CIRFF

CIRFF Pagina Facebook Ufficiale del Centro di Ricerca in Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione (Dipartime

Pagina Ufficiale del Centro di Ricerca in Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione presso la Facoltà di Farmacia dell'Università degli Studi Federico II

21/01/2025

📢 Opportunità di Ricerca: Pubblicati i Bandi per Due Borse di Studio!
Il CIRFF - Centro di Ricerca in Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione è lieto di annunciare la pubblicazione di due bandi per borse di studio rivolte a laureati con pregressa esperienza professionale nel settore.

📄 Borsa di Studio 1: “Individuazione delle registrazioni obsolete e non pertinenti nella Banca Dati dei Dispositivi Medici (DM) e dei Dispositivi Medico Diagnostici in Vitro (IVD)”
👉Scarica qui il Bando: https://www.unina.it/documents/11958/66292967/CIRFF_BR_2025_01-Bando.pdf/

📄 Borsa di Studio 2: “Sviluppo e validazione di strumenti a supporto del CND dei Dispositivi Medici”
👉Scarica qui il Bando: https://www.unina.it/documents/11958/66292967/CIRFF_BR_2025_02-Bando.pdf/

📅 Invia la tua candidatura entro il 03/02/2025

#

📢 𝐀𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐋𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐂𝐈𝐑𝐅𝐅📅 𝟐𝟑 𝐌𝐀𝐆𝐆𝐈𝐎 𝟐𝟎𝟐𝟒 | 𝟏𝟔:𝟎𝟎 📍 𝐀𝐔𝐋𝐀 𝐀, 𝐃𝐈𝐏𝐀𝐑𝐓𝐈𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐃𝐈 𝐅𝐀𝐑𝐌𝐀𝐂𝐈𝐀Grazie ad un’iniziativa ...
21/05/2024

📢 𝐀𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐋𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐂𝐈𝐑𝐅𝐅
📅 𝟐𝟑 𝐌𝐀𝐆𝐆𝐈𝐎 𝟐𝟎𝟐𝟒 | 𝟏𝟔:𝟎𝟎
📍 𝐀𝐔𝐋𝐀 𝐀, 𝐃𝐈𝐏𝐀𝐑𝐓𝐈𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐃𝐈 𝐅𝐀𝐑𝐌𝐀𝐂𝐈𝐀

Grazie ad un’iniziativa di AISFA - Associazione Italiana Studenti di FArmacia 𝐍𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢, siamo lieti di presentare il Laboratorio CIRFF agli studenti del Dipartimento di Farmacia della Federico II. L'evento, inoltre, sarà un'occasione di confronto tra ex studenti del CIRFF che ora ricoprono diversi ruoli professionali nel settore healthcare.

🔗 𝐒𝐜𝐨𝐩𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐬𝐮: https://www.cirff.it/
_______________

👩‍🏫 A cura delle Professoresse Enrica Menditto e Valentina Orlando
🔹 Francesca Guerriero - Nel Servizio Sanitario Nazionale
🔹 Sara Mucherino - in Accademia
🔹 Luigi Pistacchio - in Azienda Farmaceutica
💬 Moderano: Domenica Stabile, Anna Maria Perrino, Liliana Di Marino - Aisfa Napoli

Aperte le iscrizioni al Master universitario di II livello in Regolamentazione e Governance dei Dispositivi Medici, prom...
11/01/2023

Aperte le iscrizioni al Master universitario di II livello in Regolamentazione e Governance dei Dispositivi Medici, promosso dal Dipartimento di Farmacia.

Il termine per la presentazione delle domande di partecipazione è fissato inderogabilmente per il giorno 6 febbraio 2023.

https://lnkd.in/dNEX4ExB

Il Master propone a farmacisti, medici, biologi e biotecnologi, la possibilità di compiere un percorso finalizzato alla formazione di figure professionali altamente specializzate operanti nel campo dei dispositivi medici.
In particolare, attraverso l’acquisizione e il consolidamento di conoscenze relative alla regolamentazione e all’accesso al mercato, i diplomati saranno in grado di gestire con successo i vari aspetti che riguardano i dispositivi medici.

Gli studenti del Master apprenderanno le normative nazionali ed europee del settore e saranno capaci di trovare soluzioni alle problematiche regolatorie e di gestione clinica, validazione dei processi produttivi, classificazione, monitoraggio, sorveglianza e vigilanza dei dispositivi medici. Saranno anche in grado di intervenire con efficacia nelle procedure di acquisto e nelle strategie di accesso al mercato, nella Health Technology Assessment e, più in generale, nelle dinamiche di governance sanitaria.

Il Master avrà una durata di un anno per complessivi 60 crediti e si articolerà in lezioni frontali, esperienze laboratoriali, seminari, visite guidate, workshop, affiancate da attività di tirocinio presso sia enti del Servizio Sanitario Nazionale, sia importanti aziende private che operano in questo ambito.

Avvisi, modulistica e servizi informativi di Ateneo per gli iscritti ai corsi di Master di I e II livello presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II

Il 13 giugno 2022 alle ore 15:00 si terrà il primo Congresso Health Care organizzato da Valentina Orlando dal titolo "La...
06/06/2022

Il 13 giugno 2022 alle ore 15:00 si terrà il primo Congresso Health Care organizzato da Valentina Orlando dal titolo
"La gestione della cronicità alla luce del PNRR: Outcome Research e Governance Sanitaria”.

Lo scopo del Congresso è offrire un’occasione di riflessione che possa rappresentare il primo passo per la messa a punto di un nuovo modello di gestione della cronicità.

Per maggiori informazioni è possibile contattare la Segreteria organizzativa ( info@laboratoriohealthcare.it e/o cirfefu@unina.it ).

https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:6937727800690802688

Covid-19, fino a quando durerà l'incubo?Il decorso di un'epidemia non è difficile da prevedere. Per  azzardare qualche p...
11/03/2020

Covid-19, fino a quando durerà l'incubo?

Il decorso di un'epidemia non è difficile da prevedere. Per azzardare qualche previsione, basta qualche strumento matematico, neanche tanto sofisticato, e qualche conoscenza sui parametri in gioco. Lo strumento matematico è noto come modello SIR, dove S, I e R rappresentano rispettivamente il numero di individui suscettibili, infetti e guariti, essendo
N (=S+I+R) la popolazione totale. I suscettibili (S) non hanno mai sperimentato l'infezione, e sono in grado di contrarla. Una volta che contraggono l'infezione, essi diventano infetti (I). Gli I possono contagiare i suscettibili durante il periodo infettivo, trascorso il quale guariscono (R). Il modello è stato applicato a una varietà di malattie trasmissibili per via respiratoria con immunità permanente conferita dall'infezione, come morbillo, parotite, rosolia e pertosse. La peculiarità dell'epidemia in corso da Covid-19, sottovalutata da molti fino a qualche settimana fa, è che alcuni pazienti sviluppano una forma severa di polmonite interstiziale, che in alcuni casi interessa entrambi i polmoni, che richiede il ricorso a cure intensive senza le quali il paziente può morire. La domanda alla quale dovremmo rispondere è: le misure contenitive adottate in questi ultimi giorni riusciranno a evitare l'intasamento dei reparti di terapia intensiva? Per quanto tempo tali misure dovranno essere protratte per contenere il decorso dell'epidemia entro i limiti imposti dall'attuale disponibilità di posti letto, personale sanitario e strumentazione medica?
Per rispondere a queste domande, si consideri ciò che attualmente sappiamo sull'epidemiologia del virus. Il numero di individui suscettibili in media contagiati da un infetto con Covid-19 (parametro che indichiamo con R0) in condizioni naturali, ovvero in assenza di misure contenitive, è R0 =2.5. Per visualizzare il concetto, si immagini una situazione in cui un fenomeno epidemico si sviluppi senza alcun intervento preventivo. Se un contagiato (paziente zero) viene a contatto con una popolazione di suscettibili, il paziente contagerà due (o tre) persone, ognuna di queste ne contagia altre due (o tre), che a loro volta ne contagiano altre due (o tre) a testa. Questa crescita (esponenziale) rappresenta l'inizio di ogni epidemia. Nel primo periodo sempre più persone vengono contagiate, e sempre più velocemente. Quanto velocemente dipende da R0 (dal grado di contagiosità, quindi) ma anche dalla durata media dello stato di infezione/contagiosità. Quest'ultimo parametro dipende dal periodo di incubazione che nel caso di Covid-9 è compreso tra 2 e 14 giorni (diciamo in media 7 giorni).

Simulazione di base (fino al 7 marzo scorso)
La prima simulazione è costruita immaginando che in una popolazione di individui tutti inizialmente suscettibili (N = S = 10 milioni, ovvero la popolazione della Regione Lombardia) compaia il "paziente zero" infetto da Covid-19 in t0 (assumiamo metà gennaio 2020), la probabilità che un paziente infetto necessiti di cure intensive sia del 10%, e i pazienti ricoverati rimangano in questo stato per 20 giorni. Assumendo che nei primi 30 giorni dopo t0 la situazione non era prevedibile, l'epidemia ha potuto inizialmente fare il suo corso (R0=2.5). Successivamente alcune misure sono state prese, anche se circoscritte alle cosiddette zone rosse (R0=2.0). In queste condizioni, la curva epidemica (Grafico 1) avrebbe raggiunto il picco dopo 109 giorni (con più di 1 milione di nuovi contagi), per poi progressivamente ridursi. Da notare che, il numero previsto di infezioni 51 giorni dopo t0 (7 marzo) coincide con quello osservato (4,188 e 4,189 rispettivamente). Il dato preoccupante, tuttavia, sono i più di 200 mila pazienti che contemporaneamente avrebbero necessitato di terapia intensiva (H) dopo 122 giorni (1° maggio). Considerando che in Lombardia sono attualmente disponibili circa 1,000 posti letto in terapia intensiva, ma che solo una parte di questi posso essere dedicati ai pazienti in esame, questa previsione già da sola giustifica l'adozione di drastiche misure contenitive quali quelle adottate con i Dpcm dell'8 marzo scorso, estese 2 giorni dopo.

Simulazione degli effetti delle misure contenitive
Le misure contenitive mirano a ridurre artificialmente le possibilità di contagio riducendo in tal modo la velocità di propagazione dell'epidemia e del numero di persone che contraggono l'infezione, in altri termini a ridurre R0. Qui di seguito ci porremo alcune domande.
Quale effetto le misure devono raggiungere per non intasare le terapie intensive?
Si consideri l'andamento atteso sui ricoveri in terapia intensiva, immaginando scenari che, dal 51° giorno dall'inizio dell'epidemia, realizzino valori di R0 via via più bassi (da 1.25 a 0.5), ovvero che ipotizzando misure via via più drastiche ed efficaci (Grafico 2). Considerando che in Lombardia, dei 1,000 posti letto in terapia intensiva, solo una parte possano essere dedicati ai pazienti in esame (500?), il grafico mostra che le misure contenitive devono essere in grado di ridurre R0 al di sotto l'unità (diciamo R0 < 0.8) per evitare il collasso delle terapie intensive.

Quanto tempo devono essere protratte le misure?
Si considerino ora alcuni scenari che simulino l'andamento dei ricoveri in terapia intensiva rallentando (ma non azzerando) le misure contenitive a partire da 30 giorni (linea verde), 60 giorni (linea gialla), e 90 giorni (linea rossa) dopo l'entrata in vigore del Dpcm dell'8 marzo scorso (Grafico 3). Si osservi che nelle prime due situazioni la risalita del numero di ricoveri porterebbe al collasso delle strutture ospedaliere. Al contrario, protrarre le misure per 90 giorni consentirebbe di contenere l'afflusso ai reparti di terapia intensiva fino a quando, auspicabilmente, le condizioni metereologiche non determinino la "naturale" riduzione della diffusione del virus.

Alcune considerazioni conclusive
L'esercizio proposto suggerisce che, anche con l'adozione di misure contenitive drastiche ed efficaci (R0 = 0.5), se le misure contenitive durassero due mesi o meno, ovvero se il potenziale di trasmissione del virus dovesse tornare ai valori elevati (R0 = 1.5) in tempi brevi, l'epidemia non si fermerebbe, e rischierebbe di generare bisogni di cure intensive che il Ssn non riuscirebbe a fronteggiare. Per questo motivo si rende necessario protrarre gli effetti del contenimento epidemico almeno fino a quando le condizioni metereologiche non ci aiutino a una risoluzione "naturale" dell'epidemia. Ma questo è solo una speranza legata al fatto che è stato ipotizzato che, come con la Sars, il Covid-19 potrebbe esaurirsi con il caldo.
In conclusione, l'unica concreta strada per affrontare l'emergenza è quella messa in atto dal Consiglio dei ministri, ovvero mettere in atto misure in grado di ridurre al minimo le possibilità di contagio a cui cittadini responsabilmente dovrebbero rigidamente attenersi. Bisognerà verificare che l'impatto di queste misure sia conforme all'atteso e protrarre lo stato di emergenza e le misure draconiane che ne derivano fino a quando le condizioni metereologiche non blocchino "naturalmente" la diffusione del virus.

di Giovanni Corrao e Federico Rea (Statistica Medica, Università degli Studi di Milano-Bicocca)
10 marzo 2020

Il decorso di un'epidemia non è difficile da prevedere. Per azzardare qualche previsione, basta qualche strumento matematico, neanche tanto sofisticato, e qualche conoscenza sui parametri in gioco.

È stato appena pubblicato, nella collana Phàrmakon, un nuovo testo dal titolo "Il farmaco: ricerca, sviluppo e applicazi...
09/12/2019

È stato appena pubblicato, nella collana Phàrmakon, un nuovo testo dal titolo "Il farmaco: ricerca, sviluppo e applicazione in terapia" (FedOA - Federico II University Press).
È possibile scaricare gratuitamente questo libro da questo link
http://www.fedoabooks.unina.it/…/fedoapress/catalog/book/134

Pubblicato il libro ''PharmaCaRe Report''Il farmaco, nella sua accezione più ampia e generale, può essere ritenuto un be...
10/07/2019

Pubblicato il libro ''PharmaCaRe Report''

Il farmaco, nella sua accezione più ampia e generale, può essere ritenuto un bene sociale, la cui valenza simbolica e curativa varia in relazione alla dimensione ambientale e culturale nel quale si inserisce. In tal senso, le prescrizioni farmaceutiche rappresentano un indicatore privilegiato per la conoscenza del sistema salute di un determinato territorio, poiché costituiscono un punto di intersezione ideale tra la prospettiva medica e quella di mercato. Siffatte considerazioni hanno sollecitato l’elaborazione di ''PharmaCaRe Report'' che si pone, come obiettivi dichiarati, quello di essere uno strumento utile alla pianificazione di interventi di sanità pubblica, quanto quello di svolgere analisi approfondite sulle caratteristiche dei soggetti che usano i farmaci e sulle modalità di trattamento degli stessi, permettendo studi di appropriatezza prescrittiva su specifiche aree di rilevanza clinica e su specifiche coorti di soggetti.

Qui è possibile scaricare gratuitamente il libro:
http://www.cirff.it/downloads/PharmaCaRe_Report2018.pdf

Sono stati 5 i gruppi di farmaci più utilizzati in Campania nel 2018, pari a circa l’80% della spesa lorda totale. In te...
27/06/2019

Sono stati 5 i gruppi di farmaci più utilizzati in Campania nel 2018, pari a circa l’80% della spesa lorda totale. In testa figurano quelli per il sistema cardiovascolare seguiti dai farmaci per l’apparato gastrointestinale e del metabolismo e quelli per il sistema respiratorio. Ci sono poi gli antimicrobici generali a uso sistemico e i farmaci per il sistema nervoso. Ma quello che caratterizza il territorio regionale quando si parla di consumo di farmaci è l’alta variabilità non solo tra le Asl ma anche da Distretto a Distretto. Insomma, Asl che vai consumi e spesa che trovi. Sulla farmaceutica convenzionata ad esempio, Salerno e Avellino consumano meno quantità e spendono per prodotti meno costosi rispetto alla media regionale, mentre la Napoli 2 consuma non solo più quantità ma spende per le più costose. Ma in Regione aumenta anche l’utilizzo dei farmaci equivalenti nonostante i cittadini preferiscano compartecipare alla spesa per acquistare farmaci griffati. Negli ospedali infine circa l’87% della spesa lorda totale campana è attribuibile a farmaci antineoplastici e immunomodulatori, sangue e organi emopoietici, antimicrobici generali a uso sistemico, farmaci per l’apparato gastrointestinale e del metabolismo. A scattare la fotografia su consumi e prescrizioni dei farmaci in Campania nel 2018 è il PharmaCaRe Report, realizzato dal Centro Interdipartimentale di Ricerca in Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione (Cirff) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in collaborazione con la Direzione Generale della Tutela della Salute della Regione Campania e presentato nella sede della Regione. Il Report ha puntato i riflettori sull’utilizzo dei farmaci nella popolazione generale, in termini di spesa, volumi e tipologia. “Le prescrizioni farmaceutiche rappresentano un indicatore privilegiato per la conoscenza del sistema salute di un determinato territorio – si sottolinea nel Rapporto – poiché costituiscono un punto di intersezione ideale tra la prospettiva medica e quella di mercato. La conoscenza delle dinamiche prescrittive, in termini qualitativi (appropriatezza d’uso), oltre che quantitativi (volumi di utilizzo) è la condizione necessaria per inquadrare in un contesto razionale la politica del farmaco, anche sotto il profilo della valutazione degli effetti degli interventi che il mercato, le normative o la cultura del farmaco sviluppano nel tempo”. Punto di forza, una banca dati che copre una popolazione di circa sei milioni di abitanti “un potente strumento di ricerca per studiare gli effetti dell’utilizzo dei farmaci in condizioni di Real-World”. “I Real World Data sono uno strumento di governance indispensabile per la progettazione di modelli assistenziali efficienti e sostenibili – ha sottolineato Ettore Novellino, Direttore del Cirff dell’Università degli studi di Napoli Federico II e componente del tavolo permanente del farmaco in Regione Campania – i Rwd, infatti, permettono di verificare nella pratica clinica il ‘valore’ di un intervento terapeutico e di fotografare lo stato di salute generale di una popolazione”.

Qui l'articolo completo:

Il rapporto è stato realizzato dal Cirff dell'Università Federico II di Napoli, in collaborazione con la Direzione Generale della Tutela della Salute della Regione Campania. Analizzati i dati di circa sei milioni di abitanti “un potente strumento di ricerca per studiare gli effetti dell’utiliz...

Il 25 giugno 2019, a partire dalle ore 9, presso l’Auditorium dell’Assessorato alla Sanità della Regione Campania (Isola...
22/06/2019

Il 25 giugno 2019, a partire dalle ore 9, presso l’Auditorium dell’Assessorato alla Sanità della Regione Campania (Isola C3, Centro Direzionale di Napoli) sarà presentato “PharmaCaRe Report”, un’analisi realizzata sulla base dei dati relativi alle prescrizioni farmaceutiche effettuate in Campania nel 2018, prodotta dal Centro Interdipartimentale di Ricerca in Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione (CIRFF), dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in collaborazione con la Direzione Generale della Tutela della Salute della Regione Campania.

Il 25 giugno 2019, a partire dalle ore 9, presso l’Auditorium dell’Assessorato alla Sanità della Regione Campania (Isola...
07/06/2019

Il 25 giugno 2019, a partire dalle ore 9, presso l’Auditorium dell’Assessorato alla Sanità della Regione Campania (Isola C3, Centro Direzionale di Napoli) sarà presentato “PharmaCaRe Report”, un’analisi realizzata sulla base dei dati relativi alle prescrizioni farmaceutiche effettuate in Campania nel 2018, prodotta dal Centro Interdipartimentale di Ricerca in Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione (CIRFF), dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in collaborazione con la Direzione Generale della Tutela della Salute della Regione Campania.

Questa mattina, la dott.ssa Licia Renzulli, Marketing Group Manager Hematology della Roche, ha tenuto in un’aula del Dip...
29/05/2019

Questa mattina, la dott.ssa Licia Renzulli, Marketing Group Manager Hematology della Roche, ha tenuto in un’aula del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, un seminario dal titolo “Il valore dell’industria farmaceutica nel sistema salute” per gli specializzandi del CIRFF e gli studenti del corso di “Farmacoeconomia”.

Il paradosso del placeboÈ il 1784 e in Europa tutti parlano delle pratiche non convenzionali di Franz Mesmer. Il medico ...
15/04/2019

Il paradosso del placebo

È il 1784 e in Europa tutti parlano delle pratiche non convenzionali di Franz Mesmer. Il medico tedesco sostiene di poter curare una vasta gamma di patologie riequilibrando il “magnetismo animale” nel paziente (una sorta di fluido impalpabile che connette tutto l’universo), un potere taumaturgico che possiederebbero in pochissimi.

Quando Mesmer ripara in Francia, in fuga dall’Austria per incomprensioni con l’establishment medico viennese, Re Luigi XVI chiede una valutazione sulle pratiche non convenzionali del dottore. Pretende prove oggettive dell’efficacia del metodo. L’Accademia affida l’indagine a Benjamin Franklin, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti, al tempo ambasciatore in Francia, che si mette subito al lavoro insieme a un gruppo di scienziati degno di nota: il chimico Antoine Lavoisier, l’astronomo Jean Sylvain Bailly e il fisico Joseph-Ignace Guillottin.

È durante le ricerche di questo gruppo di lavoro che l’effetto placebo fa la sua prima apparizione in veste moderna nella storia della medicina. L’idea si dice che venne a Lavoisier, che mette in pratica, documentandolo per la prima volta, un “esperimento in cieco”, dove i pazienti sono all’oscuro del trattamento che ricevono. In questo caso in cieco lo si intende letteralmente: i partecipanti vengono bendati. La pratica del mesmerismo prevede una serie di gesti che il medico esegue al fine di riequilibrare il magnetismo, mentre il paziente bendato ascolta la descrizione del procedimento in corso. In metà dei casi però – a sua insaputa – non accade proprio nulla: il medico resta immobile. Risultato? Lo stato fisico del paziente dopo la sessione è concorde con le sue credenze sull’efficacia del trattamento e non con la terapia: sostiene di sentirsi meglio solo chi, credendo al mesmerismo, pensa anche di aver effettivamente ricevuto il trattamento.

Da qui in poi, l’effetto placebo (letteralmente “io piacerò” in latino) entra nella letteratura della ricerca medica. Se Franklin e gli altri usano il termine “immaginazione”, per placebo invece s’intende la diminuzione dell’entità di alcuni sintomi, in genere dolorifici, provocato da una sostanza o una terapia inerte, creduta un farmaco dal paziente. Oggi ogni farmaco per essere messo in vendita deve necessariamente superare un certo numero di test clinici randomizzati e controllati. Questo significa, fra le altre cose, che il principio attivo deve aver superato in efficacia quello della sostanza che funge da placebo, una compressa di zucchero per esempio, in esperimenti in cieco o più spesso in doppio cieco (dove anche chi somministra il farmaco è all’oscuro dell’effetto del trattamento).

Qui l'articolo completo, https://www.iltascabile.com/scienze/paradosso-placebo/

Perché, per "curare se stesso", il sistema immunitario aspetta un segnale esterno?

Indirizzo

Via Domenico Montesano, 49
Naples
80131

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 18:00
Giovedì 09:00 - 18:00
Venerdì 09:00 - 18:00

Telefono

+39081678669

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando CIRFF pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a CIRFF:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Un po’ di storia...

Il Centro Interdipartimentale di Ricerca in Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione (CIRFF) nasce nel 2005 presso l’allora Facoltà, oggi Dipartimento, di Farmacia dell'Università Federico II di Napoli, con l’obiettivo di promuovere, divulgare e portare avanti attività di ricerca di base e applicata alle dinamiche evolutive del settore sanitario, nonché diffondere conoscenze scientifiche in tema di organizzazione ed erogazione dell'assistenza sanitaria.