28/01/2025
La Valutazione della capacità di intendere e di volere in casi di (supposta) cronica intossicazione da sostanze deve seguire i chiari dettami espressi dalla Corte di Cassazione, non confondendo la "cronica intossicazione" in senso forense, con una più clinica valutazione di alcol/tossico-dipendenza.
In qualità di Consulente Tecnico della Parte Civile - Famiglia della vittima R. Gigante - rappresentata magistralmente dal Team legale capitanato dall'Avv. Raffaele De Cicco, ho lottato anche testimoniando in aula evidenziando quanto la richiesta della difesa di infermità mentale non possa essere in alcun modo accettata.
Noi Parte Civile abbiamo strenuamente sostenuto tale posizione, avallati anche dal Pubblico ministero, e siamo lieti che la Giustizia dopo tutti gli accertamenti minuziosi dovuti, abbia convenuto con una piena capacità di intendere e volere dell'imputata.
Tuttavia, accodandomi alle parole del mio assistito Donato, figlio della vittima, non posso che evidenziare quanto la Giustizia abbia con questa sentenza sì dato una "soddisfazione" alla famiglia, ma resta comunque il dolore... resta una Madre, una Nonna, una Sorella, una Suocera, che è stata strappata dall'affetto dei suoi cari.
Ma una Sentenza di Ergastolo non viene ma presa a cuor leggero, neanche da noi parte civile.
In casi del genere, ne usciamo in ogni caso tutti sconfitti... come Società e come Esseri Umani.
Dott. F. Delicato
Psicologo Forense e Criminologo