

Abbiamo progettato questa pagina per poter creare un luogo in cui ognuno di noi può raccontare la propria storia di solitudine in maniera sincera e senza essere giudicato. Poi se qualcuno non vuole comparire direttamente può inviarmi un messaggio privato ed io lo pubblico in forma anonima.

Quindi per sentirsi meno solo e confrontarsi con altre persone.

Nasce dall'esigenza di condivisione e reciprocità degli amici e soci della cooperativa sociale Arte Musica e Caffè che da circa 15 anni si occupa di inclusione sociale e lavorativa di persone e famiglie sofferenti psichiche attraverso la gastronomia sociale Sfizzicariello in corso Vittorio Emanuele 400 a Napoli e i propri percorsi di inclusione sociale e auto mutuo aiuto dal nome Social Gym.

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