26/06/2025
๐๐จ๐จ๐ ๐๐ข ๐ช๐ฎ๐๐ฌ๐ญ๐ข ๐ ๐ข๐จ๐ซ๐ง๐ข: ๐๐ฌ๐ฌ๐ฎ๐ฆ๐๐ซ๐ฌ๐ข ๐ฅ๐ ๐ซ๐๐ฌ๐ฉ๐จ๐ง๐ฌ๐๐๐ข๐ฅ๐ข๐ญ๐ฬ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐ฉ๐ซ๐จ๐ฉ๐ซ๐ข๐ ๐ฏ๐ข๐ญ๐
La maggior parte delle persone (inclusa me) si mettono in cammino per andare oltre le ferite che si portano da una vita (o piรน vite)
Ferite che si attivano o ri-attivano proprio grazie all'ambiente famigliare, a ciรฒ che ci sta attorno da piccoli.
Traumi reali, traumi percepiti; comunque sia, ci condizionano e quindi ad un certo punto diciamo basta e iniziamo a guardarli.
All'inizio viene abbastanza naturale dare la "colpa" alla famiglia o a chi ci ha ferito; lavoriamo, lavoriamo, ma in fondo in fondo continuiamo ad avere rabbia verso quella situazione o quella persona che "non avrebbe dovuto essere cosรฌ".
Eppure.
Nel mio lavoro ho incontrato persone con famiglie disfunzionali che hanno preso strade distruttive e altre dotate di una voglia di vivere pazzesca, voglia di farcela al di lร di tutto, al di lร della rabbia. Scelte diverse.
Ad un certo punto, se sei in cammino davvero, basta con il dare la colpa all'esterno.
La mamma, il papร , il nonno, lo zio...hai fatto scelte che reputi sbagliate? Nessun antenato/famigliare ti ha obbligato, ad un certo punto hai scelto una via anzichรฉ un'altra.
Inconsciamente, sรฌ, ma hai scelto.
La via che ti serviva. Che ti era "di servizio".
Avresti potuto fare diversamente? No, altrimenti l'avresti fatto.
Esattamente come i tuoi antenati e la tua famiglia non hanno potuto fare diversamente, nonostante magari avrebbero voluto.
Pacificati. Sana la relazione con i tuoi genitori, con i tuoi fratelli, con i tuoi figli, con gli antenati.
Non c'รจ percorso evolutivo che tenga se escludi tua madre o tuo figlio, se non vuoi guardare quell'immagine di te cosรฌ vicina.
Il vero campo di "lavoro su di sรจ" ce l'hai in "casa", perchรจ l'hai voluto giusto giusto su misura per te.
E proprio perchรจ l'hai voluto, hai le risorse per andare oltre.
Sarร che guardo il mio Albero e vedo che sรฌ, mi ha lasciato una discreta ereditร , ma รจ anche vero che ho accettato di riceverla, insieme alla vita che mi ha donato.