Fisioterapia Riccardo Alvino

Fisioterapia Riccardo Alvino Valutazione e trattamento delle disfunzioni muscolo scheletriche e flebolinfologiche

🗣️ PROTOCOLLO CLINICO "PEACE & LOVE"🩺 Il più recente protocollo clinico, chiamato "Peace & Love",  è una sequenza di azi...
21/06/2023

🗣️ PROTOCOLLO CLINICO "PEACE & LOVE"

🩺 Il più recente protocollo clinico, chiamato "Peace & Love", è una sequenza di azioni da adottare in caso di trauma muscolo-scheletrico (distorsioni legamentose, strappi muscolari, lesioni tendinee, ecc..). Le sue indicazioni vanno a sostituire i precedenti protocolli che evidenziavano un maggior uso del ghiaccio e degli anti-infiammatori ad esempio, oppure enfatizza il coinvolgimento del paziente rispetto ai precedenti che tendevano a prediligere il riposo della zona traumatizzata.
🧠 Questo protocollo permette di gestire in maniera ottimale gli infortuni muscolo-scheletrici in fase acuta senza ostacolare il processo infiammatorio che risulta essere di importanza fondamentale per il recupero, e quindi non deve essere ostacolato, ma guidato in maniera analitica. Nei primi 7 giorni circa bisogna seguire le indicazioni della sezione "PEACE", mentre successivamente si applicano quelle sezione "LOVE". Di seguito riporto la traduzione in italiano delle fasi del protocollo clinico.


💊 P.E.A.C.E.

P- PROTEZIONE (PROTECTION): all’inizio bisogna proteggere il tessuto per non aggravare il danno e dobbiamo evitare tutti quei movimenti e quelle attività che potrebbero aumentare il dolore (ad esempio: uso delle stampelle).
E- ELEVAZIONE (ELEVATION): in questa fase bisogna portare la struttura lesa più in alto rispetto al cuore per favorire il ritorno venoso e ridurre il gonfiore.
A- EVITARE ANTIINFIAMMATORI (AVOID ANTI-INFLAMMATORIES): evitare gli anti-infiammatori e il ghiaccio. L’infiammazione è il primo passo verso la guarigione di un tessuto e non bisogna ostacolarla.
C- COMPRESSIONE (COMPRESSION): la compressione dell’area lesionata con un bendaggio riduce il sanguinamento e quindi il versamento.
E- EDUCAZIONE (EDUCATION): il fisioterapista deve educare il paziente sui benefici del recupero personalizzato e attivo. Evitare inutili trattamenti passivi e indagini strumentali non necessarie.

🏃 L.O.V.E

L- CARICO (LOAD): appena la regressione del dolore e della sintomatologia lo permette iniziare a caricare gradualmente il tessuto o la struttura lesionata tramite esercizi attivi.
O- OTTIMISMO (OPTIMISM): la paura e il catastrofismo possono essere degli ostacoli verso il recupero completo della lesione, quindi un pensiero positivo e la consapevolezza della gravità della lesione ti aiuteranno nel processo di riabilitazione.
V- VASCOLARIZZAZIONE (VASCULARISATION): praticare attività aerobica in assenza di dolore migliora il flusso sanguigno riducendo i tempi di recupero.
E- ESERCIZIO (EXERCISE): l’esercizio attivo è fondamentale per il recupero della mobilità, forza, propriocezione e per cercare di evitare un’eventuale recidiva.

🧐 DOLORE MANDIBOLARE 🧑‍⚕️I disturbi dell’articolazione mandibolare sono una problematica abbastanza diffusa nella popola...
30/04/2023

🧐 DOLORE MANDIBOLARE

🧑‍⚕️I disturbi dell’articolazione mandibolare sono una problematica abbastanza diffusa nella popolazione mondiale e possono condurre il paziente ad una sintomatologia molto eterogenea, difficilmente inquadrabile dal punto di vista clinico e diagnostico. Questi disturbi sono distinti e identificati in due grandi sottogruppi: DTM (disordini temporo mandibolari) e DCCM (disordini cranio cervico mandibolari).
🩺 Questi due grandi sottogruppi presentano la stessa sintomatologia ma sono diversi tra loro sull’eziologia e sull’origine del disturbo riferito dal paziente, anche se non in maniera così netta e chiara. DTM e DCCM sono caratterizzati da un insieme di sintomi molto vario tra cui: mal di testa, acufeni, dolore mandibolare, dolore facciale acuto, mal d’orecchie, vertigini, bruxismo, rigidità articolare mandibolare, dolore oculare, dolore e rigidità a collo e braccia.
🧠 L’AAOP (Accademia americana del dolore orofacciale), l’organismo altamente specializzato e di riferimento internazionale per questo tipo di problematiche, ha stilato e redatto le “domande di intercettazione” al fine di individuare facilmente la presenza o meno di un DTM, ma non di un DCCM.
🗣️ Le domande di intercettazione sono cinque, di facile somministrazione e altamente affidabili e specifiche; elencate di seguito:

1) Hai mai avuto dolore alle mascelle, alle tempie, nell’orecchio o davanti l’orecchio dall’altro lato?
2) Negli ultimi 30 giorni hai mai avuto un mal di testa che includesse l’area delle tempie?
3) Negli ultimi 30 giorni hai sentito rumori quando hai mosso o usato la mandibola?
4) Sei mai rimasto bloccato a bocca chiusa o hai mai avuto la sensazione che la bocca non si aprisse del tutto?
5) Aprendo al massimo la bocca, sei mai rimasto bloccato a bocca aperta o comunque hai mai avuto la sensazione che non si sarebbe richiusa?

💊 Se hai risposto in maniera affermativa anche solo ad una di queste domande, è molto probabile che ci sia la presenza di un DTM. Evita di trascurare a lungo questo disturbo, affinché la sintomatologia possa peggiorare e diventare invalidante. Rivolgiti ad uno specialista della riabilitazione cranio cervico mandibolare e cranio mandibolare per migliorare la tua qualità di vita.

🧠 Theragun professionale per lavorare in profondità nei tessuti muscolari e fasciali. Attraverso una percussione meccani...
20/09/2022

🧠 Theragun professionale per lavorare in profondità nei tessuti muscolari e fasciali. Attraverso una percussione meccanica induce analgesia e rilassa la muscolatura.
🩺 Abbinando l'utilizzo dello strumento con terapia manuale e chiroterapia si trattano con successo molteplici problematiche muscolo-scheletriche, come lombalgie e cervicalgie, e flebolinfologiche come gonfiore alle gambe e stasi circolatorie.

23/08/2022

Studio fisioterapico rinnovato

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🧐 FISIOTERAPIA POST-CHIRURGICA🧑‍⚕️ La riabilitazione si pone come obiettivo quello di ripristinare una funzione e di far...
24/03/2022

🧐 FISIOTERAPIA POST-CHIRURGICA

🧑‍⚕️ La riabilitazione si pone come obiettivo quello di ripristinare una funzione e di far riacquisire l’autonomia di una persona in tutte le attività di vita quotidiana. La fisioterapia è volta a implementare le funzioni motorie che sono state colpite o da una patologia, acuta o cronica, oppure da un intervento chirurgico.
🩺 Si distingue quindi la fisioterapia conservativa, definita come riabilitazione in assenza di intervento medico-chirurgico, e la fisioterapia post chirurgica, intesa come recupero motorio e sensoriale, dopo un traumatismo chirurgico. Per affrontare nel miglior dei modi il decorso post operatorio, viene prescritta dal medico o consigliata dal terapista, la riabilitazione pre operatoria; al fine di raggiungere risultati migliori e in tempi più brevi, lavorando sul tono-trofismo muscolare e sul recupero articolare. Qualunque sia la tipologia d’intervento chirurgico, bisogna sempre prendere in considerazione di portare avanti un percorso riabilitativo di recupero motorio e sensoriale, atto a ridurre l’incidenza delle problematiche post operatorie.
🧠 La fisioterapia post chirurgica annovera tutti gli strumenti che il terapista utilizza per contrastare le complicanze del paziente nel decorso post operatorio, e comprende: tecniche manuali (massoterapia, chinesiterapia attiva e passiva, mobilizzazioni articolari e miofasciali), mezzi fisici (tecar, laser, ultrasuoni, correnti antalgiche, magneto) ed esercizio terapeutico.
💊 Gli obiettivi fisioterapici post chirurgici sono molteplici e includono: la riduzione del dolore, il recupero del movimento articolare, la riduzione dell’edema post intervento, il ripristino del funzionamento muscolare, la prevenzione delle complicazioni da immobilità o ipomobilità, la reintegrazione delle funzioni motorie e sensoriali complesse nell’attività quotidiane, lavorative, sportive e ludiche, e quindi migliorare la salute del paziente in generale. Le patologie che possono richiedere la soluzione chirurgica e quindi un piano fisioterapico post operatorio sono: ernia discale e discopatie della colonna vertebrale, lesioni muscolari e tendinee, lesioni legamentose, artrosi articolare, fratture ossee, traumi muscolo-scheletrici importanti, tunnel carpale, lombosciatalgia, cervicobrachialgia e altre problematiche di diversità entità clinica tra cui cardiopatia, ernia inguinale e neoplasie.

🧐 LINFODRENAGGIO E DRENAGGIO VENOSO🧑‍⚕️ Il linfodrenaggio e il drenaggio venoso sono due metodiche di massaggio manuale ...
14/03/2022

🧐 LINFODRENAGGIO E DRENAGGIO VENOSO

🧑‍⚕️ Il linfodrenaggio e il drenaggio venoso sono due metodiche di massaggio manuale idonee a contrastare le problematiche dei due sistemi di circolazione, quello linfatico e quello venoso. Il sistema linfatico è un apparato composto da vasi e strutture linfatiche che si diramano nel corpo insieme al sistema venoso; ma mentre il sistema venoso trasporta il sangue refluo, il sistema linfatico trasporta un liquido chiamato linfa, con funzione di depurazione, di trasporto metabolico e immunitaria.
🩺 Queste due tipologie di drenaggio sono considerate trattamento di eccellenza per le problematiche linfovenose abbinando opportune integrazioni come le calze o bracciali elastici, taping neuromuscolare, l’esercizio terapeutico e l’utilizzo di terapie elettromedicali come la tecarterapia.
💊 Sono molteplici le condizioni dove è possibile usare queste tecniche manuali di drenaggio come: insufficienza venosa cronica, varici, sindrome delle gambe senza riposo (dolore fastidio e f***e alle gambe), linfedema, stato di gravidanza, crampi muscolari, cicatrici chirurgiche, sindrome post-trombotica, edema post chirurgico, edema post traumatico, lipedema, arteriopatie degli arti inferiori, cure consecutive al tumore, trombosi venosa, flebedema e ulcere venose. Anche se in maniera minore, queste tecniche di drenaggio sono utilizzate anche in disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico tra cui problematiche reumatiche, artrosi, traumi (strappo muscolare, distorsioni articolari, lussazioni e lesioni tendinee e legamentose), borsiti, disturbi articolari, sindrome del tunnel carpale e molto altro.
🧠 Sia il drenaggio venoso sia il linfodrenaggio sono utilizzati dove è presente un rallentamento della circolazione linfatica e venosa, che secondariamente può comportare sensazione di tensione, pesantezza e dolore o fastidio. I benefici di queste due metodiche di trattamento includono l’azione drenante, l’effetto rilassante su muscoli e sulla fascia, l’azione antalgica, la riduzione della ritenzione idrica, la stimolazione immunitaria e depurativa cutanea locale, il miglioramento della cicatrizzazione, l’ossigenazione dei tessuti, la modulazione del sistema neurovegetativo.
🔎 Queste due tecniche di drenaggio, differenti dalla tipologia di esecuzione manuale, hanno il medesimo obiettivo, ovvero incoraggiare il fluido in eccesso ad allontanarsi dall’area gonfia in modo che possa essere riassorbito efficacemente. Nel linfodrenaggio sono applicate dal fisioterapista delle manovre di pressione cutanea per agire sulle stazioni linfonodali e sulla circolazione linfatica senza l’utilizzo di creme o olii; mentre nel drenaggio venoso sono utilizzate manovre pressorie più accentuate seguendo le diramazioni del sistema circolatorio e dei punti di snodo, applicando prodotti per uso topico, necessari per espletare al meglio le potenzialità del drenaggio.

🧐 COPPETTAZIONE O CUPPING THERAPY⛩️ La coppettazione è una metodica di trattamento molto antica che trae origine dalla m...
24/02/2022

🧐 COPPETTAZIONE O CUPPING THERAPY

⛩️ La coppettazione è una metodica di trattamento molto antica che trae origine dalla medicina tradizionale cinese, ed in seguito è stata importata in Europa per trattare diverse problematiche del corpo umano. È una metodica di trattamento che rientra nella medicina alternativa o complementare, e anche se ad oggi non vi sono studi scientifici che comprovino la sua valenza clinica, rimane comunque una pratica molto diffusa che apporta notevoli benefici.
🩺 Principalmente è utilizzata nel trattare in maniera efficace molteplici disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico, del sistema flebo-linfologico e del sistema neurovegetativo (disturbi intestinali, mal di testa, ecc…).
🔎 La coppettazione consiste nell’applicazione di vere e proprie coppette di diverso materiale, con le quali si esegue una suzione o aspirazione della pelle e dei tessuti sottostanti mediante un vuoto pressorio eseguito meccanicamente o con la tecnica del fuoco. Esistono diverse modalità di trattamento con coppette: secca o asciutta, bagnata, con il fuoco, mobile o dinamica. A seconda dell’effetto che si vuole ottenere, della formazione del terapeuta e della tipologia di paziente si può optare per una delle metodiche di trattamento sopra descritte.
🧠 La coppettazione possiede diversi effetti terapeutici tra cui: stimolazione del metabolismo e del sistema immunitario, ridurre le tensioni muscolo-fasciali e migliorare il movimento articolare, ridurre il dolore, migliorare l’elasticità dei tessuti anche profondi come quelli viscerali e nel caso di esiti cicatriziali, miglioramento della circolazione di sangue e linfatica. 💊 La coppettazione è usata in molte problematiche come: lombalgia, cervicalgia, cervicobrachialgia, lombosciatalgia, mal di testa, esiti cicatriziali, disturbi della circolazione, malattie ginecologiche, rigidità muscolari, disturbi gastro-intestinali, artrosi, malattie reumatiche e disfunzioni di origine traumatica. In ambito fisioterapico la coppettazione è utilizzata come coadiuvante ad altre tecniche manuali diffuse in riabilitazione, e raramente come unica scelta terapeutica da proporre al paziente. Come ogni metodica di trattamento manuale possiede delle controindicazioni assolute e relative che devono essere opportunamente analizzate dallo specialista.

Il Dott. Thomas W. Myers spiega il concetto di "tensegrità" applicata al corpo umano nel sistema fasciale.
05/02/2022

Il Dott. Thomas W. Myers spiega il concetto di "tensegrità" applicata al corpo umano nel sistema fasciale.

www.fascialrelease.it Thomas Myers, fondatore di Anatomy Trains, spiega il concetto di tensegrità della fascia - sottotitoli in italiano

🔎 CATENE O MERIDIANI MIOFASCIALI🔥 La fascia è un particolare e specifico tessuto, detto connettivo, che permette la conn...
05/02/2022

🔎 CATENE O MERIDIANI MIOFASCIALI

🔥 La fascia è un particolare e specifico tessuto, detto connettivo, che permette la connessione tra diverse strutture del corpo umano come i muscoli (grandi o piccoli), gruppi muscolari (gesto motorio specifico), visceri, vasi sanguigni, nervi, articolazioni e ossa. La fascia permette
alle diverse strutture anatomiche e funzionali di comunicare tra loro e di fornire stabilità e resistenza al corpo umano mediante la ridistribuzione e il bilanciamento delle forze di tensione e compressione.
🧠 Nel 2006 il Dott. Thomas W. Myers ha dimostrato sul tavolo settorio l’esistenza di connessioni fasciali distribuite nel corpo, andando a definire quelle che sono chiamate “catene miofasciali” o “meridiani miofasciali”. Il Dott. Myers ha così formulato che la fascia, tramite queste catene e connessioni, permettesse ai muscoli e le altre strutture anatomiche di lavorare sinergicamente ai fini posturali e di movimento; andando a informare costantemente il sistema nervoso riguardo all’orientamento spaziale, coordinazione, sincronizzazione e reclutamento motorio.
🩺In questo modo si definisce il ruolo del sistema fasciale, fondamentale per modulare l’attività neuromotoria di ogni singolo distretto al fine di produrre movimenti globali e complessi. Myers ha individuato diverse catene o meridiani con specifiche caratteristiche e funzioni peculiari che permettono il mantenimento della postura, la gestualità motoria e la coordinazione della respirazione. Queste catene sono: linea superficiale anteriore e posteriore, linea anteriore profonda, linea spirale, linea laterale, linee degli arti superiori, linee funzionali.

🧐 TERAPIA MANUALE ASSISTITA – IASTM🩺 La terapia manuale assistita (TMA) è una metodica di trattamento riabilitativo che ...
08/01/2022

🧐 TERAPIA MANUALE ASSISTITA – IASTM

🩺 La terapia manuale assistita (TMA) è una metodica di trattamento riabilitativo che si integra con le tecniche di medicina manuale nel contesto delle problematiche di carattere muscolo-scheletrico, fasciale e connettivale, e infine neuroperiferico.
⛩️ È una pratica di trattamento molto antica e che rientra nella medicina tradizionale cinese di quasi 3000 anni fa. In origine gli strumenti usati erano composti di c***o o legno, ma possedevano comunque quelle caratteristiche ergonomiche tipiche degli strumenti moderni, che permettevano di applicare lo strumento in diverse zone anatomiche. Oggi questi strumenti sono in acciaio inossidabile e maggiormente studiati nelle forme caratteristiche ondulate che permettono trattamenti su grandi e piccole aree cutanee.
🔎 L’acronimo IASTM (strumenti per la mobilizzazione assistita dei tessuti molli) è usato per indicare un gruppo di strumenti che si dividono successivamente in due sottogruppi diversi tra loro a seconda della forma e della modalità di applicazione: i gua sha e i fibrolisori.
🗣️ I gua sha sono i tipici strumenti IASTM che permettono terapie indolori, e si basano sull’esecuzione da parte del terapista di movimenti in compressione e scivolamento; i fibrolisori, invece, consentono al terapista movimenti di trazione e scivolamento che risultano essere abbastanza dolorosi e mal tollerati dal paziente. Entrambi gli strumenti IASTM possiedono una comprovata efficacia clinica e scientifica, ma ricade sul fisioterapista la scelta di quale ausilio utilizzare a seconda del paziente.
🧠 La terapia manuale assistita permette di ottenere effetti iperemizzanti, vascolarizzanti, neurofisiologici e biomeccanici. L’azione dello strumento IASTM, attraverso particolari movimenti eseguiti da terapista, consente di ridurre le restrizioni fasciali e connettivali, modulare l’attività neurogena locale e distale, ridurre la rigidità articolare, migliorare l’elasticità muscolare e legamentosa, e migliorare la risposta vascolare.
💊 Gli IASTM sono utilizzati nella pratica clinica del fisioterapista per trattare con successo disturbi acuti e cronici, riducendo i tempi di guarigione e ottenere effetti molto profondi e selettivi, a differenza della solo applicazione manuale del terapista. Possono essere usati sia per applicazioni statiche e passive, sia per terapie attive e dinamiche che consentono di indirizzare l’azione dello strumento in un contesto complesso e specifico come un gesto motorio o sportivo. Le indicazioni al trattamento IASTM includono: cicatrici cutanee, fibrosi o cicatrici muscolari, problematiche post operatorie, tendinopatie, epicondilite, lombalgia, lombosciatalgia, fascite plantare, tendinopatia cuffia dei rotatori, tendinopatia rotulea, cervicalgia, cervicobrachialgia, tunnel carpale, distorsioni su varie articolazioni, cefalea, disordini cranio-mandibolari, colpo di frusta cervicale, e molto altro. Gli strumenti IASTM sono molto adoperati anche per le sindromi miofasciali, provocate da diverse condizioni di tipo traumatico, emotivo e posture protratte; e nel trattamento dei trigger point.

🧑‍⚕️ Buon anno a tutti voi! Che sia un 2022 sereno e felice! 🥂🎆
31/12/2021

🧑‍⚕️ Buon anno a tutti voi! Che sia un 2022 sereno e felice! 🥂🎆

Auguro a tutti buone feste! 🧑‍⚕️🎄
24/12/2021

Auguro a tutti buone feste! 🧑‍⚕️🎄

Indirizzo

Via Del Concio 56
Nepi
01036

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 20:00

Telefono

3494471657

Sito Web

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