Ambulatorio di Senologia - Dr Giovanni Brengola

Ambulatorio di Senologia - Dr Giovanni Brengola Ecografia Senologica diagnostica ed interventistica, Calcolo del rischio di Ca Mammario, Percorsi di

Formato nello Screening Mammografico presso il servizio di Radiologia Diagnostica della ASL SA1. Formazione in Senologia ed Ecografia interventistica presso la "Scuola Italiana di Senologia"

L'iperlipidemia accelera la crescita del tumore al seno: nuove evidenze da uno studio sui topiUn recente studio condotto...
29/10/2025

L'iperlipidemia accelera la crescita del tumore al seno: nuove evidenze da uno studio sui topi

Un recente studio condotto da Vieira et al. e pubblicato su Cancer & Metabolism ha evidenziato un legame diretto tra iperlipidemia e crescita accelerata del tumore al seno (BC) in modelli murini.
L'obesità è un noto fattore di rischio per il BC, ma i meccanismi specifici alla base di questa associazione non erano ancora del tutto chiari. La ricerca ha dimostrato che livelli elevati di lipidi circolanti nel sangue, anche in assenza di obesità, iperglicemia o iperinsulinemia, sono sufficienti a favorire la crescita del tumore.
Utilizzando modelli murini con BC triplo negativo (E0771 e Py230), gli scienziati hanno scoperto che una dieta ricca di grassi (HFD) e modelli genetici di iperlipidemia (ApoE KO e LDLR KO) portano a un aumento significativo della crescita tumorale. Inoltre, interventi farmacologici mirati alla riduzione dei livelli di lipidi nel sangue hanno dimostrato di rallentare la progressione del tumore, anche in presenza di obesità.
Un dato interessante emerso dallo studio è che la perdita di peso, senza una corrispondente riduzione dei livelli di lipidi nel sangue, non è sufficiente a ridurre la crescita del tumore. Questo suggerisce che le strategie per mitigare il rischio di BC associato all'obesità dovrebbero concentrarsi sulla riduzione dei lipidi sistemici, oltre che sulla perdita di peso.
I risultati sottolineano l'importanza di considerare il metabolismo lipidico nella prevenzione e nel trattamento del BC, soprattutto nelle persone con obesità. Inoltre, lo studio solleva interrogativi sull'efficacia di diete popolari come la dieta chetogenica, che potrebbe fornire un eccesso di lipidi, favorendo la crescita tumorale in individui con iperlipidemia.
Questa ricerca apre nuove prospettive per lo sviluppo di terapie mirate al metabolismo lipidico, offrendo potenziali soluzioni per ridurre il rischio e la progressione del tumore al seno in contesti di obesità.

Obesity is an established risk factor for breast cancer (BC), yet the specific mechanisms driving this association remain unclear. Dysregulated lipid metabolism has emerged as a key factor in cancer cell biology, and, while obesity is often accompanied by hyperlipidemia, the isolated impact of eleva...

La terapia ormonale a base di soli estrogeni è protettiva verso il cancro al seno a esordio precoce rispetto a quella es...
13/08/2025

La terapia ormonale a base di soli estrogeni è protettiva verso il cancro al seno a esordio precoce rispetto a quella estro/progestinica che risultata associata a una maggiore incidenza di cancro al seno a esordio precoce tra le donne con utero e ovaie intatti.

Un vasto e importante studio pubblicato su Lancet Oncology ha seguito quasi 460.000 donne sotto i 55 anni per circa 8 anni per capire il legame tra terapie ormonali e tumore al seno in età giovanile.
Assunto che il rischio di ammalarsi di tumore al seno entro i 55 anni per una donna che non usa terapie ormonali è del 4,1%, l'analisi ha mostrato risultati diversi a seconda del tipo di terapia utilizzata:
Terapia con soli Estrogeni (E-HT), oppure Terapia Combinata con Estrogeni e Progestinico (EP-HT).
La E-HT (soli estrogeni) è risultata associata a una riduzione del rischio di tumore al seno di circa il 14%. In termini pratici, questo si traduce in una riduzione dello 0,5% del rischio cumulativo a 55 anni (passando dal 4,1% al 3,6% circa).
La terapia Combinata con Estrogeni e Progestinico (EP HT), viceversa, è associata a un aumento del rischio, che
diventa significativo in condizioni specifiche: se usata per più di due anni, il rischio aumenta del 18%. Nelle donne che hanno ancora l'utero, il rischio aumenta del 15%.
L'aspetto più rilevante, inoltre, è che questa terapia aumenta in modo marcato il rischio di sviluppare sottotipi di tumore al seno più aggressivi: Il rischio per i tumori "ER negativi" aumenta del 44%.
Il rischio per i tumori "triplo negativi" aumenta del 50%.
In conclusione, nella scelta della terapia ormonale andrebbero considerati i risultati dello studio.
Mentre la terapia con soli estrogeni sembra leggermente protettiva per le donne più giovani, quella combinata (estrogeni+progestinico) va valutata con attenzione personalizzando la decisione che deve bilanciare i benefici della terapia (come il controllo dei sintomi) con queste probabilità specifiche, soprattutto se le donne hanno utero e ovaie intatte o se si prevede di usare la terapia per un lungo periodo.

Oestrogen hormone therapy use was inversely associated with young-onset breast cancer, and oestrogen plus progestin hormone therapy was associated with higher young-onset breast cancer incidence among women with intact uterus and ovaries. These findings largely parallel results from studies of hormo...

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