25/05/2017
- Puoi fare un breve presentazione di te e della tua libreria?
Venite a vederci di “persona”, non so descriverci, servirebbe un ottimo psicologo.
- Come ti è venuta l'idea di mettere su un libreria?
A chi non verrebbe questa idea...
- Quale è la tua idea a proposito da libreria indipendente, come si colloca in questo contesto, quale il suo compito sociale?
Ogni libraio indipendente ha una sua realizzazione di libreria. Credo sia possibile fornire una traccia fondamentale, una sorta di Costituzione delle librerie indipendenti (approfitto e faccio un appello). L'effetto non sarebbe omologazione ma diversità. Non siamo commercianti, dovrebbero abolire l'obbligo di iscrizione alla camera di commercio. Siamo qualcosa che si avvicina da una parte ai mediatori linguistici, dall'altra ai guerriglieri antimperialisti.
- In un panorama editoriale ove dominano libri costruiti a tavolino, tra operatori di marketing, Ghostwriter e campagne promozionali travestite da presentazioni e recensioni, quale spazio c'è ancora per un libro e una lettura capace di promuovere un pensiero critico e non solo mero intrattenimento?
Sono tanti i libri importanti che sono stati scritti e abbastanza i libri importanti che escono mentre noi stiamo parlando. Dipende tutto dall'offerta negli scaffali, quindi dai librai. Il resto, come hai ben descritto, si chiama catena, nastro trasportatore, capitalismo monopolistico, Belzebù, ha tanti nomi.
- In un mercato dove domina la Grande Distribuzione Organizzata (i marchi li conosciamo) con librerie tutte uguali, gestite da burocrati che non hanno letto mai un libro in vita loro ma che passano il tempo davanti ad Excel, quale spazio credi che abbia ancora una libreria indipendente?
Nessuno spazio
- Ho notato spesso un comportamento ipocrita del lettore medio che, nel mentre elogia la piccola libreria, va poi puntualmente a comprare il libro - che magari lo stesso libraio indipendente ha consigliato - nella mega libreria della GDO per avere lo sconto o per usufruire della raccolta punti (o altre amenità). È anche una tua impressione?
L'ho notato anche io. Ma è la violenza dell'offerta, non la domanda.
- A proposito dei media digitali, tu cosa pensi degli e-book? Sono lo spauracchio dei libri cartacei oppure, come pare essere, sono qui per coesistere con essi?
Ben vengano gli e-book. Speriamo che un giorno ci siano persone che li leggano.
- I tuoi libri preferiti.
Tutti i libri che ho letto sono preferiti, intanto questi: Carver, “Vuoi star zitta per favore”, Autobiografia di Marlcolm X, Jacques Derrida“la scrittura e la differenza”, Calvino “Sentiero dei nidi di ragno”, Barbara Balzerani “Lascia che il mare entri”.