23/11/2025
Sotto Reggio Calabria si estende una città arcaica fatta di templi, mura ciclopiche e necropoli plurimillenarie.
In aree come Piazza Italia e Piazza Garibaldi, gli archeologi stanno ancora oggi leggendo i livelli sovrapposti di antichi insediamenti dal VI secolo a.C. fino alla tarda età romana.
Questo avviene in un sottosuolo che conserva almeno tremila anni di storia ininterrotta.
Si va dalle capanne protostoriche dell’XI secolo a.C., individuate lungo il torrente Calopinace, ai grandi templi greci che segnarono la città come crocevia sacro del Mediterraneo antico.
Tra questi compaiono il Demetraion, il Persephoneion e altri santuari diffusi nell’area urbana.
Le mura emerse sotto il lungomare sono il residuo delle fortificazioni realizzate da Dionisio II di Siracusa nel IV secolo a.C.
Attorno e sotto queste strutture, le indagini hanno mappato necropoli greche e romane, strade, case, resti di ville e tombe organizzate su più livelli.
Il quadro diventa ancora più chiaro osservando quanto emerso in Piazza Italia.
Durante i lavori moderni per un parcheggio sotterraneo, su circa 250 metri quadrati, gli scavi hanno rivelato una successione di strati di città.
Ogni livello corrispondeva a una fase storica diversa, segnata spesso da terremoti e successive ricostruzioni poste direttamente sopra i resti precedenti.
È come se Reggio, più volte, avesse ridisegnato se stessa restando ancorata allo stesso suolo.
Uno scenario analogo, ma con una forte impronta quotidiana, arriva dal quartiere costiero di Pellaro.
Qui è venuta alla luce una necropoli arcaica con antiche urne cinerarie, una grande vasca pavimentata e una fornace artigianale risalente al periodo ellenistico.
In questa zona, la continuità della vita greca e poi romana si estende per oltre sei secoli, dal VI secolo a.C. fino alla tarda età imperiale romana.
Gli oggetti rinvenuti, tra cui monete, laterizi e corredi funerari, documentano rapporti con il Macedone, con Siracusa e con Roma.
Ne emerge l’immagine di una città aperta e f***a di collegamenti, ma radicata sempre nello stesso paesaggio.
Così, camminare oggi per le piazze di Reggio Calabria significa passare sopra una metropoli invisibile e stratificata.
Ogni scavo in questo sottosuolo può contribuire a riscrivere la storia non solo della città, ma dell’intero Sud Italia.
Questa rara sovrapposizione di città sopra città rende Reggio uno dei più significativi laboratori viventi della storia italiana nascosta sotto i luoghi di tutti i giorni.
💁♂️ Quel che non sapevi, in breve
👉 Sotto Reggio Calabria si conservano tremila anni di storia continua, dalle capanne protostoriche alle città romane
👉 Piazza Italia e Pellaro mostrano strati sovrapposti di templi, necropoli, case e infrastrutture dal VI secolo a.C. alla tarda età imperiale
👉 Mura, necropoli e reperti raccontano rapporti antichi con il Macedone, Siracusa e Roma
👉 Questa metropoli invisibile fa di Reggio un laboratorio unico della storia del Sud Italia