Associazione Annalisa Spinosa Onlus - L'Amore non si compra, si adotta

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Associazione Annalisa Spinosa Onlus - L'Amore non si compra, si adotta Associazione NO PROFIT SENZA SCOPO DI LUCRO. Ma soprattutto siamo coloro a cui chi è fuori dal nostro mondo ci fa sempre i complimenti. E lo faremo per LORO.

Recupero di animali in difficoltà e ricerca di una nuova famiglia per loro

𝗣𝗮𝗴𝗶𝗻𝗮 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 NOI VOLONTARI ANIMALISTI...
Noi siamo quelli che aiutano, raccattano, fanno adottare... siamo quelli "pazzi"... quelli a cui forse "manca qualche rotella", quelli che nei piccoli paesi non hanno nome, nè identità, ma si chiamano semplicemente "quella/o dei cani". Ci dice che ci ammira, a volte ci invidia, ci chiede dove troviamo il coraggio, la forza, i fondi, i mezzi... domande a cui spesso nemmeno noi troviamo risposta! Quante volte ci sentiamo dire "chissà che soddisfazione salvare queste creature", "pensa che meraviglia sapere che hanno una casa grazie a te", "ma che bello avere tutti questi animali per casa... quanto piacerebbe anche a me"...

Ma tutte le medaglie hanno due facce... anche se spesso chi non conosce una determinata realtà non se ne rende conto. Ed io vedo che ben poche persone che non fanno "quello che faccio io" pensano anche a quanto soffriamo... Abbiamo delle micce accese tra le nostre mani, micce pronte ad esplodere da un momento all'altro... Di solito i cani ed i gatti che ricoveriamo non sono sani, vaccinati, microchippati e con test e analisi del sangue a posto, come quando li diamo in adozione. Arrivano da noi, si insinuano nelle nostre vite, come tsunami, con la prepotenza dell'amore e una speranza di vita che, a volte, nemmeno noi siamo in grado di esaudire. NOI VOLONTARI ANIMALISTI....

Vorrei che tutti sapessero che le nostre esistenze non sono fatte solo di cani felici che giocano insieme nei nostri giardini e riposano sui nostri divani in attesa della famiglia perfetta. Questo è quello che vedono loro, quando vengono ad adottare il cucciolino carino, sano, vaccinato, microchippato e magari già abituato a fare i bisogni fuori...

L'altra faccia della nostra personale medaglia è atroce, violenta, crudele... è fatta di animali che quando arrivano... sai già che al 90% non ce la faranno... è fatta di cuccioli devastati dalla gastroenterite, di cani mangiati dalla leshmaniosi, di ferite nei loro animi che non si possono curare... di cani che resteranno con noi per sempre perchè nessuno li vedrà mai... perchè nessuno saprà mai vedere oltre, vedere dentro... e li classificherà solo come "incapaci di dare affetto", senza mai chiedersi quale orribile passato li abbia ridotti così...

E' fatta anche di sconfitte, di pianti amari... ogni volta... perchè alla morte di creature innocenti non ci si abitua mai... di musi imploranti che popolano i nostri sogni... perchè noi non smetteremo mai di farcene una colpa, per non essere riusciti a salvare ANCHE loro...

Loro che si sono spenti tra le nostre mani facendoci sentire impotenti... facendoci rendere conto che non siamo nessuno, che non abbiamo nessun potere... non siamo niente di fronte alla vita e alla morte...

Le soddisfazioni sono tante... le gioie, le vittorie, il sentirsi una grande famiglia con tutti i volontari di Italia quando si festeggiano i lieti fine... tutti insieme...

Ma è importante, è davvero importante, che tutti possano rendersi conto che il nostro operato non è solo rose, fiori e adozioni compiute... no... magari fosse così...

Ti porti sempre nel cuore le sconfitte, piuttosto che le vittorie. Ricorderai sempre tutti i nomi di quelli che non ce l'hanno fatta... ricorderai sempre il perchè, il come, il quando e il dove... i momenti in cui queste meteore sono sfrecciate di nuovo verso il cielo, scivolando dalle tue braccia mentre tu tentavi di trattenerle, di aggrapparti ad una flebile speranza di un "forse ce la farà"... ogni volta...

Sì, le nostre vite sono fatte anche di questo...

Di notti intere in piedi nella sala d'aspetto di un veterinario... sperando, pregando, fumando come camini...

Di medicine, iniezioni, flebo, biberon ... notti e notti senza chiudere occhio, senza fare nemmeno caso alla stanchezza... per loro... perchè per loro faresti qualsiasi cosa...

Quello che però è importante dire... è che noi non smetteremo MAI... questa è la nostra vita, la nostra "vocazione", il nostro cammino... e lo sarà sempre, sempre e comunque...

Ma per favore smettetela di dirci "bravi" e quando chiediamo un aiuto... un euro... una mano... voltare le spalle e dirci che siamo bravi solo a chiedere soldi... Perchè il nostro unico orgoglio è dire che se fossero tutti come noi... noi non esisteremmo!! Il mondo sarebbe migliore, e gli animali avrebbero il rispetto e la dignità che meritano...

Continueremo per la nostra strada senza fermarci mai davanti a niente e nessuno. Per quelli che non ci sono più e che non moriranno mai nei nostri ricordi e per quelli che hanno bisogno di noi. Sempre e comunque, sempre e comunque...

 , il cane più vecchio del mondo, è morto alla straordinaria età di 31 anni. Una vera testimonianza dell’amore e della c...
25/11/2025

, il cane più vecchio del mondo, è morto alla straordinaria età di 31 anni. Una vera testimonianza dell’amore e della cura che gli animali meritano: Bobi ha vissuto una vita lunga e piena, circondato da chi lo adorava. La sua scomparsa segna la fine di un’era per gli amanti degli animali di tutto il mondo e la sua eredità continuerà a ispirare coloro che credono nel potere curativo della compagnia.

L’incredibile viaggio di Bobi nella vita è un promemoria della gioia e della lealtà che gli animali portano nelle nostre esistenze. La sua longevità è un simbolo dell’attenzione, della cura e dell’amore di cui gli animali hanno bisogno per prosperare. È una lezione di compassione e responsabilità per tutti gli amanti degli animali, che ci ricorda come i legami che condividiamo con loro vadano oltre la loro vita — e rimangano nei nostri cuori per sempre.

Mentre piangiamo la morte di Bobi, celebriamo anche la gioia che ha portato nel mondo. La sua storia è fatta di amore, connessione e del legame incredibile tra esseri umani e animali. Che la sua memoria possa ispirare più persone ad adottare, prendersi cura e amare gli animali nelle loro vite. 🐕💖

Il cuore di una madre non si spezza — nemmeno sotto la tempesta Tra acqua impetuosa e pioggia incessante, una gatta ha s...
25/11/2025

Il cuore di una madre non si spezza — nemmeno sotto la tempesta

Tra acqua impetuosa e pioggia incessante, una gatta ha sfidato ogni ostacolo per salvare i suoi cuccioli.
Andata e ritorno, con il corpo fradicio e le zampe affondate nel fango, ha affrontato la furia del temporale più di una volta.
Ma la sua determinazione era più forte di qualsiasi cosa cadesse dal cielo.

E infine…
l’ultimo micino toccò terra asciutta ❤️

Appena le sue zampe sfiorarono un angolo sicuro, la madre crollò.
Il pelo gocciolante, il respiro affannato, ma negli occhi brillava qualcosa di più grande della fatica: sollievo. E' amore! Un amore senza misura.

Con dolcezza, si avvicinò ai suoi tre piccoli, tremanti in un rifugio di erba secca.
Li raggiunse con un tocco delicato, li tirò a sé, li avvolse con il suo corpo ancora bagnato, trasformandosi di nuovo nel loro unico scudo contro il mondo 🧡🐾

I micetti si rannicchiarono contro il suo petto e fecero appena in tempo a emettere piccoli, teneri miagolii…
come a dire:
«Mamma… ora siamo al sicuro.»

La madre chiuse lentamente gli occhi,
riposando per la prima volta, con tutti e tre stretti a lei.
La sua presenza diceva più di mille parole:
«Vi ho portati oltre la tempesta, piccoli miei. Ora potete dormire tranquilli.»

Nel cuore di una notte piovosa, con l’acqua che saliva e il vento che urlava,
una famiglia trovò di nuovo calore.
Un miracolo silenzioso, fatto solo di amore, quello vero, quello di una madre.
Quello che non chiede nulla e salva tutto. ❤️

🐾“Io credo che gli animali siano una delle cose più belle della vita. Sono una grande fonte di amore e affetto incondizi...
25/11/2025

🐾“Io credo che gli animali siano una delle cose più belle della vita. Sono una grande fonte di amore e affetto incondizionato.”

- Lucio Dalla

 , è una dolcissima cucciola di 4 mesi. Attualmente pesa quattro chili e mezzo, per cui diventerà una futura taglia medi...
23/11/2025

, è una dolcissima cucciola di 4 mesi. Attualmente pesa quattro chili e mezzo, per cui diventerà una futura taglia medio piccola.
La copertina in foto, è l'unica sua fonte di calore in un rifugio, le resta attaccata come se fosse la sua mamma.
Sarà il colore o non so cosa, ma durante le visite, nessuno si sofferma da lei, nessuno la richiede.
, ve ne prego, ha bisogno di una casa.
, si trova in Campania, ma adottabile anche al centro e al nord, previo controlli pre e post affido.
Solo messaggi w.app al 349184 0478


Nel cuore del Parco Nazionale Addo, in Sudafrica, vive Josie, una leonessa di 17 anni che ha perso la vista cinque anni ...
23/11/2025

Nel cuore del Parco Nazionale Addo, in Sudafrica, vive Josie, una leonessa di 17 anni che ha perso la vista cinque anni fa. Quella che doveva essere una condanna alla solitudine e al declino, si è trasformata in una storia di adattamento straordinario e solidarietà familiare, contro ogni previsione.

Josie ha iniziato a mostrare segni di cecità in età già avanzata, un momento della vita in cui una leonessa selvatica avrebbe normalmente poche chance di sopravvivere. Ma lei non era sola. Le sue due figlie adulte, invece di allontanarsi o lasciarla indietro, hanno riscritto le regole della sopravvivenza. Da quel momento, sono diventate le sue compagne inseparabili e le sue guide nel buio.

I ranger del parco raccontano di averle osservate spesso muoversi come un’unica entità: le figlie posizionate strategicamente accanto alla madre, pronte a guidarla, proteggerla, avvisarla di ogni suono sospetto. Durante le battute di caccia, sono loro a individuare e inseguire la preda, mentre Josie aspetta poco distante. Poi, con una naturalezza che sfida ogni logica della selezione naturale, dividono il pasto con lei. Un gesto raro nel mondo dei leoni selvatici, dove efficienza e sopravvivenza personale tendono a prevalere su tutto.

«La cooperazione che mostrano è notevole», racconta uno dei guardaparco. «Non solo la seguono, ma sembrano leggere i suoi movimenti. Quando ci sono turisti nei paraggi, si fanno ancora più attente, come se sapessero che lei potrebbe disorientarsi».

E poi c’è l’età: 17 anni per una leonessa libera è già un traguardo incredibile. Con una disabilità visiva, diventa quasi un miracolo. Eppure Josie continua a camminare, con passo lento ma deciso, sostenuta da quell’amore silenzioso che le figlie le offrono giorno dopo giorno.

La sua storia si è fatta strada tra le immagini dei fotografi e i racconti dei visitatori, diventando un simbolo potente di un’altra faccia del regno animale: quella dove la forza non sta solo nei denti e negli artigli, ma nella cura, nella presenza, nella scelta di non abbandonare.

Perché a volte, anche nella savana, il cuore può essere il più feroce degli istinti.

20/11/2025
Abbiamo visto un gattino randagio e lo abbiamo preso per adottarlo, ma a pochi metri di distanza c'era la madre, ci guar...
16/11/2025

Abbiamo visto un gattino randagio e lo abbiamo preso per adottarlo, ma a pochi metri di distanza c'era la madre, ci guardava con gratitudine, ma anche con tristezza, perché il suo cucciolo le era stato portato via, abbiamo presa anche lei, ora il suo cucciolo crescerà con la sua Mamma in una casa ❤️

Dal web

La mamma non riusciva a spiegarsi perché suo figlio tornasse sempre affamato da scuola. Poi, un pomeriggio, decise di co...
16/11/2025

La mamma non riusciva a spiegarsi perché suo figlio tornasse sempre affamato da scuola. Poi, un pomeriggio, decise di controllare le immagini della telecamera di casa.

Ogni mattina, appena varcato il cancello, due cagnolini randagi, scheletrici ma pieni di speranza, lo attendevano lì.
Il bambino si inginocchiava, apriva la sua borsa del pranzo e, senza esitare, lasciava che fosse per loro. Non un morso per sé, tutto per quei due amici silenziosi.

Prima di ripartire, li accarezzava piano, li stringeva come se fossero i suoi fratelli segreti e sussurrava parole che solo loro potevano capire.
Così, giorno dopo giorno, tornava a casa con la pancia vuota ma con un sorriso grande quanto il cuore.

Quando la mamma, un giorno, gli chiese spiegazioni, lui la guardò negli occhi e rispose con la semplicità più pura:
✨ «Perché loro non hanno una mamma che prepari la merenda. Io invece sì.»

Si chiamava Nube, perché il suo pelo era così morbido e chiaro da sembrare una piccola nuvola caduta dal cielo.Nube era ...
16/11/2025

Si chiamava Nube, perché il suo pelo era così morbido e chiaro da sembrare una piccola nuvola caduta dal cielo.
Nube era nato in strada, in una scatola di cartone lasciata sotto la pioggia. Era il più piccolo della cucciolata, quello che gli altri spingevano via per arrivare al latte. Ma non si lamentava mai: guardava il mondo con quei suoi occhi enormi, pieni di speranza, come se credesse che prima o poi qualcuno si sarebbe accorto di lui.

Una notte, un temporale violentissimo travolse tutto.
I suoi fratellini si rifugiarono sotto una macchina, ma Nube rimase indietro. Le zampette gli tremavano, e l’acqua fredda gli bagnava tutto il corpicino. Iniziò a miagolare, piano all’inizio… poi sempre più forte, come se stesse chiamando qualcuno che non arrivava mai.

Quando finalmente una signora lo trovò, era rannicchiato contro un muro, sfinito dal freddo.
Lo prese fra le braccia e lui, per la prima volta, si lasciò andare: smise di tremare, chiuse gli occhi e fece un piccolo sospiro. Era salvo.
O almeno così sembrava.

La donna non poteva tenerlo. Lo portò in un rifugio, facendogli promettere — come se un gattino potesse capire — che sarebbe stato amato, davvero, da qualcuno che lo meritava.
Nel rifugio, però, i giorni passavano lenti.
Tutti sceglievano gatti più grandi, più sani, più forti.
Nube rimaneva sempre lì, nella sua copertina blu, a guardare la porta ogni volta che qualcuno entrava. Si alzava, faceva un passo avanti sperando fosse la volta buona… e poi tornava indietro, deluso, ogni volta.

Un volontario disse:
«Questo gattino ha un cuore più grande del suo corpo. Aspetta solo che qualcuno lo veda davvero.»

Ma nessuno arrivò.

Un pomeriggio, mentre il sole tramontava aranciato, Nube si sdraiò sulla sua copertina e appoggiò la testa sulle zampine. Respirava piano, come stanco di aspettare. Il volontario lo prese in braccio e lui, per un attimo, si acciambellò contro il petto umano come se finalmente avesse trovato una casa, anche solo per quella notte.

E così, tranquillo, amato da un unico gesto sincero… si addormentò.
Per sempre.

Nube non ha mai avuto una famiglia.
Ma ha lasciato un segno enorme: ha insegnato che anche il più piccolo dei cuori merita un posto al mondo.
Un posto che nessuno ha mai saputo dargli in tempo.

"Lui è un randagio anzianotto.Ogni giorno va in macelleria a Busca in provincia di Cuneo e aspetta davanti alla porta di...
16/11/2025

"Lui è un randagio anzianotto.
Ogni giorno va in macelleria a Busca in provincia di Cuneo e aspetta davanti alla porta di servizio, non entra mai dentro, attende perché sa che il cibo arriverà.
Bruno, il macellaio, se ne prende cura da anni e tutti conoscono la loro bella storia..."

(Sabrina Marchetti)

Questa storia ci riempie il cuore di gioia, grazie Bruno! Sei davvero una bella persona! ❤️

Nuotava con i suoi tre cuccioli sul dorso.Non li ha lasciati andare nemmeno durante il diluvio. L’acqua gli arrivava al ...
16/11/2025

Nuotava con i suoi tre cuccioli sul dorso.
Non li ha lasciati andare nemmeno durante il diluvio. L’acqua gli arrivava al collo. Non c’era nessun posto dove camminare. Solo fango, corrente e paura. Una gatta arancione avanzava malapena. E sulla sua schiena, i suoi tre gattini attaccati a lei, tremando, miagolando, cercando aria.

La corrente gli colpiva. Riusciva a malapena a tenerli a galla. Ma non li ha lasciati andare. Nemmeno una volta.

In lontananza, una giovane donna che era in barca li ha visti. All’inizio pensava che fossero rami. Fino a che non ha sentito piangere. Si è avvicinato con cautela. La gatta non ha attaccato. L’ha solo guardata, esausta, come chiedeva aiuto.

La ragazza li ha caricati uno per uno. Prima i gattini, poi la madre. L’ha avvolto in un asciugamano e li ha portati sulla terraferma. Qui, in silenzio, la gatta si è distesa accanto ai suoi piccoli. Non ha miagolato.Non ha mangiato . Li ha solo guardati.
Come se non avessi finito di credere di essere riuscito.

La storia è diventata virale. Gli hanno dato un nome:
Jaonamjai , che in thailandese significa buon cuore.
Oggi vivono al sicuro in una casa.
Lontano dall’acqua.
Lontano dalla paura.

E ogni volta che qualcuno guarda questo video, ricorda qualcosa di semplice: che l’istinto di una madre non conosce specie… nessun limite.

Indirizzo

Naples
80135

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