11/12/2023
“Suo figlio non riesce a concentrarsi su nessun compito e continua a dar fastidio ai compagni di banco. Si rassegni, non è portato per nessuna materia”.
Il figlio di Debbie ha 7 anni, suo padre poliziotto si sta separando da lei, lasciando una ferita nel bambino che non si rimarginerà mai. Le sue sorelle maggiori, giovani promesse del nuoto, lo avvicinano al loro sport per fargli sfogare quell’energia che ha dentro, ma lui ha talmente paura di mettere la faccia nell’acqua che l’unico stile che accetta di imparare all’inizio è il dorso.
Gli improvvisi scatti d’ira non gli danno pace e a Michael viene diagnosticato l’ADHD, il disturbo da deficit di attenzione. Il medico prescrive il Ritalin, un farmaco psicotropo, ma Debbie non si arrende e lo sostituisce con la sua forte vicinanza di madre.
Suo figlio la forza deve trovarla dentro sé stesso e Debbie ha dalla sua Bob Bowman, l’allenatore di nuoto che accompagnerà il ragazzo per tutta la sua carriera agonistica.
Con la madre che gli insegna a canalizzare l’energia (adotteranno un segnale convenzionale che lei gli farà dagli spalti ogniqualvolta vedrà il figlio agitarsi) e l’allenatore che gli insegna la disciplina, Michael farà del nuoto la sua vita e di aumentare la considerazione che il mondo ha di questo sport la sua missione.
Il 30 marzo 2001 ai campionati Statunitensi di Austin, all’età di soli 15 anni e 9 mesi (foto) Micheal Phelps diventerà il più giovane nuotatore a ba***re un record del mondo, vincendo i 200 farfalla con il tempo di 1’54’’92.
Non si fermerà più, divorando record e medaglie d’oro come nessuno mai, unico al mondo a vincere 8 medaglie d'oro in una singola Olimpiade (Pechino 2008). Il bonus da 1 milione $ dello sponsor Speedo, Phelps lo userà per creare la sua Fondazione con cui aumentare la consapevolezza del nuoto come attività sportiva e promuovere uno stile di vita sano.
Questa è la storia di un bambino che poteva finire stigmatizzato nelle pieghe di diagnosi e farmaci e che una madre e un allenatore hanno trasformato in virtù grazie alla capacità di credere in un figlio e all’abilità di vedere un talento dove altri hanno visto un disturbo.
Un figlio, un allievo, un collega, un amico, un maestro, un dipendente, un capo, un diverso, uno sconosciuto, un problema, un’opportunità, una situazione. Dice il Talmud: “Noi non vediamo le cose nel modo in cui sono. Le vediamo nel modo in cui siamo.”
[L'ADHD rileva fino al 5% tra i bambini e il 2,5% tra gli adulti. Tra i tanti bambini che hanno trasformato il deficit di attenzione in talento: John Lennon, Will Smith, Michael Jordan, Emma Watson, Will.i.am, Justin Timberlake]
👉Psicologo - Antonino La Tona