29/10/2025
Jandi Omar è nato il 7 luglio 2023 nella comunità di Zarzalito, un luogo dove il silenzio spesso
copre il dolore e dove la vita di un bambino può sfiorare l’ombra senza che nessuno alzi la voce.
A soli dieci mesi, Jandi stava male. La sua mamma, ha trovato la forza di portarlo in ospedale. Lì, i medici hanno scoperto una realtà terribile: Jandi era gravemente debole e il suo cuoricino malato.
È stato operato d’urgenza e poi ospedalizzato per settimane.
L’anno passato siamo venuti a conoscenza del suo caso e siamo andati a visitarlo. Quello che
abbiamo trovato ci ha lasciati senza parole: il piccolo Jandi era debole, occhi semi aperti, in uno
stato catatonico. Non piangeva, non reagiva. La denutrizione era lì, come una condanna non scritta. Abbiamo subito allertato le istituzioni. Ci avevano detto di conoscere già la situazione. Di voler intervenire. Ma il tempo è passato, aprile 2025 è arrivato e quando Jandi è stato riportato in visita... tutto era rimasto identico. Nessun miglioramento. Nessuna speranza nuova. E, peggio ancora, nessuna cura. La madre aveva smesso di portarlo alle visite. Le istituzioni, pur consapevoli, si erano impantanate trascurando poi il caso.
La madre è una ragazza giovanissima: compirà 20 anni nel 2025. Davanti alle nostre suppliche di
portare Jandi in ospedale, continuava a dire “il bambino sta bene, dorme soltanto”, “a casa è
come tutti gli altri bimbi”. Ma noi lo avevamo visto e sapevamo che non era così. Ogni volta, la sua
risposta è che doveva chiedere al marito o alla suocera. Voleva sfuggire alla verità oppure non la
comprendeva. Presi dalla paura che il tempo potesse costargli la vita, ci siamo rivolti a diverse istituzioni governative in maniera insistente, quasi morbosa, finché finalmente una associazione, la SESAN, ha ascoltato il nostro grido. Abbiamo formalizzato una denuncia e in maniera dolorosa ma necessaria, il bambino è stato allontanato dalla famiglia con l’intervento delle forze dell’ordine locali. E’ stato l’unico modo per salvargli la vita.
Il bambino è stato ricoverato in un ospedale specializzato nei casi di denutrizione, dove ha ricevuto tutte le cure necessarie.
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