25/12/2025
“Know the Glow”: quando una foto può salvare la vista di un bambino
A volte, un dettaglio minuscolo può cambiare un’intera vita. È quello che è accaduto alla famiglia di Ben, un bambino di quattro anni in apparenza sano, vivace, senza alcun segno che potesse far pensare a un problema visivo. Eppure, in alcune fotografie scattate con il flash, nell’occhio destro compariva un riflesso bianco. Un bagliore anomalo. Un “glow”.
All’inizio sembrava solo un difetto della fotocamera. Poi, durante un viaggio, quel riflesso comparve in tutte le foto. Fu allora che la famiglia decise di approfondire.
Il primo controllo non aveva mostrato nulla di preoccupante, ma quelle immagini furono sufficienti per spingere a richiedere una visita oculistica specialistica. Ed è lì che emerse la verità: Ben non vedeva dall’occhio destro. La diagnosi fu malattia di Coats, una rara patologia retinica che può compromettere gravemente la vista.
Grazie a un intervento tempestivo, Ben ha conservato parte della visione periferica e oggi conduce una vita piena e autonoma. Ma non tutti i bambini hanno la stessa fortuna.
Perché il “glow” è così importante
Il riflesso bianco nelle foto – chiamato leucocoria – può essere il segnale di oltre 20 condizioni oculari, alcune molto serie, come:
• retinoblastoma
• malattia di Coats
• distacco di retina
• cataratta congenita
• infezioni o anomalie dello sviluppo oculare
• differenze importanti di refrazione tra i due occhi
Spesso sono proprio i genitori, osservando una foto, a notare per primi qualcosa che non va. E questo può fare la differenza.
Perché a volte la diagnosi arriva troppo tardi
Molte di queste malattie sono rare. Un pediatra può incontrarle una o due volte in tutta la carriera. Per questo, un riflesso bianco può essere facilmente scambiato per un fenomeno innocuo.
Eppure, quando la diagnosi arriva tardi, le conseguenze possono essere gravi: perdita della vista, perdita dell’occhio, o – nel caso del retinoblastoma – rischi per la vita del bambino.
Il periodo delle feste: il momento migliore per accorgersene
Ogni anno, gli specialisti notano un aumento delle diagnosi subito dopo le festività.
Perché? Perché le condizioni sono “perfette”:
• luci soffuse
• uso del flash
• tante foto scattate da persone diverse
• bambini che guardano in direzioni differenti
È proprio in queste situazioni che il “glow” diventa più evidente.
Cosa osservare nelle foto
• un riflesso bianco, giallo o opaco nella pupilla
• che compare sempre nello stesso occhio
• soprattutto quando il bambino guarda direttamente verso la fotocamera
• con flash attivo e riduzione occhi rossi disattivata
La regola è semplice:
“Se lo vedi una volta, stai all’erta.
Se lo vedi due volte nello stesso occhio, agisci.”
Cosa fare se noti il glow
Richiedi una visita oculistica e porta con te le foto.
La visita è indolore e può essere:
• salvavista
• salvaocchio
• salvavita
Un gesto semplice che può cambiare tutto
Molti genitori, riguardando le foto delle feste, trovano ricordi preziosi. A volte, trovano anche un segnale da non ignorare.
Non cancellare quel riflesso.
Non dare per scontato che sia un difetto dell’immagine.
Potrebbe essere il primo passo per proteggere la vista di tuo figlio.
🏥 𝗣𝗮𝘀𝗰𝗼𝘁𝘁𝗼 - 𝗜𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗦𝗮𝗹𝘂𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗢𝗰𝗰𝗵𝗶
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