Dott.ssa Marta Del Giudice

Dott.ssa Marta Del Giudice Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Dott.ssa Marta Del Giudice, Medico, Via tino da camaino 4, Naples.

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Ed ecco la prima delle novità in programma. La scelta del lavoro di gruppi non è casuale perché c'è bisogno di recuperar...
30/10/2025

Ed ecco la prima delle novità in programma. La scelta del lavoro di gruppi non è casuale perché c'è bisogno di recuperare la capacità di relazionarsi e non solo di interagire, soprattutto in un periodo storico come la nostro nel quale la divisione la fa da padrona.
È anche un'occasione per lavorare ritrovando leggerezza e capacità di divertirsi, lasciando le performance fuori dalla porta.
Per chi volesse saperne di più, potete contattarci sui recapiti della locandina.
Buona giornata a tutti

IL LUOGO DEL NOI
Gruppo di Crescita Personale e Consapevolezza Relazionale
Una proposta per vivere un’esperienza da costruire insieme: quindicinale, con teatro sferico e Group Building.
Non teoria: corpo, emozione e parola in un movimento circolare di ascolto e presenza.
🟡 Posti limitati • 📩 DM per info

E arriva il momento in cui ... Cambi.In realtà non cambi, ti liberi di una serie di orpelli che non ti appartengono ed e...
25/10/2025

E arriva il momento in cui ... Cambi.
In realtà non cambi, ti liberi di una serie di orpelli che non ti appartengono ed esci fuori per ciò che sei davvero.
Io mi sono sempre sentita rossa, ma non rossa "normale", no. Proprio rosso fuoco. Però... E' vistoso, è eccessivo, devi decolorare... Tutte scuse. Tutti adattamenti per fare ciò che senti, ciò che vorresti ma non fino in fondo. Per andare incontro alle esigenze degli altri, alle aspettative degli altri.
Il problema di quando sai adattarti, sai andare incontro alle esigenze altrui, riesci a trovare una soluzione alternativa che non è proprio quello che vorresti ma può andare è che, piano piano, ti trasformi. Inizi a permetterti quasi di essere te stessa solo in pochissimi contesti. Per la maggior parte del tempo, invece, sei un ibrido: il risultato di una serie di accomodamenti per non creare problemi agli altri e permetterti, molto in fondo, di essere te stessa.
Poi arriva un giorno in cui ti guardi allo specchio e non ti vedi. Perché l'immagine che hai di te è un'altra, molto diversa da quella che vedi nello specchio. Non è che quella nello specchio sia sbagliata, br**ta. Anzi, socialmente è molto valida. Ma....ma manca qualcosa. Manchi tu. Ti puoi riconoscere in uno smalto, in un orecchino particolare, in un anello...in piccole, piccole cose che puoi vedere solo tu.
E vedi una persona che sta facendo cose buone ma non quelle che vorrebbe, che non dice sempre quello che pensa per non fare soffrire, che va sempre incontro ma senza aspettare che l'altro/a venga verso di te, che fa le cose perché sono giuste e non perché le reputi belle, che non molla persone perché poi potrebbero avere dei problemi....
E nel frattempo tu ti senti sempre più stretta, poi costretta, più insoddisfatta ma non sai perché... E tutto questo cresce, cresce fino a che, come il magma, rompe la crosta ed esce con forza! Finalmente! Via gli orpelli, via i terreni coltovati, le case costruite, le strade tracciate... Via tutto! Ma non per distruggere, no. Per costruire. Per fare uscire la vera te, quella nuova versione che ti piace di più, quella che ti sta più comoda. Certo, per farlo devi sacrificare un po' di cose, persone, situazioni. Ma lo fai perché, se continui a tenerle, il rischio è che perdi te.
E quindi, dopo tanto lavoro, tanta pulizia, tanti tagli sono iniziati prima i nuovi progetti, cui sono seguiti i "nuovi acquisti". Poi è cambiato lo studio, poi si sono svuotate le cantine. Poi è venuto il flamenco orientale.... E poi, alla fine, era indispensabile fare uscire la vera essenza: e questo, per me, è significato riappropriarmi del mio rosso. Fatto non perché gli altri mi guardino, mi vedano, non per non passare inosservata. Ma perché così finalmente mi vedo io. ora devo aspettare che crescano. Ed è il periodo giusto: perché si sa che in autunno si toglie il vecchio per poi riposare in inverno in modo che tutto possa rinascere in primavera. Lo fa la terra lo facciamo anche noi.

Non se ne può più! O meglio, io non ne posso più. Ancora, in un TG, una giornalista, parlando dell'uccisione di una donn...
23/10/2025

Non se ne può più! O meglio, io non ne posso più.

Ancora, in un TG, una giornalista, parlando dell'uccisione di una donna da parte dell'ex marito, parla di "movente passionale o economico".

Ma quale passionale? Ma come si può definire passionale, ossia dettato dalla passione, la barbara uccisione di una donna che aveva lasciato il marito e si era rifatta una vita?

Non c'è passione dove c'è oggettivizzazione; non c'è amore ma solo uso ed abuso.
Un gesto del genere non è dettato da amore o passione ma dalla incapacitá di tollerare che una persona, una donna, possa essere sfuggita al controllo. Possa realmente, ossia nella realtà, vivere senza di lui, stare meglio senza di lui, andare avanti senza di lui, rifarai una vita, senza di lui. Possa non aver bisogno di lui. Possa essere in grado di non farsi manipolare.

Non solo. è desiderio di annientare chi lo ha visto per ciò che è davvero, dietro la sua maschera di persona per bene, una maschera che necessita di energie infinite per poter essere mantenuta continuamente, e che per questo lo ha mollato.

E' l'omicidio perpetuato da chi non tollera la perdita di controllo, non tollera che l'altra persona rivendichi davvero il diritto di essere individuo e non oggetto. E' l'omicidio per lesa maestà: nessuno può permettersi di lasciare un individuo perfetto.... Quell'abbandono senza ritorno, quel miglioramento vuol dire che lui non era così perfetto come si illudeva di essere.

Non c'è amore, non c'è sentimento, non è passione. Non è un raptus. E' sempre conseguente a tanti tentativi, caduti nel vuoto, di riportare la persona al suo ruolo, al ruolo che lui aveva deciso dovesse avere.

Ed è giusto dirlo, ribadirlo, urlarlo. Perché altre lo capiscano, perché ringrazino il cielo quando una persona del genere si allontana per paura di affrontare una discussione senza voltarsi indietro. Significa che siete state fortunate.

Ed è ancora più importante ribadirlo e ripeterlo oggi, in una società, la nostra, che non dà alcuna importanza all'educazione affettiva, al punto che è stata vietata anche alle scuole medie.

Non si deve parlare di emotività, di affettività, di sessualità ma solo di competizione, di prestazione, di efficienza, di utilità.
Ossia di tutto ciò che crea divisione, paura e violenza.
E la passione la colleghiamo ai femminicidi

Ti offendi se ti dico che sei bello?Sei una bella donna, non ti offendi, vero? Non è una frase rivolta ad una donna da u...
16/10/2025

Ti offendi se ti dico che sei bello?

Sei una bella donna, non ti offendi, vero?
Non è una frase rivolta ad una donna da un corteggiatore ma dal presidente degli Stati Uniti d'America al presidente del consiglio italiano.
Non si trattava neanche di un concorso di bellezza.
Il valore del rappresentante italiano quindi, in quanto donna, è la bellezza. O meglio, il fatto che il nostro presidente del consiglio rispetti i soggettivi criteri di bellezza del presidente degli stati uniti. Questo è il successo di cui si vanta il nostro governo?

La cosa sconvolgente, a parer mio, è che nessuno, meno che mai il nostro presidente del consiglio, abbia reagito ad un'offesa del genere.
A dimostrazione ulteriore che, ancora oggi (potrei dire oggi più che mai) le donne non vengano considerate come soggetti pensanti ma come bamboline.
Dalla "culona inchiavabile" riferito da un altro presidente del consiglio alla cancelliera tedesca alla bella donna riferito alla presidente del consiglio attuale. Per quanti sforzi si facciano la nostra societa' ha ancora la concezione di una donna oggetto, che va valutata in modo diverso rispetto ad un uomo.
Non mi sembra si sia mai fatto un commento del genere ad un uomo di potere, in nessun ambito.
Al massimo, i commenti vengono fatti alle mogli dei potenti. Perché non è concepibile che una donna possa avere un ruolo di potere, che non sia solo una casalinga, mamma e moglie, che non abbia avuto bisogno di particolari attenzioni per emergere.... Che sia in grado di pensare, decidere, scegliere e raggiungere traguardi ed obiettivi considerati di pertinenza maschile.

Le donne non sono individui ma oggetti. In quella sede, non c'era un concorso di bellezza, non andavano valutate le misure di nessuno eppure è stato fatto solo per una donna. A ribadire quale fosse il suo posto ed il suo ruolo in quel contesto.

Quale è la vera tragedia, a parer mio? L'accettazione da parte delle donne di una affermazione del genere, senza ribellarsi.
Perché se ti ribelli sei pazza, non accetti un complimento, invece di ringraziare che uno ti considera una bella donna...e crei casini. Allora,meglio continuare ad essere contente perché un uomo ci dice che siamo belle in una situazione nella quale la bellezza non avrebbe dovuto avere valore ne' importanza.
Non è cosa br**ta essere riconosciuta come bella donna, sia chiara. A tutte piacciono i complimenti.

I complimenti,non le svalutazioni. Perché di questo si tratta: dare importanza solo ad un aspetto fisico in un contesto in cui si parla d'altro, riservando questo trattamento solo alla donna, e' una sottile ma violenta svalutazione.
Svalutazione che avviene ogni giorno in ogni ambito. Basti pensare al parcheggiatore che ti dà del tu o, al massimo ti chiama signora, mentre se si rivolge ad un uomo lo appella come "dotto'", sempre e comunque; anche se ha solo la 5 elementare.
O i commenti acidi, ma mai troppo diretti, fatti quando una donna prova a mettere dei limiti, a farsi rispettare come persona, a dire no a determinate richieste o a specificare quale sia il proprio ruolo.
O pretenda di non avere commenti, neanche positivi, sul proprio aspetto fisico se non ci si conosce.

Per non parlare del sesso! Una donna che parla di sessualita' e' da bruciare come le streghe o da definire t***a e da trattare come t***a. Una volta un individuo, perché non posso definirlo uomo, mi spiego' che dare della t***a è un complimento: perché significa che l'uomo ti vuole portare a letto. Perché la massima aspettativa di una donna è di essere portata a letto da un uomo e, casomai, anche di competere per quell'uomo con altre donne.

Il problema serio, per non dire serissimo, e' che non sono solo gli uomini ad avere questa concezione della donna. Sono le donne stesse ad accettarla e ad etichettare con le accuse più becere persone che non hanno intenzione di seguire questo modo di comportarsi.

"A quell'età si fa i capelli così appariscenti? Eppure e' sposata"... "Ma hai visto quanto e' chiatta? Ma non si vergogna? Io mi nasconderei!"... "Hai capito? Guarda come si sbatte, parla con chiunque, come se non fosse sposata...povero marito"....
Se un uomo parla con tutti cos'è? Un grande uomo. Se non ha capelli? E' interessante. Se è obeso? Ma è così interessante. Se parla di sesso? E' uno buono....

E se una donna osa cacciare un uomo? Da casa, dal proprio studio, dal posto di lavoro...ovviamente in modo legale... Chi diventa il più grande nemico di quella donna? Le altre donne, che spesso iniziano delle vere e proprie campagne diffamatorie per distruggere colei che ha osato ribellarsi. Che ha osato comportarsi da individuo e non da oggetto.

E allora, in un momento storico tremendo, per le donne ancora di più visto che stiamo tornando ad ideali "antichi", e' fondamentale insegnare alle nostre figlie e non solo quelli che sono meccanismi svalutativi, spesso sottili e vigliacchi. Insegnare a riconoscerli per poter rispondere a tono e non farsi impelagare in situazioni tossiche.

Ma,soprattutto, è fondamentale fare ciò che nessuno fa, ne' a scuola ne' in famiglia: un percorso, un lavoro alla scoperta del femminile. Una rivalutazione del femminile in un mondo in cui il femminile viene perennemente svalutato. Senza rendersi conto che la svalutazione del femminile ha, come conseguenza e causa, in un moto circolare, la creazione di un modello maschile tossico e violento. E la cronaca di questi ultimi anni ne è la prova.

Ad Auschwitz non penso si vada a fare una "gita", non foss'altro perché troppo lontano per una gita fuori porta.Si va pe...
13/10/2025

Ad Auschwitz non penso si vada a fare una "gita", non foss'altro perché troppo lontano per una gita fuori porta.Si va per rinnovare la memoria di ciò che è potuto diventare l'essere umano, del punto di violenza cui si è giunti. Si va in luoghi che odorano ancora oggi di morte per far sentire, non solo capire, cosa siano stati i campi di concentramento. Per ricordare qualcosa che, purtroppo, si fa di tutto per dimenticare o minimizzare. Lo si fa per far capire quali sono gli effetti del pensiero unico, dell'intolleranza, del regime.... e la memoria, in questo periodo storico soprattutto, è di fondamentale importanza. Parlare di gite scolastiche, in senso dispregiativo, è solo un modo becero per cercare di mantenere viva la propria ricostruzione della storia, la propria visione che sta crollando ogni giorno di più.Le chiami pure gite, i nomi sono importanti ma non sempre, sono contenitori. Il contenuto delle gite è comunque l'informazione, il ricordo,la memoria....è vedere che ciò che si è studiato sui libri è esistito davvero. È vedere con i propri occhi i luoghi.Poi, se la ministra è cosi colta e profonda da fare le "sue gite" in luoghi cosi particolari e con finalità così profonde, tanto di cappello.Noi poveri esseri umani parliamo di gite per indicare delle uscite "in giro" senza precisare finalità ed autorizziamo i nostri figli a fare, con la scuola, dei viaggi di istruzione.Ma solo perché siamo pignoli e, furia di studiare, abbiamo imparato che l'italiano è una lingu ricchissima e che le parole sono importanti.

Alle parole della ministra Roccella sulle “gite” ad Auschwitz ha risposto Tatiana Bucci, una che ad Auschwitz c’è stata. Da bambina. A sei anni.

Sono parole, quelle pronunciate a “Repubblica”, che di colpo rimettono tutti i punti al loro posto e ci fanno vergognare di essere governati da qualcuno che riesce anche solo a mettere in dubbio o in prospettiva le colpe immani del fascismo.

Ascoltatele:

“La ministra Roccella sbaglia a dire quello che ha detto. I tedeschi hanno fatto i conti col proprio passato. Noi italiani no, non li faremo mai. Non vogliamo ammettere le colpe del fasismo.

Se lo facessimo, dovremmo riconoscere che i campi li hanno inventati i nazisti, ma i fascisti vi hanno collaborato, come hanno sperimentato sulla propria pelle molti ebrei italiani. Senza l’ausilio del fascismo non ci sarebbero state le deportazioni dall’Italia. Pensi a quello che è accaduto il 16 ottobre 1943 nel ghetto di Roma.

A cosa sono servite quelle che lei chiama le ‘gite’ ad Auschwitz? A far capire alle nuove generazioni cos’è stato il nazifascismo.”

Esattamente questo il punto.

A questo sono servite. Ed è tantissimo.

Io, se fossi nella ministra, di fronte a queste parole straordinarie di una sopravvissuta ad Auschwitz, non chiuderei occhio la notte per la vergogna.

L'ultimo mio articolo pubblicato su Generiamo Salute
09/10/2025

L'ultimo mio articolo pubblicato su Generiamo Salute

Fare il medico omeopatico non è semplice. E non lo è neanche scegliere l’Omeopatia come tipo di cura, e non di medicina. È brutto oltre che per me estremamente triste da dover ammettere ma oggi i medici ed i pazienti “omeopatici” sono pochi. Ci sono tanti medici che usano i prodotti omeopat...

Post - non mio ma che condivido in pieno - un po' lungo ma che vale la pena leggere....per capire quanto stiano urlando ...
02/10/2025

Post - non mio ma che condivido in pieno - un po' lungo ma che vale la pena leggere....per capire quanto stiano urlando e separando per nascondere ciò che realmente stanno facendo.
Come le seppie, che buttano inchiostro per non farsi vedere
La seppia lo fa per difendersi, i nostri boss lo stanno facendo per conquistare potere a scapito di chi crede alla narrazione e gioca a "io contro te".
Buona lettura...e accendiamo la luce del pensiero critico, ogni tanto.

Grazie a Carlo Ziviello

Un asteroide sta cadendo sulla terra. Il primo ad avvistarlo è uno che sta sul c***o: un fascista, un comunista, un ricco velista, un figlio di papà, un camorrista. Questo tizio decide comunque di avvisarci. Noi che facciamo: pensiamo all'asteroide o al tizio che ce lo ha detto? Perché è esattamente quello che sta succedendo. Dal 2020, in realtà da ben prima ma prendiamo la data di un evento certo e inequivocabile, l' epidemia di COVID, stiamo assistendo al crollo di tutta l'architettura di pesi e contrappesi giuridici e istituzionali che limitava il potere creandogli almeno qualche difficoltà e impedendogli di ottenere facilmente ciò che vuole (in Italia un altro esempio è stato l' accaparramento da parte della coalizione vincitrice delle presidenze di Camera e Senato - Berlusconi 1994- che per tradizione andavano all' opposizione come tutela della rappresentanza). Durante l' epidemia non sono stati calpestati solo diversi diritti costituzionali ma anche la scienza e tutti i principi del metodo scientifico. Non farò supposizioni sul perché; è sufficiente dire che sono stati somministrati, sotto minacce, pressioni psicologiche e "moral suasion", vaccini che erano stati testati poche settimane mentre sono necessari anni di trial per un percorso scientificamente valido. C'era l' emergenza ma in una simile condizione di incertezza sugli effetti doveva quantomeno essere lasciata libertà di scelta ai cittadini. Questa libera scelta è stata in concreto negata con ricatti. Ancora peggio, sono state somministrate, in 3 o più dosi, 38 diverse combinazioni di tutti i vaccini immessi sul mercato (az/az/moderna, az/pfz/moderna, pfz/az/ moderna, jj/pfz ecc ecc fino a un numero di 38, a seconda di quella che si trovava al momento disponibile e senza che nessuna di queste combinazioni fosse mai stata testata propriamente o mai in assoluto. Conosco persone cui sono stati somministrati 3 diversi vaccini con diverse tecnologie, mai provati insieme. Questa operazione del tutto antiscientifica è stata sostenuta con violenza da medici televisivi e opinionisti, additando come criminali chiunque sollevasse il minimo dubbio razionale e soprattutto accomunandoli a quei "complottisti" che credono ai 200 che dominano il mondo, ai piani Kalergi, alle cospirazioni di plutogiudomassoni, ai negazionisti dello sbarco sulla Luna o ai terrapiattisti; gente assurda cui però è stata, stranamente, data grande visibilità... Una operazione di una violenza inaudita e soprattutto che ha calpestato ogni sistema di leggi. Le leggi, ripeto, servono a limitare l' arroganza e la discrezionalità del potere. Andiamo al 2022. Dopo l'attacco alla logica e alla scienza è stato spazzata via la rete di accordi e patti stabiliti alla fine della WW2 e della guerra fredda per evitare una WW3, segnatamente: allargamento della NATO (a partire da Clinton), ritiro unilaterale degli USA dai trattati ABM sui sistemi antimissile in grado di alterare il principio di deterrenza (G.W. Bush) e INF sui missili nucleari a raggio medio e intermedio (Trump) fino a Obama che definisce la Russia una potenza regionale agendo di conseguenza. Putin viola a sua volta gli accordi di Minsk e invade l' Ucraina. Non parlo di torti e ragioni ma dico che quando si violano i patti il risultato è la guerra. Veniamo al giorno d'oggi: Netanyahu, per condurre un' operazione di antiterrorismo decide di radere al suolo una città dove, secondo i loro stessi dati, viene ucciso UN terrorista ogni 10 vittime civili. Uno su 10, si chiamava decimazione in epoca romana. Le operazioni antiterrorismo non si sono mai condotte così. È come se lo Stato italiano, per sradicare la camorra, decidesse di radere al suolo Napoli e di entrarci dopo i bombardamenti con l'esercito e i carri armati per finire i sopravvissuti. E ancora, compie un atto di pirateria in acque internazionali contro una flotta di imbarcazioni civili. A me non interessa chi ci sia su quelle barche, se ricchi idealisti annoiati o poveri cristi o consapevoli attivisti: mi interessa che uno stato sovrano ricorre alla pirateria e alla forza contro dei civili ignorando il diritto. È la legge del più forte che si è liberata di ogni laccio giuridico. È una mera manifestazione di forza che agisce contro chi non può difendersi - o perché oggettivamente non può o perché viene forzatamente messo in condizioni di non potersi difendere. I tre esempi che ho citato non sono collegati da altro che dal crescente abuso di potere che come spesso accade si rafforza anzitutto nelle divisioni tra individui e tra fazioni. E questo potere viene agito indipendentemente dagli "schieramenti" tant'è che l'obbligo di vaccinazione è stato portato avanti da governi "progressisti", l' architettura di pace post WW2 è stata annientata da ogni governo di qualsiasi schieramento mentre l'operazione su Gaza da un governo di estrema destra. Chi oggi si schiera per partigianeria vuol dire che non ha colto minimamente il cambiamento in atto e continua a giudicare il mondo seguendo criteri politici inadatti alla nuova condizione creatasi o peggio cascami ideologici o antipatie/simpatie individuali senza cogliere la reale essenza del problema: una forma di tirannia, l' asteroide di cui parlavo, sta prendendo sempre più piede su un mondo diviso in tifosi e che ha gli occhi sempre più ottusamente rivolti in basso e come sempre userà la forza sui deboli. Se passa definitivamente questo principio domani può toccare a chiunque dia fastidio a chi detiene il potere, per un motivo o l'altro. E in genere il potere vizia e gli diventa antipatico facilmente chiunque, anche il più sciocco e ossequioso dei servi. La flottiglia può essere finanziata e partecipata da chi vogliamo e possono pure starvi sul c***o ma se guardate loro vuol dire che non avete capito il problema esattamente come durante il COVID guardavamo quel tizio che correva sulla spiaggia inseguito da due poliziotti e si tifava per l'uno o gli altri senza capire che la vera vittima lì era la logica scientifica e il diritto che deve tutelarci tutti.

Carlo Ziviello

29/09/2025

"Aiutateci a ritrovarla, chiunque abbia visto Morena ci contatti subito o contatti i carabinieri. La famiglia e gli amici sono preoccupati per lei. Sono ore di grande ansia e preoccupazione a San Nicola la Strada, perché una giovane ragazza del posto, ma originaria di Santa Maria a Vico, è scomparsa nel nulla. Chiunque abbia informazioni utili è pregato di contattare immediatamente le forze dell’ordine".

L'appello della famiglia per ritrovare la 15enne

Buon giorno e buon inizio settimana.Mercoledì 1 ottobre riprende il corso di ginnastica posturale, dalle 10.30 alle 12. ...
29/09/2025

Buon giorno e buon inizio settimana.
Mercoledì 1 ottobre riprende il corso di ginnastica posturale, dalle 10.30 alle 12.
Al mercoledì quest'anno si aggiunge la giornata del lunedì.
Per chi fosse interessato, rimangono solo 2 posti disponibili per il lunedì mattina.
Per informazioni scrivete i fo nei commenti ed avrete tutte le informazioni sul corso.
Buona giornata

Mercoledì 1 ottobre alle ore 10.30 riparte il corso di ginnastica posturale.Il corso ha durata di 90 minuti, si svolge c...
23/09/2025

Mercoledì 1 ottobre alle ore 10.30 riparte il corso di ginnastica posturale.
Il corso ha durata di 90 minuti, si svolge con anche l'ausilio di piccoli attrezzi e si svolge il lunedì e/o il mercoledì. È possibile frequentare 1 o 2 volte la settimana.
La classe parte al raggiungimento di un numero minimo di 6 persone. La classe in ogni caso avrà un numero massimo di 10 persone.
Quest'anno, oltre al lavoro per riequilibrare la postura e, soprattutto, per raggiungere una maggiore consapevolezza del proprio corpo, si farà anche un lavoro di riequilibrio del nervo vago attraverso la respirazione e gli esercizi fisici.

Per informazioni potete contattarmi al 3479042995 tramite messaggio wap e sarete ricontattati.

Oggi giornata di manifestazioni "propalestina". Evento straordinario per l'affluenza, soprattutto dato il periodo storic...
22/09/2025

Oggi giornata di manifestazioni "propalestina". Evento straordinario per l'affluenza, soprattutto dato il periodo storico.
Molti si sono "risentiti" considerando manifestazioni del genere "inutili e dannose". Perché? Perché non servono a niente ed impediscono agli altri di lavorare.
Non sono funzionali, non portano a nessuno risultato.
Nella società dell'efficientismo, nella quale tu esisti solo se lavori e produci, questo tipo di manifestazioni non ha senso.
Nella società dell'individualismo, un corteo variegato, unito nella sua diversità di composizione contro un genocidio fa paura. Non fa paura il corteo, fa paura l'unione su di un idea ed un principio e non fatta per ottenere un aumento di stipendio.
Perché, nonostante tutto, le idee, le passioni, le convinzioni sono più forti dei soldi.

A cosa serve una manifestazione del genere? Ad esprimere un'opinione, un'idea con forza. a mostrarsi nella realtà e non soltanto sui social.
A fare capire che non si è d'accordo su determinate scelte, decisioni, idee.

Perché l'unione, la collaborazione, la civile convivenza sono alla base non della società civile ma delle leggi do natura. L'isolamento non è sano, non è naturale. Come l'individualismo.
Siamo individui sociali, nati per collaborare come collaborano le cellule del nostro organismo, i nostri tessuti, i nostri organi, i nostri apparati
Quando nasce l'individualismo? Quando c'è paura, quando ci si sente sotto attacco, quando è in pericolo la propria vita. È allora che si pensa solo a se stessi ed ai propri familiari più stretti, alla propria famiglia e basta (quando va bene). Quando tutto il mondo fuori è considerato pericoloso.
Ecco allora che ci si chiude, che non si ha attenzione per le necessità altrui, che si prende tutto anche a scapito del vicino, che si pensa solo a se stessi, che si distrugge chi osa avere un pensiero diverso. Che si lavora solo per la propria sopravvivenza ideale e la morale, oltre agli ideali, non esistono più.

E allora, ringraziamo che ci siano manifestazioni così forti, piene e ricche di persone che vogliono affermare di fatto la loro umanità.
Perché non si può chiudere gli occhi di fronte ad un genocidio, anche se non sta avvenendo a casa nostra. Perché non si può fare finta di nulla e girare gli occhi dall' altra parte perché "tanto non possiamo fare nulla".
Possiamo fare tanto, se ritroviamo la nostra umanità, la mettiamo nella vita di tutti i giorni e ci ribelliamo se qualcuno vuole, ancora una volta, tentare di distruggerla, di cancellarla per un "bene superiore". Che di umano non ha nulla.

È una questione politica perché non ci si preoccupa di altre situazioni di guerra? Forse ... Ma è anche vero che si è fatto di tutto per metterci gli uni contro gli altri, per creare panico, per evitare aggregazioni in modo che non si potesse condividere nulla, in nome di un "bene comune". Per fare passare il messaggio che amicizia, amore ed affetti non si dovevano dimostrare ma salvare attraverso l'isolamento. I nonni non dovevano vedere i nipoti per non ammalarsi...e poi quanti sono morti di solitudine?

E allora, ben venga una manifestazione del genere, ben vengano persone che hanno voglia di esporsi, ben venga il fatto che, finalmente, ci sia una manifestazione che crei unione... Quante di queste persone, dopo questa manifestazione, porteranno avanti tutto questo? Forse il 10%, come sempre. Forse qualcosa di più, di sicuro non tutti
Ma già è un segnale di svolta, dopo un periodo buio
Servirà? A me è servito a riaccendere la speranza: non della fine delle guerre, che termineranno quando l'uomo scomparirà dalla terra. Ma del fatto che non sia la paura l'unica emozione esistente. E che ci sia di nuovo qualcuno in grado di dire "no" in una società sempre più fondata sul principio dell'obbedienza al pensiero unico.

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Via Tino Da Camaino 4
Naples
80129

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