16/10/2025
Ti offendi se ti dico che sei bello?
Sei una bella donna, non ti offendi, vero?
Non è una frase rivolta ad una donna da un corteggiatore ma dal presidente degli Stati Uniti d'America al presidente del consiglio italiano.
Non si trattava neanche di un concorso di bellezza.
Il valore del rappresentante italiano quindi, in quanto donna, è la bellezza. O meglio, il fatto che il nostro presidente del consiglio rispetti i soggettivi criteri di bellezza del presidente degli stati uniti. Questo è il successo di cui si vanta il nostro governo?
La cosa sconvolgente, a parer mio, è che nessuno, meno che mai il nostro presidente del consiglio, abbia reagito ad un'offesa del genere.
A dimostrazione ulteriore che, ancora oggi (potrei dire oggi più che mai) le donne non vengano considerate come soggetti pensanti ma come bamboline.
Dalla "culona inchiavabile" riferito da un altro presidente del consiglio alla cancelliera tedesca alla bella donna riferito alla presidente del consiglio attuale. Per quanti sforzi si facciano la nostra societa' ha ancora la concezione di una donna oggetto, che va valutata in modo diverso rispetto ad un uomo.
Non mi sembra si sia mai fatto un commento del genere ad un uomo di potere, in nessun ambito.
Al massimo, i commenti vengono fatti alle mogli dei potenti. Perché non è concepibile che una donna possa avere un ruolo di potere, che non sia solo una casalinga, mamma e moglie, che non abbia avuto bisogno di particolari attenzioni per emergere.... Che sia in grado di pensare, decidere, scegliere e raggiungere traguardi ed obiettivi considerati di pertinenza maschile.
Le donne non sono individui ma oggetti. In quella sede, non c'era un concorso di bellezza, non andavano valutate le misure di nessuno eppure è stato fatto solo per una donna. A ribadire quale fosse il suo posto ed il suo ruolo in quel contesto.
Quale è la vera tragedia, a parer mio? L'accettazione da parte delle donne di una affermazione del genere, senza ribellarsi.
Perché se ti ribelli sei pazza, non accetti un complimento, invece di ringraziare che uno ti considera una bella donna...e crei casini. Allora,meglio continuare ad essere contente perché un uomo ci dice che siamo belle in una situazione nella quale la bellezza non avrebbe dovuto avere valore ne' importanza.
Non è cosa br**ta essere riconosciuta come bella donna, sia chiara. A tutte piacciono i complimenti.
I complimenti,non le svalutazioni. Perché di questo si tratta: dare importanza solo ad un aspetto fisico in un contesto in cui si parla d'altro, riservando questo trattamento solo alla donna, e' una sottile ma violenta svalutazione.
Svalutazione che avviene ogni giorno in ogni ambito. Basti pensare al parcheggiatore che ti dà del tu o, al massimo ti chiama signora, mentre se si rivolge ad un uomo lo appella come "dotto'", sempre e comunque; anche se ha solo la 5 elementare.
O i commenti acidi, ma mai troppo diretti, fatti quando una donna prova a mettere dei limiti, a farsi rispettare come persona, a dire no a determinate richieste o a specificare quale sia il proprio ruolo.
O pretenda di non avere commenti, neanche positivi, sul proprio aspetto fisico se non ci si conosce.
Per non parlare del sesso! Una donna che parla di sessualita' e' da bruciare come le streghe o da definire t***a e da trattare come t***a. Una volta un individuo, perché non posso definirlo uomo, mi spiego' che dare della t***a è un complimento: perché significa che l'uomo ti vuole portare a letto. Perché la massima aspettativa di una donna è di essere portata a letto da un uomo e, casomai, anche di competere per quell'uomo con altre donne.
Il problema serio, per non dire serissimo, e' che non sono solo gli uomini ad avere questa concezione della donna. Sono le donne stesse ad accettarla e ad etichettare con le accuse più becere persone che non hanno intenzione di seguire questo modo di comportarsi.
"A quell'età si fa i capelli così appariscenti? Eppure e' sposata"... "Ma hai visto quanto e' chiatta? Ma non si vergogna? Io mi nasconderei!"... "Hai capito? Guarda come si sbatte, parla con chiunque, come se non fosse sposata...povero marito"....
Se un uomo parla con tutti cos'è? Un grande uomo. Se non ha capelli? E' interessante. Se è obeso? Ma è così interessante. Se parla di sesso? E' uno buono....
E se una donna osa cacciare un uomo? Da casa, dal proprio studio, dal posto di lavoro...ovviamente in modo legale... Chi diventa il più grande nemico di quella donna? Le altre donne, che spesso iniziano delle vere e proprie campagne diffamatorie per distruggere colei che ha osato ribellarsi. Che ha osato comportarsi da individuo e non da oggetto.
E allora, in un momento storico tremendo, per le donne ancora di più visto che stiamo tornando ad ideali "antichi", e' fondamentale insegnare alle nostre figlie e non solo quelli che sono meccanismi svalutativi, spesso sottili e vigliacchi. Insegnare a riconoscerli per poter rispondere a tono e non farsi impelagare in situazioni tossiche.
Ma,soprattutto, è fondamentale fare ciò che nessuno fa, ne' a scuola ne' in famiglia: un percorso, un lavoro alla scoperta del femminile. Una rivalutazione del femminile in un mondo in cui il femminile viene perennemente svalutato. Senza rendersi conto che la svalutazione del femminile ha, come conseguenza e causa, in un moto circolare, la creazione di un modello maschile tossico e violento. E la cronaca di questi ultimi anni ne è la prova.