28/11/2017
La nostra rubrica "Lo sapevi che… ?"
Sei sicuro di saper riconoscere un alimento realmente integrale?
Gli alimenti “integrali” non sono tanto diffusi e facili da reperire come si può credere e spesso sugli scaffali dei supermercati troviamo molti alimenti “falsamente integrali”. I cereali integrali veri conservano tutte e tre gli elementi del chicco intero, quali la crusca (parte più esterna ricca di ferro, rame, zinco, vitamine del gruppo B e fibre), il germe (parte più interna, ricca di grassi insaturi e vitamine del gruppo B ed E) e l’endosperma (ricco di amidi e proteine).
I processi di raffinazione cui sono sottoposti i cereali prevedono l’eliminazione di parte della crusca e del germe, che è la parte più facilmente degradabile in quanto ad elevato contenuto in grassi. Per cui il risultato è una farina ricca in carboidrati, derivanti dall’endosperma e povera di fibre e vitamine. L’aggiunta successiva di crusca o coloranti alimentari (tipo il caramello) conferisce alle farine così ottenute l’aspetto bruno tipico dei cibi integrali ed anche un sapore differente e meno dolce rispetto a quelle palesemente raffinate. Queste farine, e gli alimenti da esse ottenute, sono “falsamente integrali” anche se non c’è nulla di illegale in tutto ciò. Secondo la legge attualmente in vigore in Italia (n°187 del 2001) si definisce “integrale” una farina raffinata (cioè bianca) a cui sia stato aggiunta crusca o del cruschello (derivato della crusca sminuzzata e addizionata con farina) dopo la raffinazione. Dunque, non basta leggere la scritta sulla confezione né tanto meno osservare il colore scuro per essere sicuri che l’alimento è integrale!
Dobbiamo imparare a leggere bene le etichette e l’elenco degli ingredienti. Se al primo posto troviamo “orzo integrale”, “avena integrale” o, nel caso di prodotti a base di grano, “farina integrale”, “farina di fumento integrale” o “frumento integrale”, allora stiamo acquistando cibo integrale vero. Ovviamente, compariranno tanti atri ingredienti tra cui anche la farina bianca: l’importante è che essa non compaia al primo posto il quale ne indica la presenza in percentuali maggiori.
Ricordate che i cibi integrali fanno bene alla salute perché riducono i picchi glicemici, aumentano il transito intestinale, aiutano a controllare i livelli di colesterolo e riducono l’incidenza di tumori, soprattutto al colon. Per cui se non controindicati come in caso di patologie acute o croniche a carico dell’intestino e se consumati con moderazione contribuiscono ad uno stile di vita sano ed equilibrato.
Come sempre… scegli tu chi vuoi essere!