03/11/2025
ALIMENTAZIONE COMPLEMENTARE:
Argomento ormai vecchio e ampiamente inflazionato.
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Mille esperti che ne hanno parlato e scritto libri… Ormai dovrebbe essere chiaro.
Penso quindi che sappiate tutti i come e i perché è meglio iniziare il passaggio dal latte alla dieta solida a tavola con mamma e papà, condividendo quello che mangiano loro, all’inizio con assaggi.
Anche io ne ho parlato ampiamente nei miei libri e qui, quindi da tempo ho accantonato il tema.
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Ma… Ancora vedo paure di soffocamento e dubbi sulla consistenza dei pasti.
Da un lato infatti leggo raccomandazioni di far mangiare con le mani anche pezzi grandi (e fare corsi di disostruzione!) dall’altra omogeneizzati e frullati.
In mezzo i consigli dei “tagli sicuri”.
Domanda: è così difficile metterci d’accordo?
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Liofilizzati… Omogeneizzati… vasetti di frutta…
Il mercato è molto ricco e ormai non solo le farmacie ma anche tutti i supermercati sono sempre ben forniti.
Dott. Montini che ne pensi? Come orientarsi davanti ad uno scaffale così ricco?
Ne penso che sono ottimi! Dicono che sono anche fatti con carni scelte e controllate, che vuoi di più?
Per i vecchietti sdentati o dopo patologie importanti che rendono difficile la masticazione sono una buona soluzione per offrire una alimentazione nutriente.
“Per i vecchietti sdentati??” “Ma che dici?!”
“Sono alimenti per bambini! Servono per passare gradualmente dal latte ad alimenti solidi!”
“Sono alimenti pensati per lo svezzamento!”
Uhm… in effetti anche i bambini non hanno i dentini, e su questo hai ragione, ma loro non hanno problemi di deglutizione e poi rifletti: tu in bocca frulli o mastichi?
I tuoi spaghetti diventano pezzettini o si trasformano in una mousse?
E per qualche milione di anni prima che inventassero omogeneizzati e liofilizzati, come facevano?
Inoltre lo stimolo che dice al dentino di uscire è la “masticazione” con le gengive. Intorno ai sei mesi infatti i bambini stringono tutto e “addentano” con le loro gengive.
Perché considerarli invalidi e trattarli come vecchietti allettati?
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Nel passato remoto le mamme per svezzare i loro bambini masticavano quello che avevano nel piatto e lo davano al loro bambino (forse non lo sapete ma l’origine remota del bacio è questa!) e in qualche tribù del mondo si fa ancora così.
Le nostre bis bis bis bis nonne hanno sempre fatto così e sembra che abbiano fatto molto bene!
Ok oggi non si fa. Siamo “civili” va bene.
Ma la saliva di mamma aveva e ha una azione importante per aiutare la digestione del bambino e modularne la risposta ai nuovi alimenti.
Non dico di farlo. Ma nemmeno di angosciare con il rischio infettivo di cui ho sentito parlare!
Le carie non mischiano e la saliva di mamma ha mille occasioni di incontro con il suo bambino anche lontane dal momento pasto. Piaccia o non piaccia è una amica!
Se abbiamo stomatiti o mononucleosi ok siamo prudenti, ma non temiamo di usare uno stesso cucchiaio o di saggiare se il boccone è troppo caldo!
Ma se la natura ha pensato il “modello masticazione” di mamma per nutrire il suo bambino… Il modello della consistenza è il “masticato” di mamma.
Quella è la consistenza giusta.
E allora… sminuzziamo con una forchetta o un trita prezzemolo per arrivare a quella consistenza.
Quindi non mousse e non frullato spinto per fare omogeneizzati, ma sminuzzato in pezzetti che via via diventeranno più grandi.
Il bambino è un buongustaio e gli piace molto quello che cucina la sua mamma per tutti!
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E i “tagli sicuri” ? Sono una invenzione che ha un suo appeal e un senso. Nessuna critica al principio.
Ma non mi piacciono per due motivi:
1) Se esistono “tagli sicuri” vuol dire che i tagli possono anche essere “non sicuri” (e continuiamo a coltivare paure!)
2) E’ necessario imparare qualcosa. Quindi facciamo i corsi di “tagli sicuri”. (Io credo invece che non ci sia assolutamente niente da imparare e che serva solo il sorriso e il gioco a tavola tutti insieme)
Ma nessuna critica. Solo... io “la faccio più semplice!”. Tutto qui.