L’Arte della Psicologia
Psicologia
- da psyche - anima e logos - discorso (dell’ e sull’anima), la psicologia è una scienza che ha le sue radici nella filosofia e, prima ancora, nel teatro e nella ritualità, in forme diverse. Il discorso presuppone che qualcuno dia parole alla propria anima e che qualcuno le ascolti, di un ascolto profondo e comprensivo, nel senso più stretto della parola, di un ascolto che dia uno spazio all’anima, e che sappia rispecchiare. Questo tipo di ascolto è specifico, viene percepito e sentito, da chi pronuncia il discorso dell’anima, nella sua tridimensionalità. A questo punto entriamo nell’ambito dell’arte: ascoltare è un’arte. O, ancora, rientra nell’artigianato. Entrare nella forma dell’ascolto presuppone una pratica lunga, senza fine, che comprende l’accogliere, il riconoscere, il sentire, il leggere, il rispondere. E’ artigianato ed insieme scienza, perché si fonda su studi scientifici della psiche e sulla possibilità di prendersi cura dell’altro, nella sua soggettività ed unicità, attraverso la relazione.
Lo Spazio del discorso su e dell’anima è come questa foto: accoglie e raccoglie conchiglie. Le conchiglie sono simbolo di apertura, di una nuova nascita che sorge dalla separazione, da una ferita della corazza, ma, per dirla con Bachelard, sono anche rifugio, dove la parte più arcaica trova temporaneo rifugio, per potersi proteggere e riposare, preparandosi ad una nuova rinascita. Lo spazio del sostegno psicologico accoglie tutte queste possibilità: la ferita, la separazione, la nascita, il rifugio, l’apertura e la chiusura, il riposo (dal giudizio, dalla fatica di vivere i propri conflitti), il sogno, la rinascita.
Infine: la parola ‘anima’, femminile di animus in latino, è unita etimologicamente al greco anemos, ‘vento’. Il Vento è la metafora più interessante, secondo me, per rappresentare la parte centrale del lavoro della psicologia, cioè la parte che ci muove, da dentro, da lontano, che si esprime e si manifesta generando in noi il moto. Esistono tanti tipi di moto. ‘Cosa mi muove? Cosa mi commuove?’, si dice. Il vento è il soffio, lo slancio vitale, l’invisibile che prende forma attraverso noi stessi, è ciò che dall’interno ci scolpisce e che al tempo stesso viene direzionato dalla vita.