dott.ssa Vittoria Pascale

dott.ssa Vittoria Pascale psicologa psicoterapeuta
psicoterapia
ipnosi eriksoniana
costellazioni familiari
costellazioni famil

14/07/2022

La propria destinazione non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose.

Henry Miller
♨️

27/02/2022
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16/04/2020

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26/01/2019

Intervista realizzata al Prof. Camillo Loriedo da Dott. Walter Boschi nel corso del XII Convegno della Società Italiana di Ipnosi sui temi dell'IPNOSI, dell'approccio della Nuova Ipnosi, delle false credenze sul tema dell'Ipnosi, della sua efficacia terapeutica e delle nuove prospettive per l'Ipnos...

04/12/2018

Costellazioni Familiari

“ … Senza la premessa di un’anima collettiva, di una continuità nella vita psichica dell’uomo, che consente di non tener conto delle interruzioni degli atti psichici per la scomparsa dei singoli individui, la psicologia collettiva, la psicologia dei popoli, non potrebbe esistere. (…) Dobbiamo perciò ammettere che non ci siano processi psichici che una generazione sia in grado di celare a quella successiva … (S. Freud, Totem e Tabù)

Le Costellazioni Familiari, quale metodica di aiuto, facilitano ed integrano il percorso verso la risoluzione di molteplici problematiche individuali e familiari, la cui origine è nella storia della propria famiglia attraverso le generazioni (almeno tre).
Si tratta della trasmissione transgenerazionale dell’inconscio familiare, dove riposa la memoria di emozioni, di schemi mentali, di abitudini, di comportamenti ridondanti e soprattutto di eventi particolari, vissuti in modo traumatico dal sistema familiare. Può accadere così che assumiamo il ruolo ed il destino di attori del passato e, senza averne consapevolezza, viviamo la vita dei nostri genitori, dei nostri nonni, di un fratello o di una sorella morti o mai nati.
Si sceglie per esempio un partner per “riparare” il sogno d’amore infranto di una nonna che ha perso il fidanzato in guerra, si sceglie un certo tipo di professione per realizzare i sogni frustrati di un antenato che non ha osato nemmeno manifestarli … insomma, è come se ci sentissimo inconsciamente in dovere di ristabilire giustizia ed equilibrio nella nostra famiglia, prima ancora di realizzarci personalmente come individui singoli.
Eventi traumatici del passato generazionale rimasti segreti, come filiazioni, condanne, tradimenti, perdita di uno status economico e sociale, delitti, ecc. possono ripresentarsi nella vita dei discendenti come sentimento di dolore, di angoscia, sentimenti di perdita, difficoltà a gioire o ad esprimersi nella vita.
Il lavoro attraverso le Costellazioni Familiari consente di scoprire e di mettere a fuoco in quale area della vita una persona sacrifica la propria energia vitale a beneficio di un suo familiare e a detrimento di sé. Nel mettere in scena un segmento di vita di uno o più membri della propria genìa, l’evento sarà rivissuto in tutte le sue componenti, emotive, cognitive e comportamentali.

Una sessione di Costellazioni Familiari si svolge in seduta individuale con l’ausilio di “pupazzetti Playmobil”.

Per saperne di più:

L’approccio transgenerazionale da cui origina il metodo delle Costellazioni Familiari si dirama attualmente in almeno quattro scuole principali:

- L’approccio psicogenealogico della psicoanalista francese Anna Ancelin Schutzemberger (allieva di Jacob Moreno e Françoise Dolto) di cui consiglio la lettura de La Sindrome degli Antenati, Roma, Di Rienzo Editore, 2005

- L’approccio sistemico fenomenologico tedesco di Bert Hellinger, del quale è possibile farsi un’idea attraverso la lettura di Riconoscere ciò che è, Milano, Feltrinelli, 2004;

- L’approccio di psicobiologia trangenerazionale del matematico francese di Claude Sabbah e quello inglese di R. Sheldrake;

- L’approccio italo-svizzero di Selene Calloni Williams, che applicando il metodo simboloimmaginale alla psicogenealogia, analizza la storia familiare, scorgendovi l’incarnazione di un mito transgerazionale. Consiglio la lettura di James Hillman - Il codice dell'anima, Adelphi, 1997.

23/11/2018

“… La mente inconscia è quella parte della mente che si occupa prevalentemente del pensiero simbolico nel quale non vi è alcun bisogno di un orientamento verso la realtà esterna… La mente inconscia è il deposito di tutte le esperienze della personalità, delle cose apprese dalla personalità e dagli atteggiamenti della personalità…”
(Milton H. Erikson, La Ristrutturazione della Vita con l’Ipnosi, vol.II)

L’ipnosi è una condizione psicofisiologica naturale (trance), in cui l’attenzione dell’individuo è assorbita completamente dal proprio stato interno (inconscio). Gli scienziati affermano che entriamo in trance spontaneamente almeno ogni 90 minuti durante la giornata: sono questi i casi di completo assorbimento del comune “sogno a occhi aperti”, dell’ascolto di una canzone, della visione di un film, dello stato di revérie di alcuni momenti dell’allattamento infantile. Esperienze queste che ci coinvolgono emotivamente e che ci distaccano dalla realtà spazio-temporale del ‘qui ed ora’. Così, la canzone della nostra giovinezza, in una sorta di regressione temporale, ci porta a rivivere, con vari gradi di intensità, le stesse sensazioni e le stesse emozioni di quel tempo. Spontaneamente, ci capita anche di sperimentare vere e proprie allucinazioni visive e sensoriali: un odore, un sapore, un’immagine fanno emergere un ricordo, nel quale ci immergiamo totalmente. Chi di noi non ricorda i noti ed ormai inflazionati versi di G. Pascoli de L’Aquilone:

“C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole,
anzi d'antico: io vivo altrove, e sento
che sono intorno nate le viole…”.

Altre situazioni di trance naturale si verificano quando abbiamo una percezione alterata dello scorrere del tempo: nei momenti drammatici il tempo sembra fermarsi, nei momenti di gioia sembra volare, nelle azioni ripetitive e monotone scorre lentissimamente.

La trance terapeutica utilizza lo stesso meccanismo naturale, per cui il cliente si dissocia dalla realtà attuale e focalizza la sua attenzione agli stati interni elicitati dall’induzione del terapeuta. I canali comunicativi col terapeuta rimangono comunque aperti, per cui durante lo stato di trance, il cliente è in grado comunicare il suo assenso o diniego per quanto gli viene detto, è in grado di verbalizzare quanto esperisce, può muoversi. Insomma, il contatto con la realtà non si perde mai completamente: è un po’ come quando guidiamo l’auto in autostrada mentre siamo assorbiti dalla conversazione col nostro compagno di viaggio. Si sfatano quindi mito e pregiudizio per i quali il soggetto sottoposto ad ipnosi sia totalmente passivo ed in balìa del suo terapeuta.

Indicazioni:

Grazie alla trance terapeutica (ipnoterapia) è possibile intervenire sulla sintomatologia di numerosi disturbi:

- ansia generalizzata
- attacchi di panico
- fobie, insonnia, stress cronico
- esiti di eventi traumatici
- sindromi psicosomatiche

è possibile, inoltre, ampliare e liberare le molteplici potenzialità individuali in vista di un obiettivo (prestazioni atletiche, prestazioni cognitive, prestazioni artistiche) o rimuovere blocchi emozionali.

Ulteriore ausilio delle tecniche ipnotiche è per la gestione del dolore cronico.
Nota:
E’ importante sapere che l'IPNOSI CLINICA come intervento psicoterapeutico, come terapia di disturbi con componente organica o come terapia del dolore, può essere praticata soltanto dal “professionista abilitato”:
Medico, Psicoterapeuta e Odontoiatra, iscritti ai rispettivi Ordini Professionali e con specializzazione post laurea riconosciuta dal Ministero dell'Università e della Ricerca.
Ogni altro impiego per finalità cliniche, diagnostiche o terapeutiche da parte di persona non abilitata integra il reato di esercizio abusivo di professione, previsto e punito all'art. 348 del codice penale.

14/10/2018

"Nello stato di trance puoi lasciare che la tua mente inconscia passi in rassegna il vasto deposito di cose che hai appreso, nel corso della tua vita. Ci sono molte cose che hai imparato senza saperlo. E molte delle conoscenze che ritenevi importanti a livello conscio sono scivolate nella tua mente inconscia." - Milton H. Erickson

13/10/2018

"Tutte le tecniche ipnotiche s'incentrano innanzitutto sul dirigere l'attenzione del paziente all'interno di sé stesso." - Milton H. Erickson

Indirizzo

Via Nicola Romeo 28
Naples
80125

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