10/02/2014
I social network hanno cambiato il nostro modo di relazionarci, alle relazioni faccia a faccia si sono integrate quelle virtuali. non necessariamente vanno demonizzate queste nuove forme di comunicazione ma è importante farne un uso consapevole responsabile soprattutto per i giovani. A tal proposito abbiamo scritto un articolo sul periodico dell'Istituto Comprensivo "Donizetti-Viviani" di Pollena TRocchia che riproponiamo.
Adolescenti e social network
Con il termine social network si intende una struttura informatica che gestisce nel web le reti basate su relazioni sociali: tra i più famosi facebook, twitter ecc. Essi sono diventati insostituibili mezzi di comunicazione fra gli adolescenti: basta un "click" per essere connessi in un attimo con tutti i propri amici, scambiare informazioni e immagini. Che sia un bene o un male, non è ancora dato sapere. Certo è che l’era digitale incide sulla nostra attenzione, sulla nostra memoria, sulla concentrazione e sul ritmo dei pensieri. E incide pesantemente sul comportamento, soprattutto degli adolescenti che scambiano il web con la vita reale. Una caratteristica paradossale dei social network è che basta un "like" per esprimere un'opinione, e un "click" per stringere un'amicizia; queste illusorie interazioni virtuali rischiano di sostituirsi all'autenticità di quelle faccia-a-faccia, aumentando paradossalmente il senso di isolamento e il rischio di depressione. Inoltre sembrerebbe che l’azione quotidiana e, il più delle volte, compulsiva, di sbirciare foto e profili vari, provocherebbe significative alterazioni nell’umore, con tendenza verso un senso di insoddisfazione. Tuttavia in taluni casi, i social network, proprio per la rapidità di contatti e il parziale anonimato che garantiscono, rappresenterebbero luoghi in cui gli adolescenti potrebbero più facilmente esprimere e trovare sostegno sociale contro stati d'animo negativi e depressione. Insieme alle caratteristiche positive di visibilità, condivisione, recupero di vecchie conoscenze ed amicizie e nascita di nuove, tra i problemi principali connessi ai social network vi è la possibilità di sviluppare quella che in inglese viene definita "Social Network addiction", ovvero una sorta di dipendenza da connessione e controllo della propria pagina web. Gli atteggiamenti di uso ed abuso, fino alla dipendenza, sono innescati e portati avanti da meccanismi psicologici e neurologici di piacere e soddisfazione. A livello celebrale vengono rilasciate maggiori quantità di sostanze psico-attivanti e a livello mentale si creano meccanismi e schemi ricompensatori che portano al riutilizzo continuo e sempre maggiore. Quando l'individuo non può connettersi si presentano sintomi psicologici come ansia, pensieri fissi, depressione, paura (ad esempio di non avere più collegamenti e di rimanere da soli), problemi di sonno, suscettibilità, etc., così come tutte le conseguenze psicologiche negative tipiche delle dipendenze da sostanze da abuso, quali craving e astinenza. Ad essi conseguono problemi quali ritardi o assenze a scuola, isolamento è distorsione dei rapporti sociali. Bisogna dire che i social network non sono in sé non è né buoni né cattivi. I ragazzi, pur avendo un'ottimale padronanza "tecnologica",(spesso superiore a quella degli adulti) non sono altrettanto "equipaggiati" sul piano psicologico per gestirne le implicazioni. Per questo gli adolescenti vanno guidati ad uso consapevole di questi strumenti. Importante dunque sarebbe sviluppare un programma di prevenzione diretto a tutti (ai più giovani, certo, ma anche a insegnanti e genitori) che educhi a usare la rete senza temerla.