Tommaso Montini

Tommaso Montini Uno spazio per "essere famiglia" con tutti i nostri bambini! Un divano per stare insieme, rilassati!

ALIMENTAZIONE COMPLEMENTARE: Argomento ormai vecchio e ampiamente inflazionato. --Mille esperti che ne hanno parlato e s...
03/11/2025

ALIMENTAZIONE COMPLEMENTARE:
Argomento ormai vecchio e ampiamente inflazionato.

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Mille esperti che ne hanno parlato e scritto libri… Ormai dovrebbe essere chiaro.

Penso quindi che sappiate tutti i come e i perché è meglio iniziare il passaggio dal latte alla dieta solida a tavola con mamma e papà, condividendo quello che mangiano loro, all’inizio con assaggi.

Anche io ne ho parlato ampiamente nei miei libri e qui, quindi da tempo ho accantonato il tema.

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Ma… Ancora vedo paure di soffocamento e dubbi sulla consistenza dei pasti.

Da un lato infatti leggo raccomandazioni di far mangiare con le mani anche pezzi grandi (e fare corsi di disostruzione!) dall’altra omogeneizzati e frullati.
In mezzo i consigli dei “tagli sicuri”.

Domanda: è così difficile metterci d’accordo?

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Liofilizzati… Omogeneizzati… vasetti di frutta…
Il mercato è molto ricco e ormai non solo le farmacie ma anche tutti i supermercati sono sempre ben forniti.

Dott. Montini che ne pensi? Come orientarsi davanti ad uno scaffale così ricco?

Ne penso che sono ottimi! Dicono che sono anche fatti con carni scelte e controllate, che vuoi di più?
Per i vecchietti sdentati o dopo patologie importanti che rendono difficile la masticazione sono una buona soluzione per offrire una alimentazione nutriente.

“Per i vecchietti sdentati??” “Ma che dici?!”
“Sono alimenti per bambini! Servono per passare gradualmente dal latte ad alimenti solidi!”
“Sono alimenti pensati per lo svezzamento!”

Uhm… in effetti anche i bambini non hanno i dentini, e su questo hai ragione, ma loro non hanno problemi di deglutizione e poi rifletti: tu in bocca frulli o mastichi?

I tuoi spaghetti diventano pezzettini o si trasformano in una mousse?

E per qualche milione di anni prima che inventassero omogeneizzati e liofilizzati, come facevano?

Inoltre lo stimolo che dice al dentino di uscire è la “masticazione” con le gengive. Intorno ai sei mesi infatti i bambini stringono tutto e “addentano” con le loro gengive.

Perché considerarli invalidi e trattarli come vecchietti allettati?

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Nel passato remoto le mamme per svezzare i loro bambini masticavano quello che avevano nel piatto e lo davano al loro bambino (forse non lo sapete ma l’origine remota del bacio è questa!) e in qualche tribù del mondo si fa ancora così.

Le nostre bis bis bis bis nonne hanno sempre fatto così e sembra che abbiano fatto molto bene!

Ok oggi non si fa. Siamo “civili” va bene.
Ma la saliva di mamma aveva e ha una azione importante per aiutare la digestione del bambino e modularne la risposta ai nuovi alimenti.

Non dico di farlo. Ma nemmeno di angosciare con il rischio infettivo di cui ho sentito parlare!

Le carie non mischiano e la saliva di mamma ha mille occasioni di incontro con il suo bambino anche lontane dal momento pasto. Piaccia o non piaccia è una amica!

Se abbiamo stomatiti o mononucleosi ok siamo prudenti, ma non temiamo di usare uno stesso cucchiaio o di saggiare se il boccone è troppo caldo!

Ma se la natura ha pensato il “modello masticazione” di mamma per nutrire il suo bambino… Il modello della consistenza è il “masticato” di mamma.

Quella è la consistenza giusta.
E allora… sminuzziamo con una forchetta o un trita prezzemolo per arrivare a quella consistenza.

Quindi non mousse e non frullato spinto per fare omogeneizzati, ma sminuzzato in pezzetti che via via diventeranno più grandi.

Il bambino è un buongustaio e gli piace molto quello che cucina la sua mamma per tutti!

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E i “tagli sicuri” ? Sono una invenzione che ha un suo appeal e un senso. Nessuna critica al principio.

Ma non mi piacciono per due motivi:

1) Se esistono “tagli sicuri” vuol dire che i tagli possono anche essere “non sicuri” (e continuiamo a coltivare paure!)
2) E’ necessario imparare qualcosa. Quindi facciamo i corsi di “tagli sicuri”. (Io credo invece che non ci sia assolutamente niente da imparare e che serva solo il sorriso e il gioco a tavola tutti insieme)

Ma nessuna critica. Solo... io “la faccio più semplice!”. Tutto qui.

Due giorni particolari…Oggi è la festa di tutti i santi, domani la festa dei morti.“Roba religiosa!! Chissene frega”.  -...
01/11/2025

Due giorni particolari…
Oggi è la festa di tutti i santi, domani la festa dei morti.

“Roba religiosa!! Chissene frega”.

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Certo, ma in questi due giorni abbiamo la possibilità di riflettere su un tema centrale della vita di tutti noi: la morte.

Siamo bravi se la neghiamo?
Se la nascondiamo o la trasformiamo in idiozie macabre? Se la facciamo diventare un gioco per “esorcizzare le paure” (dicono così gli “esperti”)?
“E’ un mercato e vende bene”. Vero, ma non mi piace.

Non trovo affatto “educativo” farla diventare un posto orribile pieno di mostri teste tagliate e fantasmi!

Io la penso così. Ma non è di questo che voglio parlare oggi.

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In questi due giorni invece il pensiero galoppa all’indietro e mi fa ba***re il cuore...

La morte ha un valore. C’è.
Prima o poi la incontreremo e prima o poi la incontreranno i nostri bambini.

I morti sono i nostri nonni, i nostri genitori, le persone che ci sono state care… I tanti che custodiamo in una parte profonda di noi, con tenerezza.

Sono la storia che portiamo nel cuore.

E i bambini? Dobbiamo tenerli lontani dal dolore della perdita?

La “scoperta” della morte per loro è un percorso lungo che prima o poi dovranno fare.

Non c'è fretta. I bambini possono cogliere il concetto della irreversibilità solo dopo i sette anni, ma per comprendere davvero che la morte è parte della normalità di una vita servono 9 anni circa.
La percepiscono più volte, sotto vari aspetti: ne sentono parlare da lontano, muore il criceto, il pesciolino, muore tantissime volte il personaggio del videogioco…

Pian piano delle domande prenderanno forma nelle loro testoline. Ma quando la incontrano davvero sono completamente indifesi davanti al dolore di una perdita perché non hanno gli strumenti per comprenderla e contestualizzarla.

E allora questo percorso lungo ha bisogno della una mano forte e calda di un genitore che sa accompagnare e rassicurare: per riempirlo di contenuti belli, positivi, rassicuranti.

Per questo ai bambini fa bene la serenità di una mamma e di un papà che insegnano a portare un fiore sulla tomba dei nonni.
Che aiutano a ricordare una persona cara che resta dentro al cuore per sempre.

Non diremo mai ai bambini che le persone che abbiamo amato, i nostri affetti più intimi e cari, siano trasformati in zombie o mostri in un aldilà di streghe e fantasmi spaventosi!
Mai. Nemmeno per gioco!

E non li cancelleremo perchè temiamo le emozioni dei ricordi.

Piuttosto trasformiamo questa festa in un momento delicato, fatto di riflessione e pace.
Una occasione per condividere album di foto, rivivere emozioni belle, vive dentro di noi e da custodire gelosamente.

Ricordare le carezze e i giochi insieme!

Buona festa a tutti!
Non è importante se religiosa o di qualsiasi altro credo o non credo.
E’ la festa di tutti i nostri cari. Della nostra umanità capace di non dimenticare!

Problema del dottore:“Uffa! Ma cosa devo prescrivere per una cosa che guarisce da sola?” “Come si cura un raffreddore???...
29/10/2025

Problema del dottore:
“Uffa! Ma cosa devo prescrivere per una cosa che guarisce da sola?”

“Come si cura un raffreddore???”

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Sintomatici è ovvio!
Ovvio?

“Dottore e che mi ha dato “… per la gola?” “… per i muchi?” “… per la tosse?” “…per il “non vuol mangiare”?

Come si risponde ?

- Antiinfiammatorio mattina e sera per 5 giorni
- Farmaco per i muchi
- Aerosol con cortisone
- Accanimento sui nasini
- Vitamine e stimolanti dell’appetito
- Fermenti lattici (non mancano mai)

e magari aggiungiamo qualcosa per le difese immunitarie perchè... "Dottore possiamo fare sempre questo ogni settimana?"

“Sintomatici?” …Spesa: cinquanta euro?

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Domanda: ma queste terapie, fanno guarire prima?

Vediamo…

Antiinfiammatori: No.
Funzionano bene su febbre e dolore, ma non abbreviano la durata della malattia.

E allora chiedo…

non è meglio trattare solo i sintomi fastidiosi, se ci sono, piuttosto che fare una “terapia mattina e sera” per x giorni?

E un po’ di mal di gola, non migliora pure con una caramellina comprata dal salumiere a 3 euro?

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Farmaco per i muchi?
C’erano una volta… i mucolitici!
Fluidificano e aumentano lo “scatarramento”, ma non fanno guarire prima!

Intasano di più i piccoli bronchi e quindi non si possono nemmeno più prescrivere ai bambini piccoli.

E allora?

Il miglior farmaco per i muchi resta… L’acqua!

Bevuta (idrata) o inalata (i “fumenti” delle nonne con un asciugamano in testa avevano un appeal innegabile e una certa efficacia).

Oggi i “fumenti” non si portano più e facciamo aerosol, ma sappiamo che parliamo del “modello nuovo” di una cosa vecchissima!

Un po’ come la 250ma versione del cellulare!

“Si, ma nell’aerosol mettiamo il cortisone… Non funziona il cortisone?”

Nell’aerosol per il “raffreddore”? No.
Nel “raffreddore” non funziona e rallenta pure i fagociti che devono andare a comba***re per noi!

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Nasini: Ci “accaniamo” sui nasini?

Ma si… se sono otturati fa bene aiutare a sturarli con l’acqua fisiologica spruzzata con tutti i sistemi possibili.

Ok, c’è anche l’ipertonica, la termale, quella con ac. Ialuronico o con bicarbonato o con Magnesio o con il Rame e c’è pure quella marina di tutti i posti turistici più belli d’Italia!

Io uso semplice acqua fisiologica.
Ma so bene che i nasini dei bambini sono i posti più “lavati” al mondo!!

Io non faccio “lavare” proprio niente e cerco solo di sturarli se sono otturati.
Ma senza far male! Non serve uno spruzzo violento per provocare uno starnuto e liberare un po' un nasino!

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Vitamine e stimolanti dell’appetito?

Domanda: ma se il “non mangiare” durante una infezione è un meccanismo di difesa perché devo stimolare qualcosa?

Quando si sta male infatti le citochine dell'infiammazione bloccano il centro della fame per togliere approvvigionamenti al nemico!

Quando si guarisce si recupera tutto!

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Fermenti lattici?
Non fanno male. Ma sappiamo che la flora intestinale è determinata dalla dieta non dai nostri flaconcini.

Ok, “si portano”. Ma costano e credo che si sopravviva lo stesso senza.

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Che rimane? I mille sciroppi alle erbe, miele e balsamici.
Va bene, non fanno male, ma anche loro non fanno guarire prima un raffreddore!

Si è proprio un problema!!
Help!!!
Che devo prescrivere per una cosa che guarisce da sola????

Prescrivo la pazienza!!! E l’attenzione solo per le complicanze. Non sempre piace come prescrizione, ma almeno non costa un sacco di soldi!

Resistiamo!! A maggio, quando apriremo le finestre e staremo tutti all’aperto guariremo!

Continuiamo a parlare della tosse e del mal di gola...---Tosse grassa…  Tosse secca…Tutti mi raccontano lo “stato nutriz...
26/10/2025

Continuiamo a parlare della tosse e del mal di gola...

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Tosse grassa… Tosse secca…

Tutti mi raccontano lo “stato nutrizionale” della loro tosse (la pubblicità insegna molto più di chiunque!)

Allora se ho capito bene: quella secca sarebbe quella stizzosa irritativa, quella grassa invece quella produttiva con i muchi.

Ma chiedo: se tutto comincia con una irritazione (che quindi provoca una tosse “secca”) e, come abbiamo spiegato nel post precedente, la risposta dell’organismo è la produzione di muco, non succede che la tosse secca diventa grassa?

Secca o grassa in un episodio acuto intercorrente non sono due fasi dello stesso processo che evolve?

Ok è vero, secca o grassa è un parametro utile che usiamo anche tra dottori, ma questa valutazione è utile nelle tossi persistenti/croniche. Non negli episodi acuti intercorrenti!

Negli episodi acuti ha molta più importanza la frequenza.
Quanti colpi di tosse fa il bambino in cinque dieci minuti minuti? E' una tosse continua, persistente, o sporadica?

Perchè è meglio valutare la frequenza?

Semplice: perchè per tossire devono essere stimolati i recettori della tosse che attivano un complesso riflesso gestito dal cervello.
Non è facile infatti far contrarre tanti muscoli insieme in modo così coordinato e potente!

I recettori sono come delle "mine" che scattano appena si toccano. Sono disseminate lungo tutto l'albero bronchiale che sono zone "minatissime"!!!

Non ci sono nel naso e non ci sono nella gola.

E allora:
se il muco è prodotto tra naso e gola (il "catarro" che vediamo) la tosse manca. "Scatta" solo quando quel muco "scende" e arriva in trachea stimolando i recettori (le "mine").

Quando succede questo abbiamo una bella tosse, forse anche capace di stimolare un vomito, ma una volta spostato il muco da quel posto minato (Ricordiamo la tosse è come un colpo di cannone con una forza di 12 metri a secondo) staremo in "santa pace" fino ad un nuovo scolo "da sopra".

Se invece il muco o qualsiasi altra cosa sta già dalla trachea in giù, perché è prodotto lì... Ogni minimo movimento fa scoppiare una "mina" e la tosse diventa continua o molto frequente, senza pause lunghe.

Spiegazione campestre semplice, ma spero chiara.

(Va detto che nella zona alveolare il polmone non ha recettori della tosse, quindi le vere polmoniti che arrivano dal sangue e non dai bronchi possono non tossire. Ma in questi casi rari i bambini stanno proprio male e quindi non fanno parte di questo post).

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E gli sciroppi per la tosse?

"I sedativi? Cioè quelli per eliminare un meccanismo di difesa e lasciare il muco dove sta?"

Ovviamente sono sconsigliati!!!
Meglio anzi imparare invece a tossire bene per muovere meglio il muco!

Io consiglio blandi sedativi solo la sera se la tosse dà fastidio per addormentarsi. Ma solo per questo.

Funziona bene il miele, quello scuro di castagno ancora meglio. E spesso consiglio uno sciroppo fatto in casa con mele cotte, miele e arancio.

Ecco la mia "ricetta della nonna" che molti arricchiscono anche con altri ingredienti.

Si fanno bollire delle mele fino quasi a macerarle. Si aggiunge un cucchiaio di miele, poi una bella spremuta di arancio... E voilà! Abbiamo fatto un ottimo sciroppo per la tosse, naturale, che funziona e fa bene.

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“Ma il muco… Bisogna cacciarlo! Ci vuole lo sciroppo mucolitico!
Guarda come funziona bene quello che pubblicizzano: ti fanno proprio vedere come funziona!”

Si, si, ho visto la pubblicità” I mucolitici fluidificano il muco. Ho capito, ma ne aumentano il volume.
In questo modo non creano un disagio maggiore? E se i bronchi sono piccoli non si "otturano" ancora di più?”

“La risposta è si, e per questo sotto i due anni li hanno vietati!”
“Fanno guarire prima? No. Aumentano solo il muco e rendono la tosse più grassa"

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“E lo spray per la gola…!” “Allevia il dolore e fa miracoli!” “Lo dice sempre la pubblicità.”
“Guarda! Due spruzzetti, ti passa tutto e vai a ballare!”

“Davvero? Io per il mal di gola uso le mentine, quelle del tabaccaio, alla menta".

"Costano 2,5 euro (un po’ care in verità) ma il dolore alla gola un pochino si allevia lo stesso.”
“Dici che dovrei comprare gli spruzzetti a 12 e più euro?”

“Ok grazie del consiglio, ma… mi sa che mi tengo il mio mal di gola e le mentine!”

Tempeste, venti fortissimi fino a 150 km/ora distruggono tutto…Speriamo che il mondo capisca che è diventato davvero urg...
23/10/2025

Tempeste, venti fortissimi fino a 150 km/ora distruggono tutto…

Speriamo che il mondo capisca che è diventato davvero urgente fare qualcosa per i cambiamenti climatici!

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Ma qui voglio parlarvi di un uragano particolare: il più forte di tutti! Uno che riesce a far soffiare il vento anche 1000 km/ora!

Insomma, un uragano fuori scala. Un vero cataclisma!

“1000 km ora????” “Boom!”
“Non c’è mai stato nel mondo un uragano di questa portata!”

“Già ci angosciano con la fine del mondo prevista per dopodomani e ti ci metti pure tu con queste fake news catastrofiche senza nessun fondamento !!??”

Senza fondamento?
…E invece ti dico che uragani di questa portata sono frequentissimi!!

Sono quello che succede nei bronchi dei nostri bambini quando fanno un bel colpo di tosse!

Pensa: qualcuno ha calcolato una forza espulsiva anche di 12 metri a secondo!!

Altro che scoperchiare un tetto! Con una forza così si spara una palla di cannone!
Incredibile! Un tornado così potente... certo che spazza via tutto!

"Tutto?" "Tutto cosa?"

Quando nei bronchi si combatte tra germi e sistema immunitario il terreno di battaglia è un disastro!

Tra cellule morte, batteri uccisi o inglobati nei fagociti, immuno complessi e materiali vari... C’è il grosso problema dello smaltimento rifiuti pure nei bronchi!

Come si smaltisce tutta questa "monnezza"?

Il bronco è organizzato e ha un efficientissimo servizio "nettezza urbana"!
Infatti ci sono cellule specializzate per produrre muco.

“Che schifo”!

Forse, ma che efficienza direi!
Il muco come un grande detergente ingloba tutto e… via!

Arriva il riflesso della tosse che con la forza di un cannone spazza via tutto e pulisce le strade!

E allora…

“Dottore come devo fare per fargli cacciare i muchi?”
Cara signora, il suo bambino ha un sofisticatissimo sistema ad aria compressa capace di sturare qualsiasi tubo!

Si chiama tosse! Facciamoglielo usare!

I bambini non sanno espettorare e non sanno soffiare il naso, vero, ma la tosse trascina qualsiasi cosa e quando il muco arriva in gola viene ingoiato… ed è fuori!

Va nella c***a o è vomitato, ma esce!

Domanda: serve un sedativo della tosse cioè una medicina che blocca questo sistema?
…Oppure ci conviene insegnare a tossire meglio?

Chissà!

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La tosse della bronco ostruzione asmatica è diversa e merita una un'altra spiegazione.

Metterei le lettere delle mamme nel programma nel corso di specializzazione in pediatria....----------------------------...
22/10/2025

Metterei le lettere delle mamme nel programma nel corso di specializzazione in pediatria....

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Ho un bambino di 4 anni e 3 mesi fa siamo diventati genitori di 2 piccoli gemelli.
Sono molto felice e piena, ma anche mi sento in colpa. Maledettamente in colpa verso ognuno dei miei figli per motivi diversi.
Mi sento in colpa nei confronti del più grande perché la mamma non è più disponibile come e quanto prima. Torna dall'asilo e a volte trova una mamma stressata o dei genitori che non hanno neanche modo e tempo di ragionare con lui perché altri 2 bambini di 3 mesi urlano in contemporanea.
Mi sento in colpa nei confronti dei miei gemellini perché non sono attenta alle loro esigenze come facevo con il mio primogenito; a volte purtroppo capita che saltano il pisolino perché magari devo andare a recuperare il grande a scuola.
Mi sento in colpa nei confronti della mia gemellina perché a volte ritardo nel metterla a letto serale e urla dal sonno.
Mi sento in colpa nei confronti del mio gemellino perché a volte lo trascuro a favore dell'altra bambina che è più delicata e richiede un maggior contatto. Oggi mi si è addormentato addosso e non volevo metterlo nella culletta ma dovevo per andare a prendere il grande a scuola.
Mi sento in colpa nei confronti del più grande perché ormai non riesco quasi più a cenare insieme perché sto mettendo a letto la più piccola.
Io e mio marito stiamo facendo il nostro massimo e del nostro meglio, io li sto pure allattando al seno perché ci tengo. Finché posso e me la sento voglio farlo.
La più piccola all'inizio non riusciva ad attaccarsi bene perché era di basso peso ma combattendo, giorno dopo giorno, sono riuscita ad attaccarla.
Ovviamente non sto qui neanche a sottolineare il senso di colpa che provo nei miei confronti e di mio marito.
So che tutto questo passerà, so che sarà bellissimo vederli giocare e crescere insieme, ma come si sopravvive a tutto ciò?

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Cara signora resto senza parole davanti a lettere come la sua!
Ma che spettacolo di sensibilità, di delicatezza, di amore arriva attraverso queste righe!

Poi mi dicono che io parlo sempre delle mamme. Ma certo che parlo sempre ammirato delle mamme! Dove si può trovare questa tenerezza, questa abnegazione, questo dono di sè stessi cosi straordinari?

Le arrivi una standing ovation di applausi in piedi !!!

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Due gemelli e un bambino di 4 anni sono un carico immenso che solo pochi possono capire.

La cosa straordinaria è che lei non mi scrive della sua stanchezza, del suo sonno perso o della sua vita ormai completamente cancellata dalle necessità continue dei suoi bambini!

Mi racconta di complessi di colpa per non riuscire a fare ancora di più!

Mi parla di cosa potrebbero provare i suoi bambini, suo marito… niente della sua fatica che non basta mai e quindi per questo diventa addirittura una colpa!

Mi verrebbe da dire che se c’è una colpa dovremmo andare a cercarla in chi permette che lei si annulli completamente senza aiutarla abbastanza.
So che non è facile, ma se ci fosse chiunque che potesse aiutarla la mia prescrizione sarebbe solo di chiedere e chiedere aiuto.

Se non è possibile… ok, forza e coraggio!
Con suo marito siete una bellissima squadra, ma armiamoci di una grandissima dose di ironia e gioco e facciamo quello che riusciamo a fare senza voti giudizi o traguardi da raggiungere!

Non c’è un modello di buona prestazione materna da mantenere. Ci basta l’amore che riempie la vostra casa che è il migliore ingrediente per far crescere bene i bambini.

Perderemo la pazienza? Salteremo gli orari? I bambini bisticceranno? Forse non riusciremo a dare loro tutto quello che vorremmo?

Amen!!!

Tutto è contorno rispetto alla cosa più importante: il cuore e la passione che insegnano a stare insieme e ad adattarsi a tutte le situazioni della vita.

I suoi bambini forse non avranno le mille cose dei figli unici, dovranno imparare a condividere giochi, vestiti, tempi… ma non saranno mai soli.

Impareranno a dividere quello che hanno, a giocare insieme, a relazionarsi con gli altri.

Certamente bisticceranno e si azzufferanno pure, ma l’unità che si creerà tra loro, proprio perché avranno condiviso i loro spazi, le loro cose, i loro giochi e i loro tempi, sarà fortissima!

Impareranno anche a gestire i momenti di alti e bassi di mamma e papa’!

Quindi gli sbalzi della vita, le emozioni belle e brutte. Impareranno qualche volta a saper perdere e condividere le gioie delle vittorie!

Sarà una battaglia? Sicuramente. Ma sarà l’unica “battaglia” che farà tanto bene.
Sarà come un forno da cui escono gioielli!

E allora, la prego, niente complessi di colpa!!!!

Faccia il rifornimento necessario con i baci le carezze la tenerezza e gli abbracci dei suoi bambini e poi trovi un modo allegro per fuggire qualche volta sotto al letto con suo marito!

Per giocare con lui, prendersi in giro, ma trovare un tempo anche per voi.

Basta anche pochissimo, ma serve.
Serve ritrovarvi innamorati, coppia giovani, ragazzi allegri non solo genitori, "prestatori di sevizi" e "amministratori di famiglia".

Verrà un tempo in cui tutto questo vi stringerà il cuore. Lo ricorderete con tenerezza e vi strapperà qualche lacrima di commozione!

Quando capiterà vi auguro di ritrovarvi al calduccio abbracciati, lei e suo marito, per emozionarvi insieme!

E i… “decimi di febbre?”----“Dottore, con il post precedente mi hai quasi convinto (Non ti entusiasmare: ho detto “quasi...
20/10/2025

E i… “decimi di febbre?”

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“Dottore, con il post precedente mi hai quasi convinto (Non ti entusiasmare: ho detto “quasi!”)

“Che non devo andare subito nel panico se la febbre è alta…”
“Che devo guardare se il bambino sta male e non solo “la salute” del termometro…”
“E lo ammetto, è pure carina questa cosa che hai detto della guancia della mamma “che sente la febbre meglio del termometro”.

“Va bene. Ma come "la metti" con… “I decimi di febbre!” ??”

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Decimi di febbre che accompagnano una tosse o raffreddore? Semplice! “La metto” che non li misuriamo più e… sono guariti!

“Dottore ma come? Si è sempre saputo che i decimi di febbre sono più pericolosi della febbre alta…!!!”

Si è vero, si è saputo bene.

“Dottore, ma ti sei un pochino “insallanuto"?
“Prima hai detto "chissene frega" dei decimi di febbre! Guariscono se non li misuriamo più!" e poi ci dici che possono essere più pericolosi della febbre alta???”
“Ci prendi in giro?”

No di certo! Spiego:

Un lieve rialzo della temperatura persistente, può essere un segno di tantissime situazioni, anche complesse e non sempre infettive, che meritano grande attenzione.

In un passato non lontano la febbricola era un segno della Tubercolosi che era molto diffusa!
Per questo le nonne ci dicono di fare attenzione ai decimi più che alla febbre alta!

Il punto che differenzia le situazioni è la durata e il contesto.

Un raffreddore che da pochi giorni si manifesta con un malessere, tosse e naso che cola è una diagnosi banale. Guarisce da solo!
I decimi che spesso lo accompagnano non sono mai un problema e confermano la benignità dell’infezione. Che li misuriamo a fare?

Se il bambino “non si sente bene” aiutiamolo con la Tachipirina senza misurare niente e rivalutiamo il decorso solo per fare attenzione alla remota possibilità di complicanze.

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Diverso è il problema di una febbricola protratta nel tempo, accompagnata da un malessere non chiaro.

Bambino “moscio”, palliduccio, con dolori indefinibili, forse un po’ caldino… Facciamo attenzione anche alla temperatura (che è solo un segno in più, ma qui è utile) e andiamo dal dottore.

Molto probabilmente lui farà fare degli esami.

E allora, “decimi di febbre, istruzioni per l’uso”:
- Nell’acuto… non li misuriamo più!
- Nel cronico… facciamo attenzione. Non minimizziamo altri segni sfumati e andiamo dal dottore!

“Dottore dobbiamo comprare un termometro per il bambino. Ne vogliamo uno buono"."Tra quelli classici da mettere sotto al...
19/10/2025

“Dottore dobbiamo comprare un termometro per il bambino. Ne vogliamo uno buono".
"Tra quelli classici da mettere sotto al braccio o i nuovi che vanno nell’orecchio, o sulla fronte, a ultrasuoni, a sensori termici… quale mi consiglia?”

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Quale consiglio?
Ovviamente consiglio il migliore che sia mai stato inventato!

Quale?

La guancia di mamma! Fantastica: Non sbaglia mai!
In alternativa quella della nonna.
Vero, quella della nonna dà qualche “falso positivo” in più, ma è molto affidabile.

“Dottore sia serio!”
“Come fa la guancia di mamma a sapere che temperatura ha il bambino?” “La guancia non dà i numeri!”

Infatti, ha detto bene, non dà “i numeri”. Ma capisce subito se il bambino sta male.

Però, se proprio vuole “i numeri” io consiglio… il termometro più economico.
Ma chiedo… che se ne fa dei numeri?

“Ma come che me ne faccio!?”
“Devo sapere se la febbre è > di 38° per decidere se dare la Tachipirina!”

Davvero? E perchè?
Se la febbre è un ottimo meccanismo di difesa che fa guarire prima perchè vuole abbassarla?

"Ma come perchè!! Perchè gli possono ve**re le convulsioni!"

Che possano ve**re le convulsioni è vero, ma nessun antipiretico può evitarle perché le convulsioni febbrili vengono nel momento di rapida ascesa della temperatura e non riescono a prevenirle né la Tachipirina, né un termometro!

C’è prima il panico e poi si scopre che la febbre è alta.
(fortunatamente le convulsioni febbrili semplici sono solo una gran paura e dopo i cinque anni passano)

Diamo un farmaco perchè con la febbre alta il bambino sta male, è abbattuto, ha mal di testa…
Ma se sta male glielo diamo anche senza febbre! E allora che la misuriamo a fare questa temperatura?

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“Belle chiacchiere!”
“La febbre alta fa capire se la cosa è più grave e se serve un antibiotico! Quindi per saperlo si deve misurare eccome!”

Sorry: non è così!
Nel bambino la temperatura è molto instabile e inaffidabile.
Altissime temperature si possono avere per banalità e per malattie virali che non hanno bisogno di terapie antibiotiche!

“Ma tutti i dottori decidono di iniziare un antibiotico quando la febbre risale appena termina l’effetto dell’antipiretico!”

I dottori prescrivono un antibiotico quando definiscono o sospettano una diagnosi batterica.
Ma non valutano solo la scarsa risposta all’antipiretico perchè sanno benissimo che anche moltissime malattie virali (che guariscono da sole) possono comportarsi così.

Insomma:

- La febbre (escluso l’iperpiressia >40° e il periodo neonatale) non ci dice, da sola, se è necessario preoccuparci o no.
- Non ci dice da sola se l’infezione è batterica o virale, quindi se è necessario o no un trattamento antibiotico.
- Non ci dice da sola se è il caso di correre al pronto soccorso.

Ergo… la febbre da sola, non basta per valutare un bambino.

La Tachipirina o qualsiasi altro antipiretico non serve “per la febbre” ma è giusto darla se il bambino è abbattuto o sofferente indipendentemente dalla temperatura!

Quindi la guancia di mamma preoccupata (o quella della nonna che è infallibile!) mi sembrano ottimi indicatori.

Guardiamo i bambini! Non i termometri!!!

I bambini che stanno male, anche con decimi meritano una visita (e forse anche una Tachipirina).

Quelli che fanno le capriole anche con febbre alta… lasciamoli in pace e osserviamo!

15/10/2025

Ho scritto tante volte del sorriso.

Il volto delle mamme parla ai bambini molto più delle parole e comunica anche quando il bambino è piccolissimo…

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“Caro dottore, ma fammi capire meglio: Con un lavoro che va a rotoli, due bambini piccoli che non sanno cosa sia la notte, un marito che non c’è mai, una montagna di panni da stirare per dire niente, una vita personale scomparsa, mille bollette e salti mortali per arrivare a fine mese…
Con questi “chiari di luna” tu stai dicendo che adesso mi devo sentire in colpa pure se non sorrido? Che danneggio i miei bambini?
Sai che ti dico dottore Montini? Che io sono arrabbiata! Anzi arrabbiatissima! Che mi sento sola! Che ho voglia di piangere e che ho il diritto di farlo!
Tu hai scritto del sorriso e bla bla… ma come si fa se il sorriso non c’è?”

Firmato: Tommaso Montini

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Caro Tommaso Montini… posso dirti una cosa? Lascia che mi scrivano le mamme! E’ molto meglio.
Ma provo a risponderti lo stesso…

Si, l’ho detto tante volte e lo ripeto: il volto di mamma è molto importante per il benessere del bambino!

Ma che si fa se la mamma è triste o è depressa?
Meglio fingere? Meglio nascondersi?

No. I bambini non si lasciano ingannare. Colgono ogni piccola sfumatura e se fingiamo li confondiamo ancora di più perchè loro non riescono a spiegare la discrepanza tra quello che "sentono" e quello che "vedono".

E allora… Se mamma è triste: emergenza!!! Facciamo tutto il possibile per sostenerla!

La depressione non è una colpa. Ma può essere una malattia vera, multifattoriale, che fa male alla persona e può fare molto male ai bambini!

Se quindi c’è, curiamola! Con decisione. Anche con l’aiuto di professionisti.

Perchè è un tarlo maledetto che rode dentro spesso senza farsi notare!
Non lasciamolo camminare sotto traccia.

Fortunatamente non sempre è una vera malattia, ma richiede lo stesso un intervento deciso, perché può diventarlo, e comunque fa male!

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La tristezza più profonda di una mamma non viene dalla fatica o dal sonno perso.

Viene dalla solitudine, dalla perdita di riferimenti, dal non sentirsi compresa e amata, dal sentirsi sopraffatta senza maniglie cui appoggiarsi…

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Ogni nascita è una festa! Ma è anche un "lutto". Nascono un bambino e una mamma, (evviva)! Ma non c’è più una ragazza (Help)!

Cambiano gli interessi, il tempo disponibile, la sensibilità, il fare… cambia il peso delle responsabilità.

E allora serve un sostegno super per le mamme!
Non è una cosa romantica da "baci Perugina", ma un investimento sul futuro.

Lo è perché anche dopo la nascita la mamma resta per molto tempo il “contenitore-laboratorio” del suo bambino.

Con il suo corpo, il suo sorriso, la sua voce, le mille tenerezze delle sue azioni, la sua solerzia a coglierne i bisogni... lei più di tutti, nei primi 1000 giorni, costruisce il cervello dell’adulto di domani.

Una infanzia che cresce in un clima sicuro, sereno, accogliente ed empatico sarà una età adulta con moltissime opportunità, capacità e competenze in più!

Il volto di mamma sereno e sorridente è quindi una priorità sociale!
La sua tristezza è una emergenza nazionale!

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Se la mamma è triste il bambino può sentirsi responsabile. “Sono troppo cattivo e per questo mamma non è felice!”

Quando incontro mamme tristi, tradite, sole... Mi capita di sentire frasi come questa: “Dottore ormai per me conta solo il mio bambino!”

Verrebbe da dire: “Bello! Che brava.”
Ma un bambino diventato sostegno emotivo di mamma, invece che l’inverso, non è bello!

E’ sempre il bambino che deve appoggiarsi alla sua mamma non la mamma al suo bambino.

E allora cari papà, ma cari tutti noi: lavoriamo perché la mamma abbia sempre un sostegno emotivo.

Come mamma? No. Come donna.
Perchè una donna felice, soddisfatta, serena... E' una mamma fantastica!

Indirizzo

Via Salvatore Ferrara 15
Naples
80124

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