Espressione

Espressione CONSULTORIO DI PSICOTERAPIA PSICOANALITICA E ISTITUZIONALE
per il trattamento del disagio psichico.

Il Progetto ESpressione nasce nel 2009 da un’idea di Antonio Maiolino, psicoanalista, che è riuscito a conciliare la dimensione soggettiva della psicoanalisi, cognizione di vita prima ancora che professionale, alla dimensione sociale e istituzionale. Il Progetto ha preso vita in diverse forme nel corso degli anni, costituendosi come équipe di professionisti il cui lavoro concilia teoria e metodo, in una prospettiva di ricerca volta all'approfondimento, accoglienza e trattamento del disagio psichico.

Palombella rossa – 1989Quando Freud ha dichiarato senza fronzoli che siamo abitati da qualcosa che non conosciamo, molto...
13/11/2025

Palombella rossa – 1989
Quando Freud ha dichiarato senza fronzoli che siamo abitati da qualcosa che non conosciamo, molto difficile da trattare, proponeva che questo qualcosa, impossibile da neutralizzare, venisse incanalato nella parola. Normalmente, come un velo di Maya, si insinua in noi la convinzione che se proviamo un fastidio o una sensazione di imbarazzo possiamo liberarcene, senza pensarlo più. Se non lo penso non esiste. Questa illusione appartiene al mondo infantile. Quello che ci infastidisce contribuisce ad animarci. Non si può espellere, perché cattivo. La parola aiuta a trattare ciò che di sconosciuto si anima in noi. Quell'elemento diventa un tassello della nostra storia che merita risoluzione. Se ne parlo bene, lo penso bene e vivo meglio la condizione umana soggetta a oscillazioni continue. Chi non pensa, crede di vivere, ma in realtà sta soltanto provando a sopravvivere.

Il mio canto libero – Lucio BattistiForse è questa la sintesi di un percorso di psicoterapia. Mettere in circolo sconosc...
10/11/2025

Il mio canto libero – Lucio Battisti
Forse è questa la sintesi di un percorso di psicoterapia. Mettere in circolo sconosciute sensazioni offuscate da un sintomo. Non è semplice scomodarne l'origine o, per dirla con la psicoanalisi, il ricordo rimosso che lo ha generato. Intanto, fin quando qualcuno non se ne occuperà, il disagio del sintomo creerà non poche limitazioni, sbarrando ogni possibilità di accedere agli autentici sentimenti e ai più spontanei pensieri. In terapia prima delle sensazioni, sono le parole ad entrare in circolo per mettere ordine a quel terremoto interno che ha trovato nel sintomo una sua sistemazione. Il prezzo da pagare è fin troppo alto e la necessità di riguardare questo compromesso può non sentire ragioni. In terapia, liberazione (del sintomo) e libertà (negli affetti) appaiono conciliabili baluardi.

Scrubs - 2001Non si possono lasciare i propri affetti personali all'interno di un deposito bagagli. Prima o poi bisogna ...
06/11/2025

Scrubs - 2001
Non si possono lasciare i propri affetti personali all'interno di un deposito bagagli. Prima o poi bisogna riappropriarsene. Riprendere possesso delle proprie cose non dev'essere sempre negativo, anche se la tendenza ad azzerare tutto è la nostra più frequenta strategia. La più frequente, non la più efficace. Come suggerisce JD, riprendere la memoria dei nostri fatti può solo insegnarci a intraprendere strade diverse. Ma nessuno lo fa se non incontra uno stop. Non una frenata brusca, ma una sosta da viandanti quali siamo, per pensare alle nostre scelte, comprenderne le ragioni e orientare la nostra bussola in una direzione più consapevole.

Per i loro occhi - ErniaDa piccoli, è piuttosto diffusa la sensazione di dover compiacere un pubblico, talvolta severo, ...
03/11/2025

Per i loro occhi - Ernia
Da piccoli, è piuttosto diffusa la sensazione di dover compiacere un pubblico, talvolta severo, che giudica immotivate o stupide le nostre reazioni. Quel giudizio può essere una sentenza, per la quale, abbiamo necessità di riparare un'immagine distorta. Come se un tribunale fosse sempre lì a formulare un giudizio anziché sforzarsi di chiedere le ragioni del nostro naufragio. Gli adulti sono i responsabili primi di questo vissuti di svalutazione. Attenzione, non bisogna elogiare i giovani senza un motivo o non riconoscere l'errore insito nella natura umana. Non è questo che rinforza l'autostima. Bisogna aiutarli a comprendere le défaillances, a guidarli verso il loro piacere e non a compiacere sempre gli altri. Dobbiamo aiutare le nuove generazioni a diventare attori e spettatori curiosi del loro teatro interiore, critici autentici della vita che afferriamo e di quello che lasciamo andare.

Coco - 2017Per Freud il lutto è quanto c'è di più inspiegabile per lo psicologo. Perdere non è mai un'alternativa che vi...
30/10/2025

Coco - 2017
Per Freud il lutto è quanto c'è di più inspiegabile per lo psicologo. Perdere non è mai un'alternativa che viene contemplata. Perdere una persona, men che meno. Quando accade, restiamo bloccati nella convinzione che quanto avvenuto sia un incubo, restando nell'attesa che qualcuno ci desti. Poi, addolorati, comprendiamo che quell'incubo è la nostra nuova vita, per un certo tempo. L'illusione diviene delusione. Se la chiusura appare inevitabile, il racconto è forse è l'unica medicina. Chi va via non lascia soltanto un vuoto, ma anche un segno. Rievocare immagini e momenti tiene vivo per sempre dentro ciò che fuori non può fare ritorno.

Una vita da mediano – LigabueSpesso fuori posto e fuori tempo. Viviamo con la costante percezione che la vita procede co...
27/10/2025

Una vita da mediano – Ligabue
Spesso fuori posto e fuori tempo. Viviamo con la costante percezione che la vita procede con un ritmo che non incontra il nostro. Come se inseguissimo e recuperassimo ciò che altrimenti sarebbe perduto. Poi ci imbattiamo in altre identiche dinamiche: non respiriamo che siamo di nuovo sotto pressione. Nonostante certe abitudini si rivelino deleterie, non riusciamo a modificarle. Temiamo la perdita e restiamo avvinghiati anche allo stile di vita in cui le nostre vicende presentano sempre lo stesso finale. Come incontrare il cambiamento? La terapia ha il costo di farci tornare ogni volta sui nostri passi, per cambiare la direzione o restare nella stessa, ma consapevoli di ciò che si sta facendo. Favorire quel buon incontro con quei tempi che abbiamo detto inconciliabili è impresa ardua. In terapia si scopre che ne abbiamo la facoltà, che siamo noi i soli tributari della nostra salute.

23/10/2025

Patch Adams - 1998
La parola permette all'essere umano di trascendere dal suo sostrato istintivo. In una società in cui la parola si dissolve in un agire spietato e irragionevole, l'appello di Patch Adams è un richiamo al quale rifarci. Per quanto la facoltà di ascolto sia la più antica forma di interazione umana, una specifica è destinata a chi ha affinato questa facoltà per farne una professione. Ogni giorno, nella stanza di terapia, una persona chiede di essere guardata - non soltanto negli occhi come indicato nella vignetta - ma in quegli angoli dentro in cui non batte il sole, eppure c'è vita. "C'è vita su Marte". Questa vita che non conosciamo deve trovare espressione perché - quando taciuta - produce esiti piuttosto seri. Il dolore evitato, se ascoltato, è andare in pezzi che si ricompongono per assumere una nuova forma.

Pesci piccoli - 2023Il lavoro si presta bene come antidoto alla sofferenza perché produce tanto rumore da zittire il più...
02/10/2025

Pesci piccoli - 2023
Il lavoro si presta bene come antidoto alla sofferenza perché produce tanto rumore da zittire il più sordido pensiero triste. Come se chiudessimo, anche se faticosamente, la finestra che dà sui problemi. Poi cala la notte, e il silenzio diventa assordante. Soffocare un pensiero non significa neutralizzarlo. Ciò che evitiamo, troverà sempre il modo di incontrarci. La terapia rispetta i tempi di ogni dolore e favorisce quell'incontro inevitabile con i pensieri più tristi per ridimensionare il peso e diventare più leggeri e liberi. Anche liberi di ricominciare.

La dura legge del gol - 883Siamo piuttosto attenti spettatori delle vite altrui. Ci chiediamo e spieghiamo, al contempo,...
29/09/2025

La dura legge del gol - 883
Siamo piuttosto attenti spettatori delle vite altrui. Ci chiediamo e spieghiamo, al contempo, il percorso di un loro successo. Dopotutto, con i tempi che corrono, rischiamo davvero di vivere affacciati alla finestra, anelando la facile vita altrui. Questo sbirciare potrebbe facilitare la distrazione dal nostro dolore silenzioso, invisibile, eppure degno di essere guardato. In terapia, siamo registi e attori, al contempo, delle nostre vicende, il cui problema - altrimenti- da ficco di neve diventa valanga. Giocare in campo significa imparare a guardarci dentro e vedere che non dobbiamo solo difenderci da questo dentro, ma anche apprezzarne le parti, i limiti e i confini. Dare valore a quello che siamo è ciò che ci concediamo di essere.

#883

Mercoledì - 2022Genitori e figli attraversano una fase in cui sembrano configurarsi come due rette parallele: non si inc...
25/09/2025

Mercoledì - 2022
Genitori e figli attraversano una fase in cui sembrano configurarsi come due rette parallele: non si incontrano mai. Il figlio appare estraneo persino a sé stesso e il mondo esterno sembra rivelarsi nemico di desideri e conquiste. I genitori sono alla ricerca di un manuale, bloccati tra l'ingestibile crescita del figlio e il desiderio che il tempo non prosegua nella sua corsa. I genitori rivivono la loro adolescenza a partire da quella dei figli e, avendo già solcato certi mari, agiscono per evitare loro i dispiaceri. Richiede tempo metabolizzare che nulla va evitato, e che, proprio attraversare un dispiacere, prepara alla vita che ci attende. I genitori, come i figli, chiedono sostegno, affinché i nodi intrecciati possano districarsi. I genitori, come i figli, devono sentire una fiducia di potersi separare, senza neutralizzare il saldo legame che li tiene insieme.

Telefona 3738058805
24/09/2025

Telefona 3738058805

Indirizzo

Via Eduardo Suarez, 10
Naples
80129

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:30
Martedì 09:00 - 20:30
Mercoledì 09:00 - 20:30
Giovedì 09:00 - 20:30
Venerdì 09:00 - 20:30

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